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Colore e pellicole

Inviato: 18/05/2018, 1:50
da rockall
Salve a tutti! Ho da poco iniziato a scattare in analogico, dopo anni di digitale. Dopo qualche mese di b/n medio formato, ho deciso che era tempo di provare il colore e, approfittando di una vecchia Yashica Fx-3 di mio padre, sto iniziando le mie prove di diverse pellicole (in pratica, le 3-4 della Kodak e Fuji rimaste in circolazione) per cercare di capire quale potrebbe risultare più interessante.

Il mio problema, infatti, è che il 90% degli scatti fatti finora nella mia vita (digitale compreso dunque) è stato in b/n: questo perché il colore del digitale non mi è mai piaciuto :D L'idea di avere tutta quella libertà (pressoché infinita) di elaborare file RAW fino a raggiungere una mia interpretazione mi ha sempre fatto venire le vertigini. È per questo motivo che, attraverso la volontà di scattare negativi a colori, ho cercato di inserire dei vincoli nel mio workflow, in modo da poter giustificare la resa grafica finale. Ed è qui che arrivano i miei dubbi, che mi piacerebbe le menti brillanti di questo forum mi aiutassero a sciogliere.

Nella mia ignoranza analogica, ho sempre creduto che ogni pellicola possiede una sua peculiarità che porta ad una specifica resa del colore. Dato che non sviluppo i negativi da me ma, soprattutto, non stampo (per adesso) le foto, limitandomi a scansirle attraverso uno scanner Epson v600 + VueScan, processando i file RAW TIFF in Photoshop o Lightroom, volevo chiedervi: attraverso questo workflow ibrido, il cui intento è comunque quello di raggiungere una interpretazione personale ma fedele dei colori, è possibile conservare le suddette caratteristiche della singola pellicola (qualora esistessero) e, in particolare, la loro resa del colore? Potrei dunque valutare la bontà di una pellicola, da una scansione digitale abbastanza decente? Possibile che, grazie ad una maggiore flessibilità del software, si riesca a raggiungere sempre lo stesso risultato, così da inficiare l'utilizzo di pellicole sempre diverse? L'unica via è forse solo quella della stampa dove, oltre al negativo, entrano in gioco anche le caratteristiche della carta?

Grazie in anticipo per l'eventuali risposte! :D

Re: Colore e pellicole

Inviato: 18/05/2018, 8:41
da -Sandro-
In sintesi no. La scansione annulla e mortifica ogni differenza (e sono lievi) tra le pellicole a colori.

Se vuoi veramente capire cosa sia il colore lo devi stampare (come del resto per il bianco e nero)

Re: Colore e pellicole

Inviato: 19/05/2018, 0:17
da Kid Claude
Sottoscrivo al 200% quanto dice Sandro; la qualità di una stampa argentica da negativo a colori è davvero un altro pianeta. La mia personale hit-parade delle pellicole a colori (le poche superstiti ahinoi): Fuji proH400 al primo posto, Ektar 100 (al secondo posto a pari merito) per esterni o still-life assieme a Portra 160 a mio avviso insuperabile nei ritratti. Delle due tipologie di carta che sono riuscito a reperire Fuji Color Crystal Archive e Kodak Endura, preferisco la prima. Gusti del tutto personali chiaro. Resta il fatto che le stampe escono una vera bellezza. Analogica for ever ! :ymparty: :x

Re: Colore e pellicole

Inviato: 19/05/2018, 10:06
da Kirk84
E' fuori discussione che l'unica VERA via da seguire è sempre la stampa da ingranditore. Detto questo però anche dalla scansione,se ben fatta, puoi apprezzare delle differenze tra pellicole. Una colorplus non sarà come una portra 160 per esempio... Quindi ti consiglio di far fare le stampe seriamente in modo "analogico",ma all'inizio almeno buone scansioni non sono da disprezzare totalmente...