un digitale può diventare analogico?
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Re: un digitale può diventare analogico?
Uno dei motivi per cui ricorro ancora volentieri alla fotografia analogica è l'infallibilità della prova. Se vado ad esempio alle Isole Canarie, alla ricerca di specie rare, e fotografo un Ostrichiere Nero delle Canarie, ufficialmente estinto, mi si può sempre accusare di avere manipolato il file .drw in post produzione, annerendo i due ciuffetti bianchi che ha la specie più comune, diffusa da noi. Io, invece, posso esibire il fotogramma negativo e farmi riconoscere la veridicità della foto.
Veniamo ad un altro esempio, i CD. Come alla gallina ingorda si è crepato il gozzo, lo stesso è avvenuto alle industrie discografiche. Il CD è nato col preciso intento di fornire un supporto piccolo e portabile, per limitare la pirateria delle audiocassette. Infatti, la qualità delle audiocassette era talmente inferiore ai CD (a meno di non ricorrere a nastri specialissimi al Cromo, al Metallo puro, ecc.), che nelle menti dei dirigenti industriali la quantità di copie sarebbe dovuta diminuire drasticamente. Invece si sono diffusi in tutte le case i masterizzatori e i programmi di condivisione file, tipo e-Mule ecc. ed è nata la pirateria CD.
Nessuno però riesce a rifarsi ancora in casa un disco in vinile. Quindi sarebbe forse il caso di continuare a mantenere vive vecchie tecnologie, creando delle abitudini di nicchia che dureranno molto a lungo. Forse non esisterà più una fabbrica enorme come la Kodak, ma una piccola o media industria potrebbe campare decine di anni a fare pellicole.
Questo discorso vale comunque quasi solo in Italia, all'estero non è così importante esibire l'ultimo grido di Canon/Nikon digitale. Ho visto solo i Russi essere modaioli come noi. Ho visto comitive russe con tutti che avevano al seguito tablet, videocamera e macchina digitale, e fare foto alla stessa cosa con tre supporti diversi! Escursioni da Purgatorio con 30 kili di roba in spalla!
Charles.
Veniamo ad un altro esempio, i CD. Come alla gallina ingorda si è crepato il gozzo, lo stesso è avvenuto alle industrie discografiche. Il CD è nato col preciso intento di fornire un supporto piccolo e portabile, per limitare la pirateria delle audiocassette. Infatti, la qualità delle audiocassette era talmente inferiore ai CD (a meno di non ricorrere a nastri specialissimi al Cromo, al Metallo puro, ecc.), che nelle menti dei dirigenti industriali la quantità di copie sarebbe dovuta diminuire drasticamente. Invece si sono diffusi in tutte le case i masterizzatori e i programmi di condivisione file, tipo e-Mule ecc. ed è nata la pirateria CD.
Nessuno però riesce a rifarsi ancora in casa un disco in vinile. Quindi sarebbe forse il caso di continuare a mantenere vive vecchie tecnologie, creando delle abitudini di nicchia che dureranno molto a lungo. Forse non esisterà più una fabbrica enorme come la Kodak, ma una piccola o media industria potrebbe campare decine di anni a fare pellicole.
Questo discorso vale comunque quasi solo in Italia, all'estero non è così importante esibire l'ultimo grido di Canon/Nikon digitale. Ho visto solo i Russi essere modaioli come noi. Ho visto comitive russe con tutti che avevano al seguito tablet, videocamera e macchina digitale, e fare foto alla stessa cosa con tre supporti diversi! Escursioni da Purgatorio con 30 kili di roba in spalla!
Charles.


Re: R: un digitale può diventare analogico?
"Negli ultimi tempi, la fotografia é diventata una forma di divertimento diffusa quasi quanto il sesso e il ballo, il che significa che, come quasi tutte le forme d'arte di massa, non é esercitata dai più come arte. È soprattutto un rito sociale, una difesa dall'angoscia e uno strumento di potere...
Adoperare una macchina fotografica allevia l'angoscia che l' ossessionato dal lavoro prova non lavorando, quando è in vacanza e dovrebbe teoricamente divertirsi."
Susan Sontag, Sulla fotografia
Erano i primi anni 70 e giá se ne parlava... anche senza digitale.
Adoperare una macchina fotografica allevia l'angoscia che l' ossessionato dal lavoro prova non lavorando, quando è in vacanza e dovrebbe teoricamente divertirsi."
Susan Sontag, Sulla fotografia
Erano i primi anni 70 e giá se ne parlava... anche senza digitale.
Re: un digitale può diventare analogico?
errore
Ultima modifica di guerié il 01/07/2014, 20:12, modificato 1 volta in totale.
marco guerriero
Re: un digitale può diventare analogico?
ninay ha scritto:"Negli ultimi tempi, la fotografia é diventata una forma di divertimento diffusa quasi quanto il sesso e il ballo, il che significa che, come quasi tutte le forme d'arte di massa, non é esercitata dai più come arte. È soprattutto un rito sociale, una difesa dall'angoscia e uno strumento di potere...
Adoperare una macchina fotografica allevia l'angoscia che l' ossessionato dal lavoro prova non lavorando, quando è in vacanza e dovrebbe teoricamente divertirsi."
Susan Sontag, Sulla fotografia
Erano i primi anni 70 e giá se ne parlava... anche senza digitale.
lo strumento per eccellenza della pop art... ma oggi certe problematiche sono assodate... il fatto è che il pellicolaro deve affrontare problematiche tipiche di un'altra epoca, il fotografo digitalizzato è proiettato verso il presente-futuro tecnologico. Anche la questione delle generalizzazioni ha veramente poco senso quando si porta avanti un confronto, una discussione non ci sono affermazioni uniche e generalizzanti ma tante opinioni contraddittorie tra loro. il problema è non contraddirsi per proprio conto!

le difficoltà maggiori per un fotamatore digitalizzato a passare alla foto a pellicola sono da ricercarsi nella fase più manuale dello sviluppo e della stampa. di fatto la figura del fotografo è generalmente vista come colui che scatta e foto, è la fase della ripresa che lo rende un icona da imitare. il lavoro di sviluppo di camera oscura sono visti a torto o ragione come una pura pratica manuale, in cui l'unico estro che entra in gioco è quello dell'artigiano tuttalpiù dell'alchimista, contro quello dell'avventuriero cacciatore di luce, giramondo o gira periferie. La post produzione digitale è poi molto meno'sporca' e fisicamente non invasiva, e sopratuttoimmediata insomma tutte cose ridette... ma sono semplicemente questi i motivi per cui un digitale difficilmente diventerà analogico..è per questo che la ricerca tecnologica verso analogico si è fermata... non ci sono affari fruttuosi...
marco guerriero
Re: un digitale può diventare analogico?
è un limite mio, ma non capisco cosa vuoi dire.guerié ha scritto: lo strumento per eccellenza della pop art... ma oggi certe problematiche sono assodate... il fatto è che il pellicolaro deve affrontare problematiche tipiche di un'altra epoca, il fotografo digitalizzato è proiettato verso il presente-futuro tecnologico.
Anche la questione delle generalizzazioni ha veramente poco senso quando si porta avanti un confronto, una discussione non ci sono affermazioni uniche e generalizzanti ma tante opinioni contraddittorie tra loro. il problema è non contraddirsi per proprio conto!![]()
senza polemica alcuna.
Re: un digitale può diventare analogico?
la pop art (andy warhol)mi pare parlava proprio del bisogno delle masse di fare cose compulsivamente, comprare cose, mangiare, fare sesso, e anche fare arte non era legato a nessuna questione ideologica, morale o spirituale ma era un non senso(nichilismo). Oggi di questa situazione ne siamo fin troppo consapevoli.ninay ha scritto:è un limite mio, ma non capisco cosa vuoi dire.guerié ha scritto: lo strumento per eccellenza della pop art... ma oggi certe problematiche sono assodate... il fatto è che il pellicolaro deve affrontare problematiche tipiche di un'altra epoca, il fotografo digitalizzato è proiettato verso il presente-futuro tecnologico.
Anche la questione delle generalizzazioni ha veramente poco senso quando si porta avanti un confronto, una discussione non ci sono affermazioni uniche e generalizzanti ma tante opinioni contraddittorie tra loro. il problema è non contraddirsi per proprio conto!![]()
senza polemica alcuna.
fare fotografie in analogico ci porta a ricercare attrezzature ormai desuete, a prendere in mano manuali sempre più datati, e a dover usare materiali destinati a non 'crescere' tecnologicamente, se non in maniera veramente minima rispetto ad un recente passato.
il digitale invece è un fermento continuo.
la mia non è tanto una generalizzazione, ma è un opinione all'interno di un dialogo. Il forum è un momento di confronto non è qualcosa di di definito. Per generalizzazione intendo un pensiero che basta a se stesso un asserzione unica partorita da una o più menti, che non ammette replica. il dialogo fin quando è aperto è non-finito, quindi sempre vivo e non si adagia ad una conclusione unica. una conclusione unica per me coincide con una generalizzazione. una conclusione non unica no.
spero di aver detto qualcosa di sensato...ma non ci giurerei

marco guerriero
Re: un digitale può diventare analogico?
è vero, forse stiamo uscendo fuori argomento, ma resto stupito di come la Cina stia letteralmente massacrando la sua cultura millenaria in nome del progresso, distruggendo anche fisicamente i vecchi quartieri.. qualcosa di simile è accaduto anche da noi nel dopoguerra quando si sono costruiti quegli orrendi quartieri dormitorio attorno e nelle città.. mi consola, però, pensare che in Giappone, che è praticamente la patria della fotografia moderna, per gli apparecchi prodotti, hanno più rispetto per le loro tradizioni, sarà di facciata.. una cosa è certa.. presto o tardi chi fa cose del genere se ne pente, ne sappiamo qualcosa noi che dopo aver passato la sbornia degli anni 60 e 70 fatta di speculazione e inquinamento in nome del progresso, cerchiamo di riqualificare i centri storici e restaurare i vecchi borghi perché solo dopo ci si è resi conto della bellezza persa..=Gibo= ha scritto:Per quanto io possa essere daccordo con te Claudio, c'è da considerare che in pratica la storia insegna che a spazzar via cultura millenaria in nome del progresso è un attimo, pensa alla Cina, 4000 anni di cultura resettati dal "mito del progresso". A partire dalla medicina tradizionale cinese, da cui si è sviluppata l'arte dell'agopuntura.. La cina ha completamente perso l'identità rappresentata dalla cultura tradizionale, e senza nemmeno pensarci su troppo..
- Elmar Lang
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Re: un digitale può diventare analogico?
Solo una piccola annotazione circa la Polonia: nei primi anni '80 fui a Varsavia quale "studente di scambio" (tutti i miei colleghi optavano per Francia, Olanda, Inghilterra, ecc.), dove mi trovai assai bene, pur nelle condizioni in cui quel Paese versava negli anni di Jaruzelski.
Per giungere alla Capitale polacca, prendevo a Vienna il diretto notturno "Chopin", che poco dopo attraversava la frontiera con l'allora Cecoslovacchia, assaporando il brivido del passaggio dal mondo occidentale a quello socialista; passaggio molto ben interpretato dai soldati delle Truppe di Frontiera, tranne poi quelle polacche che si comportavano in maniera quasi simpatica. Veniva agganciato un nuovo locomotore -diesel- che conduceva il convoglio sino alla frontiera polacca, dove ne veniva poi agganciato un altro. Posso confermare che in tutti i casi si trattava di motrici diesel, ed i miei viaggi si svolgevano in inverno (con temperature esterne tali, che la condensa all'interno dei finestrini gelava). Ricordo comunque un viaggio per visitare un museo in una città non lontano da Varsavia, fatto con un treno condotto da una motrice a vapore.
E.L.
Per giungere alla Capitale polacca, prendevo a Vienna il diretto notturno "Chopin", che poco dopo attraversava la frontiera con l'allora Cecoslovacchia, assaporando il brivido del passaggio dal mondo occidentale a quello socialista; passaggio molto ben interpretato dai soldati delle Truppe di Frontiera, tranne poi quelle polacche che si comportavano in maniera quasi simpatica. Veniva agganciato un nuovo locomotore -diesel- che conduceva il convoglio sino alla frontiera polacca, dove ne veniva poi agganciato un altro. Posso confermare che in tutti i casi si trattava di motrici diesel, ed i miei viaggi si svolgevano in inverno (con temperature esterne tali, che la condensa all'interno dei finestrini gelava). Ricordo comunque un viaggio per visitare un museo in una città non lontano da Varsavia, fatto con un treno condotto da una motrice a vapore.
E.L.
"Evitate il tono troppo aspro e duro, usato dalla maggior parte di coloro che debbono nascondere la loro scarsa capacità".
(Erwin Rommel)
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Re: un digitale può diventare analogico?
Io l'ho letto su 'Il Giornale', non ha nessuna importanza quello che fanno in Polonia, è per evidenziare come ormai le tecnologie debbano essere sempre 'innovative', 'meravigliose', 'stupefacenti'. Io, che sono di una generazione non certo 'nativa digitale', so però cavarmela abbastanza bene con i calcolatori, altrimenti non lavorerei in una delle più grandi 'software factories' in Italia, ma sono fortemente legato alle interfacce grafiche tipo Windows XP, o Ubuntu classic, odio la forma di interfaccia utente dei nuovi sistemi Mac, Android, tablet e compagnia cantante, ma per fare del nuovo hanno prodotto queste interfacce utente e tutti i giovani ci si trovano benissimo, con il tipo di approccio 'nativo digitale' che hanno.
Sara' dura far rinascere una tecnologia analogica. Resteranno pero' sempre un certo numero di cultori della pellicola, vuoi per un motivo, vuoi per un altro.
Comunque ho notato che all'estero non c'è l'isterismo che abbiamo in Italia. Poco tempo fa sono entrato in un negozio di fotografia di Parma, ed ho chiesto alla commessa se per caso avevano ancora pellicole fotografiche. Era evidentemente una povera scemetta, perchè mi diceva che loro il domopak non lo tengono, ma il fatto la dice lunga. All'estero, in qualsiasi negozio rigurgitante di digitalerie varie, ho sempre trovato i rullini in 135 e a volte in 120.
Charles.
Sara' dura far rinascere una tecnologia analogica. Resteranno pero' sempre un certo numero di cultori della pellicola, vuoi per un motivo, vuoi per un altro.
Comunque ho notato che all'estero non c'è l'isterismo che abbiamo in Italia. Poco tempo fa sono entrato in un negozio di fotografia di Parma, ed ho chiesto alla commessa se per caso avevano ancora pellicole fotografiche. Era evidentemente una povera scemetta, perchè mi diceva che loro il domopak non lo tengono, ma il fatto la dice lunga. All'estero, in qualsiasi negozio rigurgitante di digitalerie varie, ho sempre trovato i rullini in 135 e a volte in 120.
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Re: un digitale può diventare analogico?
Io frequento abbastanza abitualmente un grosso negozio di fotografia di Monaco di Baviera: ha un ampio settore di "usato e collezionismo", con tre commessi.
Ebbene, questo reparto è frequentatissimo da giovani e giovanissimi con sicuramente il tablet in borsa, ma che senza problema acquistano vecchie Exakta, Nikon ed altre diavolerie a pellicola; il reparto accanto, dispone di pellicole di tutti i tipi ed a volte bisogna mettersi pure in coda.
E.L.
Ebbene, questo reparto è frequentatissimo da giovani e giovanissimi con sicuramente il tablet in borsa, ma che senza problema acquistano vecchie Exakta, Nikon ed altre diavolerie a pellicola; il reparto accanto, dispone di pellicole di tutti i tipi ed a volte bisogna mettersi pure in coda.
E.L.
"Evitate il tono troppo aspro e duro, usato dalla maggior parte di coloro che debbono nascondere la loro scarsa capacità".
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