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Scatole del tempo

Inviato: 16/06/2016, 7:24
da |DDS|
Ok, ci provo... :ymblushing: x_x
Vi presento questo mio piccolo tentativo di progetto, ancora in corso d'opera.

La bozza in allegato non ha la pretesa di essere una presentazione definitiva, ma una sintesi piuttosto slegata delle idee, dei punti chiave e delle mie ispirazioni.
A tal proposito ho già avuto l'immenso piacere di ricevere da Andrea Calabresi alcune critiche costruttive delle quali faccio grande tesoro, e alle quali spererei di aggiungere anche le vostre.

Le immagini - puramente indicative, poiché scansioni acquisite ed elaborate malamente dal sottoscritto - sono tutte da pinhole; le stesse non fanno ancora parte della selezione finale.

Qualsiasi suggerimento, opinione, obiezione, insulto... sarà ben accetto.

Ciao a tutti!

Re: Scatole del tempo

Inviato: 16/06/2016, 18:10
da jacopolf
Enrico interessantissimo progetto. I miei più sentiti complimenti. Posso solo immaginare che parto siano state quelle parole che accompagni alle bellissime immagini. Immagino anche che le stesse siano una (de)limitazione delle tue intenzioni, desideri e tensioni creative.
Parlando di ciò che scrivi in relazione alle tue immagini (non ho ancora capito se mi convince o no il fatto che un autore mi spieghi cosa ha voluto fare, ma di ciò se ne potrà parlare altrove), mi viene solo da porti questa breve riflessione.

Se ho capito bene la scelta del soggetto della ripresa, il bosco, dipende dalla sua apparente immobilità, la quale, al contrario ritieni sia continua tensione e gioco con se stesso. Come, appunto, se “viaggiasse […] dentro se stessa”. Questa apparente immobilità è, evidentemente, determinata dalla nostra esperienza del tempo, forse anche influenzata dalla concettualizzazione occidentale, di matrice scientifica, di spazio e tempo come entità separabili a fine di indagine, se non persino sostanzialmente separate.
La ripresa è quindi ripresa di un presente che è al tempo stesso una porzione del fluire, non è, quindi, congelamento dell’istante ma tentativo di dilatazione dello stesso. Come quei simpatici apparecchi slow motion permettono di evidenziare elementi che a occhio nudo rimangono invisibili, in modo esattamente inverso il tentativo di esplicitare il fluire potrebbe mostrare di più.

Come potrai aver capito la tua ricerca mi interessa moltissimo.

Aspetto di sapere quando e dove esporrai.
Buona fortuna!

Re: Scatole del tempo

Inviato: 16/06/2016, 19:15
da |DDS|
Caro Jacopo,
troppo buono, per ora posso solo ringraziarti per le gentili parole.

La tua puntuale riflessione tocca concetti molto interessanti e merita una discussione articolata.
Ora, ahimè, non ho molto tempo per approfondire; domani, con calma, proverò a risponderti per punti, sperando di non risultare noioso e stucchevole.

Ti anticipo solo che sono d'accordo con te: non è mai un bene specificare i propri propositi.
Queste stesse righe (che in tutta probabilità non faranno parte del lavoro) rappresentano palesemente un collo di bottiglia capace solo di strozzare l'eventuale efficacia delle mie intenzioni.
Ti dico la verità, ho riflettuto molto se rendere pubblica o meno questa bozza; ma credo molto nel confronto, e siccome ad Analogica (direttamente o indirettamente) devo gran parte della mia "formazione" e delle mie suggestioni fotografiche, ho creduto opportuno scoprire tutte le carte senza scadere nella parodia dell'artista affermato (quale io assolutamente non sono) che gioca a velare le proprie intenzioni.

Questo è un progetto ampio, che come vedi interessa anche oggetti tridimensionali con i quali interagire: l'ambiente inteso come interazione materiale, non solo visiva; il tempo stesso diventa un qualcosa con cui rapportarsi mentalmente e fisicamente, e sulla quale riflettere in termini di percezione.
Non parliamo di sola immagine e messaggio: anzi, l' immagine vuole esserne priva.
Insomma, voglio dire che presentare per la prima volta una roba del genere, per certi versi contorta e forse troppo ambiziosa per le mie capacità (sono contentissimo tu ne abbia colto il senso al primo colpo), senza una benché minima spiegazione, nelle mie attuali condizioni, avevo paura fosse davvero troppo presuntuoso.

E daje, ho riscritto un poema, e andavo pure di corsa... scusami :)
A presto e grazie ancora.

Re: Scatole del tempo

Inviato: 17/06/2016, 12:21
da |DDS|
Per completezza rispondo alla tua riflessione, poi mi taccio, promesso, e la smetto di ammorbare il forum con ste stronzate.

Trascorro moltissimo tempo nel bosco, dove ho modo di percepire anche i minimi cambiamenti della natura, e rapportarmi ad essa sotto molteplici aspetti: uno di questi è senz'altro il tempo.
Concepire spazio e tempo come singola entità è un esercizio difficilissimo per l'uomo, un concetto assoluto per la natura.

Il progetto fa leva su un gesto molto semplice: sotterrare una fotografia.
Esso innesca una serie infinita di domande (paradossi, contraddizioni e sillogismi irrisolti) sul concetto di relatività tra percezione soggettiva e circostanza oggettiva.

Di fatto si aggiunge la variabile umana (il gesto e la percezione) ad una serie di elementi naturali, e tutto risulta paradossale.
E allora, appunto, fotografando una porzione dello spazio-tempo e sotterrandola nella medesima regione spaziotemporale, quella stessa regione (per meglio dire la sua rappresentazione) viaggia dentro sé stessa, su un binario parallelo.
Una regione per altro immobile che, al pari del suo duplicato, si muove esclusivamente nel tempo: viaggia nel tempo.

Un rompicapo: la stessa capsula interrata rappresenta una serie infinita di scatole cinesi, contenenti ciascuna un elemento, un concetto, tra loro apparentemente slegati: dal parallelismo tra realtà e referente, al principio di indeterminazione.
In realtà sono legami sottili ma molto solidi (che spaziano dal concreto all'astrazione), i quali a mio avviso non mettono freni all' interpretazione né all'immaginazione, pur mantenendo una certa aderenza con l' "opera".
La coerenza sta nel filo sottilissimo che lega (fisicamente, concettualmente ed anche semanticamente, perché no) le Scatole, il Tempo, la Luce, lo Spazio, la Fotografia.

In realtà è tutto molto più semplice di quanto sembri, o quantomeno può diventarlo.
Tutto, ripeto, ruota sui concetti di assoluto e relativo; ma al netto della retorica, il lavoro (a mio avviso) potrebbe reggersi anche sui semplici gesti del fotografare e dell' "incapsulare".
Si può approfondire, ma anche limitarsi a guardare l'immagine appesa al muro, speculare su di essa o considerarla un documento: a quel punto la capsula diventa semplice ambasciatrice di un'informazione oggettiva, e l'Arte si fa da parte.
E' un lavoro bipolare, insomma, come me @-) :) .

Purtroppo parlarne quì è un pò come rimettere il dentifricio nel tubetto.
Ecco, a proposito di dentifrici, di informazione e di codifica, in parallelo sto dedicandomi ad un altra roba sull'entropia ed i ricordi, che si lega a questo progetto e ne approfondisce alcuni aspetti da un ulteriore punto di vista. Vedremo se e cosa ne uscirà fuori...
Ciao!

Re: Scatole del tempo

Inviato: 17/06/2016, 16:15
da jacopolf
Ho sensazione che il gioco delle parole ti stia giocando.
Trovo estremamente interessante il tuo progetto e la scelta estetica che sta a monte di esso.
Trovo però che questa direttrice fondamentale (almeno così mi pare di leggerla nel tuo secondo scritto) dell'incapsulare e interrare una delle due coppie stampate sia per certi versi un di più. Una sorta di ripetizione inessenziale al progetto, il quale mi pare sufficientemente chiaro e conchiuso anche senza questo ultimo passaggio.
Sei sicuro che sia il gesto del "sotterrare una fotografia [...] innesca una serie infinita di domande (paradossi, contraddizioni e sillogismi irrisolti) sul concetto di relatività tra percezione soggettiva e circostanza oggettiva."? Non è già la presenza della ripresa del reale bastevole a suscitare quelle domande? A porci in tensione tra un reale oggettivo (ammesso che esista) e la nostra percezione soggettiva?
Se l'intenzione di interrare la fotografia nel luogo di ripresa è un tentativo di far vivere la dura legge del tempo anche a lei, come se si cercasse di farla mutare come muterà la natura li vicino ad essa (oppure o anche come tentativo di ricollegare la fotografia alla realtà ripresa), allora questo mi pare solo un artificio, non significativo. Una doppio inutile e per certi versi grottesco.

Devi fare una scelta a mio modestissimo avviso.
O per coerenza la stampa vivrà incapsulata per un po', o persino per sempre, vicino al luogo dove è stata ripresa (un rischio di evidente solipsismo e soprattutto addio mostra fotografica, cosa che mi dispiacerebbe un po') oppure si accetta che una volta che hai scattato, qualcosa che prima non c'era ora c'è, che quel fluire ripreso si è stato, ma in quanto tale non è più e che quindi la ricongiunzione con la realtà naturale è impossibile.
Non solo sono rette che non si toccheranno più, sono proprio due realtà differenti e per sempre separate.

Mio piccolo contributo. Seppur non chiaro.

Re: Scatole del tempo

Inviato: 17/06/2016, 17:06
da |DDS|
Ti sei spiegato benissimo, e ti ringrazio per il tuo intervento.

D'accordo, ma tu consideri solo il presente, mentre il progetto prende in considerazione un futuro indefinito.

L'intenzione è di interrare la riproduzione del reale nella realtà ripresa.
Due cose diametralmente opposte che abitano i medesimi spazi.
Due vite parallele che hanno un proprio corso nel tempo, nello stesso spazio.
Ciò che accadrà nel tempo è pura indeterminazione finché nessuno aprirà la capsula.
Il deperimento dell'immagine non ha importanza ai fini del progetto: lo avrà per l'eventuale fruitore futuro di un' immagine orfana (del progetto, dell'artista e dell' "è stato", ammesso che quest'ultimo sia esistito, ammesso che l'abbia riprodotto, ammesso che possa ancora dimostrarlo).

Il resto del tuo intervento è ampiamente condivisibile, ma interessa il presente, in un'eventuale esposizione che "documenti" ([...]) l'attuale stato delle cose, appunto, sul quale possiamo discutere e porci tutte le domande che vogliamo noi, oggi.
La capsula fondamentalmente non ti/ci riguarda: riguarda le postere generazioni, e (da sola, ripeto: orfana del progetto stesso) sottolinea, con un gesto meramente pratico e tangibile, questa divergenza tra la realtà e la sua riproduzione, a prescindere dalle mie intenzioni.


Essenziale, a mio avviso, questa duplicità; pleonastica se considerata " all'unisono".

Re: Scatole del tempo

Inviato: 17/06/2016, 17:53
da jacopolf
Forse dobbiamo accordarci sul termine riguardare.
"La capsula fondamentalmente non ti/ci riguarda: riguarda le postere generazioni, e (da sola, ripeto: orfana del progetto stesso) sottolinea, con un gesto meramente pratico e tangibile, questa divergenza tra la realtà e la sua riproduzione, a prescindere dalle mie intenzioni."

Se con riguarda intendi dire che avrà a che fare con le generazioni future posso ancora seguirti, se con riguarda intendi che è in relazione, che chiede di essere presa in considerazione dalle generazioni future, mi viene da chiedere perché.
O la persona sa cosa c'è dentro e quindi non sarebbe stato necessario interrarla, bastava esporla, documentarne l'esistenza, oppure la persona non sa cosa c'è dentro e cosa significhi e tendenzialmente non potrebbe collegare lo scatto al luogo dove è stato ripreso, ne tanto meno darsi tutte ragione del perché.
A meno che non venga esplicitato nella capsula insieme alla foto il perché. Ma mi viene ancora da chiedere, che genere di interesse potrebbe mai suscitare nelle generazioni future in più rispetto a noi oggi o ad esse venendo a conoscenza del tuo progetto?
Inoltre aggiungi che la capsula è "orfana" del progetto, è un qualcosa di staccato da esso quindi. Mi verrebbe allora da dire che essa ha valore per te ora come sottolineatura della "divergenza tra la realtà e la sua riproduzione" più che avere a che fare con le generazioni future. E' un ulteriore sottolineatura, e in quanto ulteriore forse superflua.

Continua a sembrarmi un di più. Ma forse mi sto sbagliando io. Prendi quel che dico per quel che è, una chiacchierata e poco più.

Re: Scatole del tempo

Inviato: 17/06/2016, 18:55
da |DDS|
Non sbagli assolutamente, è solo la tua opinione, per altro in parte condivisibile.
Però ti avviso, rischiamo di intrappolarci in un esercizio di eristica fine a sé stesso. :)

La capsula non chiede di esser presa in considerazione. Semplicemente, chi troverà una cosa del genere sottoterra potrà decidere se ignorarla od aprirla: non mi riguarda.

Al suo interno non ci sarà che l'immagine, senza alcuna spiegazione; chiunque la troverà (dando per scontato che qualcuno lo faccia) potrà decidere se risalire a me, ma sarà una sua scelta: non mi riguarda.

La capsula ed il suo contenuto ha "valore" per me in quanto messaggero di un documento (di un concetto, perché no) nel futuro; potrebbe avere valore anche per le generazioni a venire, chissà: non mi riguarda.

E' un'ulteriore sottolineatura se considerata nel presente; è una sottolineatura necessaria se considerata nel futuro: le immagini all'interno della capsula e quelle esposte oggi sono due cose che non convivono (se non nell'indeterminazione dell'altra che ne annienta qualsiasi possibile discussione concreta sul suo contenuto) e che non condividono il medesimo spazio, né il medesimo tempo.

Ad oggi ho facoltà di ragionare su entrambe (il mio ragionamento non deve per forza avere pregnanza oggettiva), e magari la reiterazione dello stesso concetto può risultare stucchevole, ma non posso esimermene perché, di fatto, appartiene ad entrambe. Basta solo considerarlo in contesti diversi.

Re: Scatole del tempo

Inviato: 17/06/2016, 19:22
da jacopolf
Non credo sia eristica. Bisogna solo capire se c'è del vero di cui discutere e se sia possibile trovarlo, o se sono solo opinioni che si confrontano e basta.
Secondo me la ricerca che stai portando avanti coglie qualcosa di vero, dunque discutendo di essa staremmo facendo un po' di più che il tentar di convincerci della bontà di una o dell'altra opinione. Diventa un esercizio veritativo, non eristico :)
Ciò detto penso di averti sufficientemente annoiato.
Intanto complimenti per il progetto e per la voglia di metterti in discussione.
Spero ne esca qualcosa di positivo!
A risentirci.
Jacopo

Re: Scatole del tempo

Inviato: 17/06/2016, 19:35
da |DDS|
:)

Gran bella chiacchierata e grazie ancora per l'interesse.
Ciao Jacopo, a risentirci sicuramente.