antonio.gagliarducci ha scritto: ↑13/09/2021, 21:09
peró se posso aggiungere, magari sono io che provengo da una generazione più giovane, ma ci sono modi e modi per rispondere a una discussione cioé, wtf immaginate se uno che ha appena cominciato a scattare in analogica e si trova risposte del genere, perderebbe subito interesse se si beccasse risposte del genere, cristodio, non é che credere a ciò che é scritto sul web equivale spegnere il cervello, magari si é semplicemente pensato che fosse la soluzione giusta per risolvere il problema.
Un consiglio che mi sento di darti è quello di non essere troppo superficiale.
Hai citato a caso, le prime fonti che ti sei trovato sotto il naso nel tentativo di giustificare la storiella del magico recupero automatico. Non ti sei quindi chiesto, visto che questo è comunque un forum di esperti, per quale motivo ti fosse data una certa risposta, hai solo presunto che fosse sbagliata e tentato di riaccreditarti.
Non hai pensato che data la notevolissima complessità della materia non fosse troppo facile e troppo comodo uno stop ogni dieci anni?
Ecco, questo dimostra superficialità. Ho 60 anni, e vengo da un tempo in cui la scuola era sana, i professori stimolavano i loro allievi a ragionare, scremando le stupidaggini, ma erano severi, molto severi; i ragazzi da sempre tendono ad adagiarsi, a volte sono un po' pigri e qualche volta svogliati. Un pizzico di severità li desta dal torpore tipico della loro età... il buonismo attuale sta facendo grandi danni.
Riflettere di più su quel che si legge è doveroso, specie oggi che troppi galli spennacchiati sbattono le ali per farsi belli. Cerco di non offendere mai nessuno, al limite sono un po' duro. Forse l'unica volta in cui ho perso un po' le staffe è stato quando un tizio voleva farmi credere che la densità non esistesse, e che tutti i liquidi avessero lo stesso peso specifico, ma è storia vecchia ormai, ancorché attuale. La divulgazione è un impegno costante, non siamo e non possiamo essere sempre presenti, e la presenza comunque ha un peso, ed un costo. Da qui si dovrebbe capire quanto amore mettiamo in questo compito. Coltiva la tua passione, non c'è nulla di più bello che studiare, applicarsi, comprendere ed ottenere risultati.
Infine, giusto per aggiungere qualcosa alla discussione, ricordo che da studi Kodak, il principale artefice della velatura delle pellicole sono i raggi cosmici, che producono una spontanea riduzione dell'argento ionico contenuto nell'emulsione. Questa riduzione è irreversibile (l'argento diventa metallico, quindi è come se fosse già sviluppato), e si accumula nel corso degli anni. Come si fa a prevedere l'effetto di questo accumulo? Pellicole tenute vicino alle finestre, in case moderne con muri sottili, oppure in cantina subiscono accumuli di raggi cosmici profondamente diversi. Impossibile quantificare una cosa del genere. Se poi aggiungiamo anche i cicli caldo/freddo, secco/umido che a loro volta stressano l'emulsione, si può comprendere facilmente quanto siano, nel vero senso della parola, "spaziali" queste panzane su come trattare le pellicole scadute.
Molti anni fa l'Agfa negli studi condotti per perfezionare il bagno di inversione per le diapositive in bianco e nero (scala) scoprì una sostanza antivelo risensibilizzante molto potente. Da evidenze di laboratorio ho notato che elimina quasi del tutto il velo in pellicole in bianco e nero ma che non abbiano più di 7-8 anni. Peccato costi 600 euro/kg. Per il colore invece non c'è speranza, il degrado dei coloranti è irreversibile ed irreparabile.