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Vanishing memory
Inviato: 26/12/2013, 15:15
da Silverprint
I miei studenti conoscono uno dei miei motti preferiti: "se vale la pena ricordare una cosa è inutile fotografarla..."
È un affermazione paradossale, ma serve a far riflettere, e poi forse non è tanto paradossale...
Qui un articoletto dove si parla di fotografia e capacità mnemoniche.

Re: Vanishing memory
Inviato: 26/12/2013, 17:05
da jacopolf
Ciò che è scritto sul articolo del fatto è facilmente esperibile personalmente. Io credo sia più facilmente spiegabile appalesando l'evidenza che la fotografia non è il congelamento del attimo, materializzazione dell' istante ma reinterpretazione, raccogliere dentro di se ed esternare il vissuto (o visto). Questa tesi è confermata dal fatto che non si ricorda spesso il fotografato (l' oggetto fotografato) ma si ricordano le intenzioni o finalità dello scatto, il perché o il cosa si è fotografato in profonda relazione con il fotografo. L' oggetto fotografato non è rappresentato come è ma come è rappresentato dal fotografo in quel momento.
Comprendendo che il Gattinara (eccezionale vino derivante da vinificazione di uve di nebbiolo) ha fatto il suo effetto evito di perdermi in assurdi voli pindarici e invece rimango curioso del tua affermazione Andrea. Perché secondo te ciò che vale la pensa essere ricordato non deve essere fotografato?
Re: Vanishing memory
Inviato: 26/12/2013, 17:15
da Silverprint
jacopolf ha scritto:Perché secondo te ciò che vale la pensa essere ricordato non deve essere fotografato?
Banalmente perché la fotografia non è memoria. Essa al limite potrebbe essere, ma solo per la persona che ha scattato la fotografia, un ausilio al ricordare... ma anche di questo non sono affatto sicuro.

Re: Vanishing memory
Inviato: 26/12/2013, 18:16
da |DDS|
uno dei miei motti preferiti: "se vale la pena ricordare una cosa è inutile fotografarla..." È un affermazione paradossale, ma serve a far riflettere, e poi forse non è tanto paradossale..
Paradossale un corno!

E' anche il mio.. sono anni che cerco di spiegarlo ad amici e familiari, quando torno dai viaggi (e non solo) con la mente piena e i rullini vuoti...
Re: Vanishing memory
Inviato: 26/12/2013, 22:57
da luibargi
Io la frase compiuta di Andrea la vedo piuttosto così:
"se vale la pena ricordare una cosa è inutile fotografarla...con una digitale e col cervello spento"
Purtroppo sto leggendo Ando Gilardi (Meglio ladro...) e ho la testa un po' confusa, quindi mi astengo da commentare.
Aggiungo solo che sono d'accordo con l'ultimo capoverso dell'articolo, ho guidato per diverse centinaia di migliaia di km in giro per l'Europa con la carta stradale sui ginocchi e non mi sono mai perso.
Re: Vanishing memory
Inviato: 27/12/2013, 0:29
da Silverprint
L'Ando in vena surrealista-pop è divertentissimo, anche se teoricamente un po' indigesto.
"Meglio Ladro che Fotografo" mi ha fatto sbellicare, però è il testo di Gilardi che meno condivido, lo trovo anche in contraddizione con altri suoi testi.
Re: Vanishing memory
Inviato: 27/12/2013, 0:51
da jacopolf
Silverprint ha scritto:jacopolf ha scritto:Perché secondo te ciò che vale la pensa essere ricordato non deve essere fotografato?
Banalmente perché la fotografia non è memoria. Essa al limite potrebbe essere, ma solo per la persona che ha scattato la fotografia, un ausilio al ricordare... ma anche di questo non sono affatto sicuro.

Più chiaro così, per quanto vale la mia opinione anche decisamente condivisibile, grazie ;)
Re: Vanishing memory
Inviato: 27/12/2013, 8:05
da |DDS|
Per come la vedo io i ricordi sono soggetti ad entropia: nascono da uno stato di ordine e vivono in uno stato di caos.
Vediamo, e fotografiamo, un'immagine apparentemente ordinata che il cervello dis-ordina in informazioni e sensazioni caotiche.
Quasi mai fotografo e macchina hanno forza e capacità di condensare quel caos nell'ordine di un'immagine bidimensionale.
Ergo la fotografia riesce (rarissimamente) quando è in grado di catalizzare nuovamente l'inversione del processo (pari o simile a quello iniziale).
Sforzarsi di immortalare un ricordo, a mio avviso, significa sforzarsi di descriverlo (in primis a se stessi) con mezzi estranei al nostro cervello, ed è sicuramente più difficile che ricordarlo e basta. Anzi, è un rischio perché potremmo impoverirlo.
(sì mo però vado da ikea a comprare le mensole, così torno nel mio brodo)
Re: Vanishing memory
Inviato: 27/12/2013, 11:45
da -Sandro-
E' un mio cavallo di battaglia, da tempo sostengo che l'abuso di tecnologia impigrisce la mente e rende imbecilli, quindi la cosa non mi stupisce affatto.
Da giovane frequentai un corso di lettura veloce e di mnemotecniche, e fu la cosa più furba che avessi potuto fare a quell'età. Tuttoggi uso la calcolatrice il meno possibile, uso il cellulare solo per chiamare il meno possibile, ho abolito la televisione e, credetemi, vivo veramente bene.
Re: Vanishing memory
Inviato: 27/12/2013, 12:45
da luibargi
|DDS| ha scritto:Per come la vedo io i ricordi sono soggetti ad entropia: nascono da uno stato di ordine e vivono in uno stato di caos.
....
Carina questa.
Quindi per la teoria dell'aumento di entropia dell'Universo, anche i ricordi devono aumentare, infatti lo fanno.
Re: Vanishing memory
Inviato: 27/12/2013, 21:36
da guerié
Silverprint ha scritto:I miei studenti conoscono uno dei miei motti preferiti: "se vale la pena ricordare una cosa è inutile fotografarla..."
È un affermazione paradossale, ma serve a far riflettere, e poi forse non è tanto paradossale...
Qui un articoletto dove si parla di fotografia e capacità mnemoniche.

non posso conoscere le motivazioni che ti fanno dire ciò... ma condivido la tua conclusione.
i ricordi per me sono pure rappresentazioni, le fotografie possono essere d'aiuto al ricordo, anzi a volte sono per me il 'ricordo' , ma lo sono per una scelta, per una certa religiosità.
la fotografia io la userei come 'protesi' visiva... dove la mia vista e la mia memoria compromessa dal cannabinolo e tabagismo non può arrivare arriva la fotografia.
Re: Vanishing memory
Inviato: 28/12/2013, 2:19
da ehsi1970
a prescindere da quell'articolo che come spesso accade in queste cose l'argomento è trattato con leggerezza dai giornali, credo piuttosto che non c'è un sola idea o filosofia in quello che facciamo, quindi che c'è chi pensa che la fotografia sia un supporto o chi crede che sia invece un ricordo netto o chi assolutamente invece la reputa una cosa terza a queste 2, le vedo come opinioni corrette e rispettabili.
Re: Vanishing memory
Inviato: 30/12/2013, 10:27
da photopithecus
Silverprint...percaso hai visto "i sogni segreti di Walter Mitty"?
Chi segue anche un minimo il mondo delle immagini sa che la fotografia non è una fotocopia oggettiva della realtà, e qui (sul forum) credo che tutti più o meno siano d'accordo.
Eshi, se una persona vuole credere che sia un ricordo netto lo può credere, ogni opinione è rispettata, ma se c'è qualcuno che gli spiega che potrebbe non essere così, allora questa persona se ha un minimo di curiosità ed apertura mentale dovrebbe poter/voler rimettere in gioco le proprie convinzioni.
|DDS| ha scritto:Per come la vedo io i ricordi sono soggetti ad entropia: nascono da uno stato di ordine e vivono in uno stato di caos.
Vediamo, e fotografiamo, un'immagine apparentemente ordinata che il cervello dis-ordina in informazioni e sensazioni caotiche.
Quasi mai fotografo e macchina hanno forza e capacità di condensare quel caos nell'ordine di un'immagine bidimensionale.
Ergo la fotografia riesce (rarissimamente) quando è in grado di catalizzare nuovamente l'inversione del processo (pari o simile a quello iniziale).
Sforzarsi di immortalare un ricordo, a mio avviso, significa sforzarsi di descriverlo (in primis a se stessi) con mezzi estranei al nostro cervello, ed è sicuramente più difficile che ricordarlo e basta. Anzi, è un rischio perché potremmo impoverirlo.
(sì mo però vado da ikea a comprare le mensole, così torno nel mio brodo)
Non posso che quotarti, la fotografia l'ho sempre usata per tentare di canalizzare l'entropia che mi circondava in una senso ben definito, uno stato di ordine mentale...poi come dici è difficile mantenerla tale, la foto si "accoppia" alla memoria visuale e boom...nascono milioni di nuovi ricordi!
Dici bene "quasi mai"...ed è quel quasi che mi/ci fa andare avanti
vngncl61 ha scritto:Abbiamo cominciato a "perdere la memoria" nel momento stesso in cui abbiamo creato i mezzi per per perpetuarla
Direi che è proprio il nocciiiuuuoolo del sunto della questione
