Ho sviluppato e ho stampato. Naturalmente meno di chiunque altro, perché sull’internet le gente ha sempre il triplo di esperienza di chiunque altro.Black Imp ha scritto: ↑02/12/2024, 19:01probabilmente ricordo male io allora o usavo un prodotto - diluizione - più lento. In ogni caso essere sicuri che non ci siano gocce di rivelatore ancora attive su tutta la pellicola è importante. 2 minuti credo sia il limite superiore da non superare.Arresto per 2 minuti è troppo,
Voi continuate pure ad usare bottiglie non flessibili degli anni '60. io sono passato agli '80, scusate sono preso dall'ultimissima modae le soluzioni mi durano di più.
APPUNTO: deve togliere l'argento. Come credevo fosse noto a tutti quelli che parlano di sviluppo e vogliono dare consigli, il fissaggio ha il compito di appunto consolidare i grani impressionati e poi legatisi al rivelatore e ASPORTARE quelli non legati. Ovviamente l'azione non è a logica binaria ma dipende anche da quanto tempo si dà al fissaggio di agire: più sta dentro più rimuove anche le particelle che hanno ricevuto pochissima luce, quindi nel caso della pellicola rende più trasparente e quindi darà poi in stampa neri con meno dettagli. Nel caso della carta ovviamente è l'inverso e lascerà bianchi più sparati.il fissaggio deve togliere tutto l'argento non esposto, che se resta lì poi reagisce e cambia il negativo (detta male). Questa cosa che più si
fissa e più si sbianca il negativo mi sembra un'assurdità.
Hai mai stampato una foto? lo sai che si fissa di più per cercare di aumentare i bianchi senza modificare i medi e le ombre o no? Mah
come sopra. quello che dici non è chimico. Non esiste un totale o un non totale in quel senso, esiste la saturazione del potere della soluzione di agire che non è raggiunto quando termini il bagno di fissaggio: si interrompe perché l'azione è quella ottimale. Stessa cosa con lo sviluppo. Più sviluppi più crei pellicole dense o stampe scure. Ed è lo stesso principio per cui usando rivelatori concentrati si hanno contorni meno nitidi. Anche in quel caso dovrebbe valere il tuo discorso e infatti NON vale. Non serve è una sciocchezza. Serve di meno? non è inutile affatto. Puoi anche lavare per mezz'ora se è per questo ma dove usi una soluzione sei più sicuro di strappare le molecole che vuoi eliminare invece di lasciare agire solo la forza meccanica.Il fissaggio deve essere SEMPRE totale, ogni residuo di alogenuro di argento non sviluppato deve essere rimosso altrimenti i negativi si rovinano nel giro di poco tempo. Il fissaggio quindi NON influisce in alcun modo sul contrasto.
L'eliminatore di iposolfito con le pellicole non serve; un buon lavaggio adottando il metodo suggerito da Ilford di riasciacqui consecutivi e a tempo incrementale permette di ottenere un buon lavaggio minimizzando l'uso di acqua.
Io credo che questo non sia il sito adatto dove ha senso che io scriva. Cercherò di limitarmi solo alla sezione riparazioni quando mi servirà.
Buone bottiglie degli anni '60
Fra l’altro puoi avere sviluppato migliaia di rulli, ma se non sapevi cosa stavi facendo conta meno di zero.
L’argento esposto viene convertito dallo sviluppo, quello che resta viene eliminato dal fix. Poi pensala come ti pare.
Sulla diluizione dell’hypo clear pensala come ti pare anche qui, ma se Kodak mi dice di usarlo 1+4 e tu lo usi 1+250 i casi sono due: o Kodak mi vuole vendere molto più prodotto del necessario oppure il solfito presente nella seconda soluzione non è abbastanza (e di tanto) per annullare il fix. Fa male? No. Fa bene? No. Semplicemente è come non usarlo.
Peraltro nelle pellicole si imbeve solo la gelatina, che è poca e sottile. Basta un lavaggio fatto bene e si conservano, come d’altronde si fa con le carte rc.
L’hypo clear fatto bene (1+4) è sicuramente una sicurezza in più, ma se ilford mi dice che basta qualche ribaltamento con criterio io ci credo (eppure anche loro vendono un hypo clear, sono meno affaristi??)