Metodo per rilevare il difetto di reciprocità.

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Lollipop
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Metodo per rilevare il difetto di reciprocità.

Messaggio da Lollipop »

Per non inquinare l'altro thread, riparto da qui:
Lollipop ha scritto:Io ho fatto molta pratica con la Rollei Retro 400s, che ormai controllo abbastanza bene col contrasto in sviluppo. Purtroppo non riesco a trovare indicazioni in merito al suo difetto di reciprocità.
Mi piace molto e mi dispiacerebbe perdere l’esperienza maturata con questa pellicola per ricominciare con un’altra (la T-Max 400 ad esempio, anche se da qualche giorno ne leggo il datasheet e i relativi thread). Esiste un modo per ricavarlo senza l’uso di un densitometro?
Silverprint ha scritto:Senza densitometro puoi fare tutto.
io ho pensato a questo: considerando i mezzi che ho a disposizione, o avrò a breve, ho messo giù questo protocollo:
Materiali
- parete bianca uniformemente illuminata e con intensità aggiustabile
- Sinar (ancora in fase di completamento ma sarà pronta a breve) col 65/4.5 posto all'infinito, tanto se è sfocato interessa poco.
- magazzino 120 per formato 6x7 (10 pose)
- filtro ND 8 (- 3 stop)
- un rullo 120 di pellicola da testare (nel mio caso la Rollei Retro 400s)
- Esposimetro, meglio spot, con attacco per cavalletto
- Ingranditore

Metodo:
- posiziono la camera davanti una parete bianca, regolando la posizione o l'illuminazione fino a leggere con l'esposimetro 1/8" / f5.6 per l'indice di sensibiltà della pellicola d testare
- eseguo 10 scatti mantenendo EV costanti ma variando la coppia tempo/diaframma. Uso il filtro ND per consentirmi l'uso di tempi lunghi e socondo tabella allegata
- sviluppo secondo bugiardino, anzi magari aumento del 20-30% per evitare che le sottoesposioni dovute al difetto di reciprocità finiscano nel piede della pellicola
- lavo, ascigo e vado in CO
- metto il primo frame, quello di riferimento a 1.8"/ f5.8, nell'ingranditore, con le lamelle faccio un quadrato più piccolo centrale (per eliminare le evenutali cadute di luce ai bordi in ripresa/ingrandimento), proietto sul piano di stampa, posiziono l'esposimetro sul cavalletto vicino al piano di proiezione (posizione che non varierà durante tutte le letture) e leggo, più centralmente possibile, il valore in EV e che annoto
- scorro tutti gli altri frame e annoto i relativi EV
- finite le letture ho gli scostamenti in EV di ogni tempo di esposizione dal riferimento. Calcolo per ciascun il tempo corretto per raggiungere il riferimento stesso.

Ho fatto un foglio elettronico, simulando al momento delle letture a caso, giusto per controllo delle formule di calcolo.

Il metodo è corretto?
Allegati
Schermata 2018-10-22 alle 15.58.44.png


Lorenzo.

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Re: Metodo per rilevare il difetto di reciprocità.

Messaggio da Lollipop »

Fatto.
Con la Rollei Retro 400s mi sono usciti questi correttivi per il tempo di esposizione:
Fino a 1/4” nessuna correzione
Da 1/2” a 4” va moltiplicato x 1.5
Da 8” a 32” va moltiplicato x 2
Lorenzo.

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Silverprint
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Re: Metodo per rilevare il difetto di reciprocità.

Messaggio da Silverprint »

Mi sembra ci sia un errore di fondo.

Dalle variazioni di densità del negativo come risali alle variazioni di esposizione necessarie a produrla?
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Re: Metodo per rilevare il difetto di reciprocità.

Messaggio da Lollipop »

Silverprint ha scritto:Mi sembra ci sia un errore di fondo.

Dalle variazioni di densità del negativo come risali alle variazioni di esposizione necessarie a produrla?
Può essere. La variazione del tempo la ricavo con la seguente formula: la variazione di EV rispetto al riferimento, elevato al quadrato e poi moltiplicato per il tempo di esposizione.
Dovrei sacrificare un secondo rullo per la verifica dei dati, compensando ogni singolo scatto... ma mi ruga un pochino però... e dovrei osservare una costanza di densità.
Lorenzo.

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Re: Metodo per rilevare il difetto di reciprocità.

Messaggio da Silverprint »

Guarda che la risposta non è lineare e c'è anche della compressione...

Uno stop in ripresa NON vale uno stop sul negativo. Vale molto meno, ma è una grandezza variabile che dipende dallo sviluppo e dalla curva caratteristica.

Lo dicevo che a te il densitometro (o sostituto) NON serve. :D
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Re: Metodo per rilevare il difetto di reciprocità.

Messaggio da chromemax »

Per fare questi test credo che serva molto più di un solo rullino...

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Re: Metodo per rilevare il difetto di reciprocità.

Messaggio da Lollipop »

chromemax ha scritto:Per fare questi test credo che serva molto più di un solo rullino...
Ah non saprei, penso però più di uno.
Io al momento ho fatto questo: partendo da un razionale (poi scoprirò se fondato, infondato o viziato) ho esposto un rullo a ev costante, variando coppie tempo-diaframma e andando su tempi lunghi, e ho osservato delle cose. Va da se che ne esponga un secondo applicando i correttivi risultanti e questo test può darmi un riscontro positivo o negativo.
Fatto questo, e in caso di riscontro positivo, dovrò fare dei test sul campo, in condizioni diverse e con ev diversi per escludere che il suddetto riscontro positivo non risulti poi ininfluente o casuale (ovvero la cd botta di c... :D ).
Nel mentre che organizzo il secondo test, ragiono alle parole di @Silverprint che, come da nota metafora pesce-pesca (e come gli chiesi), stimola i pensieri. :)
D’altronde è bello riuscire ad arrivare alla soluzione da soli, cioè capire come funzionano le cose, invece che farsi raccontare la soluzione.
È esattamente la differenza che passa tra apprendere una nozione e acquisire una competenza. :)
Ne we lungo faccio il secondo test.
Lorenzo.

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Re: Metodo per rilevare il difetto di reciprocità.

Messaggio da Lollipop »

Silverprint ha scritto:Guarda che la risposta non è lineare e c'è anche della compressione...

Uno stop in ripresa NON vale uno stop sul negativo. Vale molto meno, ma è una grandezza variabile che dipende dallo sviluppo e dalla curva caratteristica.

Lo dicevo che a te il densitometro (o sostituto) NON serve. :D
Il fatto che la densità, a quei livelli di luce, possa essere non lineare è un sospetto/timore che ho. Il secondo test lo porterà a nude: se c’è non linearità avrò un secondo punto per calcolarne la correzione. Sulla compressione... ci devo pensare su. :D

PS su come farlo senza densitometro o suo surrogato, non ho la più pallida idea di come si possa fare ma, per favore, ancora non dirmelo. :)
Ultima modifica di Lollipop il 31/10/2018, 19:14, modificato 1 volta in totale.
Lorenzo.

user20190605

Re: Metodo per rilevare il difetto di reciprocità.

Messaggio da user20190605 »

In due forum leggo che Rollei Retro 400s ha un forte effetto di reciprocità.

Forse potresti fermarti al livello di valutazione visuale dei negativi? Scattare una foto iniziale, leggendo dal cartoncino grigio Kodak - chiudere 10 stop con ausilio anche di un filtro sull'obiettivo - estendere la durata dell'esposizione per 10x per il 1 scatto - allungare l'esposizione degli ulteriori scatti per 50% ciascuno (mezzo-stop).

Alcuni scrivono che si tratta di una pellicola con caratteristiche identiche alle Agfa APX 100/400.

I link:
https://www.photrio.com/forum/threads/r ... re.104294/
https://www.photo.net/discuss/threads/r ... re.297447/

Lollipop ha scritto:Per non inquinare l'altro thread, riparto da qui:
Lollipop ha scritto:Io ho fatto molta pratica con la Rollei Retro 400s, che ormai controllo abbastanza bene col contrasto in sviluppo. Purtroppo non riesco a trovare indicazioni in merito al suo difetto di reciprocità.
Mi piace molto e mi dispiacerebbe perdere l’esperienza maturata con questa pellicola per ricominciare con un’altra (la T-Max 400 ad esempio, anche se da qualche giorno ne leggo il datasheet e i relativi thread). Esiste un modo per ricavarlo senza l’uso di un densitometro?

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Re: Metodo per rilevare il difetto di reciprocità.

Messaggio da Lollipop »

Scordisk ha scritto:In due forum leggo che Rollei Retro 400s ha un forte effetto di reciprocità.

Forse potresti fermarti al livello di valutazione visuale dei negativi? Scattare una foto iniziale, leggendo dal cartoncino grigio Kodak - chiudere 10 stop con ausilio anche di un filtro sull'obiettivo - estendere la durata dell'esposizione per 10x per il 1 scatto - allungare l'esposizione degli ulteriori scatti per 50% ciascuno (mezzo-stop).

Alcuni scrivono che si tratta di una pellicola con caratteristiche identiche alle Agfa APX 100/400.

I link:
https://www.photrio.com/forum/threads/r ... re.104294/
https://www.photo.net/discuss/threads/r ... re.297447/
Si, lessi anch’io questi thread ma non vanno oltre il sentito dire. Non molto interessante direi.
Circa il metodo proposto in un link preferisco il mio, che comunque ho semplificato: la ripresa avviene puntando la camera verso il monitor illuminato bianco (regolando il brightness per arrivare all’ev scelto) e a 10-15 cm da questo. Tengo il fuoco all’infinito per sfocare la pixellatura.
Per la lettura delle densità ho lasciato perdere l’ingranditore. Metto invece il negativo sull’iphone (sempre illuminato bianco), leggendo sempre sullo stesso punto.
Più tardi (ho ritrovato il cavalletto :) ) rifaccio le letture.
Lorenzo.

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