Come pensate debbano essere i corsi di fotografia del futuro?
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Come pensate debbano essere i corsi di fotografia del futuro?
Ciao a tutti,
Una domanda che a qualcuno di voi interessa e che per me è molto importante.
Come pensate debbano essere i corsi di fotografia del futuro?
Negli ultimi anni molte cose sono cambiate. Solo fino a poco tempo fa c'era chi tra i miei studenti faceva fotografia analogica perché quella digitale era troppo costosa. Oggi non è più così!
Le macchine (anche 135) usate decenti oramai costano parecchio, così come tutto il resto. Pellicola e, soprattutto carta, sono ormai molto costose. Insomma il mercato delle attrezzature e di dei materiali necessari a fare fotografia analogica (o stampata bene) è cambiato molto e sono quindi cambiate anche le possibilità e necessita degli utenti.
Devono cambiare anche i corsi. Ma come?
Una domanda che a qualcuno di voi interessa e che per me è molto importante.
Come pensate debbano essere i corsi di fotografia del futuro?
Negli ultimi anni molte cose sono cambiate. Solo fino a poco tempo fa c'era chi tra i miei studenti faceva fotografia analogica perché quella digitale era troppo costosa. Oggi non è più così!
Le macchine (anche 135) usate decenti oramai costano parecchio, così come tutto il resto. Pellicola e, soprattutto carta, sono ormai molto costose. Insomma il mercato delle attrezzature e di dei materiali necessari a fare fotografia analogica (o stampata bene) è cambiato molto e sono quindi cambiate anche le possibilità e necessita degli utenti.
Devono cambiare anche i corsi. Ma come?
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Re: Come pensate debbano essere i corsi di fotografia del futuro?
La domanda implica una risposta difficile se non impossibile.
Se è vero che si ricorreva all'analogico per economia, perchè l'approccio digitale era costoso, oggi i costi si sono equiparati, sopratutto se :
Un sistema digitale (stampato bene) non è per niente economico, la stampa ha comunque un costo, anche se ci si ferma solo alla stampante intesa come stampante/carta/inchiostri/tempo.
Andrebbero anche definite le necessità se solo economiche o di condivisione nel social ? O altro ?
Una cosa mi appare certa: oggi l'analogico è o dovrebbe essere una scelta non dettata dalla parte economica. Ma io sono un "romantico" quindi probabilmnte non faccio testo.
Se è vero che si ricorreva all'analogico per economia, perchè l'approccio digitale era costoso, oggi i costi si sono equiparati, sopratutto se :
togliamo la "o" dalle parentesi.Silverprint ha scritto: ↑25/11/2024, 11:47a fare fotografia analogica (o stampata bene) è cambiato molto e sono quindi cambiate anche le possibilità e necessità degli utenti.
Un sistema digitale (stampato bene) non è per niente economico, la stampa ha comunque un costo, anche se ci si ferma solo alla stampante intesa come stampante/carta/inchiostri/tempo.
Andrebbero anche definite le necessità se solo economiche o di condivisione nel social ? O altro ?
Una cosa mi appare certa: oggi l'analogico è o dovrebbe essere una scelta non dettata dalla parte economica. Ma io sono un "romantico" quindi probabilmnte non faccio testo.
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Re: Come pensate debbano essere i corsi di fotografia del futuro?
Io ho grosse difficoltà a rispondere senza sapere (1) qual'è il profilo del pubblico di riferimento (o i due - tre profili); (2) se i corsi hanno una loro ragion d'essere puramente economica o c'è anche una componente promozionale di cui tener conto (e quanto incide); (3) se il mercato dei corsi fotografici (che non conosco) necessita una differenziazione molto forte perchè saturo e ultra-competitivo.
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Re: Come pensate debbano essere i corsi di fotografia del futuro?
C'è una offerta abbastanza grande di corsi "base" anche non costosi e spesso neanche fatti decentemente.
C'è poca offerta (ma anche richiesta) di corsi di livello medio e alto, che sono quelli che ho tenuto e tengo.
C'è diffidenza e resistenza alla spesa da parte dei principianti rispetto alla formazione, condita da una comune sopravvalutazione della importanza delle attrezzature rispetto al saper fare... insomma è difficile.
C'è poca offerta (ma anche richiesta) di corsi di livello medio e alto, che sono quelli che ho tenuto e tengo.
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Re: Come pensate debbano essere i corsi di fotografia del futuro?
L'importanza delle attrezzature è il male da combattere, almeno entro certi limiti di ragionevolezza.Silverprint ha scritto: ↑25/11/2024, 13:01C'è una offerta abbastanza grande di corsi "base" anche non costosi e spesso neanche fatti decentemente.
C'è poca offerta (ma anche richiesta) di corsi di livello medio e alto, che sono quelli che ho tenuto e tengo.
C'è diffidenza e resistenza alla spesa da parte dei principianti rispetto alla formazione, condita da una comune sopravvalutazione della importanza delle attrezzature rispetto al saper fare... insomma è difficile.
Però i "corsi", quelli base e neanche fatti decentemente, ci sono in tutti i settori e purtroppo vanno per la maggiore, non solo in quello analogico.
Forse e dico FORSE potrebbe essere più importante un linguaggio "fresco" all'altezza delle comunicazioni social attuali.
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Re: Come pensate debbano essere i corsi di fotografia del futuro?
La sparo grossa. E lunga, scusate.
Secondo me un corso di fotografia che possa appassionare un principiante, facendolo uscire dal suo bozzolo di autorefernzialità (faccio le MIE foto, con la MIA macchina, al MIO cane, durante le MIE vacanze, basta che le foto piacciano a ME, ecc) può partire dal confronto ragionato tra foto d'autore e foto scadenti (fatte magari dallo stesso studente o da altri a lui simili). Se non si demolisce la concezione per cui ognuno di noi può far foto (basta il click), non c'è spazio alcuno per corsi di nessun genere.
Da lì si può partire, per espandere la capacità visiva dello studente, facendogli capire che per essere apprezzata, questa capacità, deve essere supportata da ciò che Andrea chiama il "saper fare". Quindi si affrontano i problemi tecnici maggiormente urgenti, individualizzandoli sul singolo. Questi problemi devono, secondo me, essere connessi con la parte cosiddetta estetica, perché il problema maggiore di noi principianti è che facciamo spesso delle non-foto. E ogni tanto le fanno anche i professionisti, sempre secondo me.
Nel calderone che propongo, ci sta anche la sensibilizzazione verso la problematica per cui una foto su carta è diversa dalla stessa foto su monitor, una foto di 300 cmq è diversa dalla stessa foto di 3 mq. Da lì in poi, la discussione su cui si è soffermato @zone-seven, su qualità, costi, sistemi. Scegliere coscientemente di volta in volta il proprio ambito operativo tecnico- economico: di queste indicazioni, penso, ha bisogno chi vuol veramente imparare qualcosa.
In pratica quel che fa già Andrea. Rimane il problema che attrarre nuovi studenti diventa difficile, se questi pensano che ciò che già fanno (loro) va bene.
Ciao!
A.
Secondo me un corso di fotografia che possa appassionare un principiante, facendolo uscire dal suo bozzolo di autorefernzialità (faccio le MIE foto, con la MIA macchina, al MIO cane, durante le MIE vacanze, basta che le foto piacciano a ME, ecc) può partire dal confronto ragionato tra foto d'autore e foto scadenti (fatte magari dallo stesso studente o da altri a lui simili). Se non si demolisce la concezione per cui ognuno di noi può far foto (basta il click), non c'è spazio alcuno per corsi di nessun genere.
Da lì si può partire, per espandere la capacità visiva dello studente, facendogli capire che per essere apprezzata, questa capacità, deve essere supportata da ciò che Andrea chiama il "saper fare". Quindi si affrontano i problemi tecnici maggiormente urgenti, individualizzandoli sul singolo. Questi problemi devono, secondo me, essere connessi con la parte cosiddetta estetica, perché il problema maggiore di noi principianti è che facciamo spesso delle non-foto. E ogni tanto le fanno anche i professionisti, sempre secondo me.
Nel calderone che propongo, ci sta anche la sensibilizzazione verso la problematica per cui una foto su carta è diversa dalla stessa foto su monitor, una foto di 300 cmq è diversa dalla stessa foto di 3 mq. Da lì in poi, la discussione su cui si è soffermato @zone-seven, su qualità, costi, sistemi. Scegliere coscientemente di volta in volta il proprio ambito operativo tecnico- economico: di queste indicazioni, penso, ha bisogno chi vuol veramente imparare qualcosa.
In pratica quel che fa già Andrea. Rimane il problema che attrarre nuovi studenti diventa difficile, se questi pensano che ciò che già fanno (loro) va bene.
Ciao!
A.
Come pensate debbano essere i corsi di fotografia del futuro?
Dirò una cavolata ma secondo me è una questione di marketing e saper comunicare con le persone più giovani.
La preparazione dell’insegnante è ineccepibile e i corsi mi sembrano ben strutturati…forse quelli avanzati un po’ troppo lunghi e una maggiore frammentazione potrebbe essere un’idea.
Ah…magari per i corsi per principianti potrebbe essere un’idea di comprendere anche carta e rulli…eventualmente anche fotocamere con piccola uscita….cosi chi si iscrive non deve preoccuparsi di nulla….ovviamente rimodulando i prezzi.
La preparazione dell’insegnante è ineccepibile e i corsi mi sembrano ben strutturati…forse quelli avanzati un po’ troppo lunghi e una maggiore frammentazione potrebbe essere un’idea.
Ah…magari per i corsi per principianti potrebbe essere un’idea di comprendere anche carta e rulli…eventualmente anche fotocamere con piccola uscita….cosi chi si iscrive non deve preoccuparsi di nulla….ovviamente rimodulando i prezzi.
Ultima modifica di pappa il 25/11/2024, 15:14, modificato 1 volta in totale.
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Re: Come pensate debbano essere i corsi di fotografia del futuro?
Non so nulla di corsi di fotografia, mai fatti (e si vede...). Ma so qualcosa sui corsi in genere, ne faccio (sicurezza sul lavoro, tutta altra parrocchia, ovvio). Il corso si fa se a qualcuno interessa l'argomento dello stesso, ed avrà tanto più (potenziale) successo tanto è maggiore il desiderio di sapere. Poichè i principi, ma anche di più, della fotografia analogica e digitale sono gli stessi il corso, almeno per principanti, non può che essere rivolto proritariamente all'analogico, di cui il digitale rappresenta uno "spin off" per parlare giovane. I costi ci sono e , ricordo per noi diversamente giovani, ci sono sempre stati. Se i ragazzi cercano un hobby economico consiglio gli scacchi. Se cercano un lavoro invece, mi pare un problema che non c'è
Re: Come pensate debbano essere i corsi di fotografia del futuro?
Secondo me devi continuare a tenere corsi di alto livello per tre motivi principali:
1. Ti servono per distinguerti e caratterizzarti rispetto a tanti docenti, che bravi che siano, secondo me non sono ad un livello alto come il tuo. Questo è un po quello che ha fatto ad esempio l'alfa romeo correndo in formula: si è fatta un nome e vende auto normali con tendenza sportiva dando l'idea di fornire auto di tutti i giorni con tecnologia particolare. Così facendo, se anche fai un corso di livello principiante, a seconda dei discenti che avrai, è sempre fatto da una persona con particolari competenze (se banalmente dici "tieni la tank con la mano sinistra" c'è un motivo vero per seguirti, e il principiantesi fiderà visto che gareggi in fornula 1).
2. Ci saranno sempre persone che prima poi verranno ad uno dei tuoi corsi di livello alto ma che ancora non sono venuti per questioni economiche, di mancanza di basi, di tempo (come nel mio caso), indecisioni, etc. Quindi questi corsi non andrebbero tolti dal "catalogo".
3. Per te stesso: credo che un corso di livello alto ti dia molta soddisfazione se fatto con persone particolarmente attente e motivate e può essere di stimolo per migliorare anche il tuo approccio didattico per gli "esperti".
Detto questo, credo che dovrai necessariamente fare corsi di base secondo la tendenza attuale. Fossi in te farei un corso che sia orientato agli utilizzatori di Pentax 17 per intenderci. Un corso che sia orientato alla conoscenza base della fotografia analogica (cosa che possono fare tutti ma che tu farai "meglio" per i motivi discussi sopra al punto 1). Poi orienterei qursto.corso base non alla stampa ma alla scansione: scattare una foto con i criteri tipici di misura (luci, ombre, contrasto di scena, etc) per ottenere un negativo che poi sia lavorabile digitalmente nel migliore dei modi. Quindi affrontare le caratteristiche delle pellicole (grana, sviluppi tipici, contrasto, acutanza, etc.), poi scansione ottimale e infine un minimo.di post produzione. Sta a te poi decidere come improntarlo in base alla tua esperienza didattica per attrarre l'attenzione verso la fotografia analogica.
Il successivo livello è uno di quelli che già fai per la stampa, con il.quale ti riallacci all'offerta che già proponi
1. Ti servono per distinguerti e caratterizzarti rispetto a tanti docenti, che bravi che siano, secondo me non sono ad un livello alto come il tuo. Questo è un po quello che ha fatto ad esempio l'alfa romeo correndo in formula: si è fatta un nome e vende auto normali con tendenza sportiva dando l'idea di fornire auto di tutti i giorni con tecnologia particolare. Così facendo, se anche fai un corso di livello principiante, a seconda dei discenti che avrai, è sempre fatto da una persona con particolari competenze (se banalmente dici "tieni la tank con la mano sinistra" c'è un motivo vero per seguirti, e il principiantesi fiderà visto che gareggi in fornula 1).
2. Ci saranno sempre persone che prima poi verranno ad uno dei tuoi corsi di livello alto ma che ancora non sono venuti per questioni economiche, di mancanza di basi, di tempo (come nel mio caso), indecisioni, etc. Quindi questi corsi non andrebbero tolti dal "catalogo".
3. Per te stesso: credo che un corso di livello alto ti dia molta soddisfazione se fatto con persone particolarmente attente e motivate e può essere di stimolo per migliorare anche il tuo approccio didattico per gli "esperti".
Detto questo, credo che dovrai necessariamente fare corsi di base secondo la tendenza attuale. Fossi in te farei un corso che sia orientato agli utilizzatori di Pentax 17 per intenderci. Un corso che sia orientato alla conoscenza base della fotografia analogica (cosa che possono fare tutti ma che tu farai "meglio" per i motivi discussi sopra al punto 1). Poi orienterei qursto.corso base non alla stampa ma alla scansione: scattare una foto con i criteri tipici di misura (luci, ombre, contrasto di scena, etc) per ottenere un negativo che poi sia lavorabile digitalmente nel migliore dei modi. Quindi affrontare le caratteristiche delle pellicole (grana, sviluppi tipici, contrasto, acutanza, etc.), poi scansione ottimale e infine un minimo.di post produzione. Sta a te poi decidere come improntarlo in base alla tua esperienza didattica per attrarre l'attenzione verso la fotografia analogica.
Il successivo livello è uno di quelli che già fai per la stampa, con il.quale ti riallacci all'offerta che già proponi
Gerardo
https://www.gerardogiordano.com
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Re: Come pensate debbano essere i corsi di fotografia del futuro?
Sono assolutamente d'accordo, e non avrei saputo esprimermi meglio.gergio ha scritto: ↑25/11/2024, 15:40
Detto questo, credo che dovrai necessariamente fare corsi di base secondo la tendenza attuale. Fossi in te farei un corso che sia orientato agli utilizzatori di Pentax 17 per intenderci. Un corso che sia orientato alla conoscenza base della fotografia analogica (cosa che possono fare tutti ma che tu farai "meglio" per i motivi discussi sopra al punto 1). Poi orienterei qursto.corso base non alla stampa ma alla scansione: scattare una foto con i criteri tipici di misura (luci, ombre, contrasto di scena, etc) per ottenere un negativo che poi sia lavorabile digitalmente nel migliore dei modi. Quindi affrontare le caratteristiche delle pellicole (grana, sviluppi tipici, contrasto, acutanza, etc.), poi scansione ottimale e infine un minimo.di post produzione. Sta a te poi decidere come improntarlo in base alla tua esperienza didattica per attrarre l'attenzione verso la fotografia analogica.
Sfrutta di più FB ed instagram, sono potenti fonti di lavoro se usate adeguatamente, specie per attrarre i più giovani.
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