Tri X 400 Kodak (Come la sviluppo)

Discussioni su pellicole, carta e chimica per la fotografia in bianco e nero

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Re: Tri X 400 Kodak (Come la sviluppo)

Messaggio da Silverprint »

Ciao!

Comincio dalla fine.

Agitazione...

Inizialmente io mi terrei con i valori standard, ovvero o due capovolgimenti ogni 30" o quattro ogni minuto.
Agitando una volta al minuto (sempre i solito 4 capovolgimenti), specialmente con sviluppi prolungati e poco energici si ha un aumento dell'effetto bordo. L'agitazione ogni 30" è più indicata per sviluppi brevi, garantisce uniformità e poco effetto bordo; effetto che comunque avverrebbe in misura ridotta vista la brevità dello sviluppo.
Userei le variazioni dell'agitazione per un controllo fine, ovvero regolare l'effetto bordo con gli sviluppi prolungati e/o avere piccoli aggiustamenti sul contrasto (dici bene, cambiando spesso lo sviluppo anche le parti ben annerite un altro poco si anneriscono), mentre per aggiustamenti significativi sul contrasto, come già detto, conviene lavorare esclusivamente sul tempo.


Tempi lunghi di ammollo (fix e lavaggio)...

Il tempo bagnato totale influisce sull'aspetto della grana, più sta a mollo meno si mantiene netta. Per questo quando si fanno sviluppi prolungati un poco di effetto bordo è utile, compensa la perdita di nitidezza apparente (acutanza) dovuta al bagno lungo. Cosa sia preferibile, bagno breve senza effetto bordo o bagno lungo con effetto bordo dipende principalmente dalla grandezza della stampa finale, sulle stampe piccole l'effetto bordo può essere gradevole, mentre sulle stampe grandi è quasi sempre preferibile mantenere il massimo della nettezza della grana, ovvero usare sviluppi brevi.
Prolungare indebitamente il tempo di fissaggio può essere dannoso, ci sono casi dove si producono addirittura lesioni della gelatina. Per evitare di allungare indebitamente è meglio usare il fissaggio concentrato (1+4) per il tempo più breve sia ragionevole (ca. 3'; 5' con le T-grain) e per evitare l'incertezza riguardo la variazione di tempo dovuta all'esaurimento del fissaggio stesso usare la rigenerazione. Per rigenerare si aggiunge un TOT di prodotto fresco per ogni rullo o unità di superficie trattata, il TOT è specificato nelle istruzioni.
Passerei dal brillantante all'imbibente... costa anche meno ed è adatto. Nei saponi ci sono agenti filmogeni sulla cui natura non giurerei.

Scansione...

La mancanza di nettezza della grana può benissimo essere il limite dello scanner. Provare la scansione multipla non nuoce, anche se (imho) serve quando il contrasto dell'originale è alto. Comunque non me ne farei un cruccio, anche gli scanner di alto bordo (Imacon, etc) hanno limiti pesanti che solo pochi operatori assai esperti riescono a gestire bene. La tecnologia che funziona, quella a tamburo, ha costi non domestici e difficoltà operative di non poco conto.

I valori di input nel caso dei negativi bianco e nero adatti anche alla stampa NON devono certo raggiungere 255! Come già detto è giusto e normale che una scansione da negativo sia morbida.
La gamma dinamica di un negativo ben stampabile (misurata sul negativo) vale circa 4 stop, quella di una diapositiva o di una stampa ne vale circa 7 (e rotti)... Quindi se lo scanner fa bene una dia o una stampa è giusto e normale che con i settaggi standard il negativo appaia "moscio" cioè con le luci ben grigie una volta messo in positivo. Per inciso e per insistere :p con bel sovra-sviluppo magari le scansioni vengono bene, ma le stampe analogiche te le puoi proprio dimenticare!

E veniamo alle curve caratteristiche ed ai valori utili...

Il discorso sarebbe lunghissimo. Per fortuna ci sono molti testi, a cominciare dal classico "il negativo" di Ansel Adams. Io personalmente credo che si possa vivere abbastanza bene anche senza studi di sensitometria e misurazioni sui negativi, lavorando con la testa s'intende. C'è un mio articolo sul blog, (questo: http://blog.analogica.it/analogica-it/2 ... nsitomero/ ) che racconta tante cose e vari thread sul sistema zonale e le curve caratteristiche che dovrebbero apparire usando la ricerca interna (funziona bene, Etrusco è bravo :-bd )... Vedi un po' se quel che ne esce è digeribile, se non lo fosse troverò un altro modo per raccontare la cosa. :)


Andrea Calabresi, a.k.a. Silverprint
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Re: Tri X 400 Kodak (Come la sviluppo)

Messaggio da Lasse »

Questa discussione me la devo stampare XD, come la vedete sviluppare la Tri X 400 120 con lo sviluppo per negativi FOMADON LQN da 250 ml ? sto prendendo il kit su fotomatica e danno quel pòpò di roba XD però ero indeciso se prendere una scorta di rodinal :)

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Re: Tri X 400 Kodak (Come la sviluppo)

Messaggio da Silverprint »

Ciao,

Non conosco l'LQN... mai provato.
Il Rodinal ha la sua personalità, con molte pellicole specialmente di media sensibilità la resa è fascinosa, crisp.
Sulla Tri-x non lo amo molto, per via della grana dall'aspetto vetroso se usato 1+25, ad 1-50 è molto più normale, ma il discorso vale sopratutto per il 35 mm. Col 120, che si ingrandisce meno (di solito) la grandezza della grana è assai meno critica.
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Re: Tri X 400 Kodak (Come la sviluppo)

Messaggio da bafman »

Andrea ero in ferie e latitante e non t'avevo ringraziato per la risposta (e per il link). lo faccio adesso ;)

ora ho da riprendere qualche sviluppo e mi ritrovo con due bagni di arresto e fissaggio preparati a fine Giugno, e con sette rullini sul groppone.
potrei tirare il collo al Fix ma sono indeciso se buttare lo Stop (tetenal 1+19)... cosa succede ad andare oltre la consueta settimana? (che poi, c'è chi l'arresto lo fa con sola acqua...).

tchuss

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Re: Tri X 400 Kodak (Come la sviluppo)

Messaggio da Silverprint »

Ciao. Prego figurati. :)

Mah... io mi fiderei meno del fix che dello stop. I chimici parzialmente usati ed abbandonati per un po' (e 5 settimane sono un bel po'...) sono sempre a rischio. Il fissaggio comunque lo puoi testare.
Per il bano d'arresto la cosa più conveniente è l'acido acetico, funziona esattamente come gli altri e costa parecchio meno. Nel dubbio si butta e via.

È vero che molti non fanno l'arresto ed usano fare solo qualche risciacquo in acqua. In molti casi può andare, ma sicuramente si corre il rischio di contaminare il fissaggio e quindi di doverlo gettare prima, ed in alcuni casi si corre il rischio di produrre del velo dicroico.
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Re: Tri X 400 Kodak (Come la sviluppo)

Messaggio da bafman »

sì alla coda di questa Efke 25 in quel suo bellissimo blu di prussia :) un bagnetto di controllo nel fissaggio glielo faccio, anche perchè è un bagno reduce da alcuni Tri-X piuttosto demanding; il dubbio mi resta perciò sul bagno d`arresto che si dichiara in genere "in scadenza" dopo una settimanella.

il costo non mi sembra un problema (e mi risparmio volentieri il benefico olezzo dell`acido acetico) considerata la diluizione; è pur vero che con una litrata per sette rulli l`ho un po` sottoutilizzato.
bon, gli tiro il collo. anche il fissaggio è a fine vita e non mi importa preservarlo.

metterò un feedback a danno compiuto B-)

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Re: Tri X 400 Kodak (Come la sviluppo)

Messaggio da bafman »

l`efke, reduce dal bagno nel fix vecchio, sembra fare la sua bella figura nei pergamini. chi vivrà vedrà.

nell`ultimo mese altri viaggi, altri rullini e... un altro litro di fissaggio preparato a inizio settembre e appunto utilizzato fin`ora per cinque rulli soltanto.
ora che ho finalmente tempo mi sa che tiro il collo anche a questo con altri quattro tri-x in due giorni.
ma sarò spilorcio? :D

un saluto a tutti

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