Analogica.it

alessiostm ha scritto: ↑

09/03/2023, 10:09

Andrea67c ha scritto: ↑

09/03/2023, 10:05

Io invece volevo chiedere se per i formati non standard vi ritagliate voi la finestra del pass, o se lo fate fare dal service di fotomatica.

Ciao!
A.

Io i pass me li faccio con taglierina Logan e carta AF della Crescent, la spesa vale la resa!

Idem.

Come diceva Andrea i pass fatti in casa possono uscire poco precisi. Se non ti fermi giusto o ti esce un bavvo nell'angolo (e hai voglia di aggiustarlo con lo sgarzino) o ti viene il taglio lungo.
Ma....
....con la pratica escono perfetti se la taglierina è di qualità e la lama buona.
Certo che i primi saranno dei compromessi ma s'impara tutto.
D'altronde ho visto pass fatti da professionisti dei pass ben peggiori dei miei ed erano pure esposti in mostre di rilievo.

PS: alle mostre s'imparano tante cose

Ciao! Posso sapere quanto l'hai pagata e di che dimensioni è l'asciugatrice?
Grazie!!

Pierpaolo B ha scritto: ↑

09/03/2023, 13:36

Come diceva Andrea i pass fatti in casa possono uscire poco precisi. Se non ti fermi giusto o ti esce un bavvo nell'angolo (e hai voglia di aggiustarlo con lo sgarzino) o ti viene il taglio lungo.
Ma....
....con la pratica escono perfetti se la taglierina è di qualità e la lama buona.
Certo che i primi saranno dei compromessi ma s'impara tutto.
D'altronde ho visto pass fatti da professionisti dei pass ben peggiori dei miei ed erano pure esposti in mostre di rilievo.

PS: alle mostre s'imparano tante cose

confermo.. pure io ho visto pass dall'evidente fattura artigianale e con lievi inperfezioni contenere immagini strordinarie di autori affermati..
per dirne uno: André Kertész 20 giorni fa visto a Torino https://camera.to/mostre/andre-kertesz/
credetemi che il pass non svalorizzava l'opera
contrariamente a quando vedo pass estremamente perfetti, fatti al tecnigrafo compiuterizzato a controllo numerico.. e mi viene da chiedermi cosa cavolo ci hanno messo dentro.
io da oltre 20anni mi faccio i pass con la taglierina della VALIANI modello 120, c'era anche la 150 ma non ne sento il bisogno, e nonostante l'esattezza della macchina è quasi inevitabile ritrovarsi dalla parte anteriore a vista del pass, a volte, il taglio che si allunga di uno, due millimetri.
Nonostante la micrometrica regolazione, giocano anche i differenti spessori del cartone, sicchè ho imparato ad accettare l'evidenza dell'artigianalità in tutto il percorso fotografico. Poi ovviamente come dici Paolo, ovvio che è fondamentale l'efficacia della lama, quando non più affilata anzichè tagliare strappa.. ma te ne accorgi ben prima

Mandelbrot ha scritto: ↑

16/01/2023, 22:12

Ciao a tutti,
Ho recentemente acquistato una asciugatrice Hermes e il costruttore (Sig.Martinella) mi ha detto che oltre ad utilizzarla per l'asciugatura si può usare anche per il montaggio a caldo delle stampe.

Ho trovato i seguenti materiali da ordinare ad hoc che possono essere usati:

Dry Mount Tissue: carta impregnata di adesivo su entrambi i lati

Dry Mount Film: Sottilissimo foglio in PVC, leggermente adesivo (per un facile posizionamento), protetto da entrambi i lati da foglio in carta siliconata

Se qualcuno ha avuto esperienze in merito potrebbe condividere i pro e i contro dei due prodotti? Meglio la tissue oppure il foglio in PVC?
Ci sono altri punti da tenere in considerazione?

Grazie


Inviato dal mio RMX3241 utilizzando Tapatalk

pur essendo attrezzato per l'adesivazione a caldo delle stampe ma che non ho ancora iniziato a farlo.. ti rispondo per dirti quel poco che per ora ho di certo
il Dry Mount Film che discrivi su PVC posso dirti che è rigorosamente bandito, tanto per essere a contatto con le stampe e non di meno le buste in PVC per archiviare i negativi.

Silverprint ha scritto: ↑

09/03/2023, 9:51

Le stampe più grandi del 30x40 andrebbero montate a caldo, è la soluzione migliore perché è un adesivo non forte ed il montaggio è reversibile (anche se non è facile smontarle). Esistono anche pellicole biadesive archival che permettono il montaggio a freddo, è una soluzione meno raccomandabile perché è un fissaggio molto forte, non reverisbile e che non permette alla carta di muoversi (piccole dilatazioni normali).

Vorrei riaprire il thread partendo da questa affermazione su cui ho dei dubbi: il limite per il montaggio con angolini è 30x40 o 40x50? In alcuni threads è citato il secondo formato.
Il fissaggio a freddo con pellicola biadesiva archival, al netto delle problematiche scritte qui, è comunque una pratica “sana”? O tra le righe viene detto che un po’ “rovina”? Il biadesivo garantisce una planarità definitiva come il montaggio a caldo o come la termopressa nessuno?
Grazie! È un argomento che mi incuriosisce molto.

A freddo è una operazione difficile e, soprattutto, irreversibile.
A caldo, almeno in teoria, è reversibile.