E così via... quel ricercatore sarebbe bene che continuasse a fare ricerca, affidando la documentazione fotografica a qualcuno che sia meno patetico negli intenti e nei risultati; i cieli drammatici li faceva Anselmo Adami decenni prima, il problema non è quello, è invece quella onnipresente maschera di contrasto artificiosa, unita alla potente retorica fotografica a rendere inguardabile lo scatto premiato. Poveri giudici, non vorrei proprio dover vestire i loro panni, sono costretti a scegliere il meno peggio nel peggio del peggio.
Scusa Sandro ma su questo che affermi non sono daccordo, ( e neppure con Massimiliano che ho letto adesso) credo che fotografare e partecipare sia undiritto di tutti, poi, se quelli che tu ritieni "degni" non partecipano, ripeto, che colpa ne ha il povero ricercatore?, la giuria giustamente premia in base al materiale che gli arriva...e poi ognuno si fa la cultura fotografica in base a quel che si vede intorno, e spero che per fotografare non sia mai richiesta la patente e che resti una forma di espressione libera, senza vincoli e pregiudizi e che segua pure le mode del momento come succede per tutto quanto del resto; personalmente non piace neppure a me che questo accada, il fatto di inseguire le mode intendo, ma ti diro' che piu' mi vedo "fuori" e piu' mi diverto, anche se probabilmente un concorso non lo vincero' mai, e' solo la mia opinione.
Fabio