Tiraggio come scelta...anche espressiva.
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Tiraggio come scelta...anche espressiva.
Ragazzi una curiosità...fotografi che usavano regolarmente il tiraggio? A parte il discorso di avere più margine per scattare vorrei capire a che risultati si arriva con un flusso di lavoro pensato
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Re: Tiraggio come scelta...anche espressiva.
Tirare vuol dire sovrasviluppare e sottoesporre: sovrasviluppare significa ottenere un contrasto maggiore sul negativo, sottoesporre si fa per ottenere come grigio medio ciò che misuriamo come grigio medio con l'esposimetro.
Non si ha nessun margine in più con il tiraggio, anzi, è una tecnica che scappa di mano molto facilmente.
Si arriva ad un flusso di lavoro pensato conoscendo il comportamento di tutta la catena, dal supporto sensibile alla carta, decidendo cosa si vuole in stampa e facendo scelte che vadano in quella direzione
Non si ha nessun margine in più con il tiraggio, anzi, è una tecnica che scappa di mano molto facilmente.
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Davide Veneziani
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Re: Tiraggio come scelta...anche espressiva.
Così, come stile, lasciando stare il "tiraggio", mi vengono in mente le immagini della fotografia giapponese anni '70, la rivista Provoke...foto apprendista ha scritto: ↑30/04/2024, 9:18Ragazzi una curiosità...fotografi che usavano regolarmente il tiraggio? A parte il discorso di avere più margine per scattare vorrei capire a che risultati si arriva con un flusso di lavoro pensato
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Re: Tiraggio come scelta...anche espressiva.
Concordo, fa "vecchio", anche se tanti, specialmente amatori, amano quell'estetica.
Come scelta espressiva (che imho) presuppone il controllo, il tiraggio non mi pare efficace, proprio perché il controllo è un po' scarso e dopo si riducono le possibilità interpretative. Vedo meglio un adeguata, nel senso di conforme alla visione, esposizione delle ombre e un adeguato sviluppo in modo da avere i toni chiari desiderati. L'effetto estetico può anche essere quello di un elevato contrasto, ma con controllo e quindi possibilità di espressione creativa.
Come scelta espressiva (che imho) presuppone il controllo, il tiraggio non mi pare efficace, proprio perché il controllo è un po' scarso e dopo si riducono le possibilità interpretative. Vedo meglio un adeguata, nel senso di conforme alla visione, esposizione delle ombre e un adeguato sviluppo in modo da avere i toni chiari desiderati. L'effetto estetico può anche essere quello di un elevato contrasto, ma con controllo e quindi possibilità di espressione creativa.
Re: Tiraggio come scelta...anche espressiva.
Di solito il tiraggio si fa quando non se ne può fare a meno, ossia quando le condizioni di luce non consentono di scattare alla sensibilità nominale e occorre aumentarla, virtualmente. Il risultato può anche essere accettabile ma mai al livello dell'esposizione alla sensibilità nominale. Comunque si può fare, o così o pomì. Certamente non ha senso tirare in modo sistematico, in ogni condizione di luce/soggetto che si presenti. A meno che non si faccia a scopo "creativo" avendo in testa una ben lucida idea, e qui mi fermo, tutto è possibile .....
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