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Per proiezione diapositive

Inviato: 05/10/2025, 14:44
da elle
Ciao a tutti,

ho scattato le mie prime diapositive 35mm, in particolare ektachrome 100. Volevo iniziare a organizzarmi per proiettarle e per questo motivo avrei alcune domande.

Come proiettore mi sto indirizzando su un Kodak Carousel. Può andar bene? Ci sono modelli migliori di altri? E per le lenti?

Cosa importante: per quanto riguarda l’esposizione, ci sono accorgimenti particolari e cose a cui prestare maggiore attenzione se si ha come obiettivo la proiezione e non la scansione, per esempio?

Come prima volta ho provato a tenere le alte luci entro massimo due stop sopra il grigio medio e a non scattare in condizioni di luce con contrasto superiore a 5 stop, anche se in alcune situazioni non mi dispiacerebbe se le ombre risultassero un po’ più chiuse del normale (tipo silhouette).

Come esposimetro uso quello spot interno della mia OM4, che finora non mi hai deluso.

Grazie mille

Re: Per proiezione diapositive

Inviato: 05/10/2025, 21:13
da grunf
Tieni presente che i Kodak carousel sono macchine pensate per l'impiego professionale, sono robustissime ma un po' rumorose. Io utilizzo il Kodak S-AV2030 con un grandangolo 65 mm di cui ignoro marca e modello, ho anche un Leitz Colorplan 90 2.5 con adattatore per il diverso diametro del tubo che va molto meglio ma nella mia stanzetta dei balocchi ho una distanza di proiezione troppo corta per il 90 mm. Penso che il Retinar 93 2.5 sia una valida alternativa al colorplan ma non l'ho mai provato. Le ottiche zoom con cui si trovano generalmente questi proiettori non sono buone.
Per proiezioni "casual" preferisco però proiettori con caricatori lineari.
Circa l'esposizione devo dire che l'Ektachrome, nella versione cine E100-D, che penso che sia identica alla E100 ma non ne sono sicurissimo, dà meno problemi rispetto per esempio alla Velvia 100, che mi è sembrata davvero difficile. Si riescono a fare anche moderati controluce mantenendo in gamma alte luci ed ombre, basta un esposimetro normale per portare a casa un risultato soddisfacente nel 95% degli scatti.
Pellicola fantastica secondo me.

Re: Per proiezione diapositive

Inviato: 05/10/2025, 23:10
da Pierpaolo B
Eviterei accuratamente i kodak....
Nascevano per proiezioni continue in esposizioni, mostre ecc.
....usano caricatori circolari, lampade non comuni e ottiche con diametro diverso dal resto del mondo.
Tralasciando le lampade e le ottiche i caricatori tengono un sacco di posto e hanno una reperibilità limitata.
Piuttosto i cercherei un Leica Pradovit Color o un 2500. Cambi la cinghia e vivi felice.
Magnifici i Rollei d'alta gamma con doppia ottica e dissolvenza ma sono piuttosto delicati.... nulla di irrisolvibile ma se lasciati fermi sono soggetti ad artrosi.
Prima del nulla ci sono anche gli Zeiss.....
Per le ottiche direi che hanno ragione di esistere solo i colorplan e gli apogon HFT... prima del nulla pure il supertalon ma a considerevole distanza.

Re: Per proiezione diapositive

Inviato: 06/10/2025, 9:42
da elle
Grazie @grunf e @Pierpaolo B

in effetti il Kodak Carousel mi aveva incuriosito proprio dopo averlo visto ad una mostra e mi piaceva proprio l'idea della proiezione continua (chissà magari in futuro potrei voler esporre qualcosa proprio usando questo mezzo). Dici che è proprio da evitare?
Tra l'altro quella mostra proiettava diapositive bianco e nero e vorrei approfittare di questa cosa (chiedo scusa ai moderatori se vado off topic) per chiedere, per l'inversione delle pellicole in bianco e nero, se bisogna considerare l'esposizione come fossero a tutti gli effetti diapositive (quindi esporre per le luci) o come negativi (quindi sulle ombre), stando attenti comunque in entrambi i casi a non fotografare scene eccessivamente contrastate.

Ultima cosa importante, mi ero dimenticato, per quanto riguarda i telaietti, è meglio prendere quelli con vetrino antinewton o senza vetrino?

Grazie

Re: Per proiezione diapositive

Inviato: 06/10/2025, 10:15
da Pierpaolo B
Per l'inversioni Sandro è il maximo esperto da interpellare. Io esponevo per le ombre alla sensibilità effettiva -1stop.
per i telaietti Con vetro sono da pulire dentro e fuori e la texiture si vede bene in proiezione. Io francamente non li posso vedere anche se facilitano la proiezione dei proiettori con af scarso. Meglio aspettare l'aggiustamento del pop piuttosto che vedere il vetro magari sporco e annebbiato.

Re: Per proiezione diapositive

Inviato: 08/10/2025, 9:43
da Valerio Ricciardi
elle ha scritto:
05/10/2025, 14:44
Come proiettore mi sto indirizzando su un Kodak Carousel.
Un primo aspetto: per acquisto consapevole, considera anche spazio e costo di archiviazione, nel caso tu voglia tenere le diapositive selezionate nei caricatori (una delle opzioni possibili, divise tematicamente etc ma questo è un altro film).
photo_2025-10-08_08-56-53.jpg
nella foto qui sopra: spazio L 77 P 36 H 22 cm (base = ripiano standard in un normale pensile IKEA largo 80).
A sx 900 dia in 3 valigette x 6 caricatori "standard" Leitz da 50 = 300 a valigetta. Impilabili, piedini maschio/femmina.
A dx altre 300 dia sotto in valigetta; sopra 2 caricatori Carousel impilati, per 160 dia totali.
4/6 dello spazio = 1200 dia 35 mm, 2/6 = 160. Affiancati, anche in diagonale due caricatori Kodak non ci stanno... non chiude l'anta.
Valigetta da 300 vuota = 1264 g, 36 x 33,5 P x 6,5 cm H. Due caricatori Kodak per 160 dia totali vuoti = 1024 g, diametro 24,5 cm, H tot 12,5
photo_2025-10-08_08-56-54.jpg
in quest'altra foto vedi in uno spazio L 77 P 36 ma H 28,5 cm (spartito in H per massimizzare lo sfruttamento)
22 caricatori da 2x50 dia, con a sinistra posto per 12 scatoline di quelle da 36 (di solito ne entrano 40) = 2200 dia in caricatori pronti + da 432 a 480 nelle scatoline, totale 2.632-2680. Un caricatore da 100 = 421 g, 30 x L13 x H 7 cm.
Quante sarebbero state ospitate in caricatori a giostra Carousel? Con quale costo/posto?
Ciò non deve determinare la tua scelta, ma: fatto oggettivo = gli spazi interni in mobili etc son parallelepipedi, non cilindri.

Re: Per proiezione diapositive

Inviato: 09/10/2025, 8:03
da bolchi
elle ha scritto:
06/10/2025, 9:42
Tra l'altro quella mostra proiettava diapositive bianco e nero e vorrei approfittare di questa cosa (chiedo scusa ai moderatori se vado off topic) per chiedere, per l'inversione delle pellicole in bianco e nero, se bisogna considerare l'esposizione come fossero a tutti gli effetti diapositive (quindi esporre per le luci) o come negativi (quindi sulle ombre), stando attenti comunque in entrambi i casi a non fotografare scene eccessivamente contrastate.
ne abbiamo parlato un po qui.

prima-inversione-bianco-e-nero-t22645.html

leggi anche il post di Sandro che trovi linkato li

Re: Per proiezione diapositive

Inviato: 10/10/2025, 19:22
da Valerio Ricciardi
elle ha scritto:
05/10/2025, 14:44
Kodak Carousel. Può andar bene? Ci sono modelli migliori di altri?
Nel Kodak Carosuel, e nei loro concettualmente cloni Simda da 250 e 400W (utilizzavano caricatori identici ai Kodak e con essi compatibili) e il costosissimo Hasselblad PCP80, che è in definitiva un po' un Carousel ingrandito col pantografo, il punto di forza è l'alimentazione "per gravità", ossia non c'è alcun braccetto che deve allinearsi con una diapositiva, spingerla dentro, poi al cambio tirarla fuori. E' come se la diapositiva selezionata fosse appoggiata sul piano di un montacarichi, che si abbassa per inserirla nel percorso ottico e poi rialza per rimetterla a posto nel caricatore prima dell'avanzamento. La differenza in termini di resilienza all'inceppamento è veramente sostanziale.
Posso parlarti di prima mano della generazione serie S-AV, la più professionale 2000 e la appena meno robusta 1000, ultime evoluzioni del Carousel S (il prototipo di quelli "pensati per lavorare", è esposto in permanenza al MOMA) che è quella con cui (nello specifico cogli S-AV 2050) ho lavorato per multivisioni. Attenzione che altre generazioni successive hanno struttura e disposizione interna abbastanza diversa.

Il caricatore ha una parte inferiore metallica, che dopo montato sul proiettore resta ferma in una posizione definita, e una in polimero che rispetto a quest'ultima può ruotare comandata dal proiettore. Il caricatore ha 81 posti - uno inutilizzabile perché appositamente inibito da una sorta di tappo. Se il caricatore, pieno, viene tolto dal proiettore con selezionato il posto "0", a coperchio chiuso e bloccato nessuna diapositiva può cadere, proprio per ragioni geometriche. Chiamasi "oggettivazione della sicurezza".
1 photo 10_10_2025 h16.11.20.jpg
ora visto da sotto
2 photo 10_10_2025 h16.11.56.jpg
Apro ora (era da tempo da pulire...) il più semplice della serie S-AV, appunto un S-AV "e basta", uno dei due Carousel che mi son rimasti (l'altro è un 1030). Dopo svitato l'obiettivo, aver aperto lo sportellino dal lato lampada/ottiche e sfilato condensatori, filtri anticalore e specchio dietro la lampada, lo capovolgo su un piano e tolgo le quattro lunghe viti che vedi poggiate sul pezzo, che si fila pian piano sano senza alcun componente attaccato sotto.
3 photo 10_10_2025 h16.13.35.jpg
se lo osserviamo sul lato interno, è un unico robustissimo pezzo di pressofusione, la parte in nero opaco è verniciata, non riportata in plastica. Vedi anche i due intelligentissimi elementi "spiraliformi", degli eccentrici coi quali nell'S-AV e in tutta la serie 2000 si regola l'altezza della parte anteriore, separatamente in modo da poter compensare eventuali pendenze residue del trabattello o piano di appoggio e avere l'orizzontale perfetta in proiezione
4 photo 10_10_2025 h16.13.50.jpg
Adesso osserva nella sua globalità l'interno del proiettore, è denso di componenti, a guardare bene ordinatissimo. Più in basso in foto la parte ottica (illuminazione condensatori etc), l'obiettivo va a sx. Ho riappoggiato alla buona i condensatori etc per far vedere la disposizione. Vicini al loro posto lo sportellino della zona "calda" e la griglia di ventilazione. Quasi al centro a sinistra, vicino alla maniglia di trasporto (non estratta) il grosso trasformatore, molto ben dimensionato. Segnato al collaudo con un "+" il gruppo con l'unico motore, che comanda raffreddamento e avanzamento SENZA CINGHIA ALCUNA, solo integrato da ingranaggi, demoltipliche a vite senza fine e solenoidi.
5 photo 10_10_2025 h16.14.25.jpg
La "filiera ottica" con un obiettivo 85 riavvitato in sede. da SX obiettivo (si vede il motorino per la messa a fuoco a filo, sull'S-AV "puro e semplice" no autofocus), il castelletto in cui scende la diapositiva, il condensatore anteriore che per focali dell'obiettivo superiori a 200 mm si sostituisce con quello dedicato, il filtro anticalore azzurrato e spessissimo, condensatore posteriore con vicino il termostato di sicurezza antisurriscaldamento e il suo pulsante di test, portalampada, all'estremità dx vicino alla presa di corrente lo specchio posteriore: cristallo alluminato e quarzato.
6 photo 10_10_2025 h16.14.58.jpg
La stessa sequenza smontata e messa in fila; stavolta a sx un obiettivo Retinar da 180 mm
7 photo 10_10_2025 h16.15.25.jpg
Tutti i Carousel che montano UNA sola lampada (e non due intercambiabili per scorrimento) permettono di ribaltare il suo telaietto di supporto verso l'esterno, aprendo lo sportellino zona condensatori, senza disassemblare nulla. Rammenta che stai vedendo tutto capovolto perché quel che è stato smontato è il fondo.
8 photo 10_10_2025 h16.15.02.jpg
Adesso guarda l'altra parte: vedi il cambiatensione (da un certo modello in poi su quelli distribuiti in Europa non lo trovi più), il motore di prima di cui si intravedono i DUE assi di presa di forza: l'inferiore verso la ventola di cui si vede un pezzetto, quello superiore nella foto con una demoltiplica a vite senza fine fa girare lentamente, tutto il tempo degli ingranaggi disaccoppiati: quando dai con uno dei due pulsanti sopra o il telecomando a filo (o un timer esterno dà, o una centralina esterna invia attraverso la presa multipolare che è su un fianco) il comando di avanzamento/arretramento, il solenoide all'estremità dx in alto nella foto richiama un asse e si accoppiano "per un giro" degli ingranaggi che azionano i grandi dischi a eccentrici di color avorio, sulle cui piste - quando è dritto, in posizione di lavoro - SOLO PER GRAVITA' (niente molle che si possono snervare o altro...) aderiscono tre lunghe leve fulcrate, connesse al riposizionamento nel caricatore della dia già proiettata, all'oscuramento della lampada per non fare la schermata "bianca" che abbaglierebbe la platea fra l'una e l'altra, all'apertura o delicato serraggio del vano in cui "cade" la dia, all'abbassamento e posizionamento della diapositiva successiva nel treno ottico.
9 photo 10_10_2025 h16.16.11.jpg
Niente microprocessori, niente circuiti stampati flessibili, nessun sensore elettronico (quello contro il surriscaldamento è un'affidabile termocoppia), una resistenza col codice colori leggibile e un transistor con la sua sigla su una basetta di vetronite... un condensatore... fili tutti ben distinti per colore; schema elettrico, son convinto, reperibile in rete. Questo ha matricola 070023, e ancora manca il fusibile accessibile dall'esterno :-q (già presente però nell' S-AV 1000)

Un vero e proprio "hard design" che segue quella che fu la migliore scuola elettromeccanica americana, niente fronzoli o complicazioni inutili, massimo pragmatismo, componenti dimensionati con generosità... la logica di progetto del Douglas C-47 Dakota, l'accendino Ronson Variflame o il motore V8 aste e bilancieri "small block": cose fatte per durare davvero e non lasciarti a piedi, finché umanamente possibile, mai.
Paghi il prezzo che ti ho evidenziato nell'altro post circa ingombri e scomodità dei caricatori (che comunque si trovano a prezzi come immaginerai più alti come costo/dia), ma un controvalore c'è, almeno in quella generazione.
Non è solo un fatto di "possibile proiezione continua perché il caricatore è tondo".
Una pubblicità del 1966 recitava "show a zillion slides and never jam one"...

Re: Per proiezione diapositive

Inviato: 10/10/2025, 23:08
da grunf
Mah, sull'eternità degli ingranaggi in plastica dei kodak non scommetterei molto, vai a sapere con quali grassi sono stati lubrificati negli anni.
Mi si sta sbloccando il ricordo di quando ho usato gli Yokogawa VIP, macchine luminosissime, ci facevamo proiezioni enormi. Ogni tanto si piantavano anche loro.
Tra i cloni del kodak 2050 ricordo solo gli Elmo omnigraphic, erano molto affidabili ed avevano la manopola del focus comoda, meglio del focus da telecomando del mio 2030, funzionava però solo con le ottiche a cremagliera, mi pare.
I successivi kodak ektapro non mi piacevano affatto, molto plasticoni ma nulla da dire sulla qualità della proiezione.
A mio avviso i carousel non vanno bene per conservarci le dia, per quello ci sono le scatoline, prendendoci la mano si caricano in due-tre minuti, e si ha, volendo, l'occasione di fare una selezione per lo show. Il caricatore lineare invece finisce per conservare tutto il rullino e spesso va comunque fatta una selezione per uno show che non sia ad uso esclusivo del fotografo...

Re: Per proiezione diapositive

Inviato: 11/10/2025, 7:33
da elle
Grazie a tutti per le risposte.

Non vorrei uscire troppo fuori tema, la cosa che mi interessa capire è se il carousel della Kodak può essere una buona scelta rispetto alle mie esigenze, che sono appunto quelle di poter proiettare in continuità le dia per delle mostre, e se ci sono delle alternative. Nulla di più.

Una volta selezionate le foto e fatto l’editing l’unica cosa che devo fare è caricare il proiettore e farlo partire.

Per quanto riguarda spazio e ingombri non li considero dei problemi, un posto dove sistemarlo lo trovo.

Piuttosto tornando al discorso che faceva Pierpaolo, una cosa ovviamente da considerare è la reperibilità delle lampade sostitutive e di un buon obiettivo. Questa sicuramente è una questione importante.

Grazie ancora

Re: Per proiezione diapositive

Inviato: 11/10/2025, 8:11
da bolchi
elle ha scritto:
11/10/2025, 7:33
Grazie a tutti per le risposte.

Non vorrei uscire troppo fuori tema, la cosa che mi interessa capire è se il carousel della Kodak può essere una buona scelta rispetto alle mie esigenze, che sono appunto quelle di poter proiettare in continuità le dia per delle mostre, e se ci sono delle alternative. Nulla di più.

Una volta selezionate le foto e fatto l’editing l’unica cosa che devo fare è caricare il proiettore e farlo partire.

Per quanto riguarda spazio e ingombri non li considero dei problemi, un posto dove sistemarlo lo trovo.

Piuttosto tornando al discorso che faceva Pierpaolo, una cosa ovviamente da considerare è la reperibilità delle lampade sostitutive e di un buon obiettivo. Questa sicuramente è una questione importante.

Grazie ancora
Io sinceramente lascerei stare i kodak, non capisco perché orientarsi su quel tipo di proiettori. recentemente ho preso un leitz p150 (per sostituire il 2502 che devo riparare) e va benone, piccolino, solido con il suo buon colorplan.
se non hai distanze di proiezione importanti cerca un modello che abbia anche focali corte (tipo 50mm) e che questo obbiettivo sia reperibile (per il suddetto p150 è introvabile)
qui trovi info

http://www.pradoseum.eu/englisch-version/index-en.html

https://deltalenses.com/leica-projector-lenses/

Re: Per proiezione diapositive

Inviato: 11/10/2025, 8:47
da grunf
elle ha scritto:
11/10/2025, 7:33
la cosa che mi interessa capire è se il carousel della Kodak può essere una buona scelta rispetto alle mie esigenze, che sono appunto quelle di poter proiettare in continuità le dia per delle mostre, e se ci sono delle alternative.
Kodak S-AV2020-2050 o Elmo omnigraphic (non ricordo il modello esatto) sono scelte più che collaudate per uso continuo. 250W non sono tantissimi, ti serve un bel po' di buio se vuoi proiettare un'immagine grande. Una revisione prima di un'installazione del genere è d'obbligo. Ti servirà un timer per l'avanzamento delle slide. Se vuoi la dissolvenza incrociata serve anche un secondo proiettore e la centralina dedicata.
elle ha scritto:
11/10/2025, 7:33
Piuttosto tornando al discorso che faceva Pierpaolo, una cosa ovviamente da considerare è la reperibilità delle lampade sostitutive e di un buon obiettivo. Questa sicuramente è una questione importante.
Per i modelli citati vanno bene queste:

https://www.ebay.it/itm/112868245840?_s ... R9KG2J66Zg

Per le ottiche, scegli la focale da questa tabella:

Immagine

Cerva di evitare le zoom se possibile, poi facci sapere dove lo installi.

Re: Per proiezione diapositive

Inviato: 11/10/2025, 8:58
da elle
bolchi ha scritto:
elle ha scritto:
11/10/2025, 7:33
Grazie a tutti per le risposte.

Non vorrei uscire troppo fuori tema, la cosa che mi interessa capire è se il carousel della Kodak può essere una buona scelta rispetto alle mie esigenze, che sono appunto quelle di poter proiettare in continuità le dia per delle mostre, e se ci sono delle alternative. Nulla di più.

Una volta selezionate le foto e fatto l’editing l’unica cosa che devo fare è caricare il proiettore e farlo partire.

Per quanto riguarda spazio e ingombri non li considero dei problemi, un posto dove sistemarlo lo trovo.

Piuttosto tornando al discorso che faceva Pierpaolo, una cosa ovviamente da considerare è la reperibilità delle lampade sostitutive e di un buon obiettivo. Questa sicuramente è una questione importante.

Grazie ancora
Io sinceramente lascerei stare i kodak, non capisco perché orientarsi su quel tipo di proiettori. recentemente ho preso un leitz p150 (per sostituire il 2502 che devo riparare) e va benone, piccolino, solido con il suo buon colorplan.
se non hai distanze di proiezione importanti cerca un modello che abbia anche focali corte (tipo 50mm) e che questo obbiettivo sia reperibile (per il suddetto p150 è introvabile)
qui trovi info

http://www.pradoseum.eu/englisch-version/index-en.html

https://deltalenses.com/leica-projector-lenses/
Il motivo l’ho spiegato. Non deve essere necessariamente un Kodak, può essere qualsiasi proiettore che mi consenta di farlo partire e farlo
girare autonomamente per il tempo che serve. Se il Leitz è in grado di farlo, ben venga il Leitz.

Re: Per proiezione diapositive

Inviato: 11/10/2025, 9:01
da bolchi
elle ha scritto:
11/10/2025, 8:58
Il motivo l’ho spiegato. Non deve essere necessariamente un Kodak, può essere qualsiasi proiettore che mi consenta di farlo partire e farlo
girare autonomamente per il tempo che serve. Se il Leitz è in grado di farlo, ben venga il Leitz.
ops scusa avevo letto il post originale giorni fa e non ricordavo più

Re: Per proiezione diapositive

Inviato: 11/10/2025, 9:36
da Pierpaolo B
elle ha scritto:
11/10/2025, 8:58
Non deve essere necessariamente un Kodak, può essere qualsiasi proiettore che mi consenta di farlo partire e farlo girare autonomamente per il tempo che serve. Se il Leitz è in grado di farlo, ben venga il Leitz.
Se il fine è la continuità c'è poco da fare..... i kodak nascono per questo scopo. Il resto del mondo arrivato a fine caricatore deve "riavvolgere" e ripartire.
In questo caso i Rollei "moderni" sono meglio dei kodak ma sono più delicati. I rollei sono gli unici che ti fanno la dissolvenza con un proiettore solo.
Per le ottiche è un po' un cane che si morde la coda..... se hai poco spazio metti un grandangolare ma si mangia luminosità perchè in genere sono poco luminosi. Il 90 è in genere il più corretto e luminoso..... i tele solita storia.
Quando voglio farmi una proiezione "gustosa" vado di 3x3 sul muro con 90 e 250w buoni bastano.

Tra i proiettori che ho il migliore sotto tutti gli aspetti è il Rollei P66..... direi che è il proiettore domestico definitivo ma pure tutti i vecchi Leica sono ottimi.

Insomma se vuoi un proiettore che lavori in continuo in modo autonomo i kodak e in genere tutti quelli con caricatore circolare sono una scelta (quasi) obbligata.

Re: Per proiezione diapositive

Inviato: 11/10/2025, 9:49
da Pierpaolo B
@bolchi
Bellissimi i link suggeriti. Non li conoscevo. Tra i proiettori manca qualcosa.
una scimmietta me l'hai messa :D ..... i prado per 6x6 me li ero dimenticati.... sono pezzi di ferro bellissimi.
Grazie

Re: Per proiezione diapositive

Inviato: 12/10/2025, 11:23
da Valerio Ricciardi
elle ha scritto:
11/10/2025, 7:33
Non vorrei uscire troppo fuori tema, la cosa che mi interessa capire è se il Carousel della Kodak può essere una buona scelta rispetto alle mie esigenze, che sono appunto quelle di poter proiettare in continuità le dia per delle mostre, e se ci sono delle alternative (...) l’unica cosa che devo fare è caricare il proiettore e farlo partire. (...)
Come ti hanno scritto le alternative per il 35 mm (pensate per utilizzo a ciclo continuo) sono a marchi ELMO, aggiungerei i francesi SIMDA.
Dei primi, non ne ho mai nemmeno VISTO dal vivo funzionare uno, perciò mi taccio.
I SIMDA li presi in considerazione (andai dal distributore che era a Milano per studiarmeli bene dovendo acquistare ben nove proiettori identici), proponevano alcune features molto intelligenti (un tempo di cambio diapositiva leggermente più veloce rispetto al Kodak, la disponibilità del modello con lampada da 400W-36V in cambio di altezza e peso maggiori, e un sistema automatico di sostituzione lampada con quella di riserva nel suo slot in caso di guasto) ma non c'erano centri assistenza SIMDA a Roma; in tempi in cui nemmeno si usavano le mail impensabile in caso di malfunzionamento in garanzia spedire e attendere il reinvio da Milano...

Ora, oggi come oggi, qui e adesso, per me se vuoi utilizzare un caricatore circolare la scelta più logica resta un Kodak, non perché sia sicuramente il più figo, o forse quello che da' più lumen a schermo, o quello necessariamente a consuntivo (fra anni) più affidabile. Le alternative son roba buona, non trappolette amatoriali. Ma fu talmente diffuso e ce ne sono talmente tanti in giro che puoi scegliere il modello, comprarne uno "buono" possibilmente da amatore benestante e non ex di Istituto universitario o sala conferenze già stra-sfruttato e maltrattato da cento mani - e magari, in più, a due soldi uno o due senza obiettivo o senza un condensatore o privi di lampada per ricambi...
Quanti sicuramente serissimi Elmo son stati venduti? Quanti SiMDA ? Vedo in giro più caricatori SIMDA (riconoscibili, li producevano in diversi colori per facilitare l'archiviazione) che proiettori, infrequenti sull'usato.

Un Carousel della serie 2000 è assolutamente previsto per un uso continuativo e prolungato, in quel caso Kodak suggeriva di sostituire la lampada cada 40 h, durata che attribuiva prudenzialmente alla stessa per accensione ininterrotta; e settimanalmente di soffiare l'interno con aria compressa più una goccia di lubrificante specifico in punti chiave.

Nell'83 i 9 2050 (scelsi per la possibilità di accesso random alla singola dia da sw) han marciato nella grande galleria della Stazione Termini 7/7, h 10-22, ininterrottamente per 11 settimane continuative. in retroproiezione, schermo 3 x 4,50. Centralina connessa alle prese multipolari, sw sviluppato in ambiente Apple. Sostituivo la lampadina che aveva lavorato - mai una saltò - settimanalmente: accensione e spegnimento sempre dimmerate ne allungavano la vita. Mai inceppamenti, rotture, failures dell'AF, mai aperti a parte lo sportellino per verificare non ci fosse polvere sui condensatori.

Re: Per proiezione diapositive

Inviato: 12/10/2025, 11:39
da Valerio Ricciardi
elle ha scritto:
11/10/2025, 7:33
una cosa ovviamente da considerare è la reperibilità delle lampade sostitutive
Smontate un istante per te: da sx:
lampada 24 V /250 W di Silma LED A7 (clone - azzurro invece che color sabbia dorata - dell' OTTIMO Rollei P801 AF)
lampada 24 V / 250 W di Carousel S-AV (e basta, senza numeri, quello che ti ho aperto)
lampada 24V / 150 W di Liesegang A30 (nota posizione del filamento un poco più vicina alla basetta di montaggio quando è inserita)
lampada 24 V / 250W di Carousel S-AV 1030.
Silma LED A7, S-AV, Liesegang A30, S-AV 1030.jpg
la seconda lampada da sinistra durante lo scatto al volo si è leggermente ruotata, in realtà la distanza fra due contatti per inserirla è identica alle altre.

Puoi notare che il bulbo delle lampade dei Carousel è un poco più lungo, forse per facilitare il raffreddamento.
La posizione/dimensione del filamento è identica a quella per proiettori a caricatore lineare standard da 250; la reperibilità ad oggi banale.

Re: Per proiezione diapositive

Inviato: 16/10/2025, 10:07
da Valerio Ricciardi
Quanto alle ottiche, considera che in generale (per tutti, lodevole eccezione molti Leitz e l'Agfacolor 250AV) gli obiettivi di serie son varianti del tripletto di Cooke: possono correggere in teoria bene solo astigmatismo e aberrazione cromatica del primo e secondo ordine su 2 sole frequenze (=acromatici, non apo). Ma aberrazione sferica e coma possono essere solo ridotte.
Rispetto a un tripletto per fotocamera, il progettista è comodo: deve ottimizzare una cosa che lavori proiettando di norma una immagine di, diciamo, non meno di 1/non più di 2,5 m di base, e solo a tutta apertura; però con dia di alta risolvenza, l'anello debole della catena ovviamente è l'ottica del proiettore. Quelli con MC guadagnano un po' di contrasto pure in proiezione.
Non sono proprio uguali: quelli dei Kodak, Heidosmat dei Rollei ("anonimi" 2,8/85 se montati sui Silma), Talon Zeiss e Agomar degli Agfa e Reflecta sono un po' più curati e "precisi" della media, nulla di più.

La differenza con un obiettivo più pregiato a cinque o sei lenti, della categoria dei Colorplan o degli Zeiss Super Talon 2,5/90 si vede ?
Dipende dalla dia di partenza, ossia da quanta informazione c'è. In generale, proprio sì. Ma non immaginarti un salto astronomico come se prendi una DSLR Canon, togli il 18-55 di serie e ci monti un buon 35-50 fisso. Aka: fino a occasione allettante, coi Retinar 2,8/85 o simili puoi inizialmente partire, mica vedi sfocato.

Quanto alle ottiche Kodak, ho ritrovato fotocopia del libretto di un S-AV, vedi che all' "epoca d'oro" dei Carousel erano ben distinte due serie diverse di ottiche "economy class" e un'altra "premium", nella prima a parte lo zoom e il grandangolare son sempre tripletti, che, ripeto, per funzionare funzionano. Se vuoi te la spedisco, non mi servirà più. Questo quel che serve:
Ottiche S-AV serie 1000 cut.JPG
nella più pregiata i costi all'origine salivano molto (oggi sull'usato è minore!); ma la differenza di resa c'è tutta.

Per gli obiettivi con l' * raccomandano per migliore uniformità ai bordi - solo per proiettare il superslide - un condensatore anteriore sigla KODAK CAROUSEL ICAT 706 08331 (ammesso che si trovi).
Con quelli col ** era già nella scatola il condensatore dedicato, stavolta indispensabile (attenzione ci sia se acquisti usato)

I Carousel erano talmente diffusi che erano in vendita anche ottiche di produttori terzi col classico innesto "a vite" standard (tubo da inserire diametro 52,25 mm), e non solo i frequenti "normali" 85 mm Isco Projar, ma di varie marche. Avevo come grandangolare un Pro-Tamron (sic) 38 mm f/2,5 che mi forniva un lato maggiore (solo sul 24x36, niente superslide) uguale alla distanza di proiezione. Per dire, a 1,5 metri lato base 1,5 metri, utilissimo nelle mostre con anche componenti multimediali in cui lo usavo per retroproiezione (in ambienti abbastanza oscurati).

Re: Per proiezione diapositive

Inviato: 16/10/2025, 20:47
da Valerio Ricciardi
elle ha scritto:
06/10/2025, 9:42
Ultima cosa importante, mi ero dimenticato, per quanto riguarda i telaietti, è meglio prendere quelli con vetrino antinewton o senza vetrino?
Senza. Quelli con vetro li userei solo se devi spedire il pacchetto con le dia numerate e devono essere smanacciate e messe nei caricatori da qualcuno che non sei tu...
O se il proiettore non è autofocus... ma già che devi comprarlo prendilo rigorosamente AF. E' determinante, non è come in ripresa.
Senza vetro dopo un po' la dia si scalda, si assesta di solito con un movimento secco, l'AF la segue e va bene così.
1) i vetrini - nuovi di scatola - hanno una sottile patina "sporca" che fa perder tempo per pulirli uno ad uno. Pelle scamosciata pulitissima o microfibra, quattro superfici a dia... più non puoi facilmente soffiar via i punti di polvere rimasti sulla pellicola.
Ho illuminato un telaietto nuovo non ancora pulito in cui ho appoggiato una dia 6x6 di due miniconchiglie fossili su nero
6 ph_2025-10-16.jpg
Proiettando non è questo disastro, ma il fondo nero perde contrasto e anche il dettaglio ne risente
7 ph_2025-10-16.jpg
2) I migliori - gli svedesi GEPE - hanno il trattamento antiNewton realizzato con una lavorazione "microondulata" di una superficie interna di un vetrino, sulla nitidezza influisce; non salta all'occhio, ma con un ottica di classe questa "lavorazione" sui toni uniformi la intravedi !
3) Sempre i GEPE hanno la chiusura tanto precisa da essere di fatto quasi ermetica. A seconda di umidità e temperatura quando li chiudi, col tempo se appena ci sono le premesse (spore) possono favorire persino la formazione di muffe.