Come ti ho scritto, può darsi che sviluppando in quel modo la pellicola abbia perso un po' di sensibilità.
Comunque anche se si vedono i dettagli del prato la densità delle parti meno esposte è insufficiente, quindi manca esposizione.
L'esposizione si giudica dai risultati ottenuti, non da quello che dice l'esposimetro.
Tri-X 400 - contrasto insufficiente
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Re: Tri-X 400 - contrasto insufficiente
...infatti la 33 sembra già buona, ma conoscere e saper interpretare l'esposimetro che usi penso sia sempre un bene, fosse anche per risparmiare un po' di pellicola destinata ai bracketing.
quanto alla descrizione della scena... a parte che il cielo nuvoloso può essere molto luminoso, ma se davvero il contrasto era poco lo stand era ancor più da evitare.
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Tri-X 400 - contrasto insufficiente
Bafman, infatti era un esperimento; ci stà che abbia commesso qualche cavolata. Anche perchè la pellicola l'ho cominciata sabato, con un certo tipo di luce, e terminata domenica, con tutt'altra luce. Lezione imparata. Ci penseró su 36 volte prima di provare nuovamente lo stand ;)
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Re: Tri-X 400 - contrasto insufficiente
Il selenio come rinforzo non influisce sulla grana.gip5487 ha scritto:La "rinfozatina" con viraggio al selenio sembra interessante, se non mi accentua troppo la grana.
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Re: Tri-X 400 - contrasto insufficiente
Un dubbio: prima di ipotizzare che il negativo sia instampabile, hai provato a fare un paio di provini, magari partendo con una grad. 4 o 4 1/2?
Come ti hanno già fatto osservare altri, da quello che si vede a monitor il negativo non sembra tremendo.
Tutte le altre considerazioni più esoteriche (intensificazione etc.) uno le considera dopo aver provato che con i mezzi normali non ci si arriva.
Poi sono d'accordissimo a suggerire di lasciar perdere tutta quella roba strana (stand, semi stand, caffenol e compagnia cantante).
Se - come mi pare di capire - sei agli inizi, la formula giusta ihmo sarebbe:
- sempre la stessa pellicola
- sempre lo stesso rivelatore (uno di medie caratteristiche)
- temperatura ed agitazione standardizzate
- imparare a domare il processo, le condizioni di luce, di contrasto, di effetto perseguito, lavorando solo sul tempo di sviluppo e/o sulla diluizione
Poi su questo forum ci sono lezioni enciclopediche su come tarare la propria catena per risultati di eccellenza.
Magari più avanti.
Ciao Luciano
Come ti hanno già fatto osservare altri, da quello che si vede a monitor il negativo non sembra tremendo.
Tutte le altre considerazioni più esoteriche (intensificazione etc.) uno le considera dopo aver provato che con i mezzi normali non ci si arriva.
Poi sono d'accordissimo a suggerire di lasciar perdere tutta quella roba strana (stand, semi stand, caffenol e compagnia cantante).
Se - come mi pare di capire - sei agli inizi, la formula giusta ihmo sarebbe:
- sempre la stessa pellicola
- sempre lo stesso rivelatore (uno di medie caratteristiche)
- temperatura ed agitazione standardizzate
- imparare a domare il processo, le condizioni di luce, di contrasto, di effetto perseguito, lavorando solo sul tempo di sviluppo e/o sulla diluizione
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Re: Tri-X 400 - contrasto insufficiente
Luciano, bene o male è quello che sto facendo. Ho provato il D76 e il Rodinal sulle mie pellicole preferite (Tri-X e PanF+) a tempi e diluizioni, diciamo, "standard", con risultati soddisfacenti sia nello sviluppo che nella stampa; ora mi sto concedendo qualche esperimento provando altre pellicole e sviluppi. Non pensavo che lo sviluppo stand fosse così problematico, altrimenti avrei provato altro, prima. Che posso dire: sbagliando s'impara. Per la stampa sto aspettando della carta.
Re: Tri-X 400 - contrasto insufficiente
Ciao, questo è il mio primo post su analogica.it
Il primo negativo, quello con il cane e con il climber (anche io arrampico ) è decisamente sovrasviluppato. Sul mio ingranditore a condensatore non credo riuscirei ad ottenere nulla di buono (per quel che è la mia idea di buono).
Il secondo negativo, invece, è decisamente sottosviluppato, lo si capisce dal fatto che le scritte "tri-x" sul bordo non sono nere.
Essenzialmente, lo sviluppo stand non ti ha permesso di arrivare ad una densità minima per far diventare neri i neri (sul negativo). In ogni caso, difficilmente riuscirai ad avere un micro contrasto soddisfacente (devi provare ad alzare in contrasto in stampa).
Il mio consiglio è sempre quello di fare delle prove specifiche, prima di fare fotografie con combinazioni sconosciute.
Ricostruire la curva densitometrica della pellicola è certamente noioso, ma è estremamente utile. Io lo faccio, normalmente, nei weekend di pioggia, dove non mi va di uscire a fare foto. Attraverso il test ricostruisco la MIA curva, che assorbe tutte le incertezze del MIO sistema, e mi restituisce un risultato scientifico e univoco.
In questo modo, so come esporre, come sviluppare e come stampare per ottenere in risultato che piace a ME.
Il primo negativo, quello con il cane e con il climber (anche io arrampico ) è decisamente sovrasviluppato. Sul mio ingranditore a condensatore non credo riuscirei ad ottenere nulla di buono (per quel che è la mia idea di buono).
Il secondo negativo, invece, è decisamente sottosviluppato, lo si capisce dal fatto che le scritte "tri-x" sul bordo non sono nere.
Essenzialmente, lo sviluppo stand non ti ha permesso di arrivare ad una densità minima per far diventare neri i neri (sul negativo). In ogni caso, difficilmente riuscirai ad avere un micro contrasto soddisfacente (devi provare ad alzare in contrasto in stampa).
Il mio consiglio è sempre quello di fare delle prove specifiche, prima di fare fotografie con combinazioni sconosciute.
Ricostruire la curva densitometrica della pellicola è certamente noioso, ma è estremamente utile. Io lo faccio, normalmente, nei weekend di pioggia, dove non mi va di uscire a fare foto. Attraverso il test ricostruisco la MIA curva, che assorbe tutte le incertezze del MIO sistema, e mi restituisce un risultato scientifico e univoco.
In questo modo, so come esporre, come sviluppare e come stampare per ottenere in risultato che piace a ME.
Re: Tri-X 400 - contrasto insufficiente
Ciao Satomi, non penso si possa giudicare il risultato di uno sviluppo dalle scritte sui bordi. Potrebbe essere ad esempio che lo sviluppo sia corretto e che le scritte siano sbiadite.satomi ha scritto:Il secondo negativo, invece, è decisamente sottosviluppato, lo si capisce dal fatto che le scritte "tri-x" sul bordo non sono nere.
Re: Tri-X 400 - contrasto insufficiente
Chissa' come le hanno impressionate le scritte sui bordi.... quelle non contano proprio nullla...
Re: Tri-X 400 - contrasto insufficiente
Le scritte sui bordi sono impressionate in modo tale che la densità del negativo sia alta dopo lo sviluppo. Ovviamente, anche queste dipendono dallo sviluppo (possono essere NERE o NERISSIME) ma non possono essere "Grige".
Vi garantisco che quel negativo è fortemente sottosviluppato, e le scritte sono un ottimo indicatore in questo caso.
Domanda: nello sviluppo 1+100 rodinal, quanto rodinal effettivo ci hai messo? Quanti ml?
Comunque, sono daccordo con silverprint: questo negativo è più stampabile dell'altro (a meno di non voler perdere volontariamente dettaglio nelle ombre)
Vi garantisco che quel negativo è fortemente sottosviluppato, e le scritte sono un ottimo indicatore in questo caso.
Domanda: nello sviluppo 1+100 rodinal, quanto rodinal effettivo ci hai messo? Quanti ml?
Comunque, sono daccordo con silverprint: questo negativo è più stampabile dell'altro (a meno di non voler perdere volontariamente dettaglio nelle ombre)
Ultima modifica di satomi il 12/03/2014, 17:33, modificato 2 volte in totale.
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