Quanto alle ottiche, considera che in generale (per tutti, lodevole eccezione molti Leitz e l'Agfacolor 250AV) gli obiettivi di serie son varianti del tripletto di Cooke: possono correggere in teoria bene solo astigmatismo e aberrazione cromatica del primo e secondo ordine su 2 sole frequenze (=acromatici, non apo). Ma aberrazione sferica e coma possono essere solo ridotte.
Rispetto a un tripletto per fotocamera, il progettista è comodo: deve ottimizzare una cosa che lavori proiettando di norma una immagine di, diciamo, non meno di 1/non più di 2,5 m di base, e solo a tutta apertura; però con dia di alta risolvenza, l'anello debole della catena ovviamente è l'ottica del proiettore. Quelli con MC guadagnano un po' di contrasto pure in proiezione.
Non sono proprio uguali: quelli dei Kodak, Heidosmat dei Rollei ("anonimi" 2,8/85 se montati sui Silma), Talon Zeiss e Agomar degli Agfa e Reflecta sono un po' più curati e "precisi" della media, nulla di più.
La differenza con un obiettivo più pregiato a cinque o sei lenti, della categoria dei Colorplan o degli Zeiss Super Talon 2,5/90
si vede ?
Dipende dalla dia di partenza, ossia da quanta informazione c'è.
In generale, proprio sì. Ma non immaginarti un salto astronomico
come se prendi una DSLR Canon, togli il 18-55 di serie e ci monti un buon 35-50 fisso. Aka: fino a occasione allettante, coi Retinar 2,8/85 o simili puoi inizialmente partire, mica vedi sfocato.
Quanto alle ottiche Kodak, ho ritrovato fotocopia del libretto di un S-AV, vedi che all' "epoca d'oro" dei Carousel erano ben distinte due serie diverse di ottiche "economy class" e un'altra "premium", nella prima a parte lo zoom e il grandangolare son sempre tripletti, che, ripeto, per funzionare funzionano. Se vuoi te la spedisco, non mi servirà più. Questo quel che serve:
nella più pregiata i costi all'origine salivano
molto (oggi sull'usato è minore!); ma
la differenza di resa c'è tutta.
Per gli obiettivi con l'
* raccomandano per migliore uniformità ai bordi - solo per proiettare il
superslide - un condensatore anteriore sigla
KODAK CAROUSEL ICAT 706 08331 (ammesso che si trovi).
Con quelli col
** era già nella scatola il condensatore dedicato, stavolta indispensabile (attenzione ci sia se acquisti usato)
I Carousel erano talmente diffusi che erano in vendita anche
ottiche di produttori terzi col classico innesto "a vite" standard (tubo da inserire diametro 52,25 mm), e non solo i frequenti "normali" 85 mm Isco Projar, ma di varie marche. Avevo come grandangolare un Pro-Tamron (sic) 38 mm f/2,5 che mi forniva un lato maggiore (solo sul 24x36, niente superslide) uguale alla distanza di proiezione. Per dire, a 1,5 metri lato base 1,5 metri, utilissimo nelle mostre con
anche componenti multimediali in cui lo usavo per retroproiezione (in ambienti abbastanza oscurati).