Analogica.it

Ciao.
Come funziona la messa a fuoco di questo tipo di vetro? Ho letto che è molto precisa mai non vorrei complicarmi la vita.
L'ho trovato per mamiya e vorrei adattarlo alla mia Rolleiflex Automat model 1 ma non ne conosco il funzionamento.
Che sapete dirmi in proposito?
Ciao

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Per intenderci, questo:
Nel PDF parla di un modo di messa fuoco che sarà il più preciso possibile ma mi pare davvero poco pratico. Immagino da farsi con la macchina sul cavalletto. Qualcuno ha esperienza?

Prenditi un Oleson e vivi felice, non dovrai nemmeno far ricalibrare la messa a fuoco, mentre con quell'arnese probabilmente si. Inoltre deve essere 62x56, altrimenti ti tocca anche tagliarlo, cosa non del tutto banale.

Grazie della risposta.
Tagliare a misura un vetro mamiya l'ho già fatto e vorrei cambiarlo nuovamente perché quello che misi su si è molto rovinato e ho difficoltà a mettere a fuoco.
Verifico quelli che mi hai suggerito. Provo su eBay o hai un link?

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https://rickoleson-brightscreen.com/

ne ho comprato uno che Sandro ha montato sulla mia Rolleiflex. Una meraviglia. Rick Oleson ha spedito il vetrino in tempi record (un´ora dopo il pagamento con Paypal). Il vetrino costa 80 USD spedizione compresa.

Sono sul sito.
Ora gli mando una email per essere sicuro di ordinare il prodotto corretto.
Mi piacciono i pattern 6601 e 6608, MPD.
Grazie delle dritte... di rifare la messa a fuoco non ne ho una gran voglia.

Parlando di Oleson, qualcuno l'ha provato con una hasselblad? Leggo sul sito che li produce, ma senza cornice metallica. Si può inserire il vetro nella cornice al posto di quello vecchio? Andrebbe ricalibrato il fuoco?

Ibicus ha scritto: ↑

31/05/2021, 18:34

Parlando di Oleson, qualcuno l'ha provato con una hasselblad? Leggo sul sito che li produce, ma senza cornice metallica. Si può inserire il vetro nella cornice al posto di quello vecchio? Andrebbe ricalibrato il fuoco?

Se le misure sono corrette lo metti nella cornice al posto dell'originale. Ma l'originale è composto da due parti (vetro sopra+fresnel sotto) e l'immagine si forma tra esse, sulla faccia inferiore del vetro smerigliato, per cui un elemento solo ove l'immagine si formi in basso richiede sicuramente la ricalibrazione, e probabilmente uno spessoramento per compensare le differenze, onde evitare che lo schermo balli nella cornice pensata per uno spessore maggiore.

Tutto chiaro grazie.
Per curiosità, le tlr non hanno questa problematica?

Lo hanno anche le biottiche: gli schermi di messa a fuoco per quanto precisi possano essere sono sempre stampati, ed hanno, come ogni prodotto industriale, le loro tolleranze. Per piccole che siano può quindi capitare che lo schermo risulti impreciso, specialmente lo stigmometro, che per funzionare alla perfezione richiede anche un controllo dell'inclinazione dello specchio. Parliamo di macchine che hanno almeno 50 anni, dare per scontato che siano oggi nello stato in cui erano da nuove è quantomeno imprudente.