Fuji Acros a confronto: la vecchia 100 contro la nuova Acros II

Discussioni su pellicole, carta e chimica per la fotografia in bianco e nero

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Dart
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Re: Fuji Acros a confronto: la vecchia 100 contro la nuova Acros II

Messaggio da Dart »

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chromemax
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Fuji Acros a confronto: la vecchia 100 contro la nuova Acros II

Messaggio da chromemax »

La Fuji si è contraddistinta nel mercato fotografico dei materiali sensibili per l'eccezionale qualità di molti dei suoi prodotti e per una politica commerciale ambigua e poco chiara. Sul colore Fuji ha dato filo da torcere alla Kodak spesso superandola in qualità e, al contrario della casa gialla fermata da una causa milionaria, ha fatto diretta concorrenza alla Polaroid sulla fotografia istantanea amatoriale con prodotti qualitativamente superiori (le malelingue dissero che Kodak avesse "girato" a Fuji la tecnologia per le foto istantanee sviluppata a Rochester per vendicarsi della causa persa con Polaroid).
Se Fuji è ancora oggi sinonimo di diapositive a colori, grazie alla più famosa pellicola invertibile di sempre dopo la Kodakchrome, la casa verde ha sempre tenuto un po' ai margini della sua offerta internazionale il bianco e nero (più presente nella linea vendite della madrepatria) pur avendo nel suo catalogo prodotti di elevatissima qualità e molto apprezzati da fotografi di tutto il mondo.
La storia recente la conosciamo tutti, Fuji lentamente ma inesorabilmente ha eliminato quasi tutti i prodotti fotografici con pochissime, e poco rimpiante, eccezioni. Sul già povero listino del bianco e nero era rimasto un unico sopravvissuto, la Acros 100, una pellicola da 100 iso dalla grana estremamente fine, dall'elevata definizione e dall'eccezionale risposta alle basse illuminazioni che permettevano di lavorare in reciprocità fino a 2 minuti e con una correzione di solo mezzo stop per esposizioni fino a 16 minuti; il paradiso per gli amanti della fotografia notturna.
Nell'ottobre del 2018 Fuji annuncia la cessazione della produzione della Acros 100; saranno in vendita solo le scorte, per il tempo che rimarranno. La notizia getta nella disperazione (fotografica) gli appassionati di mezzo mondo e da più parti l'estinzione della linea BN è vista come il segno inequivocabile dell'abbandono totale di Fuji della fotografia analogica.
Con un perfetto colpo di teatro invece il 10 giugno 2019, a sorpresa, Fuji annuncia la reintroduzione sul mercato della Acros: non la stessa identica pellicola, impossibile da rifare a causa dell'impossibilità di reperire alcune materie prime indispensabili alla fabbricazione, ma una nuova pellicola, la Acros 100 II, che avrà caratteristiche anche migliori del vecchio e tanto apprezzato film grazie alla nuova tecnologia Super Fine-Σ che permette di avere grana più fine, maggior nitidezza e una gradazione "tridimensionale". La nuova Acros 100 II verrà commercializzata dapprima in Giappone, a partire dal 22 novembre 2019, e solo dalla metà del 2020 verrà distribuita nel resto del mondo.

Appena ho saputo la notizia ho contattato la mia amica Naoko che vive a Tokyo e l'ho pregata di spedirmi un paio di 135/36 e un paio di 120 della nuova Acros 100 II, in modo da poter provare in anteprima su analogica.it la nuova pellicola. Nel frattempo poche settimane prima Ars-Imago aveva messo in vendita le ultime rimanenze della vecchia Acros 100, per cui è stato un attimo fare click sul carrello della spesa e aggiungere due rullini per fare un confronto diretto tra la vecchia e la nuova Acros.
Sul web confronti simili ne sono stati già pubblicati diversi ma personalmente trovo questo modo di fare le prove uno spreco di tempo, soldi e preziosa pellicola; andare al parchetto sotto casa, scattare qualche foto esposta come viene, sviluppare a muzzo e postare delle scansioni sul web non è un "test"! Ma il problema vero è che poi sulla scorta del "test" si giunge pure a dare giudizi qualitativi che rischiano di affibbiare un "marchio" negativo a prodotti che sono costati soldi, tempo, ricerca e fatica per chi li ha prodotti, e così tanto pressapochismo ed ignoranza per chi li ha "recensiti" in maniera così superficiale.

Acros 100 -old- contro Acros 100 II -new-
Cominciamo con le differenze "estetiche" tra le due pellicole; le confezioni sono praticamente identiche come grafica e font ad eccezione, chiaramente, del numero romano che identifica la versione del nuovo film, mentre visibilmente diversa è la grafica del talloncino memo che chiude sopra e sotto lo scatolino di cartone. La confezione della Acros II è leggermente più grande e quindi è più difficoltoso e antipatico inserire il talloncino nella tasca memo sul dorso delle fotocamere: può sembrare un'inezia ma cercare di infilare quel pezzettino di cartoncino spiegazzato in una fessura troppo piccola è una cosa che mi tira fuori qualche parolaccia.

Se le confezioni sembrano identiche le prime differenze si vedono nel colore della pellicola vergine, leggermente colorata di magenta la old mentre la nuova Acros II ha un'emulsione perfettamente grigio neutro; interessante notare che dopo lo sviluppo la tinta della base sarà al contrario, magenta la new e neutra la old.
In alto la vecchia Acros con un emulsione rosata
In alto la vecchia Acros con un emulsione rosata
Sul web sono esplose le speculazioni quando sono apparse le prime immagini delle confezioni della nuova Acros II con la dicitura "Made in UK"; ci si è perfino spinti a dire che la nuova pellicola di Fuji non fosse altro che una Ilford rimarchiata, tirata fuori in fretta e furia dal colosso giapponese solo per speculare sul revival della fotografia analogica. Non ci sarebbe neanche bisogno di dirlo, ma la Acros II non è il rebrand di una pellicola già esistente e, per completezza di informazione, il rullino metallico è stampato coi colori e i loghi Fuji e non ha nessuna etichetta adesiva :)
made_in_uk.JPG
Va da sé che il Regno Unito non pullula di fabbriche di pellicole e che se c'è scritto "Made in UK" è più che lecito ipotizzare un qualche tipo di convogliamento di Ilford nella realizzazione di questo film e non sarebbe neanche la prima volta: infatti Ilford ha già prodotto per Fuji la pellicola BN cromogena Neopan 400CN. Fino a dove si è spinta "l'impronta" di Ilford non è dato saperlo, le comunicazioni ufficiali, alle quali dobbiamo attenerci, parlano di una drastica revisione di tutto il processo produttivo per adattarlo alle nuove materie prime utilizzate per questa pellicola. Il fatto che il datasheet sia rimasto invariato sembrerebbe suggerire che il lavoro fatto per rendere la nuova pellicola il più possibile simile alla vecchia sia stato ben fatto; sarà effettivamente così? Andiamo a scoprirlo.

Come per ogni test di materiale sensibile, la prima cosa che faccio è il test sensitometrico che mi permette di misurare la sensibilità affettiva (per la mia catena) e il contrasto (gradiente medio) del materiale che sto testando. Una volta che so come esporre correttamente (sensibilità effettiva) e per quanto tempo sviluppare ogni film per ottenere lo stesso contrasto (gradiente medio) posso fare una test comparativo che abbia un senso; diversamente si tratta di confrontare mele con le pere.
I campioni di pellicola vengono esposti in condizioni di luce controllate e misurate (luce alogena filtrata a 4400°K, illuminamento di 4.73 lux e tempo di esposizione 1/2 secondo con otturatore regolarmente controllato con uno "shutter tester") attraverso un cuneo di grigi calibrato (step tablet) e quindi sviluppati in tank Paterson System 4 in Kodak D-76 diluito 1+1 per tempi progressivamente più lunghi di circa il 40% (4', 5'30", 8', 16', 25'). I negativi ottenuti sono letti al densitometro e quindi vengono generati i grafici della famiglia di curve e del gradiente medio/tempo di sviluppo e sensibilità/gradiente medio.
famiglia_curve_old.png
sensibilita_gradiente_old.png
famiglia_curve_new.png
sensibilita_gradiente_new.png

In effetti già una rapida occhiata alle curve caratteristiche si nota che le pellicole sono molto simili ma non uguali ma quello che salta subito all'occhio è il livello del velo, molto più basso sulla Acros old; il velo di per se non è un problema (entro certi limiti), i tempi di esposizione in stampa saranno un po' più lunghi (non saprei dire in caso di processo ibrido), ma la differenza è macroscopica, anche ad occhio. Molto visibile è anche la differenza di aspetto dei supporti delle due Acros, perfettamente grigia e neutra la old vistosamente tendente al magenta la nuova Acros, sulla scia delle pellicole di altre marche che ci hanno oramai abituato a questa sfumatura rosina dei negativi.
In alto il negativo sviluppato della nuova Acros 100 II con una dominante magenta
In alto il negativo sviluppato della nuova Acros 100 II con una dominante magenta

Andando più nel dettaglio ho messo a confronto diretto le curve caratteristiche relative al tempo di sviluppo di 8 minuti, il gradiente (contrasto) non è lo stesso ma molto simile:
paragone_curve_8_minuti.png
Si nota subito il velo, la curva rossa è posizionata ben più in alto sul grafico a causa della densità di base+velo, ma l'inviluppo generale delle curve appare simile.
Allineando le curve su un punto in comune, in questo caso "l'iconico" 0.1 sopra base+velo, il punto di riferimento per misurare la sensibilità ma anche la Zona I dove comincia il primo cambio di densità dal nero puro, si vede molto bene come il lavoro fatto da Fuji per rendere poco traumatico il passaggio dalla vecchia alla nuova Acros abbia portato i suoi frutti.
NOTA: "normalizzare" le curve sulla densità 0.1 B+V equivale nei fatti a fare una stampa basando l'esposizione sul minimo tempo per il massimo nero, azzerando quindi l'influenza del velo
paragone_curve_8_minuti_normalizzate.png
La sovrapposizione almeno fino ai mezzi toni delle curve caratteristiche ha dell'impressionante:
L'inviluppo identico delle curve fino a Zona V-VII (varia con lo sviluppo) è impressionante
L'inviluppo identico delle curve fino a Zona V-VII (varia con lo sviluppo) è impressionante
sui valori più alti la vecchia pellicola è meno "brillante" piegando un po' in basso, almeno per tempi di sviluppo di uso frequente; sviluppando per contrasti molto alti il comportamento si ribalta con le densità delle alteluci della vecchia Acros che schizzano più in alto rispetto alla II; la nuova Acros è una pellicola un pelo più "difficile" della vecchia.

L'impennata sulle alteluci è quello che differenzia il valore di gradiente tra le due famiglie ed in effetti è possibile pensare di lasciare inalterati i tempi di trattamento, consapevoli però di dover gestire delle alteluci più nervose. In alternativa si può pensare di ridurre un poco lo sviluppo per tenere a bada le luci ma avendo una leggera (sto scrivendo leggera) perdita di contrasto sui toni medio-bassi (che è quello che spero si vedrà, scannerizzazione permettendo, sulle stampe pubblicate in fondo dove le due pellicole sono state sviluppate per avere lo stesso gradiente)

Per l'uso pratico si possono usare i grafici gradiente/sviluppo e sensibilità/gradiente, considerando che per gli ingranditori a condensatori un gradiente di riferimento, ad cui partire per delle prove, può essere da 0.45 a 0.5 e per gli ingranditori a luce diffusa da 0.5 a 0.55.

Grana
La Acros 100 aveva una grana veramente fine ma soprattutto "bella" con una struttura regolare e compatta da renderla impercettibile anche quando presente. La nuova pellicola adotta la tecnologia Super Fine-Σ, da quel poco che ho potuto trovare sembrerebbe una tecnologia di crescita dei cristalli di alogenuro d'argento in cui si riesce a pilotare la distribuzione di ioduro sulla superficie del reticolo aumentando quindi la presenza delle "trappole" per i fotoni e quindi aumentando la probabilità di generare un germe di sviluppo, aumentando quindi anche la sensibilità relativa del cristallo potendo fare quindi una pellicola con una grana più fine mantenendo inalterata la sensibilità.
Osservando la Acros II al focometro appaiono subito evidenti dei grani più grandi distribuiti in maniera rada e casuale:
grana-002.jpg
Questa è la prima pellicola che vedo che presenta questa caratteristica.
Ad un confronto diretto, fotografando l'oculare del focometro su campioni di identica densità, la vecchia Acros batte a mani basse la nuova pellicola (il pattern della grana è stato evidenziato per rendere più visibili le differenze), con una grana non solo più sottile ma anche meglio distribuita e più compatta:
grana-001.jpg
Anche in questa immagine sono ben visibili, enfatizzati, i grani più grandi che costellano la superficie della Acros II.

Non vorrei che le mie parole vengano fraintese; entrambe le pellicole hanno una grana estremamente fine, come si potrà vedere anche dalle immagini delle stampe pubblicate alla fine, è solo che a confronto la grana della Acros II è un po' più grande.

Effetto Schwarzschild
Una delle caratteristiche che ha reso famosa la Fuji Acros 100 è il suo bassissimo difetto di non reciprocità, infatti il produttore suggeriva nessuna correzione per tempi di esposizione fino a 2 minuti, invece dei 2 secondi della maggior parte delle pellicole BN, e di solo mezzo diaframma in più per tempi di esposizioni da 2 a 16 minuti! L'effetto Schwarzschild così ridotto ha reso la Acros 100 una pellicola molto apprezzata dagli appassionati delle fotografia notturna.
Nel comunicato stampa in giapponese di presentazione della nuova Acros 100 II è sottolineato che questa caratteristica della vecchia pellicola sarebbe stata ereditata anche dalla nuova versione. Testare in maniera precisa e quantificabile il difetto di non reciprocità è un'attività tanto lunga, noiosa e dispendiosa che i produttori stessi quando possono cercano di evitarla, ma non era possibile fare un test completo della Acros ignorando una caratteristica così importante per gli amanti di questo film.
Premetto che i test sensitometrici che faccio su tutte le pellicole che sottopongo a test sono esposti per un tempo fisso di 0.5 secondi mentre l'illuminamento (lux) viene regolato in funzione della sensibilità nominale della pellicola. Per vedere se veramente la nuova Acros II ha un difetto di non reciprocità uguale o simile alla vecchia Acros, ho ridotto l'illuminamento di 7 stop per avere una esposizione equivalente al test sensitometrico ma con 60" di tempo di esposizione:
dato che esposizione=tempo x illuminamento (lux*sec.) il test è stato fatto con le seguenti esposizioni

esposizione A 4.73 lux * 0.5 secondi = 2.365
esposizione B 0.037 lux * 64 secondi = 2.365

Per comodità l'esposizione B è stata arrotondata ad un minuto, con un errore quantificato in 1/15 di stop circa in meno, che ho ritenuto ininfluente ai fini pratici.
Lo sviluppo è stato di 8 minuti in Kodak D-76 1+1 a 20°C.

Ecco il risultato del test:
reciprocita.png
I grafici della riga in alto rappresentano le curve caratteristiche della Acros 100 e Acros 100 II per l'esposizione di 0.5" e 60"; sulle curve è stato individuato il punto di densità 0.1 sopra base+velo la cui proiezione sull'asse X rappresenta il livello di esposizione che è stata necessaria per generarlo, minore l'esposizione maggiore la sensibilità.
I grafici in basso invece rappresentano le stesse curve caratteristiche ma "normalizzate" sul punto di 0.1 sopra B+V, per mettere in evidenza l'aumento di contrasto: anche se spesso sottovalutato, il difetto di non reciprocità si porta dietro anche un aumento di contrasto, tanto più marcato tanto più si va in difetto di reciprocità.
Dalle curve caratteristiche della riga in alto si vede chiaramente che la vecchia Acros 100 se la cava meglio in questo campo rispetto alla nuova versione, il difetto di non reciprocità è effettivamente molto basso, inferiore ad un terzo di diaframma, in questa immagine è stato ingrandito il particolare dove si può misurare la differenza di sensibilità tra l'esposizione breve e quella lunga:
meno di un terzo di stop di perdita di sensibilità per un'esposizione di 60", notevole!
meno di un terzo di stop di perdita di sensibilità per un'esposizione di 60", notevole!
La nuova Acros 100 II invece se la cava peggio, con una diminuzione di sensibilità vicina ai 2/3 di stop in caso di esposizione di 60", come si vede dal particolare:
Più di mezzo stop di perdita di sensibilità per un'esposizione di 60 secondi; comportamento molto buono la vecchia Acros va meglio
Più di mezzo stop di perdita di sensibilità per un'esposizione di 60 secondi; comportamento molto buono la vecchia Acros va meglio

Intendiamoci il difetto di non reciprocità della Acros 100 II è in assoluto molto buono, soprattutto rispetto alla quasi totalità delle altre pellicole che hanno un effetto Schwarzschild molto più marcato, ma la vecchia Fuji rimane imbattuta e veramente incredibile da questo punto di vista.
Anche l'aumento di contrasto dovuto all'effetto Schwarzschild è più contenuto per la vecchia Acros con un aumento del gradiente di contrasto del 7.5% (da G0.53 a G0.57) contro un aumento del 11,11% (da G0.54 a G0.6) del gradiente di contrasto della Acros II. C'è da notare che l'aumento del contrasto negli scatti in difetto di reciprocità non è ininfluente e andrebbe compensato con una riduzione del tempo di sviluppo per mantenere costanti i risultati.

Stampe
Solo dopo aver determinato il reale comportamento della pellicola azzerando ogni variabile e aver chiuso la "catena di lavoro" è possibile ottenere delle informazioni utili e confrontabili da una prova pratica quindi, caricate due reflex con le rispettive pellicole della prova ho fatto un giro nel parchetto vicino casa in una bella giornata di sole invernale. Il contrasto delle scene variava da N a N+0.5 ma avevo già previsto di sviluppare le pellicole per un G=0.5 quindi tornato a casa ho caricato le pellicole su due spirali avendo cura di lasciare in alto la spirale con la Acros 100 II. Dopo 6'15" di sviluppo, al buoi assoluto, ho sfilato la prima spirale inserendola nell'arresto, e ho continuato lo sviluppo della Acros 100 -old- per altri 45".
I negativi sono stati stampati su carta Foma Fomaspeed Variant 311 24x30 con ingranditore a luce condensata, usando i filtri di contrasto Multigrade di gradazione 2 e, in un solo caso, 2,5.
Acros 100 II -new-
Acros 100 II -new-
Acros 100 -old-
Acros 100 -old-
Acros 100 II -new-
Acros 100 II -new-
Acros 100 -old-
Acros 100 -old-
Acros 100 II -new-
Acros 100 II -new-
Acros 100 -old-
Acros 100 -old-
Acros 100 II -new-
Acros 100 II -new-
Acros 100 -old-
Acros 100 -old-
Acros 100 II -new-
Acros 100 II -new-
Acros 100 -old-
Acros 100 -old-
Conclusioni
Arrivati alla fine devo fare una confessione; non so per quale motivo irrazionale ma non ho mai avuto un grande feeling con le pellicole della casa verde frequentandole molto poco, anche quando da più parti venivano giustamente considerate superiori alla concorrenza, quindi non ho un'esperienza d'uso precedente da contrapporre al giudizio della nuova Acros II, ammesso che un paio di dozzine di scatti possano costituire un'esperienza valida per un qualsivoglia giudizio.
Ma le curve caratteristiche sono lì e anche le stampe e devo dire che la nuova incarnazione della Acros mi ha impressionato non tanto per la qualità intrinseca ma per il livello raggiunto dagli ingegneri fotografici nel mettere a punto una nuova emulsione e riuscire a renderla così simile alla precedente. Forse ai punti vince la vecchia versione, ma di un soffio, e sono convinto che la Acros 100 II non farà rimpiangere il vecchio film agli estimatori di questa bella pellicola

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-MarcoN-
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Re: Fuji Acros a confronto: la vecchia 100 contro la nuova Acros II

Messaggio da -MarcoN- »

Grazie @chromemax!! Questo confronto è davvero prezioso per chi come me ha amato la Acros.
M. N.

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NikMik
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Re: Fuji Acros a confronto: la vecchia 100 contro la nuova Acros II

Messaggio da NikMik »

Grazie mille! Mai visto recensioni nemmeno lontanamente di questa qualità e rigore di metodo sulle riviste di fotografia... non uso questa pellicola, ma ho imparato moltissimo!

Luis
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Re: Fuji Acros a confronto: la vecchia 100 contro la nuova Acros II

Messaggio da Luis »

Grazie e come al solito complimenti ^:)^ ^:)^ ^:)^

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jimijimblues
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Re: Fuji Acros a confronto: la vecchia 100 contro la nuova Acros II

Messaggio da jimijimblues »

Grazie, ottimo lavoro come sempre.

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risa
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Re: Fuji Acros a confronto: la vecchia 100 contro la nuova Acros II

Messaggio da risa »

Ciao, Diego, il tuo test colpisce per scienza e completezza, ma anche per l'estrema lucidità del giudizio critico. Mi unisco molto volentieri al giusto coro dei complimenti. Vorrei però anche io ribadire ciò che ha già scritto NikMik, perché ritengo doveroso dare il giusto risalto al fatto che la tua è in realtà una vera lezione di fotografia, che è sicuramente costata tempo e lavoro. Anche io ho imparato diverse cose, che ti sono molto grato di aver condiviso con tutti noi, credo davvero di poterlo affermare a nome di tutti.

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Re: Fuji Acros a confronto: la vecchia 100 contro la nuova Acros II

Messaggio da Lollipop »

Diego, sei un mito! :-bd
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ammazzafotoni
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Re: Fuji Acros a confronto: la vecchia 100 contro la nuova Acros II

Messaggio da ammazzafotoni »

Grazie ancora una volta, Diego!
Ultima modifica di ammazzafotoni il 11/01/2020, 22:45, modificato 1 volta in totale.

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Re: Fuji Acros a confronto: la vecchia 100 contro la nuova Acros II

Messaggio da ammazzafotoni »

[Doppio post...]
Ultima modifica di ammazzafotoni il 11/01/2020, 22:45, modificato 1 volta in totale.

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