ciao! secondo me te ne sei dimenticate un paio, controlla bene cosa hai scritto
non mi è ben chiaro che tipo di fotografia intendi fare, perchè prima parli di street photography (già questo vuol dir tutto e non vuol dir niente) ma poi accarezzi l'idea di una macchina con la possibilità di una messa a fuoco molto ravvicinata, così grossa, pesante e votata all'uso in studio su cavalletto, al ritratto o allo still life come la serie c di mamiya. ti piace scattare in mezzo alla gente e senza farti notare troppo? credo che tu possa invece preferire un mezzo leggero, compatto, semplice e rapido nell'uso.. tanto che mi verrebbe da dirti di scattare in 24x36. però capisco che sia meno figo.
Consiglio Acquisto fotocamera medio formato
Moderatore: etrusco
Vieni a scoprire il canale telegram di analogica.it - tantissime offerte su materiale fotografico analogico nuovo ed usato
Re: Consiglio Acquisto fotocamera medio formato
Tralasciando l’aspetto del cosa c’è dentro la Mamiya C330 Professional e del come sia stato realizzato di cui ti ha ampiamente edotto il buon Sandro Presta , per me che la posseggo non posso che parlartene bene da tutti i punti di vista , che ci si riesca a fare Street ? Certo non è una macchina punta e scatta , ovviamente ha i suoi limiti ma a me continua a dare delle belle soddisfazioni , ha dei begli obiettivi a cominciare dal suo normale che sono ottimi . Per ovviare al provlema di parallasse hanno risolto mettendo nel pozzetto una asticella che ti dice dove arriva la tua foto e che cambia a seconda della focale che ci metti .
Re: Consiglio Acquisto fotocamera medio formato
la moskva 5 è una macchina che può piacerti molto se sei un personaggio incline all'idolatria e all'uso degli oggetti d'antiquariato, specie se ex sovietici. d'altra parte la mia ragazza è russa e siccome le piace la fotografia e gli oggetti che raccontano un po del passato del suo paese, abbiamo recuperato alcune di queste macchinette. compresa proprio una moskva 5. ogni tanto provo a usarla. per carità, è un bell'oggetto se collocato nel suo contesto, ma al giorno d'oggi è spratica da morire. ha un sacco di problemi che ne rendono arduo l'uso. devi starci dietro e ingegnarti su come risolverli. va utilizzata con mille attenzioni per cercare di tirare fuori il massimo che ti può dare, e probabilmente non è nemmeno un granche. il mirino è pessimo perchè impreciso, l'errore di parallasse è molto accentuato e le inquadrature sono da intendersi alla sperindio. se sei una persona che preferisce la praticità, questa non ha davvero senso..
Ultima modifica di emag il 22/06/2021, 15:23, modificato 1 volta in totale.
Re: Consiglio Acquisto fotocamera medio formato
Eh, ma io le smonto tutti i giorni, parlo con cognizione di causa. Ferraglia è già un buon complimento. Per la pentacon six poi non esistono aggettivi pacati per poterla definire. Torrette a sbalzo, leve lunghe e sottili, perni che guadagnano lasco alterando la spaziatura in modo irrimediabile. Un aborto di progetto, non capisco proprio come la si possa consigliare ad un novizio che ha bisogno di una macchina affidabile e non di una bomba ad orologeria. Anche qui vale il concetto già esposto prima: se la pentacon six l'hai comprata nuova tu, l'hai sempre usata con garbo e possibilmente fatta revisionare periodicamente, quasi sicuramente non ti darà problemi, ma ciò che c'è in giro in vendita è più simile a quelle bagasce di via san luca, che hanno fatto tutte le battaglie di questo mondo. La pacchia è finita, meglio scegliere con oculatezza.Elmar Lang ha scritto: ↑22/06/2021, 14:31Dunque, le biottiche Mamiya è ingeneroso farle rientrare tra la "ferraglia", ancorché siano pesanti ed un po' macchinose. Più pesanti, temo, della esclusa a priori Pentacon Six che, nonostante la fama sinistra, è una pregevole medio formato.
- Marco Leoncino II°
- guru
- Messaggi: 1162
- Iscritto il: 04/01/2016, 16:17
- Reputation:
- Contatta:
- Elmar Lang
- superstar
- Messaggi: 3961
- Iscritto il: 28/08/2012, 16:11
- Reputation:
- Località: Trentino A-A
Re: Consiglio Acquisto fotocamera medio formato
Caro Sandro,
in questa discussione, non ho consigliato la da me peraltro apprezzata Pentacon Six: mi sono limitato ad osservare che a paragone della biottica Mamiya, non è poi più pesante.
Io ho anzi consigliato, volendo una medio formato 6x6 comoda, la Zeiss Super Ikonta con Tessar.
Ho aggiunto la Moskva5, perche cercandone una con oculatezza e facendola revisionare, può essere una 6x9/6x6 dalla resa sorprendentemente buona.
Tutto qua.
Dai tuoi scritti, traspare evidente la profonda passione che metti nel tuo lavoro di tecnico riparatore. Solo, penso che esistano ottimi apparecchi, nonostante non abbiano la finitura e la genialità progettuale di Hasselblad e Rollei.
La mia Pentacon Six mi fu regalata da mio padre nell'83 (o 84?), l'ho usata tantissimo, seguendo le ben note precauzioni già chiaramente esposte nel manuale d'uso e nel volume edito da VEB Fotokinoverlag Halle/S. in più edizioni.
Con essa in particolare, tra il 1999 ed il 2003, feci le riprese in 6x6 di uno scavo archeologico presso il quale ero uno dei fotografi incaricati. Tanto sul campo, quanto in "studio". Solo nel 1999, prima stagione di scavo (luglio-settembre), avrò scattato non meno di 1500 negativi e quelli riusciti male (pochi, devo dirlo) è stato solo per miei errori di esposizione, provocati da distrazione o stanchezza. Usai anche la Kiev-88, ove si vide necessario lo scatto "contemporaneo" su negativo e dia.
La mia Pentacon Six, un bel giorno, qualche anno fa, presentò il suo classico difetto dovuto all'invecchiamento dei lubrificanti, quindi la affidai a Rolf Baier (che da poco ha chiuso il laboratorio), ottimo conoscitore della 6x6 di Dresda, che me la revisionò perfettamente e, a parte i graffi ed i punti esteriormente consumati dall'uso, è tornata "al pristino splendore" e lo sarà ancora per anni.
Ora, certo, non scatto più migliaia di negativi nel giro di pochi mesi, ma so che quel buon apparecchio e le sue ottiche, hanno ancora molto da dare, in termini di soddisfazioni fotografiche.
Ovvio che parlo solo per esperienza personale...
in questa discussione, non ho consigliato la da me peraltro apprezzata Pentacon Six: mi sono limitato ad osservare che a paragone della biottica Mamiya, non è poi più pesante.
Io ho anzi consigliato, volendo una medio formato 6x6 comoda, la Zeiss Super Ikonta con Tessar.
Ho aggiunto la Moskva5, perche cercandone una con oculatezza e facendola revisionare, può essere una 6x9/6x6 dalla resa sorprendentemente buona.
Tutto qua.
Dai tuoi scritti, traspare evidente la profonda passione che metti nel tuo lavoro di tecnico riparatore. Solo, penso che esistano ottimi apparecchi, nonostante non abbiano la finitura e la genialità progettuale di Hasselblad e Rollei.
La mia Pentacon Six mi fu regalata da mio padre nell'83 (o 84?), l'ho usata tantissimo, seguendo le ben note precauzioni già chiaramente esposte nel manuale d'uso e nel volume edito da VEB Fotokinoverlag Halle/S. in più edizioni.
Con essa in particolare, tra il 1999 ed il 2003, feci le riprese in 6x6 di uno scavo archeologico presso il quale ero uno dei fotografi incaricati. Tanto sul campo, quanto in "studio". Solo nel 1999, prima stagione di scavo (luglio-settembre), avrò scattato non meno di 1500 negativi e quelli riusciti male (pochi, devo dirlo) è stato solo per miei errori di esposizione, provocati da distrazione o stanchezza. Usai anche la Kiev-88, ove si vide necessario lo scatto "contemporaneo" su negativo e dia.
La mia Pentacon Six, un bel giorno, qualche anno fa, presentò il suo classico difetto dovuto all'invecchiamento dei lubrificanti, quindi la affidai a Rolf Baier (che da poco ha chiuso il laboratorio), ottimo conoscitore della 6x6 di Dresda, che me la revisionò perfettamente e, a parte i graffi ed i punti esteriormente consumati dall'uso, è tornata "al pristino splendore" e lo sarà ancora per anni.
Ora, certo, non scatto più migliaia di negativi nel giro di pochi mesi, ma so che quel buon apparecchio e le sue ottiche, hanno ancora molto da dare, in termini di soddisfazioni fotografiche.
Ovvio che parlo solo per esperienza personale...
"Evitate il tono troppo aspro e duro, usato dalla maggior parte di coloro che debbono nascondere la loro scarsa capacità".
(Erwin Rommel)
(Erwin Rommel)
Re: Consiglio Acquisto fotocamera medio formato
Salve, io ho preso la Zenza Bronica ETRS, 4,5x6 che si avvicina al 24x36. Il 6x6 è un formato che ami o non ami e cmq se poi le elabori un taglio lo fai sempre. Allora tanto vale la pena usarla per il 4,5 x 6. Pensaci.
L'ho trovata x 300€ col 150 ma ho subito acquistato 80 f 2,8 e basta questo. Ieri sera ho caricato la Paterson col primo rullino e questa sera dopo 38 anni si torna a sviluppare il BN.
Loris
L'ho trovata x 300€ col 150 ma ho subito acquistato 80 f 2,8 e basta questo. Ieri sera ho caricato la Paterson col primo rullino e questa sera dopo 38 anni si torna a sviluppare il BN.
Loris
Re: Consiglio Acquisto fotocamera medio formato
Sulle Super Ikonta e macchine simili c'è anche da dire.
Il loro punto debole è il meccanismo a scatto che porta l'obiettivo in posizione quando si apre lo sportello (oltre ovviamente le forature sul soffietto, ma questo si cambia facilmente).
Nel 2021 queste macchine hanno come minimo 60 anni, e se come ampiamente ribadito sono state uniproprietario e trattate con guanti di velluto saranno sane, ma se hanno fatto il giro delle cento chiese (o finite sotto le grinfie dei riparacani) facilmente le scanalature o i perni di battuta saranno consumati e l'obiettivo si arresterà obliquamente, creando una irrimediabile sfuocatura laterale. E non si può riparare: il materiale consumato da decenni di attrito non ce lo possiamo rimettere; occorre un inesistente ricambio nuovo (perché recuperato usato da altra fotocamera, sarà in stato incognito).
E' vero che si possono fare riporti saldati e poi rettificarli sulle guide, ma è un lungo lavoro di aggiustaggio, e poi occorre riverniciare le parti (alcune rivettate insieme) quindi il costo del lavoro supera il valore della macchina.
Gli otturatori montati su quelle macchine sono antichissimi: derivano dal compur del 1927 (il primo con il grande anello di regolazione dei tempi e il delicato arpione per il caricamento del ritardatore), poi rimaneggiato in varie versioni (compur-rapid, s-compur) sino alla fine degli anni 50, quando venne alla luce il modernissimo ed imbattibile synchro-compur (del quale la prima sfortunata versione era basata ancora sul modello vecchio, ma poco tempo dopo venne alla luce quello moderno; così come la Rolleiflex è la fotocamera più imitata al mondo, il Synchro-Compur è l'otturatore più imitato nel mondo, tutta la ferraglia giapponese monta rozze copie di quest'ultimo; caso a parte e felice sono i Copal).
Purtroppo quegli otturatori pur molto robusti, patiscono molto di più l'invecchiamento delle molle, e nel caso del compur-rapid, con molla di spinta, il tempo più rapido te lo puoi proprio dimenticare. In caso di rottura sono praticamente irreparabili. Ribadisco il concetto: il novizio ha bisogno di una macchina stabile perché ha già una marea di variabili cui badare dovendo imparare come funzionano esposizione, sviluppo e stampa. Assurdo, secondo me, aggiungere l'alea della fotocamera che può rompersi da un giorno all'altro, facendogli buttare soldi, tempo e facendo svaporare la voglia di medio formato.
Il loro punto debole è il meccanismo a scatto che porta l'obiettivo in posizione quando si apre lo sportello (oltre ovviamente le forature sul soffietto, ma questo si cambia facilmente).
Nel 2021 queste macchine hanno come minimo 60 anni, e se come ampiamente ribadito sono state uniproprietario e trattate con guanti di velluto saranno sane, ma se hanno fatto il giro delle cento chiese (o finite sotto le grinfie dei riparacani) facilmente le scanalature o i perni di battuta saranno consumati e l'obiettivo si arresterà obliquamente, creando una irrimediabile sfuocatura laterale. E non si può riparare: il materiale consumato da decenni di attrito non ce lo possiamo rimettere; occorre un inesistente ricambio nuovo (perché recuperato usato da altra fotocamera, sarà in stato incognito).
E' vero che si possono fare riporti saldati e poi rettificarli sulle guide, ma è un lungo lavoro di aggiustaggio, e poi occorre riverniciare le parti (alcune rivettate insieme) quindi il costo del lavoro supera il valore della macchina.
Gli otturatori montati su quelle macchine sono antichissimi: derivano dal compur del 1927 (il primo con il grande anello di regolazione dei tempi e il delicato arpione per il caricamento del ritardatore), poi rimaneggiato in varie versioni (compur-rapid, s-compur) sino alla fine degli anni 50, quando venne alla luce il modernissimo ed imbattibile synchro-compur (del quale la prima sfortunata versione era basata ancora sul modello vecchio, ma poco tempo dopo venne alla luce quello moderno; così come la Rolleiflex è la fotocamera più imitata al mondo, il Synchro-Compur è l'otturatore più imitato nel mondo, tutta la ferraglia giapponese monta rozze copie di quest'ultimo; caso a parte e felice sono i Copal).
Purtroppo quegli otturatori pur molto robusti, patiscono molto di più l'invecchiamento delle molle, e nel caso del compur-rapid, con molla di spinta, il tempo più rapido te lo puoi proprio dimenticare. In caso di rottura sono praticamente irreparabili. Ribadisco il concetto: il novizio ha bisogno di una macchina stabile perché ha già una marea di variabili cui badare dovendo imparare come funzionano esposizione, sviluppo e stampa. Assurdo, secondo me, aggiungere l'alea della fotocamera che può rompersi da un giorno all'altro, facendogli buttare soldi, tempo e facendo svaporare la voglia di medio formato.
Ultima modifica di -Sandro- il 22/06/2021, 20:34, modificato 1 volta in totale.
Re: Consiglio Acquisto fotocamera medio formato
Arresti di fine corsa in plastica dura. Finché dura. C'è sempre un'extra corsa; se il carrello urta contro il corpo sei già oltre infinito.
Rolleiflex T, Rolleicord e Rolleimagic condividono la stessa meccanica di base: semplificata, si, ma non ferraglia.NikMik ha scritto: ↑22/06/2021, 11:40La Rolleiflex T che uso a me dà moltissime soddisfazioni; ha l'accoppiamento tempi-diaframmi (come gli obiettivi Hasselblad serie C) che può piacere oppure no (a me sì), ma per la strada può far comodo; è piccola, silenziosissima e relativamente leggera (un chiletto, ma molto maneggevole), molto adatta alla foto di strada (come del resto la Rolleicord - che pesa ancora meno, sugli 800 grammi - sulla quale però non posso pronunciarmi perché non l'ho mai usata; non so se Sandro la ritiene più o meno affidabile della Rolleiflex T).
L'unica cosa che non mi piace della T è un ingranaggio di rinvio per il contafotogrammi in plastica (che trovi anche sulle Rolleicord a partire dalla V), che unito alla fragilità intrinseca delle due fettucce scorrevoli su cui sono stampati tempi e diaframmi la rende un poco più delicata. E' vero che il problema delle fettucce che si strappano però deriva quasi sempre da chi ci mette le mani e poi chiude il coperchio senza sapere che corre il rischio di strapparle.
Questo è un OTTIMO consiglio.
Ultima modifica di -Sandro- il 22/06/2021, 18:01, modificato 3 volte in totale.
Re: Consiglio Acquisto fotocamera medio formato
mannaggia che voglia di rolleiflex adesso
spero che viktor non ne avrà a male per questa fascinazione
spero che viktor non ne avrà a male per questa fascinazione
Vieni a scoprire il canale telegram di analogica.it - tantissime offerte su materiale fotografico analogico nuovo ed usato