Maschere di contrasto per stampa a colori RA4
Inviato: 22/03/2021, 20:00
Buonasera,
Dopo averne letto un po' su vari libri, ho provato a fare delle maschere per correggere il contrasto in una stampa colore.
Il mio riferimento è il libro Post Exposure di Ctein, in cui lui consiglia di usare come pellicola per fare le maschere la Tmax 100, sviluppata con il Muir SoftShot Developer, una formula sviluppata ad hoc da tal Maxim Muir. In camera oscura non avevo ne la pellicola ne questo sviluppo (che comunque bisogna farsi in proprio sul momento) quindi ho usato delle Fomapan 100 sviluppate in ID11 1+0.
Volevo sapere se qualcuno utilizza questa tecnica per variare il contrasto e che tipo di pellicola/rivelatore utilizza.
Ho provato in prima istanza con una pellicola lith ortocromatica, la Arista, che oltre alla comodità di poterla maneggiare in luce rossa costa veramente pochissimo (un pacco da 100 fogli 4x5 viene sui 30 euro, dagli Stati Uniti), ma una volta sviluppata ha una tonalità marroncina che introduce una forte dominante sulla stampa. Poi sono passato alla Fomapan.
Devo dire che nonostante abbia usato materiali non ortodossi (secondo le pubblicazioni), ma più economici, il risultato mi ha stupito.
Allego foto della prova.
Ho provato a correggere un negativo, Portra 160, esposto molto male, sottoesposto, per un errore di lettura dell'esposizione, scattato con Rollei SL66.
In verità non è così piatto, ma per ottenere un nero vero e profondo sul fondale, la ragazza viene molto scura.
A fianco del negativo originale c'è l'interpositivo da cui ho tratto il controtipo negativo per alzare il contrasto.
Queste sono le prove: le due foto in alto sono stampe senza la maschera, esposte per avere un nero "nero". La ragazza quasi sparisce.
Le due foto sotto sono stampate con la maschera di contrasto con lo stesso tempo di esposizione sotto l'ingranditore. Un altro mondo, emergono pure i dettagli della pelliccia che sono molto leggeri. E questo nonostante la maschera sia leggerissima che quasi non si vede sulla pellicola!
Questa è la prova di stampa finale, da correggere un poco sul colore della pelle.
Dopo averne letto un po' su vari libri, ho provato a fare delle maschere per correggere il contrasto in una stampa colore.
Il mio riferimento è il libro Post Exposure di Ctein, in cui lui consiglia di usare come pellicola per fare le maschere la Tmax 100, sviluppata con il Muir SoftShot Developer, una formula sviluppata ad hoc da tal Maxim Muir. In camera oscura non avevo ne la pellicola ne questo sviluppo (che comunque bisogna farsi in proprio sul momento) quindi ho usato delle Fomapan 100 sviluppate in ID11 1+0.
Volevo sapere se qualcuno utilizza questa tecnica per variare il contrasto e che tipo di pellicola/rivelatore utilizza.
Ho provato in prima istanza con una pellicola lith ortocromatica, la Arista, che oltre alla comodità di poterla maneggiare in luce rossa costa veramente pochissimo (un pacco da 100 fogli 4x5 viene sui 30 euro, dagli Stati Uniti), ma una volta sviluppata ha una tonalità marroncina che introduce una forte dominante sulla stampa. Poi sono passato alla Fomapan.
Devo dire che nonostante abbia usato materiali non ortodossi (secondo le pubblicazioni), ma più economici, il risultato mi ha stupito.
Allego foto della prova.
Ho provato a correggere un negativo, Portra 160, esposto molto male, sottoesposto, per un errore di lettura dell'esposizione, scattato con Rollei SL66.
In verità non è così piatto, ma per ottenere un nero vero e profondo sul fondale, la ragazza viene molto scura.
A fianco del negativo originale c'è l'interpositivo da cui ho tratto il controtipo negativo per alzare il contrasto.
Queste sono le prove: le due foto in alto sono stampe senza la maschera, esposte per avere un nero "nero". La ragazza quasi sparisce.
Le due foto sotto sono stampate con la maschera di contrasto con lo stesso tempo di esposizione sotto l'ingranditore. Un altro mondo, emergono pure i dettagli della pelliccia che sono molto leggeri. E questo nonostante la maschera sia leggerissima che quasi non si vede sulla pellicola!
Questa è la prova di stampa finale, da correggere un poco sul colore della pelle.