Primo sviluppo, due dubbi

Discussioni su pellicole, carta e chimica per la fotografia in bianco e nero

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frank baldux
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Re: Primo sviluppo, due dubbi

Messaggio da frank baldux »

e così l'ho fatto! il mio primo sviluppo, e cominciando con un 120!

Il ringraziamento va a voi, a tutti coloro che dispensano consigli su analogica, avevo letto pagine e pagine prima di fare un paio di domande, e mi avete chiarito molti dubbi.
Anche il mio fotoclub merita il mio ringraziamento, devo dire che sono stati anche loro prodighi di consigli.

Cosa è andato bene? ovviamente la cosa che, pensando fosse la più difficile, ho curato di più. A Bari in questi giorni anche di sera in casa ci sono 30 gradi, e io ho predisposto bacinella da usare come "termostatazione" artigianale, bottiglie di acqua ghiacciata da freezer da mescere con acqua di rubinetto (che in questi giorni esce a 25 gradi...)...insomma, secondo il termometro sono riuscito a mantenere più o meno stabile a 20,5 gradi, con enorme fatica ed acrobazie ma con enorme soddisfazione (persino il lavaggio con metodo Ilford ho fatto mantenendo più o meno la temperatura).
E' andato bene tutto nel senso che la pellicola è uscita sviluppata, come lo potrò valutare solo dopo che me la farò scansionare (non ho al momento ingranditore nè scanner serio, dovrò scegliere prima o poi quale delle due strade intraprendere), ma è uscito e per quel che vale con zone in ombra leggibili e numeri e nome pellicola nei margini ben leggibili, forse guardando le zone scure (quindi illuminate) mi sembra ci sia un contrasto un po' forte dovuto ritengo ad un sovrasviluppo...

E qui vengo a ciò che ho sbagliato di sicuro: nella foga di gestire la temperatura non ho recuperato stop e fissaggio, andati buttati insieme al rivelatore, ma questo non è grave trattandosi della mia prima volta. L'altro errore che penso non sia da ripetere è che non ho preparato i chimici (o meglio le rispettive diluzioni) prima, cioè non li avevo pronti sul mio precario appoggio su lavatrice (spenta), bens' li preparavo man mano, ecco perchè penso che fra qualche decimo di grado in eccesso e il tempo trascorso fra svuotamento da rivelatore, diluizione stop e inizio dell'arresto lo sviluppo abbia continuato seppure coi residui a lavorare e abbia sovrasviluppato un poco.

A questo punto approfitto per un'altra domanda: ho etichettato tutte le caraffe utilizzate (sviluppo, stop, fissaggio, wash) ma davvero sarebbe grave se capitasse che la caraffa utilizzata la volta precedente per lo sviluppo fosse contaminata dallo stop la prossima volta? ed è una precauzione eccessiva quella di "sciacquare" sotto getto d'acqua la punta del termometro che immergo nei vari liquidi per evitare che contamini l'uno coi residui dell'altro?

PS: ho fatto anche un altro errore: ho tagliato i fotogrammi di un 6x6 in strisce da 4 anzichè da 3, copiando il taglio dato dal lab ai negativi 6x4,5 di mio padre :wall:



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Andrea67c
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Re: Primo sviluppo, due dubbi

Messaggio da Andrea67c »

frank baldux ha scritto:
27/07/2021, 23:19

E qui vengo a ciò che ho sbagliato di sicuro: nella foga di gestire la temperatura non ho recuperato stop e fissaggio, andati buttati insieme al rivelatore, ma questo non è grave trattandosi della mia prima volta. L'altro errore che penso non sia da ripetere è che non ho preparato i chimici (o meglio le rispettive diluzioni) prima, cioè non li avevo pronti sul mio precario appoggio su lavatrice (spenta), bens' li preparavo man mano, ecco perchè penso che fra qualche decimo di grado in eccesso e il tempo trascorso fra svuotamento da rivelatore, diluizione stop e inizio dell'arresto lo sviluppo abbia continuato seppure coi residui a lavorare e abbia sovrasviluppato un poco.

A questo punto approfitto per un'altra domanda: ho etichettato tutte le caraffe utilizzate (sviluppo, stop, fissaggio, wash) ma davvero sarebbe grave se capitasse che la caraffa utilizzata la volta precedente per lo sviluppo fosse contaminata dallo stop la prossima volta? ed è una precauzione eccessiva quella di "sciacquare" sotto getto d'acqua la punta del termometro che immergo nei vari liquidi per evitare che contamini l'uno coi residui dell'altro?

PS: ho fatto anche un altro errore: ho tagliato i fotogrammi di un 6x6 in strisce da 4 anzichè da 3, copiando il taglio dato dal lab ai negativi 6x4,5 di mio padre :wall:
Ciao Frank! Provo a risponderti io, finché non riesco a dormire...ho guidato troppo a lungo oggi! In fondo sono piccole cose. Cerco di darti le soluzioni più facili, perché sei all'inizio con tutti questi liquidi, termometri bagni maria... :)

Preparazione fissaggio, arresto, imbibente. Meglio se sono pronti prima di infilare la spirale nella tank. Come già detto, ti preoccupi di procurarti le bottiglie di plastica, magari dell'acqua, o quelle dei chimici già finite. Poi le riuserai, queste bottiglie, finché non le vorrai cambiare. Su quella del fix scrivi FILM FIX col pennarellone nero. E così fai col film stop e con l'imbibente. Più grande è il tappo a vite, più facile è travasare ad es il fix dalla tank alla bottiglia pennarellata per un futuro riutilizzo. Questo per dire che io ho rinunciato presto agli imbuti o alle caraffe di cui parli e mi trovo meglio senza. O stai parlando di caraffe di preparazione?. Anche quelle non servono, se hai cilindri graduati.
La preparazione falla pure con acqua di rubinetto come esce. Io sviluppo a 20 gradi (qui sì, ci vuole massima precisione) e spesso il mio fissaggio entra in tank a 25. Per cominciare va bene, non farai danni. Te lo dico per evitarti troppi bagnomaria. Poi quando sarai un maniaco della precisione, stabilizzerai tutti i bagni, ma stai appena cominciando, cribbio!

Poi infili la spirale al buio e chiudi la tank. Attento: uno dei miei primi rulli l'ho messo in tank troppo tempo prima di svilupparlo (un giorno, delle ore? Non ricordo) e l'ho rovinato, forse perché la tank era umida.

Poi prepari lo sviluppo nel cilindro graduato. Se hai un cilindro apposta per ogni bagno è meglio. Se invece hai ancora solo un cilindro, lo risciacqui dopo l'uso, con acqua ben calda, meglio che puoi. Anche qui: non farai grossi danni, ho usatoun unico cilindro per lungo tempo. Tuttavia appena possibile è meglio trovare spazio per più cilindri, direi 3 o 4, è più comodo. Lo sviluppo lo devi preparare con acqua già a 20 gradi, o anche meno, se è una diluizione 1+1. Poi misuri la temperatura del bagno di sviluppo già preparato e in qualche modo la porti a 20. 20 esatti.
Intanto avrai già preparato un bagnomaria a 20.
Butti lo sviluppo nella tank e metti la tank nel bagnomaria a 20, tirandola fuori solo per ribaltarla. Se fai così, puoi davvero limitarti a lasciare il termometro a bagnomaria e vedrai che si alza max di mezzo grado ogni tot minuti (dipende da quanto caldo fa) cosicché è facile riportare il bagnomaria a 20 con vari metodi. Io ho dei buoni bagnomaria, con i refrigeratori azzurri da borsa termica, e mi sono stancato di controllare la temperatura interna alla tank: è sempre perfetta!

La precisione dei tempi di sviluppo è importante. Io faccio partire il crono appena prima di svuotare il cilindro graduato nella tank. Alla fine mi tengo 15 secondi per svuotare la tank dello sviluppo e cominciare a versare lo stop. In pratica, se voglio sviluppare per 8 min, svuoto la tank a 7min e 45 per poi versare lo stop più a 8 min.

Il termometro, se è di vetro, si pulisce in pochi secondi.

Ho cercato di seguire i tuoi dubbi. Eventualmente chiedi ancora.

Ciao!
A.

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frank baldux
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Re: Primo sviluppo, due dubbi

Messaggio da frank baldux »

Ciao Andrea, ti ringrazio per i consigli, sarò meno maniacale nel mantenimento della temperatura di fissaggio e acqua di lavaggio (fermo restando il rispetto ferreo per quanto possibile della temperatura del rivelatore) e al contrario cercherò come mi suggerisci - e come avevo intuito di aver sbagliato a non fare - di preparare i chimici prima, e non fase per fase.

Concaraffe mi riferivo a quelle di preparazione, ho comprato un cilindro graduato (tutto bellino, della tetenal, mentre le caraffe sono roba economica da negozio di casalinghi) ma lo uso per il rivelatore perchè, come ho scritto, temevo di "contaminare" i chimici delle fasi successive perciò quelli li preparo con caraffe piccole e medie nelle quali mescere acqua e prodotto.

Come termometro ne ho uno elettronico con una lunga sonda rigida in metallo, facile da pulire.

Sei stato gentilissimo, approfitto per una nuova domanda (senza aprire un tread solo per questa): devo sviluppare due pellicole 35mm, la mia tank lo permetterebbe, ma le istruzioni del mio rivelatore danno 11min30sec per la HP5 e 12min30sec per la Agfa APX 400, questa differenza di tempo di sviluppo rende impossibile svilupparle insieme, giusto?

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Re: Primo sviluppo, due dubbi

Messaggio da 28zero »

Per non rischiare contaminazioni basta preparare i chimici secondo l'ordine: sviluppo, arresto, fissaggio.
Pellicole con tempi di sviluppo differenti dovranno essere trattate separatamente. Ti immagini ad aprire la tank al buio per togliere una pellicola e inserirla in un'altra tank per l'arresto, o farlo al buio mentre si deve continuare lo sviluppo per l'altra...

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Andrea67c
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Re: Primo sviluppo, due dubbi

Messaggio da Andrea67c »

Infatti, in generale, va benissimo sviluppare 2 o rulli nella stessa sviluppatrice, ma devono essere la stessa pellicola. Quando avrai dimestichezza con diversi tempi di sviluppo anche sullo stesso tipo di pellicola, potrai accoppiare nella stessa tank solamente pellicole uguali con lo stesso tempo di sviluppo.
In teoria potrebbe andare anche lo sviluppo due pellicole di diverso tipo nella stessa tank, ma nella pratica è assai improbabile che richiedano lo stesso tempo di sviluppo.

Nel tuo caso: 1 minuto di differenza su 11 minuti totali, non è un'enormità, ma ha effetti ben visibili. Allora avrai lo sviluppo buono per una pellicola, meno buono per l'altra. Nel tuo caso potresti tranquillamente provare a sviluppare entrambe le pellicole assieme con 12 minuti netti, ossia un tempo medio. Questo perché 30 sec di differenza su 12 minuti sono davvero poca cosa.
Però sei all'inizio dell'apprendimento e poiché trovare un buon tempo di sviluppo per un film è una cosa seria, la cosa importante è che, scelto un tempo per una pellicola, tu poi fase di stampa (o di scansione, se non stampi) trovi con quel tempo i risultati che ti eri prefissato.

In definitiva direi, se vuoi provare fai pure 12 min nella stessa tank, ma poi controlla ciò che ne viene fuori con una e con l'altra pellicola. Soprattutto, prendilo come esperimento gagliardo: normalmente si sviluppa con grande accortezza e prudenza, perchè lo sviluppo è una fase intrinsecamente delicata dell'intero processo di produzione fotografica. Quindi normalmente si preferisce sviluppare in coppia la stessa pellicola per avere il maggior controllo possibile della procedura.

Io personalmente non mi sono mai azzardato a sviluppare film diversi nella stessa tank, né credo che lo farò mai.

Ciao!
A.

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frank baldux
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Re: Primo sviluppo, due dubbi

Messaggio da frank baldux »

Mi piace continuare in questo tread il racconto delle mie avventure di sviluppo, ora mi sono dedicato allo sviluppo del mio primo rotolo di 35mm
Comincio subito con l'errore, banale: non ho messo nella tank la quantità di liquido prevista (290 ml per la Paterson che può contenere 2 rotoli 35mm o uno 120) ma ho inserito la quantità di liquido che avevo utilizzato per il 120 (500 ml), poco male...

Veniamo a due dubbi:
1) questa volta ho tagliato il negativo nel giusto numero di fotogrammi per striscia (6) per inserirlo nei pergamini, ma vi chiedo: come fate a tagliare negativi che sono così "vicini" come spazio fra i fotogrammi? con il 120 non avevo assolutamente avuto questa difficoltà, ma qui sì, lo spazio era davvero poco e con le forbici in un paio di casi secondo me ho millimetricamente se non di più sconfinato, col taglio, nel fotogramma...come si fa per bene?

2) so che sarebbe utile mettervi una foto, ma provo a spiegare a parole: premetto che il rotolo è stato scattato in 2 macchine diverse (circa metà in una MZ-5 e altra metà in una Me super), per cui il difetto che vi descriverò non ritengo di ascriverlo a infiltrazioni di luce del dorso della macchina perchè sarebbe ben strano avere un difetto simile su due macchine, peraltro mai rilevato prima.
Quello che ho notato è che in alcuni negativi scattati con la MZ5 si presenta una "bruciatura" di luce davvero millimetrica lungo il bordo della parte al di sotto dei fori di trascinamento inferiori, parliamo di una "linea" di nero davvero millimetrica parallela all'andamento del rotolo, non presente in tutta la striscia dei negativi ma solo in due tratti.
Poi nella parte di rotolo scattata nella ME super ho, in corrispondenza di 2 fotogrammi, un difetto simile ma non uguale, cioè non una "linea" sottilissima ma lunga, bensì in corrispondenza di un paio di fori di trascinamento - sempre quelli inferiori, che ovviamente nella macchina stavano in alto - due "macchie" di infiltrazione di luce che per fortuna, a occhio, non mi sembrano intaccare o sconfinare nel fotogramma, ma lo lambiscono.
Difetto del rotolo, dei 2 corpi macchina, della tank (che però non mi ha dato problemi simili col 120)? Ho sbagliato qualcosa quando ho dovuto usare l'estrattore di coda per passare il rotolo dalla MZ5 (che riavvolge il rotolo senza lasciare coda esterna) alla Me super?

Attendo pareri di chi è più esperto di me

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Andrea67c
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Re: Primo sviluppo, due dubbi

Messaggio da Andrea67c »

1. Ti metti sopra una superficie chiara, un foglio bianco. Forbice sufficientemente lunga. A forbice aperta comincerai il taglio sempre nel punto esatto, a meno che tu non abbia problemi di vista. Prendi come riferimento la perforazione cinematografica. Quella parallela più lontana, dove finirà il taglio, è perfettamente allineata, quindi ti dà un riferimento per avere un taglio perpendicolare con precisione sufficiente.

2. Per controllare le infiltrazioni di luce non saprei. Nelle macchine non ne ho avute. Lo posso dire perché coi rulli nuovi non bobinati da me non ho problemi. Con quelli auto-bobinati ho ancora troppo poca esperienza. Sicuramente le infiltrazioni delle tue macchine non sono grossolane altrimenti le vedresti in tutto il rullo. Per controllare la perfetta tenuta in una macchina potresti fotografare tutto il rullo abbastanza velocemente, lasciando fermo e alla luce diversi giorni in macchina un determinato fotogramma, di cui prenderai nota del numero o meglio del soggetto fotografato. Se ti torna fuori il filino nero di pochi cm, sai che è la macchina e sai anche individuare qual è la parte di guarnizione incriminata.

Ciao!
A.

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