Fomapan 400 in rodinal 1+50

Discussioni su pellicole, carta e chimica per la fotografia in bianco e nero

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Lollipop
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Re: Fomapan 400 in rodinal 1+50

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Ho già Vuescan e fa quel che gli pare pure lui.


Lorenzo.

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Andrea67c
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Re: Fomapan 400 in rodinal 1+50

Messaggio da Andrea67c »

Lollipop ha scritto:
30/06/2021, 17:43

Però è l’unico modo per condividere stampe analogiche in ambienti virtuali. C’è ovviamente chi sa far di meglio rispetto al sottoscritto ma per quelle sue stampe, brutte fin dal soggetto ma funzionali al thread tecnico sullo sviluppo della Foma 400, mi ci devo sforzare a scansionarle per bene. Prima di tutto devo stirarle.
Non darti pena, Lorenzo, basta il pensiero ;) Per me la fotografia è carta. È stare in piedi in una mostra. È sfogliare un libro d'autore, stampato anche solo accettabilmente. Se analogica.it non fosse così pieno di appassionati e strabordante di competenza, evidentemente ai massimi livelli, non sarei qui a chiacchierare con te. Infatti mi sono accorto dell'esistenza di analogica.it con 10 anni di ritardo.

Comunque sì, effettivamente i negativi... ancora, ancora ... dato il loro carattere un po' astratto, forse ha più senso condividerli in internet.

Ciao!
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Re: Fomapan 400 in rodinal 1+50

Messaggio da Lollipop »

Andrea67c ha scritto:
30/06/2021, 21:47
Non darti pena, Lorenzo, basta il pensiero ;) Per me la fotografia è carta. È stare in piedi in una mostra. È sfogliare un libro d'autore, stampato anche solo accettabilmente. Se analogica.it non fosse così pieno di appassionati e strabordante di competenza, evidentemente ai massimi livelli, non sarei qui a chiacchierare con te. Infatti mi sono accorto dell'esistenza di analogica.it con 10 anni di ritardo.

Comunque sì, effettivamente i negativi... ancora, ancora ... dato il loro carattere un po' astratto, forse ha più senso condividerli in internet.

Ciao!
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In verità non mi do alcuna pena :) perché lo scopo della condivisione delle due stampe era quello della presunta SE della Foma 400, che è di 160 Iso per contrasto medio basso a seguito di uno sviluppo abbastanza energico con studional 1+30/xtol 1+1. Per contrasti elevati, torno a dire, bisogna scendere a 100 o anche meno riducendo poi l’energia di sviluppo.
Piuttosto, non hai ancora condiviso la foto del volto di donna (tua moglie se ho inteso bene). Sono curioso di vederla e di sapere come l’hai stampata. :)
Lorenzo.

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Andrea67c
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Re: Fomapan 400 in rodinal 1+50

Messaggio da Andrea67c »

Lollipop ha scritto:
30/06/2021, 23:35

In verità non mi do alcuna pena :) perché lo scopo della condivisione delle due stampe era quello della presunta SE della Foma 400, che è di 160 Iso per contrasto medio basso a seguito di uno sviluppo abbastanza energico con studional 1+30/xtol 1+1. Per contrasti elevati, torno a dire, bisogna scendere a 100 o anche meno riducendo poi l’energia di sviluppo.
Piuttosto, non hai ancora condiviso la foto del volto di donna (tua moglie se ho inteso bene). Sono curioso di vederla e di sapere come l’hai stampata. :)
:-? La SE... quella è, secondo me, non può essere una misura che varia a seconda della scena fotografata, suvvia! Se poi intendi che, dovendo sviluppare meno, la SE si abbassa, allora anche ci sta, ma non credo che si possa abbassare da 160 a 100. Oltretutto, dai miei recenti test che ho elencato in apertura, 160 mi è rimasta anche con un N-. Anche perché con N era CHIARAMENTE 160. Non conosco lo Studional.... Potrebbe modificare così tanto la sua azione a seconda dell'energia di sviluppo? E poi, una volta, Andrea Silver m'ha detto che, in generale, non è nemmeno il caso di far lavorare la pellicola a pelo della SE, proprio come metodo di lavoro. Anche perché non è facile decidere cosa mettere in zona III. Praticamente quello che anche AA diceva con altre parole: nel dubbio, meglio sbagliare in sovraesposizione, perché in sottoesposizione non c'è modo poi di metterci una pezza.

Sei proprio un voyeur, come tutti i fotografi! Mi chiedi la stampa di un viso di donna, ma non quella di una corteccia. [-x =))

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Re: Fomapan 400 in rodinal 1+50

Messaggio da Lollipop »

Andrea67c ha scritto:
01/07/2021, 7:45
:-? La SE... quella è, secondo me, non può essere una misura che varia a seconda della scena fotografata, suvvia!
Certo che cambia, la sensibilità è legata all’energia dello sviluppo (tipo, temperatura e durata).
Se poi intendi che, dovendo sviluppare meno, la SE si abbassa, allora anche ci sta,
Vedi? :)
ma non credo che si possa abbassare da 160 a 100.
E invece si: più è alto il contrasto della scena e più devi comprimerlo sulla pellicola. Quindi più luce e meno sviluppo.
Oltretutto, dai miei recenti test che ho elencato in apertura, 160 mi è rimasta anche con un N-. Anche perché con N era CHIARAMENTE 160. Non conosco lo Studional.... Potrebbe modificare così tanto la sua azione a seconda dell'energia di sviluppo?
Onestamente non saprei: non conosco il Rodinal. Ma comunque ci sono in ballo altri fattori, che vanno dalla catena al mero gusto personale.
E poi, una volta, Andrea Silver m'ha detto che, in generale, non è nemmeno il caso di far lavorare la pellicola a pelo della SE, proprio come metodo di lavoro. Anche perché non è facile decidere cosa mettere in zona III. Praticamente quello che anche AA diceva con altre parole: nel dubbio, meglio sbagliare in sovraesposizione, perché in sottoesposizione non c'è modo poi di metterci una pezza.
Si sì, lo so, disse anche a me: faccio sempre un bracketing di almeno uno stop un più di luce, proprio perché è difficile nella scena, specialmente se di paesaggio, trovare l’ombra giusta.
Sei proprio un voyeur, come tutti i fotografi! Mi chiedi la stampa di un viso di donna, ma non quella di una corteccia. [-x =))

Ciao!
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No, dai, siamo tra persone serie e il negativo non pare uno scatto… privato.
Ovviamente a tua moglie, o a te, può dar fastidio che compaia la persona, comprendo.

PS Ricordo, ma forse malamente, un post di @chromemax che dava la Foma 400 a 100 iso. Magari può dire la sua a riguardo.
Ultima modifica di Lollipop il 01/07/2021, 11:52, modificato 1 volta in totale.
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Re: Fomapan 400 in rodinal 1+50

Messaggio da Andrea67c »

Lollipop ha scritto:
01/07/2021, 8:43
Andrea67c ha scritto:
01/07/2021, 7:45

E poi, una volta, Andrea Silver m'ha detto che, in generale, non è nemmeno il caso di far lavorare la pellicola a pelo della SE, proprio come metodo di lavoro. Anche perché non è facile decidere cosa mettere in zona III. Praticamente quello che anche AA diceva con altre parole: nel dubbio, meglio sbagliare in sovraesposizione, perché in sottoesposizione non c'è modo poi di metterci una pezza.
Si sì, lo so, disse anche a me: faccio sempre un bracketing di almeno uno stop un più di luce, proprio perché è difficile nella scena, specialmente se di paesaggio, trovare l’ombra
Nel tuo esempio, dei filari, infatti non sarebbe chiaro nemmeno a me cosa perdere nelle ombre.
I tronchi (magari meglio vederli bene), alcune zone tra i fili d'erba....

Ciao!
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Re: Fomapan 400 in rodinal 1+50

Messaggio da Lollipop »

Andrea67c ha scritto:
01/07/2021, 11:26
Nel tuo esempio, dei filari, infatti non sarebbe chiaro nemmeno a me cosa perdere nelle ombre.
I tronchi (magari meglio vederli bene), alcune zone tra i fili d'erba....

Ciao!
A.
A me piacciono queste discussioni, soprattutto quando si svolgono in maniera così pacata, perché permettono di mettere a nudo le proprie difficoltà.
Lasciamo perdere un attimo la stampa dei filari, che avrei potuto stampare a grado 2, o giù di lì, ma che invece ho lavorato con grado 3 1/2 per cercare già di risolvere il problema qui di seguito.

Per spiegare la cosa ho riscansionato la stampa del lago, per fare le cose per benino:
- scansione a 1600 dpi
- disabilitato l'assegnazione automatica del punto di piano e quello di nero
- nessun crop in scansione (al fine di avere il bianco della carta del bordo e di prenderlo come riferimento successivamente)
- output a 300 dpi in TIFF
- postprocessing con GIMP
- assegnazione del punto di bianco (livello 255) sul bianco della carta non esposta
- assegnazione del punto di nero (livello 0) alla base della curva dell'istogramma (a riguardo specifico che in stampa ho raggiunto la massima densità della carta stessa)
- velo di maschera di contrasto per superare i limiti del mio scanner e restituire alla foto il microcontrasto originale della stampa: raggio 1, ammontare 0,1 e soglia 0.

Della compressione dell'hosting non rispondo. :)
Iseo.jpg
Confesso subito che queste condizioni, col cielo coperto, sono quelle in cui mi trovo più in difficoltà: il soggetto spesso ha bassissimo contrasto, le ombre (tranne quelle proiettate verticalmente) inesistenti quindi col "chiaroscuro" sul soggetto fortemente limitato dalla luce diffusa e la cappa luminosa del cielo che alza il contrasto generale dell'inquadratura ma che presenta localmente un altrettanto bassissimo contrasto.
Qui i filtri colorati a mio avviso ci fanno poco o nulla sul cielo (o almeno io non sono mai riuscito ad usarli per bene), invece un filtro ND degradante, come suggeritomi da @Silverprint, potrebbe tornare utile per ridurre luminosità del cielo e quindi il contrasto generale ma:
- non è sempre possibile utilizzarlo: con soggetti che si sviluppano verticalmente il filtro agirebbe anche su questi creando un'immagine artefatta
- con la biottica, come con le telemetro, è impossibile utilizzarli.

Pertanto mi trovo di fronte, già in ripresa, ad una scelta ma non facile da prendere:
- prediligo il soggetto sbattendomene allegramente del cielo, o dello sfondo luminoso perché capita a che questo, con una esposizione anche per luce incidente e dando uno sviluppo molto energico per alzarne il contrasto
o in alternativa
- porto a casa tutti i livelli di luminosità possibili, con lo sviluppo adeguato, e poi cerco di gestirmeli in CO

A volte la scelta è facile, come nella foto qui sotto per la quale ho scelto la prima delle due opzioni sopra descritte
Tronco low.jpg
Però a mio avviso il soggetto deve essere forte e riempire la foto, attirando pienamente l'attenzione della visione.
A volte invece mi è meno semplice e la scelta cade sulla seconda opzione, come è il caso della foto al lago.


Ebbene, tutto fatto da manuale o quasi: corretta esposizione per salvare il contrasto sulle ombre, sviluppo bilanciato per salvare quello sulle luci, stampa a grado 2 (o appena giù di lì) in una unica esposizione (o minime bruciature qua e la), presenti in stampa il quasi bianco della base della carta e la sua massima densità.
Insomma, compitino svolto come da regole ma la foto fa schifo uguale: immagine insipida (io tendo ad essere generoso coi giudizi sulle mie stampe, pertanto li lascio all'impietosità di mia moglie..)

Allora cerco di uscire dal piattume, come nel caso dei filari, cercando di dare un po' di brio, aumentando il contrasto di stampa e di conseguenza il ricorso a mascherature/bruciature, non sempre di facile attuazione e dal risultato gradevole.

Se qualcuno ha idee su come gestire gli scatti col cielo coperto e luminoso sono tutto orecchi. :)
Lorenzo.

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Re: Fomapan 400 in rodinal 1+50

Messaggio da Pierpaolo B »

Lollipop ha scritto:
30/06/2021, 18:31
Ho già Vuescan e fa quel che gli pare pure lui.
In quella pagina ci sono le istruzioni per fargli bere e digerire l'it8. Se lo profili vuescan non fa più quello che vuole ma ciò che gli hai insegnato.
Mi chiamo Pierpaolo.
Uso fotocamere a molla con sensore intercambiabile di dimensioni minime 6x6 cm.

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Re: Fomapan 400 in rodinal 1+50

Messaggio da Lollipop »

Questo pomeriggio ho stampato il terzo fotogramma, quello a cui tenevo di più dell'intero rullo (ricordi @emag ?).
IMG_0508.jpg
Si è presentato tosto ma un po' meno di quanto temessi all'inizio.

Stampa tutta con il grado 2 1/2 con diverse bruciature per riprendere la dinamica (perdonale l'eventale imprecisione nella terminologia) sul negativo, dovuto all'elevato contrasto della scena e al sovrasviluppo dosato per gli altri scatti.. La sottoesposizione del ciuffo centrale, fortunatamente moderata, l'ho ripresa con l'uso accurato ma energico della sbianca locale.
Il risultato a me piace (e piace anche a mia moglie :D ).
torbiere del sebino.jpg
Chiudo con le mie opinioni sulla Foma 400: la sensibilità (per il mio modo di scattare, sviluppare e stampare) è in via cautelare 160 iso, da portare a 80 per scene ad altissimo contrasto.
Soffre mostruosamente del difetto di reciprocità, che si fa già vedere da 1/2 secondo, e in funzione della temperatura di colore della luce è discutibile nella resa tonale delle labbra. Soffre i bagni prolungati perché tende a sfaldarsi (cosa che si avverte con gli ingrandimenti a cui sono soggetti i fotogrammi 24x36): più rapido il processo di sviluppo, stop, fix e lavaggio meglio sta.
Però costa poco ed è una pellicola facile da gestire e che digerisce anche sovrasviluppi un po' brutali: la fotina la si porta a casa e questo non è poco. D'altronde non c'è nulla di più frustrante che ritrovarsi con negativi instampabili e con la Foma 400 basta la sola accortezza della sensibilità effettiva in funzione del contrasto: sotto ingranditore è difficile che tradisca.
Non è ovviamente una pellicola di classe, non lo è neanche il suo prezzo, pertanto non le si può chiedere ciò che non è.
Lorenzo.

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Re: Fomapan 400 in rodinal 1+50

Messaggio da Andrea67c »

Anch'io sono rimasto sorpreso della foma 400. Avevo ricordi terribili della foma 100, ma probabilmente sbagliavo ad esporre, anzi, senza probabilmente. Poi quando passavo la raclette, per togliere imbibente, spesso il film si rigava. Invece questa 400 non si riga, nê con la raclette, né col dentro-fuori dai feltrini delle cartucce bobinate.
Ora ho appena finito di stampare il secondo negativo. Domani fotografo le due stampe in luce naturale (non mi prendo nessuna responsabilità, e di scansionare, non se ne parla), così chiudiamo il piacevole thread, Lorenzo ;)

Assurda l'assenza dei numeri di fotogramma in bobina, ma, costando 1,7 euro a metro, ci si può ben passare sopra.

Ciao,
A.

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