Filtri nella fotografia in bianco e nero

Discussioni su tecniche fotografiche, esposizione, sistema zonale, post produzione digitale ed altro

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Andrea67c
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Re: Filtri nella fotografia in bianco e nero

Messaggio da Andrea67c »

Ho letto bene tutto. Trovo molto utile il confronto tra ombra aperta e luce diretta.
Cercheremo di estrapolare i dati significativi, di metterli in un foglietto da infilare nello scomparto filtri dello zaino!

Grazie infinite!
A.



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zone-seven
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Re: Filtri nella fotografia in bianco e nero

Messaggio da zone-seven »

chromemax ha scritto:
04/10/2022, 18:20
Nella fotografia in bianco e nero l'uso dei filtri colorati permette un certo controllo sul contrasto cromatico del soggetto: .........................................
Innanzitutto ogni pellicola ha una sua propria sensibilità spettrale, il che significa che ogni pellicola “vede” i colori in maniera diversa; .........................................

Verifica sul campo
Perché i test abbiano un senso, i dati derivati dai grafici devono essere poi confermati dalla pratica per cui, caricata una FP-4 in macchina e aspettata una bella giornata di sole e cielo limpido ho fatto una po' di fotografie “vere” usando i fattori filtri trovati dal test. .............................................................................



.............................................................................

Conclusioni
Il test è stato lungo e impegnativo, sono stati consumati parecchi rullini (qualcuno l'ho dovuto buttare a causa della mio modo disordinato di lavorare perché perdevo il riferimento tra gli appunti e gli scatti... la prossima volta chiederò l'aiuto di qualche utente del forum per farmi da aiutante :D ) ma credo che sia stata fatta un po' di luce. .................................................................................
I risultati del test si sono rilevati attendibili ma troppo precisi per un contesto di variabili ingestibili come quelle presenti nelle condizioni di ripresa
......................................
Sarebbe interessante vedere come si comportano i filtri nel ritratto, potrebbe uscire qualche sorpresa, ma questo è un compito che lascio a chi vorrà integrare il post con le sue esperienze o a chi vorrà cimentarsi con un test :D

Immagine

Qui ci avrei una qualche perplessità, dubbio, domanda, chiamala come vuoi:
Ma non è che tante volte questa "mancanza di sensibilità" generale delle pellicole sia effettivamente anche dovuta agli esposimetri (alle celle dell'esposimetro) oppure solo contribuiscono alla "diminuzione" di quella che è già la sensibilità dichiarata ?

Come hai specificato, i test sono troppo precisi se confrontati con tutte le variabili della fotografia "reale"
Spesso ci si scontra con tante alternative al momento dello scatto, sopratutto nei paesaggi che sono i più sogetti alle variazioni "atmosferiche" ed agli orari delle giornate ma anche in relazione alle stagioni. Mi trovi comunque d'accordo sull'uso del giallo/giallo verde ma, proprio volendomi etichettare, mi piacerebbe cadere nella categoria dei ritrattisti dove però nel mio, l'uso dei filtri è molto ridotto a tratti assente e la mia preferenza va più nel cambio pellicola per (anche se erroneamente) effetti particolari o per scimiottare alcuni risultati che si ottenevano agli albori della pellicola e meno nell'uso dei filtri tra i quali quello che provo ad usare purtroppo manca dell'elenco dei test:


portr.jpg
portr.jpg (40.14 KiB) Visto 1034 volte
orsx.jpg
orsx.jpg (42.82 KiB) Visto 1034 volte
In tutto questo dire, comunque grazie per il tuo bellissimo ed utilissimo lavoro.
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chromemax
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Re: Filtri nella fotografia in bianco e nero

Messaggio da chromemax »

zone-seven ha scritto:
05/10/2022, 10:24
ui ci avrei una qualche perplessità, dubbio, domanda, chiamala come vuoi:
Ma non è che tante volte questa "mancanza di sensibilità" generale delle pellicole sia effettivamente anche dovuta agli esposimetri (alle celle dell'esposimetro) oppure solo contribuiscono alla "diminuzione" di quella che è già la sensibilità dichiarata ?
Il discorso sulla sensibilità è lungo (prima o poi dovremo trattarlo per bene visto che spesso ritorna), ma ci provo in poche parole.
La sensibilità ISO dei fabbricanti è corretta per definizione, dato che è stabilita dallo standard usato per stabilire la sensibilità =))
Il punto è che la sensibilità definita dallo standard ISO non è quella che offre i migliori risultati quando si fotografa per stampare.
Quindi non è che i fabbricanti dicono bugie per vendere più pellicole (ci può essere in parte anche questo, dato che la sensibilità è un parametro importante che indirizza l'acquisto degli utenti), ma loro si limitano ad applicare lo standard.
Il problema della sensibilità è un combinato disposto di diversi fattori.

Lo standard ISO prevede di sviluppare la pellicola per un gradiente medio di 0.62.

Mediamente per avere una buona stampa (con gradazione 2 e soggetto normale N) con un ingranditori a luce diffusa il gradiente del negativo deve andare da 0,50 a 0,55; se si stampa a condensatori si deve scendere a 0,45-0,5.

Lle pellicole non aumentano di sensibilità effettiva se sviluppate per tanto tempo (aumentano solo il gradiente) ma perdono molta sensibilità effettiva se sviluppate per meno tempo (basta vedere una curva sensibilità/sviluppo, ad esempio quelle pubblicate sui datasheet della Foma, per rendersi conto di quantro velocemente scende la sensibilità allo scendere dello sviluppo).

Quindi:
se per avere un buon negativo (che DEVE essere "moscio" alla vista) si consiglia di ridurre lo sviluppo --proprio per scendere dal gradiente 0,62 dello standard ISO al range 0.45-0.55 più adatto agli ingranditori-- allora è MOLTO consigliato diminuire anche la sensibilità effettiva della pellicola --proprio perché le pellicole perdono sensibilità effettiva al diminuire dello svilupo--.

Come si vede la sensibilità spettrale, di pelilcola, esposimetro, occhio, ecc, non è presa in considerazione; per quanto riguarda il bianco e nero in sensitometria,cioé la scienza usata per definire la sensibilità della pellicola, lo standard è la luce a incandescenza da 2750°K (la temperatura colore delle lampadine al tungsteno) e il filtro "visual", che ricalca la curva di sensibilità spettrale dell'occhio umano (poco importa se poi si fotografa alla luce del sole a 5500K e che la carta da stampa è sensibile solo al verde e al blu =)) =)) =)) )

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zone-seven
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Re: Filtri nella fotografia in bianco e nero

Messaggio da zone-seven »

@chromemax
tutto giusto ... ok ... però il filtro blu non lo hai testato ed io uso quello blu =))
Ok ... lo uso solo io e non faccio testo ... ma ce so rimasto male lo stesso :))
Poi però, le pellicole sono meno sensibili del dichiarato (anche se il dichiarato è corretto), le testano a 2000 e rotti K del tungsten che è tutto giallo-rosso (almeno è daa Roma :D ) alcuni rivelatori si mangiano uno stop, l'esposimetri antichi non vedono bene, uno stop se lo mangia il filtro (quando va bene che certi rossi pure 3) noi nun ce vedemo bene del nostro, è normale poi che tocca settare l'esposimetro a 0.5 iso =)) =)) =)) =))
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Re: Filtri nella fotografia in bianco e nero

Messaggio da gergio »

Molto interessante, grazie :)

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Re: Filtri nella fotografia in bianco e nero

Messaggio da mark88 »

Diego c'è una lacuna che ho nella testa, sia leggendo la tua disamina sia dopo aver letto The Negative di A.A. ovvero:
devo calcolare un fattore filtro differente in base al colore della zona che sto analizzando?

Esempio: sto fotografando il solito fiore rosso su sfondo verde.

Devo tenere conto di questo o applico il fattore 8x allo stesso modo al soggetto rosso e allo sfondo verde? Perchè è chiaro che a scatto avvenuto avrò delle densità molto diverse sul negativo rispetto allo scatto senza filtro.

Grazie

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Re: Filtri nella fotografia in bianco e nero

Messaggio da pmlpoma »

Bellissimo lavoro, grazie. Questo forum si dimostra ancora una volta una sorgente inesauribile di informazioni serie e documentate. C’è tutta la fotografia analogica, dalla prima elementare al master. Che gran figata.
Mauro

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Re: Filtri nella fotografia in bianco e nero

Messaggio da kiodo »

mark88 ha scritto:
06/10/2022, 18:28
...Perchè è chiaro che a scatto avvenuto avrò delle densità molto diverse sul negativo rispetto allo scatto senza filtro.
questa è la ragione per cui hai deciso di utilizzare un filtro colorato, no?
Quindi: fatta salva ogni altra considerazione, una volta determinata la coppia tempo/diaframma che utilizzeresti senza filtro, a quella applichi la correzione richiesta dal filtro.
Please, please!
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Andrea67c
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Re: Filtri nella fotografia in bianco e nero

Messaggio da Andrea67c »

mark88 ha scritto:
06/10/2022, 18:28
Diego c'è una lacuna che ho nella testa, sia leggendo la tua disamina sia dopo aver letto The Negative di A.A. ovvero:
devo calcolare un fattore filtro differente in base al colore della zona che sto analizzando?

Esempio: sto fotografando il solito fiore rosso su sfondo verde.

Devo tenere conto di questo o applico il fattore 8x allo stesso modo al soggetto rosso e allo sfondo verde? Perchè è chiaro che a scatto avvenuto avrò delle densità molto diverse sul negativo rispetto allo scatto senza filtro.

Grazie
Funziona grossissimo modo così (in realtà ripeto quanto dice kiodo, ma riparto dal tuo esempio): se tu fotografi il fiore rosso su sfondo verde e non metti filtri, allora ti vengono fuori fiore e sfondo entrambi grigi uguali (o giù di li). E non ti piace la foto.
Se tu applichi un filtro del colore del fiore, questo blocca il verde e lascia quasi completamente libero di passare il rosso del fiore. Allora, esponendo tu con 3 diaframmi di apertura in più (cioè applicando il fattore filtro 8x), riporti il verde al grigio che avresti senza filtro e contemporaneamente schiarisci di 3 stop il solo fiore, che in stampa diventerà quasi bianco e si staccherà dallo sfondo.

Tutto questo è detto in modo molto grossolano, non offenderti Marco se la domanda era più complessa, forse non l'ho capita io.

Ciao!
A

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mark88
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Re: Filtri nella fotografia in bianco e nero

Messaggio da mark88 »

kiodo ha scritto:
06/10/2022, 20:28
mark88 ha scritto:
06/10/2022, 18:28
...Perchè è chiaro che a scatto avvenuto avrò delle densità molto diverse sul negativo rispetto allo scatto senza filtro.
questa è la ragione per cui hai deciso di utilizzare un filtro colorato, no?
Quindi: fatta salva ogni altra considerazione, una volta determinata la coppia tempo/diaframma che utilizzeresti senza filtro, a quella applichi la correzione richiesta dal filtro.
Esatto. Ma come faccio a sapere in che zona andranno a cadere le due zone (rosso e verde per restare nell'esempio) con il filtro applicato?

Per fare un altro esempio, come Adams spiega su The Negative, le ombre in pieno sole hanno molta luce blu (riflesso del cielo) quindi mettendo un filtro arancio o rosso mi troverò le ombre molto più sotto della Zona II o III nella quale si trovavano prima. Come faccio a sapere in che zona cadrà un particolare dopo aver applicato un filtro? Forse mi è sfuggito qualche passaggio, ma non ho ancora trovato risposta a questo.


Come faccio a sapere in che modo reagisce una certa scena sotto certi filtri? Forse il tentativo di leggere con il filtro colorato e lo spotmeter un certo particolare non è poi tanto sbagliato?
Diego qui ha parlato proprio di questo: ovvero come il fattore filtro cambia in base all'illuminazione della scena (dominante "bianca" ovvero 5500k, dominante "blu" 1000K cioè ombra sotto il cielo azzurro, e dominante gialla ovvero luce al tungsteno). Ma come applicarlo a ogni colore?


Il mio cielo blu che ho misurato con lo spot, se metto un rosso 25 in che zona mi finirà?
In teoria: le nuvole bianche scenderanno, dalla lettura senza filtro, di un fattore 8. Ma il cielo quanto scende?

Come si calcola questa cosa? Mi pare che Adams se ne esca con uno sbrigativo "Serve esperienza" :p

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