Analogica.it

Come raccontavo in un altro post mi hanno fatta secca la lampada della co.
Si tratta di una thomson duplex safelight con lampada al sodio a bassa pressione Philips SOX 35 W
L’ho aperta per sostituire il reattore (si chiama così in italiano?), dentro c’era questo:



Dopo appassionanti letture su siti vari ho trovato il reattore Philips ferro-magnetico apposito per questa lampada. Era l’ultimo in stock e non è più in produzione. L’ho ordinato e ricevuto oggi ed è fatto così :



Ora il problema è che data la mia completa ignoranza in elettronica non so come montarlo.
Nel vecchio c’erano quattro fili: due verso l’alimentazione di rete e due verso il portalampada. Facile.
In questo ci sono quattro buchini in cui suppongo di dover infilare il filo spellato. Ma quale e in quale buco?
Ecco come si presenta:




Qualche anima pia può dirmi quale filo inserire in quale buco?

Se fai una foto più chiara dell'etichetta sicuramente qualcuno ti darà un parere.
Comunque non ho mai visto quel tipo di lampade..... è inattinica? ....va in un portalampada rosso? Dalle specifiche non sembra inattinica.

Ecco la foto dell’etichetta:




La lampada è questa: https://i.pinimg.com/originals/de/34/47 ... 3c1053.jpg
È quanto di meglio si possa desiderare, è praticamente eterna, ci puoi leggere il giornale e dopo 20 minuti di esposizione la carta non ha la benché minima velatura.

C'è lo schema chiaramente indicato. Il primo rettangolo con i lati smussati è il reattore (buco sopra o sotto non ha importanza, sono collegati insieme), il rettangolo piccolo è lo starter.
Per la precisione i buchi secondo l'asse verticale sono un doppio collegamento identico utile per fare derivazione. Quindi prendi un buco a sinistra in alto e un altro a destra in alto e tralascia quelli bassi.

Grazie Sandro,
Così se ho ben capito ho risolto il problema di dove mettere i fili che vanno alla lampada. Ma quelli che vengono dalla rete?
Mi stanno venendo un sacco di dubbi. Non ultimo il fatto che quello vecchio sembra tanto un trasformatore. Non è che funzionava con un semplice trasformatore da 125 a 70V che sembra essere la tensione della lampada ?

https://www.materielelectrique.com/cont ... -fr_fr.pdf

Questo è lo schema secondo cui era montato il vecchio

@Pierpaolo B
È giá di suo quasi inattinica, basta una filtratura modesta.
È la lampada più luminosa e confortevole che io conosca. La mia dura dal 1996...

Silverprint ha scritto: ↑

08/08/2023, 11:45

@Pierpaolo B
È giá di suo quasi inattinica, basta una filtratura modesta.
È la lampada più luminosa e confortevole che io conosca. La mia dura dal 1996...

Infatti m’ha messo la scimmia
Dalle specifiche sembra ambra…. Non rossa. Per questo m’è venuto il dubbio

La lampada al sodio di suo fa una luce gialla, ma siccome per accenderla c’è un po’ di neon e di non so quale altro gas c’è anche un pelo di luce blu e verde che va filtrata.
Nella lampada ci sono due filtri, uno fisso color ambra ed uno rosso nelle alette che possono essere aperte e chiuse anche parzialmente per regolare la quantità di luce.
Con l’ambra vai tranquillo con la carta ilford, ma non con la foma che vela e devi chiudere le alette. Comunque anche con tutti i filtri inseriti la luce è sempre abbondante e gradevole.
Qui in Francia si trova spesso la Thomas più vecchia che veniva prodotta, immagino su licenza, dalle officine Thezard & C. Vecchia molto e il più delle volte con tanta ruggine.
Il modello più recente, ottimo ma a 120V, bisogna prenderlo negli USA. Oppure avere una botta di c…

Dimenticavo: la durata di vita media della lampada è di 18.000 (diciottomila) ore.

Alla fine sei ruscito a risolvere? Ma come avevi capito che erai il ballast (o trasformatore che sia) da cambiare?