"Leica sovietica" - la storia
Inviato: 06/03/2019, 18:56
Scrisse Elmar Lang nel 20171109:
Elmar Lang ha scritto:
L'URSS...[...]
Nel nostro campo, quello fotografico, i sovietici, che già prima della guerra ed all'alba delle persecuzioni politiche (che devastarono ogni settore della società a partire dal 1928-'30 e durate fin quasi alla morte di Stalin), strinsero rapporti di collaborazione con aziende ottiche tedesche, al fine di sviluppare una propria industria fotocinematografica. Gli archivi, prima o poi ci confermeranno, o meno, se vi fu una collaborazione con la Leitz, dalla quale nacque poi la FED. Un rarissimo volume edito nei primi anni '30 e dedicato all'uso pratico della FED, la definisce "la Leica sovietica", ove viene chiaramente sottolineato come, mentre l'apparecchio tedesco -per il suo costo- era destinato ad un pubblico ristretto, quello prodotto in URSS era invece universale e quasi alla portata di chiunque, grazie anche alla produzione intensiva che, come sappiamo, aveva luogo in uno stabilimento nel quale la manodopera era composta da orfani o comunque minorenni senza famiglia.
Il grassetto è mio.
Le prime Leica sovietiche venivano sviluppate in due istituti meccanico-ottici (VOOMP e GOI) - mi riferisco sempre agli anni '32-'34 - ed alla fine questi sviluppi con dei prototipi anche, sono confluiti nella più massiva produzione della Leica sovietica nelle officine della cooperativa per la educazione duale degli orfani di guerra e minorenni privi di famiglia, così come i giovani delinquenti in via di ri-educazione. In ogni caso, questi fenomenali modelli di sviluppo, dei bambini non lasciati per strada, rappresentavano il progresso di un paese.
https://it.wikipedia.org/wiki/FED_(azienda)
Faccio riferimento ad una fonta sicura che sarebbe il materiale di Oscar Fricke The Dzerzhinsky Commune Birth of the Soviet 35 mm Camera Industry, pubblicato nel "History of Photography" - an international quarterly - http://www.fedka.com/Useful_info/Commun ... mune_A.htm
Mi interesserebbe sapere, Lang, su quale "rarissimo volume edito nei primi anni '30 e dedicato all'uso pratico della FED, la definisce "la Leica sovietica" ti riferisci? Grazie.
Per ora, per la parte della tua supposizione che anche Leitz contribui allo sviluppo della Leica dei poveri in USSRS, dobbiamo attendere l'apertura degli archivi, se ci siano. Dico questo perché è noto che ce n'erano tante repliche Leica a vite, in Giappone, Cina, Francia, Italia...
Nel frattempo, aggiungo un'altra fonte di quel periodo, che era il libro dei ricordi, il famoso "Poema pedagogico" (Road to Life, ed in EN - ) di A.S.Makarenko, il pedagogo principale nella Comune Dzerzhinsky, che posseggo in PDF, ma non vorrei troppo appesantire questo server... vediamo... In questo suo materiale enorme, lui narrava come nel 1932 si presentò un chekista nel capotto in pelle, e avvisò tutti che nella Comune, per decreto, si avrebbero prodotte "Le Leica".
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Elmar Lang ha scritto:
L'URSS...[...]
Nel nostro campo, quello fotografico, i sovietici, che già prima della guerra ed all'alba delle persecuzioni politiche (che devastarono ogni settore della società a partire dal 1928-'30 e durate fin quasi alla morte di Stalin), strinsero rapporti di collaborazione con aziende ottiche tedesche, al fine di sviluppare una propria industria fotocinematografica. Gli archivi, prima o poi ci confermeranno, o meno, se vi fu una collaborazione con la Leitz, dalla quale nacque poi la FED. Un rarissimo volume edito nei primi anni '30 e dedicato all'uso pratico della FED, la definisce "la Leica sovietica", ove viene chiaramente sottolineato come, mentre l'apparecchio tedesco -per il suo costo- era destinato ad un pubblico ristretto, quello prodotto in URSS era invece universale e quasi alla portata di chiunque, grazie anche alla produzione intensiva che, come sappiamo, aveva luogo in uno stabilimento nel quale la manodopera era composta da orfani o comunque minorenni senza famiglia.
Il grassetto è mio.
Le prime Leica sovietiche venivano sviluppate in due istituti meccanico-ottici (VOOMP e GOI) - mi riferisco sempre agli anni '32-'34 - ed alla fine questi sviluppi con dei prototipi anche, sono confluiti nella più massiva produzione della Leica sovietica nelle officine della cooperativa per la educazione duale degli orfani di guerra e minorenni privi di famiglia, così come i giovani delinquenti in via di ri-educazione. In ogni caso, questi fenomenali modelli di sviluppo, dei bambini non lasciati per strada, rappresentavano il progresso di un paese.
https://it.wikipedia.org/wiki/FED_(azienda)
Faccio riferimento ad una fonta sicura che sarebbe il materiale di Oscar Fricke The Dzerzhinsky Commune Birth of the Soviet 35 mm Camera Industry, pubblicato nel "History of Photography" - an international quarterly - http://www.fedka.com/Useful_info/Commun ... mune_A.htm
Mi interesserebbe sapere, Lang, su quale "rarissimo volume edito nei primi anni '30 e dedicato all'uso pratico della FED, la definisce "la Leica sovietica" ti riferisci? Grazie.
Per ora, per la parte della tua supposizione che anche Leitz contribui allo sviluppo della Leica dei poveri in USSRS, dobbiamo attendere l'apertura degli archivi, se ci siano. Dico questo perché è noto che ce n'erano tante repliche Leica a vite, in Giappone, Cina, Francia, Italia...
Nel frattempo, aggiungo un'altra fonte di quel periodo, che era il libro dei ricordi, il famoso "Poema pedagogico" (Road to Life, ed in EN - ) di A.S.Makarenko, il pedagogo principale nella Comune Dzerzhinsky, che posseggo in PDF, ma non vorrei troppo appesantire questo server... vediamo... In questo suo materiale enorme, lui narrava come nel 1932 si presentò un chekista nel capotto in pelle, e avvisò tutti che nella Comune, per decreto, si avrebbero prodotte "Le Leica".
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