Sensibilità nominale vs effettiva
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Sensibilità nominale vs effettiva
Leggo spesso, qui, di valutazioni sulla sensibilità reale di questa o quella pellicola rilevando valori anche molto diversi da quanto dichiarato dal fabbricante, mi chiedo perché. Capisco che ad esempio se una determinata pellicola avesse una sensibilità di 130 iso è commercialmente più sensato dichiararla per una sensibilità che rientra tra i valori classici (100, 125, 160 iso, etc) ma posto che queste valutazioni siano reali mi chiedo che senso possa avere NON dichiarare la sensibilità effettiva se questa è tanto diversa da quella nominale.
Re: Sensibilità nominale vs effettiva
Onestamente non avevo mai constatato che alcune pellicole abbiano una sensibilità molto diversa dal dichiarato. Io uso solo Ilford, Kodak e Fuji ma in passato avevo usato Ferrania Agfa e molte Orwo ma non mi sono mai trovato nella condizione di sbagliare un'esposizione a causa della sensibilità.
Forse il problema è differente: le pellicole possono essere "tirate" in fase di sviluppo e in quel caso la sensibilità cambia ma deve essere prima esposta per una sensibilità diversa da quella nominale.
Forse il problema è differente: le pellicole possono essere "tirate" in fase di sviluppo e in quel caso la sensibilità cambia ma deve essere prima esposta per una sensibilità diversa da quella nominale.
- Silverprint
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Re: Sensibilità nominale vs effettiva
I fabbricanti non dichiarano la sensibilità, ma l'indice di esposizione. Sono due cose diverse, entrambe misurate in Iso, però.
L'IE è una grandezza molto variabile che dipende dal trattamento, si può quindi esporre a diversi IE e trattare di conseguenza.
L'IE indica quale è il trattamento per ottenere, grossomodo, i toni medi su valori adeguati, data una certa esposizione.
La sensibilità effettiva (o meglio sensibilità la piede) è invece una grandezza molto meno variabile, che dipende anch'essa dal trattamento, ma in misura molto minore. Questa si riferisce alla minima esposizione utile e non ai toni medi. È necessario conoscere la sensibilità (in un certo trattamento) per chi espone sulle ombre, poiché l'IE (che varia) non da garanzie sulla resa dei toni scuri.
La sensibilità non viene dichiarata perché essendo sia misurabile, che un poco variabile, creerebbe un inutile contenzioso.
Come dice Ilford nel bugiardino, per i lavori di precisione, la sensibilità ve la misurate voi... ;)
L'IE è una grandezza molto variabile che dipende dal trattamento, si può quindi esporre a diversi IE e trattare di conseguenza.
L'IE indica quale è il trattamento per ottenere, grossomodo, i toni medi su valori adeguati, data una certa esposizione.
La sensibilità effettiva (o meglio sensibilità la piede) è invece una grandezza molto meno variabile, che dipende anch'essa dal trattamento, ma in misura molto minore. Questa si riferisce alla minima esposizione utile e non ai toni medi. È necessario conoscere la sensibilità (in un certo trattamento) per chi espone sulle ombre, poiché l'IE (che varia) non da garanzie sulla resa dei toni scuri.
La sensibilità non viene dichiarata perché essendo sia misurabile, che un poco variabile, creerebbe un inutile contenzioso.
Come dice Ilford nel bugiardino, per i lavori di precisione, la sensibilità ve la misurate voi... ;)
Re: Sensibilità nominale vs effettiva
impossibile dirlo in maniera più chiara ed esaustiva ! Ciao Andrea
Vincenzo
Re: Sensibilità nominale vs effettiva
Bellissima e chiarissima descrizione fatta da Silver evidentemente vero esperto del ramo
Il mio post era una risposta ad Apelle che, secondo la mia interpretazione si riferiva all'indice di esposizione. Naturalmente non è detto che la mia reinterpretazione sia esatta.
Ho aderito da poco al blog e sono veramente soddisfatto perché ho constatato che qualsiasi dubbio viene chiarito in modo eccellente
Il mio post era una risposta ad Apelle che, secondo la mia interpretazione si riferiva all'indice di esposizione. Naturalmente non è detto che la mia reinterpretazione sia esatta.
Ho aderito da poco al blog e sono veramente soddisfatto perché ho constatato che qualsiasi dubbio viene chiarito in modo eccellente
Re: Sensibilità nominale vs effettiva
Se vuoi approfondire questo tema ti consiglio il libro di Ansel Adams "il negativo " li potrai approfondire il tema ma anche imparare a misurare la sensibilità con un metodo semplice e molto educativo in quanto per alcune pellicole si hanno dei risultati e si ricavano dei grafici che dicono molto sul loro carattere non sempre nella norma. Molto interessante per chi vuol ottenere risultati meno scontati e magari di effetto.
Saluti
Fabio
Saluti
Fabio
Re: Sensibilità nominale vs effettiva
Grazie Fabio seguirò il tuo consiglio. Quello che vorrei capire bene è se per variare l'indice sia meglio in camera oscura o se invece è consigliabile esporre per una sensibilità diversa in fase di ripresa in previsione dello sviluppo diverso dal normale
Anselm Adams sicuramente in camera oscura ci sapeva fare vedi la sua capacità di esporre per zone sicuramente dal suo libro ci sarà molto da imparare
Anselm Adams sicuramente in camera oscura ci sapeva fare vedi la sua capacità di esporre per zone sicuramente dal suo libro ci sarà molto da imparare
Re: Sensibilità nominale vs effettiva
La cosa giusta a mio modesto parere, è esporre la pellicola per una sensibilità diversa da quella nominale e poi cambiare il tempo di sviluppo di conseguenza. Il libro di Adams spiega come fare e perché.
Saluti
Fabio
Saluti
Fabio
Re: Sensibilità nominale vs effettiva
Grazie Andrea, credo di aver capito, suppongo che per "minima esposizione utile" ci si riferisca ad un determinato valore di luminosità in E.V..
Walter
Walter
Re: Sensibilità nominale vs effettiva
Grazie, avete chiarito il mio dubbio e, in effetti, prendevo per la soluzione di esporre per diverse sensibilità in previsione di un dato sviluppo