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Consiglio Yashica mat 124 G

Inviato: 23/01/2021, 19:02
da dharmadog01
Ciao a tutti,

sono nuovo del gruppo e quindi prima di tutto vorrei salutarvi e dirvi che siete una bellissima comunity, informata e curiosa.
Io purtroppo sono meno esperto di voi e per questo vorrei chiedere il vostro parere,
sono in cerca di una medio formato, mi stavo orientando verso la yashica mat 124 g, ho chiesto un po' all'oniscente zio Google ma non saprei bene come valutarne una.
Mi sono fatto inoltrare un video dal signore che vorrebbe vendermela, vorrei sapere da voi se notate niente di strano nel meccanismo di avanzamento pellicola, o se avete pareri in merito

Vi ringrazio tanto e spero di poter dare il mio contributo anche io un giorno

https://drive.google.com/file/d/1rvfuU7 ... sp=sharing

Re: Consiglio Yashica mat 124 G

Inviato: 23/01/2021, 19:25
da -MarcoN-
La 124G secondo me è un po’ sopravvalutata, anche se di certo è una buona macchina, solo che i prezzi sono furenti e secondo me ingiustificati. In media sui 200-250. A quel prezzo o anche a meno si trovano delle ottime rolleicord con lo Schneider Xenar, che è di certo superiore al pur buon di pari apertura.
Non so poi se il video vuole mostrare un difetto, non ho mai avuto la 124G, forse senza rullo inserito gira a vuoto? Prima di comprare valuta che una revisione comunque alzerebbe di molto l’impegno economico.

Re: Consiglio Yashica mat 124 G

Inviato: 23/01/2021, 20:15
da luix
Mi permetto di risponderti perchè ne ho una da una diverso tempo, ne sono stra soddisfatto e non posso che parlartene bene.

L'obiettivo, dalle informazioni trovate in rete, è su base Tessar, un grande classico su molti modelli di TLR economiche, tagliente da f5.6 in su e abbastanza morbido in giù, appena riesco ti posto qualche foto, è sensibile ai controluce ma questo può non essere un difetto.

Il vantaggio di questa macchina è sicuramente l'esposimetro, devi verificare che sia funzionante e che sia tarato, funzionando con le vecchie pile al mercurio 1.35V con le attuali alkaline 1.5V potrebbe necessitare di taratura, nella mia macchia sembra funzionare bene quindi o è stato modificato oppure il leggero strato di ossido del vano batteria funge da taratura, non saprei.

Altra cosa da verificare è che le lenti siano pulite, senza funghi che puoi vedere in controluce come delle strane ramificazioni, in questo caso lasciala dove sta, non ci spenderei neanche un euro anche perchè rischi di infettare le altre.

Se la lente di ripresa presenta scollature dello strato anti riflesso influirà poco sulle foto normali però può essere un punto a tuo vantaggio per trattare sul prezzo, considera che una volta "scoppato" pian piano viene via tutto.

L'otturatore ovviamente deve scattare sempre, fai diverse prove con i diversi tempi e con la posa B verifica le lenti, l'otturatore si deve aprire istantaneamente, se vedi che è un po pigro dovrai portarla a far lubrificare e revisionare e spesso tra spedizioni e costo di revisione arrivi allo stesso prezzo della macchina per cui puoi trattare il prezzo.

Nel video gira a vuoto in avanti perchè non hai il rullo, facendo mezzo giro indietro armi l'otturatore, verifica che scatti, la correttezza dei tempi puoi verificarla solo con uno strumento.
Occhio all'auto scatto perchè puoi usarlo solo con la macchina messa su X, altrimenti si inceppa.

Una pulizia da mani sapienti è sempre consigliata, sono sempre macchine anziane.

Purtroppo al momento i prezzi sono in salita, siamo in piena ripresa della moda analogica quindi aspettati tranquillamente dai 200 euro in su, quando la presi io la pagai 120.

Se la prendi da privato facci almeno un rullo prima di prenderla, magari la provate insieme, porti a sviluppare il rullo e vedi cosa viene fuori, per esperienza personale meglio non comprare roba che ha più di 40 anni alla cieca.

Re: Consiglio Yashica mat 124 G

Inviato: 23/01/2021, 20:18
da -Sandro-
Di biottiche copia ne ho revisionate tante, comprese le pessime Shangai e Pearl River, con le lame otturatore che si staccano durante l'uso, le granitiche Rollop tedesche di ottima fattura, passando per le Flexaret, Autocord, Ikoflex e compagnia cantante.
La Yashicamat, in tutte le sue versioni, vince la palma d'oro: meccanicamente è un giocattolo di latta stampata, nulla più. Costruita al risparmio, meccanismi deboli per progetto, ingranaggi tranciati e non rifiniti, plastica in punti critici, una rumorosità imbarazzante, esposimetro ridicolo e potrei continuare ancora. Spendere le cifre che chiedono ora per questa macchina è un sacrilegio. Poi otticamente non mi esprimo, ognuno negli obiettivi ci vede doti che vengono illustrate con termini indefinibili (stacco plastico, tridimensionalità, ecc.ecc.). Ma quando fai un ingrandimento 30x40 da una Rolleicord e lo paragoni a quello della YM, magicamente la differenza diventa evidente, anche ad un profano. Se la pagassi al massimo un centinaio di euro (e sono già tanti per quel che compri) potrei capire, diversamente il mio consiglio è: risparmia e compra meglio. Lo comprenderai più avanti con gratitudine.

Re: Consiglio Yashica mat 124 G

Inviato: 23/01/2021, 20:48
da gfirmani
Ho un buon ricordo del suo mirino. L'obiettivo in controluce era imbarazzante (probabile distacco di una lente, anche se a occhio non notavo stranezze). Oggi vedo cifre assurde per una macchina che già sembrava cara quando di listìno statva a 200.000 lire

Re: Consiglio Yashica mat 124 G

Inviato: 24/01/2021, 11:07
da luix
Ti allego due foto alle stampe 20x20cm che ho fatto fare da un lab qui a Torino, non ho la certezza di affermare che sono di qualità ma a me piacciono e non sembrano male, sicuramente con il Planar delle Rolleiflex la qualità ed il livello di dettaglio sarà più alto ma non ho mai avuto l'onore di utilizzarle per cui non saprei.
Come ti dice Sandro (da quello che posso leggere sul forum di lui ti puoi fidare ciecamente) le Rolleicord hanno una qualità superiore sia dell'ottica che della macchina in se e da quello che vedo attualmente (per il momento) hanno gli stessi prezzi della Yashica Mat 124G quindi quasi quasi ne prendo una e la confronto, sento che mi sta per prendere la scimmia :D

Ho comprato due Rolleiflex in vita mia, da ebay, a prezzo pieno tra 950 e 1100 euro, chiedendo ulteriori foto e chiarimenti al venditore quindi non alla cieca, con entrambe ci sono rimasto male (e le ho rimandate indietro) perchè avevano problemi alle lenti di ripresa, una la trovi anche qui sul forum cercando tra i miei messaggi, con questo non voglio dire che Rolleiflex fa schifo ma semplicemente che conviene toccare con mano quello che stai comprando perchè sono macchine che hanno 60-70 anni e che di sicuro hanno girato cantine, soffitte, sottoscala e mercatini prima di essere riscoperte e speculate quindi facilmente le trovi in condizioni pessime.

Ah, le foto alle foto sono state fatte con una Canon 600d, 17-55 f2.8, ISO 100, 1/90 f3.5 mettendo la foto controluce sulla finestra, non ho uno scanner, nelle foto a colori purtroppo si vede la filigrana della carta fujifilm, non ho altri modi per mostrarti qualche foto per cui prendi tutto con le pinze.
[f5.6 T=1/125 ] https://drive.google.com/file/d/1wGlBos ... sp=sharing
[f5.6 T=1/125] https://drive.google.com/file/d/11f6sDM ... sp=sharing
[f5.6 T=1/250] https://drive.google.com/file/d/1NcLqeE ... sp=sharing
[f3.5 T=1/60] https://drive.google.com/file/d/1QKtPoY ... sp=sharing
Dell'ultima foto purtroppo non ho la delibera firmata, se i moderatori lo ritengono opportuno la cancello, non essendoci un utilizzo commerciale della sua immagine, non essendo ripreso un comportamento lesivo dell'immagine della persona non ritengo ci sia una violazione del GDPR, inoltre essendo stata fatta in studio durante un corso di fotografia analogica ci può essere il fine culturale che può giustificare la pubblicazione.

PS: il rumore di caricamento della Yashica è davvero imbarazzante :)) :))

Re: Consiglio Yashica mat 124 G

Inviato: 24/01/2021, 12:17
da electro-x
La Yashica mat 124 G è sempre stata considerata un'ottima alternativa economica alla più blasonata Rolleiflex, non per niente ne hanno vendute moltissime. Io la comprai nuova nel 1970 quando non era ancora prodotta in versione nera ma cromata, praticamente uguale alla mat 124 "normale" alla quale aggiunsero la "G" di Gold a significare che i contatti dell'esposimetro erano dorati. Dopo poco tempo, dal mio acquisto, fu messo in commercio la versione nera che tutti conosciamo, rivista non solo nel colore ma anche in alcune parti dei meccanismi e utilizzando la plastica per alcuni componenti. L'ho usata molto, in particolare negli anni 70/80, senza mai avere alcun problema e ottenendo ottimi risultati; certamente è d'obbligo usare il paraluce, ma questo vale in generale per tutti gli obiettivi. Alcuni anni fa, dopo essere stata inutilizzata per diverso tempo, ho provveduto a farle fare una revisione generale ed è tornata brillante come nuova. Ho anche una versione nera più recente che non ho usato tantissimo ma che funziona bene con ottimi risultati.
Tutto questo per dire che, secondo la mia personale esperienza, mi sento di consigliarne l'acquisto in generale e in particolare a chi sta scoprendo ora la fotografia analogica. Sicuramente ci sono in giro richieste di cifre molto esagerate (ma questa è la tendenza attuale dovuta al crescente interesse sulla fotografia analogica), non bisogna avere fretta e fare una scelta oculata.

Re: Consiglio Yashica mat 124 G

Inviato: 24/01/2021, 12:50
da graic
Se ti fermi alle prime due parole del nome Yashica Mat (senza il 124 e senza il G) trovi dei modelli più antichi ma un pò più robusti (meno plastica) a prezzi parecchio inferiori che hanno la stessa qualità ottica. Comunque sulla qualità costruttiva il commento di @-Sandro- è sempre valido, rimanendo in giappone e avendo fortuna si può trovare una Minolta Autocord, che rispetto alla Yashica è tutta un'altra cosa.

Re: Consiglio Yashica mat 124 G

Inviato: 24/01/2021, 15:55
da Todron
Mi permetto di aggiungere anche io la mia. Innanzitutto condivido la tua idea di partire sul medio formato con la biottica. Anche io, tanti anni fa partii con una TLR e mi ci affezionai talmente che è ancora in mio possesso (e ci mancherebbe...) dopo quasi 35 anni. Ed è ancora il mio sistema preferito per fare fotografie, sia per l’ampiezza del mirino sia per la leggerezza dell’insieme e la possibilità di guardare dall’alto.

Detto questo, condivido anche le opinioni di chi mi ha preceduto, ma...

È vero che nella 124G l’esposimetro è integrato ma, anche leggendo altre esperienze su questo forum, raramente funziona o è preciso. Anche io ne ho una e da indicazioni fuorvianti. Ciò non vuol dir nulla ovviamente ma se l’esposimetro ti serve, meglio controllarlo per bene, magari con una di quelle pile zinco aria da 1,4V e relativo adattatore che si vedono oggi in giro.

Per la qualità costruttiva, se Sandro dice così è perché l’ha aperta e ha visto. D’altra parte, guardando e soprattutto ascoltando il filmato che hai linkato, è facile intuire che in quel movimento sono coinvolti parti di plastica. Prova ad ascoltare, per confronto, la carica di un’Hasselblad e ascolterai una musica completamente diversa. Vabbè, dai, queste sono mie fisime... se vuoi comunque andare avanti con l’acquisto, ti consiglio di scaricare e studiare il manuale d’uso della fotocamera per iniziare a padroneggiarla. Altro problema che può succedere (oltre i soliti relativi a otturatore e diaframmi) è che si creino giochi sul carrello di messa a fuoco. È opportuno controllare anche questa cosa qui.

Io ascolterei il consiglio di Graic di guardare qualche versione precedente in casa Yashica, facendo caso al nome presente sull’obiettivo di ripresa e che sia possibilmente Yashinon e non Yashicor.

In alternativa il mio consiglio, se il budget lo permette ma credo che il prezzo più o meno sia quello, è quello di valutare la Mamiya C330. Un po’ più pesante e ingombrante rispetto alla mat ma con il soffietto di messa a fuoco che ti permette di avvicinarti al soggetto praticamente a piacere e ovviamente la possibilità di cambiare obiettivi.

Re: Consiglio Yashica mat 124 G

Inviato: 24/01/2021, 16:57
da -Sandro-
In alto la Rolleiflex, in basso la Yashica Mat 124.

Sembrerebbero uguali, ma a ben guardare le differenze sono notevoli.

Tutti i leveraggi che nella Rolleiflex sono in acciaio cromato e ben dimensionati, sulla YM sono di acciaio zincato commerciale più sottile e questo spesso fa strappare le viti perché l'impanatura cede sotto sforzo.
Nel treno di ingranaggi Rolleiflex l'anello delimitato dalla circonferenza di testa e di piede è ringrossato e l'intermedio è stato elegantemente alleggerito con forature (che è un costo), mentre i giapponesi per alleggerire hanno risparmiato sul materiale, facendoli più sottili e non rifiniti.
Le viti usate dalla rollei sono mordenti, specifiche per alluminio, con passo grande e profilo tagliente: garantiscono di poter essere svitate per sempre senza danneggiare la tenera impanatura. Nella YM sono viti a passo fine, basta serrarle poco più del dovuto per strappar via la filettatura.
Tutto il complicato sistema di regolazione del carrello della Rolleiflex non esiste sulla YM, purtroppo non lo si vede perché è sotto la piastra intermedia, piastra che sulla Rollei è di alluminio spessa 1mm, con boccole in ottone spesse riportate in corrispondenza di perni e viti, mentre sulla YM è di acciaio spesso 0.8mm direttamente filettato.
Anche il mozzo della manovella che nella Rollei è di una robustezza straordinaria, con gole di ritenuta del lubrificante, sulla giapponese è un perno da ferramenta.
Il cricco antiritorno della manovella i giapponesi lo hanno messo sull'ultimo ingranaggio del treno pellicola, il più veloce (quello nero a forma di virgola) e fa molto rumore sia per la velocità dell'ingranaggio, sia perché i denti sono triangolari. Nella Rolleiflex i cricchetti sono due, chiusi in una cassa (che si vede aperta), agiscono su un ingranaggio lento ed il profilo a dente di sega è stato studiato in modo che la caduta del cricco sia silenziosa (infatti la rolleiflex non fa rumore alcuno quando la manovella gira all'incontrario.
L'unico ingranaggio "bello" nella YM è quello del contafotogrammi, ma è una bellezza che non corrisponde a funzionalità maggiore, anzi i numeri sono piccoli e poco visibili.