A Praga feci sviluppare e stampare delle Portra 160 da Foto Skoda e mi trovai molto bene, lavoro impeccabile. Con Sandro ho risolto ogni problema, sia nel B&W che nel colore. ConsigliatissimoDarkinoz ha scritto:Salve, scatto da un pò in analogico.
Mi piace l'approccio e quel senso di mistico del non rivedere i propri scatti all'istante.
Però il tutto si va a frantumare quando comincio a impazzarmi tra laboratori e sviluppi di pellicole che non sono all'altezza di quello che avevo in mente e soprattutto di niente altro.
Ho fatto sviluppare un due kodak portra 400 a Praga, risultato impeccabile, anche se digitalizzato la resa del contrasto e le sfumature del colore rendevano omaggio al portra, la nitidezza ineccepibile, cosi come riversava sull'ilfordhp5.. impeccabile.
Tornato in Italia ecco che iniziano di nuovo le menate, c'è chi promette stampe vecchio stile con ingranditore in quel dì Roma .. tento di affidarmi a lui, con scarsissimi risultati, su 3 rulli, di cui uno in 120mm, non c'è, e ripeto, non c'è una foto messa a fuoco, tagli improponibili con sovrapposizione dei negativi, foto slavate mancate di contrasto e i colori desaturati che vomito portami via.. vedendo il negativo pare che le informazioni almeno ci siano, non posso capire se ho sbagliato la messa a fuoco, ma ne dubito visto che co una macchinetta ho un autofocus e con quell'altra un telemetro.. si possono sbagliare quasi 100 foto? Mai successo.
per contro, faccio una sessione di scatti in digitale qualche settimana fa e porto a stampare le foto.. le stampe sono perfette e non c'è quasi differenza tra la visualizzazioe al pc e sulla carta.
Stampe così perfette non ne vedo da un bel pò. NOn riesco ad ottenere in analogico qualcosa di soddisfacente, mi dispiace per il medio formato che pare abbia tanto da dare ma che in fin dei conti resta lì, slavato e poco nitido.
avete pareri?
Che stampi a fare?
Moderatore: etrusco
Re: Che stampi a fare?
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Re: Che stampi a fare?
All'estero le situazioni sono migliori rispetto all'Italia (che e' sempre stata abbastanza marginale in fotografia amatoriale)
A HK ho un laboratorio che lavora benissimo il colore, sia in sviluppo che in stampa: ma paradossalmente la percentuale di fotografi analogici e' piu' alta che da noi (e trovi ancora coed darkrooms)
Qui da noi ho ripreso il colore solo grazie a Sandro
A HK ho un laboratorio che lavora benissimo il colore, sia in sviluppo che in stampa: ma paradossalmente la percentuale di fotografi analogici e' piu' alta che da noi (e trovi ancora coed darkrooms)
Qui da noi ho ripreso il colore solo grazie a Sandro
Massimiliano
Re: Che stampi a fare?
Perché dici "paradossalmente"?... Evidentemente sono superiori a noi ANCHE in questo...emmeffepi ha scritto:All'estero le situazioni sono migliori rispetto all'Italia (che e' sempre stata abbastanza marginale in fotografia amatoriale)
A HK ho un laboratorio che lavora benissimo il colore, sia in sviluppo che in stampa: ma paradossalmente la percentuale di fotografi analogici e' piu' alta che da noi (e trovi ancora coed darkrooms)
Qui da noi ho ripreso il colore solo grazie a Sandro
Sì, va bene, da noi si mangia bene e qualche secolo fa hanno costruito palazzi e monumenti magnifici e scritto e dipinto incredibili opere d'arte (e anche questo NON è merito nostro, intendo di noantri di ora).
Ma per il resto...
Re: Che stampi a fare?
Mi permetto di dire la mia su questi ultimi interventi.
In paesi dalle grandi differenze sociali come HK o che hanno una minor situazione di benessere come la repubblica Ceka, è normale che l'analogico, che oggi è una tecnologia di nicchia e pochissimo diffusa rispetto al digitale, abbia ancora il suo mercato.
Questo per la semplice ragione che è una tecnologia "vecchia" proprio sotto il profilo commerciale, indipendentemente dal fatto che possa andare meglio del digitale sotto il profilo qualitativo in certi settori.
In Africa, ad esempio, mi dicono che le fotocamere analogiche top di gamma di 20-30 anni fa (mi riferisco alle CANON, NIKON, ecc. SLR che si usavano per lo sport) siano le più ambite dai fotografi locali e si trovano dappertutto laboratori di sviluppo e stampa esattamente come si trovavano qua 50 anni fa.
Per cui, caro NikMik, mi pare che non ci siano tutti questi svantaggi ad essere in Italia ed il ns. paese è tra i più avanzati al mondo, ricordiamocelo: dobbiamo esserne orgogliosi e non continuare a sputare sul piatto dove mangiamo tutti i giorni.
Sviluppando il ragionamento della serie "all'estero è meglio " e "si stava meglio, quando si stava peggio" escono fuori delle realtà davvero "paradossali" come è già stato correttamente scritto.
Infatti se fossi appassionato di auto d'epoca, mi troverei certamente più a mio agio a CUBA dove hanno praticamente solo auto d'epoca e sanno riparare tutto con fil di ferro e saldatrice, piuttosto che in GIAPPONE: la patria della tecnologia avanzata.
Ma le auto di oggi sono un'altra cosa come utilizzo, prestazioni e fruibilità rispetto a quelle d'epoca, che poi alla fine sono solo "vecchie", come "vecchie" - del resto - lo sono le ns. fotocamere.
Le cose d'epoca (ora va di moda la parola VINTAGE) sono semplicemente oggetti vecchi che soddisfano lo stesso il desiderio di uno stuolo di appassionati (tra cui il sottoscritto), pur essendo di gran lunga inferiori come prestazioni a quelli corrispondenti di oggi.
Ciò non toglie che la materia sia affascinante, come tutto ciò che scava nel passato e cerca di comprenderne l'evoluzione.
E teniamo conto che la "moda" vintage in campo fotografico deriva proprio da fatto che è un mondo "morto".
E' come nel mondo dell'arte: fintanto che l'artista è il vita le sue opere valgono relativamente poco, poi si valorizzano eccome se l'artista era bravo.
Quando all'inizio degli anni 2000 c'era il momento di transizione tra analogico e digitale, i corpi analogici te li tiravano dietro: nessuno li voleva più.
20 anni dopo dilaga (nel suo piccolo) la moda VINTAGE ed i prezzi salgono alle stesse o quasi ...
Così va il mondo, per ns. fortuna, che di questo siamo appassionati, ma essere cultori di una cosa non vuol dire essere ciechi e sordi a ciò che sta cambiando, anzi è già cambiato, intorno a noi.
Questo almeno il io pensiero.
In paesi dalle grandi differenze sociali come HK o che hanno una minor situazione di benessere come la repubblica Ceka, è normale che l'analogico, che oggi è una tecnologia di nicchia e pochissimo diffusa rispetto al digitale, abbia ancora il suo mercato.
Questo per la semplice ragione che è una tecnologia "vecchia" proprio sotto il profilo commerciale, indipendentemente dal fatto che possa andare meglio del digitale sotto il profilo qualitativo in certi settori.
In Africa, ad esempio, mi dicono che le fotocamere analogiche top di gamma di 20-30 anni fa (mi riferisco alle CANON, NIKON, ecc. SLR che si usavano per lo sport) siano le più ambite dai fotografi locali e si trovano dappertutto laboratori di sviluppo e stampa esattamente come si trovavano qua 50 anni fa.
Per cui, caro NikMik, mi pare che non ci siano tutti questi svantaggi ad essere in Italia ed il ns. paese è tra i più avanzati al mondo, ricordiamocelo: dobbiamo esserne orgogliosi e non continuare a sputare sul piatto dove mangiamo tutti i giorni.
Sviluppando il ragionamento della serie "all'estero è meglio " e "si stava meglio, quando si stava peggio" escono fuori delle realtà davvero "paradossali" come è già stato correttamente scritto.
Infatti se fossi appassionato di auto d'epoca, mi troverei certamente più a mio agio a CUBA dove hanno praticamente solo auto d'epoca e sanno riparare tutto con fil di ferro e saldatrice, piuttosto che in GIAPPONE: la patria della tecnologia avanzata.
Ma le auto di oggi sono un'altra cosa come utilizzo, prestazioni e fruibilità rispetto a quelle d'epoca, che poi alla fine sono solo "vecchie", come "vecchie" - del resto - lo sono le ns. fotocamere.
Le cose d'epoca (ora va di moda la parola VINTAGE) sono semplicemente oggetti vecchi che soddisfano lo stesso il desiderio di uno stuolo di appassionati (tra cui il sottoscritto), pur essendo di gran lunga inferiori come prestazioni a quelli corrispondenti di oggi.
Ciò non toglie che la materia sia affascinante, come tutto ciò che scava nel passato e cerca di comprenderne l'evoluzione.
E teniamo conto che la "moda" vintage in campo fotografico deriva proprio da fatto che è un mondo "morto".
E' come nel mondo dell'arte: fintanto che l'artista è il vita le sue opere valgono relativamente poco, poi si valorizzano eccome se l'artista era bravo.
Quando all'inizio degli anni 2000 c'era il momento di transizione tra analogico e digitale, i corpi analogici te li tiravano dietro: nessuno li voleva più.
20 anni dopo dilaga (nel suo piccolo) la moda VINTAGE ed i prezzi salgono alle stesse o quasi ...
Così va il mondo, per ns. fortuna, che di questo siamo appassionati, ma essere cultori di una cosa non vuol dire essere ciechi e sordi a ciò che sta cambiando, anzi è già cambiato, intorno a noi.
Questo almeno il io pensiero.
Sa chi sa che nulla sa, ne sa più di chi ne sa, perchè sa che nulla sa.
Socrate 470 b.c – 399 b.c.
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Re: Che stampi a fare?
Pensare che gli hongkonghini siano "superiori" significa solo non conoscerli...NikMik ha scritto:Perché dici "paradossalmente"?... Evidentemente sono superiori a noi ANCHE in questo...
Il fatto è che li l'offerta è molto ampia con almeno 10 negozi di usato fotografico di altissimo livello (tutto analogico...il digitale, essendo elettronica di consumo, non ha mercato se non nei forum digitalisti con perdite, minime, del 50% tra acquisto e vendita)...intendo cose del tipo di Fuji GX617...Horseman 612...Linhof...Sinar...oltre alle scontatissime Leica e Hasselblad...
E anche questa
tonyrigo ha scritto:In paesi dalle grandi differenze sociali come HK o che hanno una minor situazione di benessere come la repubblica Ceka, è normale che l'analogico, che oggi è una tecnologia di nicchia e pochissimo diffusa rispetto al digitale, abbia ancora il suo mercato.
è una castroneria piuttosto grossa tipica di chi non ha vissuto li...
tutto il resto (noioso) circa numerico vs. analogico non lo commento perchè inutile (tanto per cambiare)
fine OT
Massimiliano
Re: Che stampi a fare?
@emmeffepi
Su HK effettivamente non so ed avrai certamente ragione Tu, visto che non ci sono mai stato.
Negli ex paesi dell'est, invece, che frequento spesso (almeno quelli più vicini all'Italia) debbo dire che è così: l'analogico è ancora molto diffuso, ci sono ancora molti laboratori, e si trova il "mondo" ai mercatini dell'usato che sono diffusissimi.
Non ho invece capito la questione "numerico vs. analogico".
Ma scusa, siamo in una sezione intitolata "etica e filosofia" e mi sfugge proprio quale sarebbe il confronto che avrei fatto tra analogico e digitale, se non quello collegato al tempo, all'evolversi della tecnologia, alla sua diffusione disomogenea nel mondo.
Se vuoi negare questo, vabbè, ne prendo atto.
Ma io personalmente preferisco stare con i piedi per terra ...
Su HK effettivamente non so ed avrai certamente ragione Tu, visto che non ci sono mai stato.
Negli ex paesi dell'est, invece, che frequento spesso (almeno quelli più vicini all'Italia) debbo dire che è così: l'analogico è ancora molto diffuso, ci sono ancora molti laboratori, e si trova il "mondo" ai mercatini dell'usato che sono diffusissimi.
Non ho invece capito la questione "numerico vs. analogico".
Ma scusa, siamo in una sezione intitolata "etica e filosofia" e mi sfugge proprio quale sarebbe il confronto che avrei fatto tra analogico e digitale, se non quello collegato al tempo, all'evolversi della tecnologia, alla sua diffusione disomogenea nel mondo.
Se vuoi negare questo, vabbè, ne prendo atto.
Ma io personalmente preferisco stare con i piedi per terra ...
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Re: Che stampi a fare?
Ciao Tonyrigo,
Tendo a tenermi fuori da certe discussioni perché credo che portino sempre alla solita questione "nuovo=tecnologico=progresso", ma secondo me è doveroso mettere qualcosa in chiaro.
Quello che tu chiami progresso secondo me andrebbe meglio tradotto come "consumo".
Come ti è già stato risposto (e io sono completamente d'accordo) le foto sportive selezionate tra le n-foto di una raffica per quanto belle che siano, sono semplici foto di consumo per i giornali, per la pubblicazione online o più in generale per quel breve momento che va dalla fine della partita al momento in cui si cesserà di parlarne.
Il settore professionale è passato al digitale perché la maggior parte di esso si basa sul l'ottimizzazione economica e per il fatto che tante volte tra le richieste del cliente non ci sia la qualità.
Ti faccio un esempio: all'ultimo matrimonio a cui sono stato i fotografi del servizio hanno scattato (a mio parere male) in digitale con una discreta strumentazione (full frame Canon con obiettivi L).
Dopo la cerimonia questi hanno fatto stampare le foto scattate e dopo la cena ci siamo ritrovati su un tavolo del giardino del ristorante un sacco di foto 10x15 messe lì da prendere.
Io pensavo di avere le visioni: erano fatte male dalla ripresa alla stampa ed ero l'unico a notarlo. Alla maggior parte della gente piace la foto ricordo, molto vagamente lo sfocato o l'inquadratura, se va dal fotografo va per farsi la foto col bimbo in braccio davanti al fondale o per avere il ricordo del matrimonio(il ricordo, non la foto fatta bene).
A questo punto c'è chi fa il professionista cercando la perfezione e chi cerca di soddisfare le esigenze del cliente e di ottimizzare i costi. Chi è più interessante dal punto di vista fotografico (e a mio parere anche da tutti gli altri punti di vista)?
Quanto settore professionale è dedicato a fare arte e quanto a soddisfare solo le richieste del mercato? Perché nel primo si usa ancora la pellicola e nel secondo no?
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Tendo a tenermi fuori da certe discussioni perché credo che portino sempre alla solita questione "nuovo=tecnologico=progresso", ma secondo me è doveroso mettere qualcosa in chiaro.
Quello che tu chiami progresso secondo me andrebbe meglio tradotto come "consumo".
Come ti è già stato risposto (e io sono completamente d'accordo) le foto sportive selezionate tra le n-foto di una raffica per quanto belle che siano, sono semplici foto di consumo per i giornali, per la pubblicazione online o più in generale per quel breve momento che va dalla fine della partita al momento in cui si cesserà di parlarne.
Il settore professionale è passato al digitale perché la maggior parte di esso si basa sul l'ottimizzazione economica e per il fatto che tante volte tra le richieste del cliente non ci sia la qualità.
Ti faccio un esempio: all'ultimo matrimonio a cui sono stato i fotografi del servizio hanno scattato (a mio parere male) in digitale con una discreta strumentazione (full frame Canon con obiettivi L).
Dopo la cerimonia questi hanno fatto stampare le foto scattate e dopo la cena ci siamo ritrovati su un tavolo del giardino del ristorante un sacco di foto 10x15 messe lì da prendere.
Io pensavo di avere le visioni: erano fatte male dalla ripresa alla stampa ed ero l'unico a notarlo. Alla maggior parte della gente piace la foto ricordo, molto vagamente lo sfocato o l'inquadratura, se va dal fotografo va per farsi la foto col bimbo in braccio davanti al fondale o per avere il ricordo del matrimonio(il ricordo, non la foto fatta bene).
A questo punto c'è chi fa il professionista cercando la perfezione e chi cerca di soddisfare le esigenze del cliente e di ottimizzare i costi. Chi è più interessante dal punto di vista fotografico (e a mio parere anche da tutti gli altri punti di vista)?
Quanto settore professionale è dedicato a fare arte e quanto a soddisfare solo le richieste del mercato? Perché nel primo si usa ancora la pellicola e nel secondo no?
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Re: Che stampi a fare?
... Continua
Nei paesi dell'est Europa bisogna fare una distinzione tra quelli facevano parte del blocco sovietico e quelli che invece erano parte della Jugoslavia (visto che parlavi di paesi vicino all'Italia) poiché i piani economici e sociali che li regolano erano diversi.
In ogni caso in entrambi la gente usa elettronica di consumo quindi la domanda è: perché computer e smartphone si mentre le dslr o le ml no?
Mi sembra superfluo aggiungere che le macchine digitali siano elettronica di consumo. Le differenze tra una Mark 2 e una mark 3 sono irrilevanti come quelle tra un iPhone 6 e un iPhone 7.
Se prendiamo d'esempio Canon dopo il sistema FD ha tirato fuori gli obiettivi EF, poi EF-S, EF-M e ora R. Di modo che se una si compra una macchina con crop e gli obiettivi per quella, una volta su full frame non li usa, poi deciderà di passare a ml per avere una macchina più leggera e dovrà come minimo prendersi un adattatore.
Il mondo del digitale funziona sul binomio lo compro-è vecchio-lo compro-è vecchio e ahimè quando dico che uso una 5D mk2 qualsiasi digitalista inizia a chiedermi come faccio col rumore ad alti ISO, con la raffica lenta ecc... Mi chiedo quanti di essi sappiano quale sia la curva del loro sensore...
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Nei paesi dell'est Europa bisogna fare una distinzione tra quelli facevano parte del blocco sovietico e quelli che invece erano parte della Jugoslavia (visto che parlavi di paesi vicino all'Italia) poiché i piani economici e sociali che li regolano erano diversi.
In ogni caso in entrambi la gente usa elettronica di consumo quindi la domanda è: perché computer e smartphone si mentre le dslr o le ml no?
Mi sembra superfluo aggiungere che le macchine digitali siano elettronica di consumo. Le differenze tra una Mark 2 e una mark 3 sono irrilevanti come quelle tra un iPhone 6 e un iPhone 7.
Se prendiamo d'esempio Canon dopo il sistema FD ha tirato fuori gli obiettivi EF, poi EF-S, EF-M e ora R. Di modo che se una si compra una macchina con crop e gli obiettivi per quella, una volta su full frame non li usa, poi deciderà di passare a ml per avere una macchina più leggera e dovrà come minimo prendersi un adattatore.
Il mondo del digitale funziona sul binomio lo compro-è vecchio-lo compro-è vecchio e ahimè quando dico che uso una 5D mk2 qualsiasi digitalista inizia a chiedermi come faccio col rumore ad alti ISO, con la raffica lenta ecc... Mi chiedo quanti di essi sappiano quale sia la curva del loro sensore...
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Re: Che stampi a fare?
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Nei paesi dell'est Europa bisogna fare una distinzione tra quelli facevano parte del blocco sovietico e quelli che invece erano parte della Jugoslavia (visto che parlavi di paesi vicino all'Italia) poiché i piani economici e sociali che li regolano erano diversi.
In ogni caso in entrambi la gente usa elettronica di consumo quindi la domanda
Mi scuso per la consecutio temporum imbarazzante
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Nei paesi dell'est Europa bisogna fare una distinzione tra quelli facevano parte del blocco sovietico e quelli che invece erano parte della Jugoslavia (visto che parlavi di paesi vicino all'Italia) poiché i piani economici e sociali che li regolano erano diversi.
In ogni caso in entrambi la gente usa elettronica di consumo quindi la domanda
Mi scuso per la consecutio temporum imbarazzante
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Re: Che stampi a fare?
ragazzi aldilà di tutto, c'è poco da dire, qui da me i laboratori non esistono proprio più o te le stampi da solo o ti accontenti di una scansione fatta anche male.
Ripeto, a Praga mi hanno stampato i portra i l'ilford usciti benissimo ed erano scansionati, in Italia con ingranditore mi hanno toppato 3 rullini.. foto prive di contrasto, desaturate e addirittura con i bordi sovrapposti ad altri fotogrammi, tutto mi fa pensare ad una corsa solo per prendere i soldi da poche stampe e la mancata cura, e non finirò mai di dirlo da un noto tizio di Roma.. un certo mago.. che mago non è per niente visto lo schifo totale di ben 3 rullini!
3!
Io mi tengo solo il medio formato e lo faccio stampare da qualche professionista, proverò sandro quando mi tornerà la macchinetta e per il resto pazienza.
O sei un esperto con le attrezzature o vai col digitale, alla fine la camera biancha è piu accessibile e a stampe fatte.. se le qualità sono quelle ottenute fino ad ora va bene anche quella.. purtroppo
Ripeto, a Praga mi hanno stampato i portra i l'ilford usciti benissimo ed erano scansionati, in Italia con ingranditore mi hanno toppato 3 rullini.. foto prive di contrasto, desaturate e addirittura con i bordi sovrapposti ad altri fotogrammi, tutto mi fa pensare ad una corsa solo per prendere i soldi da poche stampe e la mancata cura, e non finirò mai di dirlo da un noto tizio di Roma.. un certo mago.. che mago non è per niente visto lo schifo totale di ben 3 rullini!
3!
Io mi tengo solo il medio formato e lo faccio stampare da qualche professionista, proverò sandro quando mi tornerà la macchinetta e per il resto pazienza.
O sei un esperto con le attrezzature o vai col digitale, alla fine la camera biancha è piu accessibile e a stampe fatte.. se le qualità sono quelle ottenute fino ad ora va bene anche quella.. purtroppo
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