In questi giorni di freddo e gelo ho avuto la brillante idea di mettermi a stampare nella nuova C.O che ho costruito nel mio garage in costruzione ( sembra uno di quei quiz dell'enigmistica). Uno sgabuzzino di 2,5 per 2,5 che tra prese d'aria e spifferi non è sufficientemente isolato per difendermi dal crollo delle temperature. Purtroppo però, così come non protegge me, non riesce a difendere neanche i famosissimi 20 °C dei liquidi di sviluppo e stampa. Per il momento mi sto arrangiando utilizzando bacinelle più grandi che contengono acqua calda (cambiata periodicamente) in cui vengono immerse le bacinelle più piccole e con una resistenza ad immersione che, allo scendere della temperatura, entra in gioco bloccando tutto, come la safety car nelle gare della formula uno. Tutto ciò, oltre ad essere molto macchinoso e obbligarmi dei time out, non mi permette di avere un buon controllo sulla temperatura dei liquidi e questo comporta il rischio di ritrovarsi con diversi gradi di differenza tra un bagno e l'altro.
-Come posso rimediare?
- Quali danni può arrecare questo sbalzo alla gelatina della carta fotografica?
Criticità temperatura C.O
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Re: Criticità temperatura C.O
Credo che una fluttuazione di qualche grado non ti crei problemi alla gelatina... più che altro non riesci ad avere un processo controllabile in termini di energia complessiva che fornisci allo sviluppo, quindi avrai risultati imprecisi e non ripetibili.
Paolo Niccolò Giubelli
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Re: Criticità temperatura C.O
I gradi a volte sono parecchiucci, anche 10 ( da 28 a 18) se per un motivo o per l'altro non riesco a controllare tutte le vasche. Poi certo, non sempre sono così tanti.
Nelle stampe questa differenza di energia dovrebbe influenzare il solo rivelatore giusto?
Nelle stampe questa differenza di energia dovrebbe influenzare il solo rivelatore giusto?
Re: Criticità temperatura C.O
Credo che tu debba trovare il modo di stabilizzare la temperatura più che altro.... ma portarti dentro un termo di quelli ad olio? Se l'ambiente è piccolo dovresti poterlo scaldare abbastanza rapidamente.
Paolo Niccolò Giubelli
Re: Criticità temperatura C.O
Ciao per mantenere i chimici alla stessa temperatura, puoi prendere i riscaldatori per acquari e tenerli fissi nelle bacinelle cosi avrai tutti e tre i chimici alla temperatura che ti serve, senno ci sono anche i tappetini riscaldanti che sono buoni ma ci vuole un po più di tempo per arrivare a 22 gradi...
Ciao.
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Re: Criticità temperatura C.O
Sarebbe un termosifone ad olio? È la prima volta che ne sento parlarepn83 ha scritto: ma portarti dentro un termo di quelli ad olio? Se l'ambiente è piccolo dovresti poterlo scaldare abbastanza rapidamente.
Riguardo le sonde per acquari ho paura che diventi molto complicato gestire tutti quei fili ( uso 4 bacinelle) e non so quanti watt assorbano.
Per i tappetini riacaldanti invece avresti un link di riferimento? Anche se ci mettessero del tempo potrei comunque farli partire quando i liquidi sono un po più caldi.
P.s
Comunque grazie infinite per le risposte
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Re: Criticità temperatura C.O
Ma non devi controllare tutte le temperature delle vasche secondo me. Ognuna avra' la temperatura dell'altra in base alla temperatura all'ambiente circostante. Una volta che usi un termosifone elettrico piccolino, o una stufetta e' piu' che sufficiente. 18, 20, 22 gradi non e' che cambia nulla eh.Merambolin ha scritto: ↑13/12/2022, 22:36I gradi a volte sono parecchiucci, anche 10 ( da 28 a 18) se per un motivo o per l'altro non riesco a controllare tutte le vasche. Poi certo, non sempre sono così tanti.
Nelle stampe questa differenza di energia dovrebbe influenzare il solo rivelatore giusto?
Re: Criticità temperatura C.O
finché non fai bollente-->ghiaccio per me non rovini nulla, più che altro sapevo che sotto una certa temperatura certi sviluppi non lavorano, ma non so se è così anche per quelli carta che sono più energici degli altri.
Re: Criticità temperatura C.O
Sì, sono elettrici di fatto, si scaldano e tengono un bel caldo a lungo. Insomma, la soluzione è che devi scaldare l'ambiente, anche perché se prendi freddo e starnutisci sulla baritata secondo me non è belloMerambolin ha scritto: ↑14/12/2022, 10:42Sarebbe un termosifone ad olio? È la prima volta che ne sento parlare
Io non sono molto esperto, ma da quello che mi è stato spiegato lo sviluppo lo devi tenere non sotto i 20°, o rischi che lavori male. Il tuo problema infatti è che se fai varie prove per trovare i giusti livelli tonali in stampa, non puoi permetterti di avere come variabile l'efficacia dello sviluppo.
Paolo Niccolò Giubelli
Re: Criticità temperatura C.O
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