Analogica.it

Vendo a malincuore la mia intera raccolta di riviste fotografiche che nella nuova casa non trovano posto. Sono diverse migliaia per un peso fra i 15 e 20 quintali.

In pratica c’e quasi tutto quanto è stato pubblicato dal dopoguerra sino ai primi anni del secolo corrente e l’avvento del digitale. Ci sono pezzi abbastanza rari come le prime annate di Progresso Fotografico del dopoguerra (dal 1946) allo sconosciuto Progresso Cinematografico. Mi ci sono voluti oltre quaranta anni per metterle insieme.

Raccolta completa di queste riviste:

Fotografare
Tutti Fotografi
Clic Fotografiamo
Fotopratica
Nuova Fotografia
Corriere Fotografico
Zoom (prima serie)
Reflex
Foto Cult

Annate complete e non (poche) di:

Progresso Fotografico
Ferrania
Fotografia Italiana
Phopular Photograpy (in Italiano)
Photo
Il Fotografo
Foto Cine 80
FOTOgraphia
Foto 13
Phototeca
Zoom (di Progresso Fotografico)
Quasi tutti gli Almanacchi di Fotografare.

Ci sono poi altre riviste di cui sono usciti pochissimi numeri e addirittura un paio con un solo numero in edicola.

Tutte le riviste sono integre e senza alcuna parte mancante.

In aggiunta molte centinaia di riviste doppie o non ancora catalogate e inserite in raccolta.
Con le riviste fornisco le scaffalature metalliche per contenerle (cinque moduli) e delle scatole molto robuste per il trasporto.

Accetto anche un cambio con materiale fotografico.
Se vi servono altre informazioni chiedete pure.

So che per regolamento (visto che è contemplata anche la vendita) dovrei mettere il prezzo ma mi è molto difficile quantificare una cifra. Vista l’eccezionalità del materiale (che io sappia non esiste altra raccolta così ampia e completa) spero che l’annuncio venga ugualmente accettato.

Francesco

Visto l'annuncio inconsueto lascerei cosi, vediamo che dice Lo Boss..

Una alternativa potrebbe essere quella di organizzare un'asta

E' un patrimonio che andrebbe conservato, fossero mie valuterei la donazione ad una biblioteca.

Quando nel marzo 79 morì mio nonno, a casa sua c'era la collezione completa di Progresso Fotografico, dal primo numero, al mese della sua scomparsa. I miei portarono tutto a casa e per me fu per tanto tempo una lettura interessantissima. Assieme, raccolte di varie riviste tedesche di fotografia, anteguerra e postbelliche.
Poi, siamo nel 2001, come nel caso dell'annuncio, a casa era necessario far spazio e proposi il tutto alla biblioteca civica della città che, nemmeno molto gentilmente, rifiutò, dicendo che "le riviste" venivano microfilmate e poi mandate al macero.
Un buon amico di Graz, venne fino a casa mia con un minivan lieto di accettare il mio dono.
Spero che oggi, le pubbliche istituzioni, siano di più ampie vedute.

Le biblioteche non sanno cosa farne delle riviste e mandano tutto al macero..anche oggi..magari qualche biblioteca di belle arti o simili potrebbero essere più interessati. Poi magari Franz vuole racimolare qualche soldino.

Sicuramente, è giustissimo, che il nostro collega voglia vendere il tutto e ricavarci quanto vorrebbe.

La cosa migliore, sarebbe trovare chi acquistasse il blocco; in ultima analisi, in lotti costituiti da singole raccolte.

Bisognerebbe fondare una "maison de la photographie analogique" (che poi si dovrebbe dire argentique, ma era solo per fare un parallelo con l'istituzione parigina...), magari patrocinata da Analogica, con annessa biblioteca, spazio espositivo, ecc... dove conservare il materiale sulla fotografia analogica e promuoverne la diffisione.
A Venezia. O Milano.

... e chiediamo all'emiro del Qatar di coprire le spese, quantomeno per l'affitto della sede milanese o veneziana della lodata istituzione?

Suvvia...

Vile denaro...

Money makes the world go round!

Oppure anche fat bottom girls. Comunque proprio perché il vile denaro è un problema in ogni cosa, può anche diventare trascurabile.

Però comprendo perfettamente, che il collega che vorrebbe cedere quelle riviste, sicuramente frutto di ricerca, di passione ed immagino di un certo impegno economico, come pure allestite in pratici scaffali, desideri averne alla cessione, un certo ritorno economico.

Grazie a tutti per le considerazioni espresse...ma credo che il cassonetto sia sempre più vicino.

Francesco

Mi addolora molto, leggere ciò, veramente.

franz ha scritto: ↑

22/07/2020, 9:37

Grazie a tutti per le considerazioni espresse...ma credo che il cassonetto sia sempre più vicino.

Francesco

Mi spiace proprio perché è così che si perde la memoria e le conoscenze del passato, potrei accettare l’idea del macero solo se le riviste fossero state portate in digitale... anche se per me sfogliare una rivista cartacea mi da una soddisfazione completamente diversa.
Se non fosse perché ho già avuto l’ingiunzione da mia moglie di eliminare le mie raccolte mi piacerebbe molto acquisire qualche annata di fotografare....

Sono anch'io dell'idea che un patrimonio così sarebbe un gran peccato disperderlo.
Però, pensavo che qualche Museo della Fotografia come ad esempio, il MUFOCO di Milano, con annessa biblioteca (Tel. 02 66056628 [email protected]), magari potrebbe essere interessata ad acquistare questa ponderosa collezione.
Se poi la volessero "a gratis" potremmo auto-tassarci tutti noi di "Analogica" (quanti siamo?) e inviare a Franz un bonifico di 5-10 euro ciascuno.

E se invece ci dividessimo l'onere di digitalizzare le riviste per renderle disponibili online (google books, wikipedia)? Ci sarebbe qualche problema di copyright?
Ad esempio, se Franz spedisse n numeri a spese di ciascuno dei volontari, ognuno di loro si occuperebbe di passare allo scanner gli articoli e salvare i files.

Giusto, mi pare una bella idea. Io sono disponibile a collaborare.

Se è legale, io ci sono. Mi piange il cuore che tanto sapere venga buttato

Inviato dal mio ZX80 con Tapatalk

Disposto a comprarne una porzione,ma di più,non potrei fare...

Elmar Lang ha scritto: ↑

22/07/2020, 9:57

Mi addolora molto, leggere ciò, veramente.

Non ti crucciare troppo...basto io.

E' da più di un anno che sto cercando in ogni modo di trovare un posto per le mie riviste qui nella nuova casa, ma effettivamente sono "tante". Ormai da diversi mesi mi sono rassegnato alla loro perdita. Mi consolo dicendomi che ho messo su una bella camera oscura ed ho salvato un migliaio di libri di fotografia che vanno dal 1860 ad oggi. Le mie letture spaziano anche su altri campi ed anche li ho trovato posto per un migliaio di libri, mentre molti di più ne ho regalati. Non si può tenere tutto.

Come dice Sandro è un "patrimonio" ma vorrei aggiungere che probabilmente è anche unico.

Benché le abbia messe in vendita (comunque ne ricaverei una minima porzione di quanto mi sono costate) non ho problemi ad un lascito gratuito a qualche istituzione - o a chi se ne vuole fare carico - fatta salva una qualche forma di "garanzia".

Biblioteche o Fototeche. Non ho buoni ricordi in merito e soprattutto poca voglia di impazzirmi con loro. Anni addietro proposi al sindaco di Ancona di incamerare gratuitamente un fondo fotografico che avevo recuperato da una anziana fotografa che cessava l'attività. 50.000 lastre in vetro tutte ritoccate a mano che coprivano un periodo dal 1940 alla fine degli anni 70. Dopo accurato vaglio per gettare quelle rovinate irrimediabilmente ne restavano in buono stato circa 20.000. Non mi ha nemmeno risposto e si che la lettera l'ho scritta su "dettatura" dell'assessore alla cultura.

Le riviste (e l'insieme dei libri) hanno già subito 2 traslochi e vi posso garantire che è una fatica immane. Non ho più la vigoria della gioventù ed anche eventuali spedizioni, pur se frazionate, sono troppo faticose per me.

Ovviamente mi rivolgo e rispondo a tutti voi e vi ringrazio. Forse con il vostro aiuto una soluzione si trova.

Francesco

Se può interessare, nel caso la vendita di questo patrimonio non vada a buon fine, a Spilimbergo, in provincia di Udine, c'è il CRAF, un centro ricerche dedicato alla fotografia, già dotato di una corposa biblioteca e fondi fotografici e di riviste. Magari loro sarebbero lieti di ricevere questo tesoro. Sicuramente ci sono altri centri simili (per certo uno a Milano di cui non ricordo il nome) e mi sembra che questi siano una destinazione più consona per un fondo del genere, piuttosto che una qualunque biblioteca di provincia, le quali spesso non hanno soldi, personale e magari neanche voglia da dedicare alla catalogazione di un fondo "di settore".

Ruben ha scritto: ↑

26/07/2020, 17:51

Se può interessare, nel caso la vendita di questo patrimonio non vada a buon fine, a Spilimbergo, in provincia di Udine, c'è il CRAF, un centro ricerche dedicato alla fotografia, già dotato di una corposa biblioteca e fondi fotografici e di riviste. Magari loro sarebbero lieti di ricevere questo tesoro. Sicuramente ci sono altri centri simili (per certo uno a Milano di cui non ricordo il nome) e mi sembra che questi siano una destinazione più consona per un fondo del genere, piuttosto che una qualunque biblioteca di provincia, le quali spesso non hanno soldi, personale e magari neanche voglia da dedicare alla catalogazione di un fondo "di settore".

Grazie, ottimo suggerimento.

Francesco

Per rendere questo patrimonio fruibile a tutti e non disperderlo sarebbe bello scannerizzare per bene le riviste e caricare le scansioni su Introni.it "vecchie riviste"[/u][/b]; l'operazione e' gia' stata fatte per migliaia di riviste e libri di elettronica a partire dagli anni '40 ai giorni nostri.
E' un operazion tediosa ma credo che ci siano dei centri grafici che scannerizzano una rivista in pochi secondi, pero' non gratis, quindi colletta...
Se avete un attimo date un occhiata al sito per capire cosa intendo.

Vedo ora questa richiesta. Un patrimonio del genere non può essere dissolto, occorre salvaguardarlo. Se la vendita in blocco non dovesse andare a buon fine eviterei vendite multiple con troppi smembramenti per non disperdere il materiale.
Io sono disposto a collaborare (pur con molti limiti), per evitare il peggio, con 2 alternative:

1) se sei disposto a donarli ad una biblioteca posso chiedere al centro di documentazione della mia città se accettano il materiale e le modalità di consegna.

2) Se sei disposto a donare una o più riviste a privati, io mi offro a ricevere qualcosa pagando le spese di spedizione e fornendoti le scansioni del materiale inviato, in modo che tu possa ancora consultare ciò che spedisci.

Sono disponibile per altre proposte.