dimentichiamoci per un attimo della qualità dell'immagine (solo per un attimo eh). da un punto di vista archivistico, le stampe su carta politenata sono piu durature di quelle su carta baritata? leggendo di come sono fatte queste carte verrebbe da pensare di si a me, lo strato di polietilene sembra proteggere la carta, che si imbeve anche meno di fissaggio. ho inoltre trovato le politenate molto piu difficili da strappare delle baritate...
però su internet non trovo molte info a riguardo, qualcuno ne sa qualcosa?
grazie
ma la carta politenata è meno archival della baritata?
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Re: ma la carta politenata è meno archival della baritata?
A sentimento sarei daccordo con te, la plastica (purtroppo!) dura di più della carta; a parità di trattamento la durata dell'argento dovrebbe essere =
Fabio
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- Pierpaolo B
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Re: ma la carta politenata è meno archival della baritata?
La durata della carta la conosciamo tutti.... ci sono manoscritti con più di 1000 anni. Naturalmente deve essere ben conservata.... poca umidità, no acqua, no insetti ecc.
Il polietilene chi lo sa?!? Ho visto diversi materiali plastici completamente distrutti dopo pochi anni.... cambiano le caratteristiche elastiche, colore e trasparenza..... si formano fessure e crepe.
Comunque sicuramente la politenata ci seppellirà senza problemi.
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Re: ma la carta politenata è meno archival della baritata?
La poltenata è meno archival, anzi non è archival.
I polimeri degenerano per varie ragioni e alla lunga la carta la vince.
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Re: ma la carta politenata è meno archival della baritata?
Vaglielo a dire alle scocche in plastica delle fotocamere anni 80 e 90 che oggi si sbriciolano solo a guardarle...
- Damiano1987
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Re: ma la carta politenata è meno archival della baritata?
Da chimico non sono molto d'accordo con quello che scrivete
Prima di tutto la carta è anch'essa un polimero (del glucosio), poi il fatto che ci siano giunti manoscritti antichi non significa che le caratteristiche del materiale non si siano alterate nel tempo. E' vero, esistono delle plastiche pessime, ma esistono anche dei materiali di pregio. Un foglio di polipropilene di alta qualità, se conservato con i crismi che vengono normalmente dedicati alle stampe, ho idea che possa durare quanto il vetro che ci sta sopra. Più che altro, si sa di che materiale è fatta esattamente la politenata? E' noto?
Prima di tutto la carta è anch'essa un polimero (del glucosio), poi il fatto che ci siano giunti manoscritti antichi non significa che le caratteristiche del materiale non si siano alterate nel tempo. E' vero, esistono delle plastiche pessime, ma esistono anche dei materiali di pregio. Un foglio di polipropilene di alta qualità, se conservato con i crismi che vengono normalmente dedicati alle stampe, ho idea che possa durare quanto il vetro che ci sta sopra. Più che altro, si sa di che materiale è fatta esattamente la politenata? E' noto?
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Re: ma la carta politenata è meno archival della baritata?
Carta dentro, polietilene fuori.
I problemi nel tempo sono sia di aderenza al supporto, sia di resistenza alla luce e ad altri inquinanti ambientali.
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- Damiano1987
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Re: ma la carta politenata è meno archival della baritata?
Ah ok, quindi si tratta di un materiale composito. Se ho capito bene alla fine si stacca l'emulsione dal supporto, giusto?
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Re: ma la carta politenata è meno archival della baritata?
Alla fine degrada il polietilene. Si stacca dalla carta e l'emulsione si stacca da esso.
Per quanto ne so io, si irrigidisce, e non rimale legato.
Attenzione che per Archival si intende una durata auspicabile plurisecolare, non pluridecennale.
Il Cibachrome, il materiale a colori più durevole, era dato per una data stimata di 250 anni (se non erro), ma la sua base era interamente in materia plastica (non accoppiato) ed i coloranti erano particolari, non i soliti copuilanti del processo negativo.
Per quanto ne so io, si irrigidisce, e non rimale legato.
Attenzione che per Archival si intende una durata auspicabile plurisecolare, non pluridecennale.
Il Cibachrome, il materiale a colori più durevole, era dato per una data stimata di 250 anni (se non erro), ma la sua base era interamente in materia plastica (non accoppiato) ed i coloranti erano particolari, non i soliti copuilanti del processo negativo.
Re: ma la carta politenata è meno archival della baritata?
...ma chi te l'ha chiesto?albireo ha scritto: ↑27/01/2023, 9:25La mia prima, amata reflex è stata una Nikon F601M. Plasticona delle plasticone Nikon, periodo plasticone inizio anni 90. Me l'ha regalata lo zio quando avevo 9 anni. Ha passato anni con me in uno zaino, in bici, nel fango, nella polvere, in spiaggia.
L'ho ripresa il mese scorso per fare qualche prova. Ho dovuto comprare la pila al litio da Amazon. E' perfetta. Funziona senza problemi, non ha muffa, non ha briciole. Ha un paio di graffietti sul pentaprisma.
Nel frattempo avevo comprato anche una F801s, una F90X ed una F100. A parte la F100, che è stata una ciofeca per altri motivi (avevo lavorato due Estati di fila per permettermela, nuova), le F801s, F601m, F90x funzionano oggi come se fossero appena uscite dalla confezione. Le F801s e F90X le avevo pagate, usate, rispettivamente 50 euro e 70euro.
Se uno vuole fare fotografia a pellicola, questi sono veri e propri gioielli, ad un prezzo accessibile per tutti.
Se uno invece vuole fare posaggio, collezionismo o apparenze varie alla instagram, allora sì, è meglio evitare queste plasticone e prendere le vecchie chincaglierie meccaniche arrugginite che stanno benissimo in vetrinetta, che ricordano ai 70enni di oggi della loro gioventù, e che vanno revisionate a botta di 200 euro ogni 2 anni anche se sono state usate per l'ultima foto nel 1997.
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