LAB-BOX: una tank innovativa made in Italy

[Elmar Lang]

Infatti, io sono certissimo che la tecnologia cinese e la capacità/qualità produttiva dell'ex Celeste Impero, abbiano fatto passi da gigante, negli ultimi decenni, divenendo, grazie ad una ferrea politica pianificatrice ed all'addestramento di scienziati, tecnici e quadri, divenendo dicevo, una moderna potenza industriale. Sicuramente, per volumi produttivi, la prima al mondo.
Questo, grazie alla visione tipicamente estremo-orientale ed alla spietata applicazione di un sistema centralistico-organizzatore, senza eguali, nella storia del socialismo realizzato.
La Cina è così grande, che può produrre tutto, entro qualunque fascia qualitativa e di prezzo. Prodotti ad alta tecnologia, ma con poco capitale? Nessun problema: basta inserirlo nel comparto produttivo dei lavoratori coatti.
Noi occidentali, abbiamo "delocalizzato" ovunque. E non ce ne frega niente se le nostre scarpe da Skateboard o l'aspirapolvere supertecnologico, siano stati fabbricati da bambini in Bangladesh o in industrie cinesi, magari controllate dal sistema penitenziario.

Tornando a noi, è probabile che i proponenti/inventori di Lab-Box abbiano inizialmente pensato alla produzione in Italia e per questo abbiano posto quella conclusione nella pagina Kickstarter. Poi, le ricerche magari son state infruttuose e, inevitabilmente, si son rivolti all'immenso apparato produttivo cinese.

Però credo che un sensibile numero di appassionati, non necessariamente "sovranisti" abbia dato un certo peso all'annuncio che la Lab-Box sarebbe stata fabbricata ed assemblata in Italia.

[Pierpaolo B]

Sarebbe comunque ora che il Made in Italy venisse normato in tutti gli ambiti appunto per il suo valore tanto apprezzato in tutto il mondo. Poter definire Made In Italy un prodotto pensato in Italia e prodotto fuori è ridicolo e umiliante per chi prende seriamente la cosa.

[Elmar Lang]

Pienamente d'accordo

[graic]

la normativa esiste,
http://www.an.camcom.gov.it/sites/defau ... 0Italy.pdf
Resta il fatto che la sottile disquisizione tra l'essere "interamente" fabbricato ha una sua valididtà sopratutto nell'agro alimentare. Ripeto della produzione di beni industriali il fatto che tutti i COMPONENTI siano fabbricati in Italia è un nonsenso, oltre che impossibile. Un altro settore in cui la dicitura ha un profondo e valido significato è quello dell'abbigliamento, ma nessuno pretende che il suo lussuoso abito Tasmania, o il cappotto di Cashemire sia stato ottenuto da animali cresciuti, allevati e tosati in Italia.

[Pierpaolo B]

Ripeto della produzione di beni industriali il fatto che tutti i COMPONENTI siano fabbricati in Italia è un nonsenso,

È un non senso per il fatto che tutte le manifatture sono state costrette a chiudere per le spinte politiche a delocalizzare. Siam sempre statini più bravi manifattori, artigiani, architetti, ingegneri. Tutte le nostre eccellenze sono state svilite da politiche suicide.
Il "Fatto in Italia" è diventato made in italy per le eccellenze italiane di quando le cose venivano fatte interamente in Italia. Dovesse nascere ora il marchio made in italy avrebbe ben più salita da fare.
Comunque si potrebbe andare avanti per ore..... rimane il fatto che con il meraviglioso made in italy diamo da mangiare a mezzo mondo mentre noi boccheggiamo.
Io sarei ESTREMAMENTE severo con questa faccenda.

[chromemax]

È un non senso per il fatto che tutte le manifatture sono state costrette a chiudere per le spinte politiche a delocalizzare.

Non sono state spinte politiche ma soprattutto l'ingordigia e l'incapacità della classe imprenditoriale di seconda e terza generazione... meglio fare soldi facili con le acque minerali e goderseli a Cortina che rischiare tanto e guadagnare poco continuando a fare elettrodomestici.
Vivo in Brianza e di imprenditori "falliti" poveri in canna ne ho visti pochi.... la Svizzera è piuttosto vicina
Chiedo scusa per l'OT, non interverrò più su questi argomenti

[Oompaloompa]

Ripeto della produzione di beni industriali il fatto che tutti i COMPONENTI siano fabbricati in Italia è un nonsenso,

È un non senso per il fatto che tutte le manifatture sono state costrette a chiudere per le spinte politiche a delocalizzare. Siam sempre statini più bravi manifattori, artigiani, architetti, ingegneri. Tutte le nostre eccellenze sono state svilite da politiche suicide.
Il "Fatto in Italia" è diventato made in italy per le eccellenze italiane di quando le cose venivano fatte interamente in Italia. Dovesse nascere ora il marchio made in italy avrebbe ben più salita da fare.
Comunque si potrebbe andare avanti per ore..... rimane il fatto che con il meraviglioso made in italy diamo da mangiare a mezzo mondo mentre noi boccheggiamo.
Io sarei ESTREMAMENTE severo con questa faccenda.

Pienamente d'accordo con Paolo.
Poi vorrei vedere dove sta scritto che:

1) "Made in Italy" abbia valenze diverse a seconda del prodotto.
2) Debba essere obbligatorio apporre questa dichiarazione.

Mi spiego meglio: nessuno impone al produttore X, Y o Z di apporre la dicitura "made in Italy" sul proprio prodotto...chi lo fa, lo fa perchè sa che questa dicitura è sinonimo (ripeto: a torto o a ragione) di una certa qualità...ma, come legge impone, dovrebbe farlo solo quando può.
Ergo --> è comunque una forma di pubblicità.

Come riportavo nel mio precedente intervento, la legge c'è...in Italia di leggi ne abbiamo fin troppe, quello che latita è qualcuno che le faccia rispettare.
Naturalmente non ho nulla contro il prodotto di cui si parla in questo topic, nè contro l'azienda che lo produce (anzi, non escludo l'acquisto). Tuttavia rimango sempre affascinato dal lassismo che abbiamo noi, che siamo "made in Italy", nel nostro DNA.

La legge c'è...ma...
La legge c'è...però in questo caso...
La legge c'è...ma non va applicata in modo così rigido...

E' impensabile apporre il "made in Italy" su un prodotto elettronico?
Bene, non si dichiara. Punto.
Oppure si modifica la legge. Oppure...uno se ne frega, che tanto "non va applicata in modo rigido".

[graic]

La legge c'è e dice che la dicitura si può anzi si deve apporre, se l'ultima lavorazione è fatta in un certo paese.
Poi se non vi piace è un altro discorso, datevi da fare per farla cambiare
Su un prodotto elettronico apporre il marchio, inteso come intendete voi, che non è ciò che dice la legge, non è impensabile, è impossibile, per i motivi che ho spiegato, ma per gli stessi motivi sarebbe impossibile apporto su qualsiasi prodotto, perché il vostro assolutismo impedirebbe di impiegare materie prime e semilavorati provenienti dall'estero e noi materie prime non ne abbiamo e non ne abbiamo mai avute (ad eccezione dell'agro alimentare per cui esistono normativa ad hoc)

[Elmar Lang]

"LAB-BOX will be produced and assembled in Italy."

Traduzione: "LAB-BOX, sarà imballata in Italia".

[Lollipop]

"LAB-BOX will be produced and assembled in Italy."

Traduzione: "LAB-BOX, sarà imballata in Italia".

Beh no, la tua è una liberissima traduzione.
Anzi, a dire il vero, lascerebbe proprio tutt’altro.
Ad ogni modo, oggi, nel pieno del secolo della globalizzazione (che solo aspetti negativi proprio non ha), le visioni autarchiche appaiono senza senso e ancor prima impossibili.
I solo display del termometro e timer dell’accessorio opzionale, si può davvero pensare che venga realizzato in Italia?