Ciao
Dunque, partendo dalla fine, il come: non molto tempo fa sono stato a Napoli con la mia biottica Yashica.
La città è piena di B&B (anche troppo) e turisti (molto più di quanto la TV ometta casualmente di segnalare), molti dei quali con attrezzatura fotografica l'ho trovata decisamente migliorata; almeno nelle zone turistiche ho avuto timore zero a sfoderare la fotocamera, nelle altre sono stato leggermente circospetto, come li sono dappertutto, fosse stato solo per evitare domande quando avevo fretta.
Con la Yashica al collo, personalmente, ho collezionato, oltre ai soliti sguardi di ammirazione (la scambiano per Rolleiflex
) almeno tre momenti-discorso da parte di sconosciuti, attirati dalla fotocamera insolita, conoscitori o nostalgici, oltre il "via libera" a scattare da parte degli stessi, altre persone ed esercenti, sorridenti e meravigliati.
Riguardo al cosa: la zona da te scelta è, sì, alquanto strategica, benché fuori dal tessuto urbano centrale.
Piccolo itinerario, a piedi (che potrai compiere a pezzi coi mezzi): omettendo la zona del Vomero, che trovo poco interessante, o quantomeno al pari di altri quartieri di altre città, comincia dal vicino panorama dal piazzale della Certosa di San Martino, che potrai visitare assieme al Castel Sant'Elmo, poi discendi i gradoni Montecalvario, che trovo assai affascinanti e "alieni", arriverai direttamente in cima a Spaccanapoli, da cui parte il centro storico. Nel primo tratto troverai pizzerie, banchi del pesce e della frutta, negozi di alimentari assai caratteristici e fotogenici e potrai divagare un po' tra i "Quartieri Spagnoli" e la zona rionale della "Pignasecca".
Incontrerai poi via Roma (o Toledo, a periodi alterni) che ti porterà, a scelta, ancora più verso il centro o verso Piazza del Plebiscito e il mare.
Al centro, tra le chiese piccole e grandi, da non sottovalutare essendo teche d'arte che possono nascondere tele di Luca Giordano, chiostri magnifici o ipogei con ossa umane..., i vicoli ad altissimo contrasto, metaforicamente e fotograficamente (il "basso" a pochi metri dalla pasticceria blasonata, ad esempio) il ritratto ambientato potrà essere il tuo pane, a patto di avere un po' di faccia tosta o fingerti tuirsta-turista (da calzino bianco e sandali), o anche solo la caccia al dettaglio inusitato, antichissimo, gargantuesco, affascinante.
Verso il mare, invece, discenderai la via dello "shopping", passando per teatri e gallerie cittadine, spazi decisamente più ampi e l'ancora più ariosa veduta sul Golfo, la cui passeggiata arriva fino all'inizio della collina di Posillipo, tra castelli, porticcioli, moli, attracchi dei traghetti e spiaggette (libere), su cui sicuramente troverai bagnanti bambini che si tuffano.
Non mi preoccuperei poi del tempo atmosferico: c'è il sole e il cielo azzurro, bene, piove, bene lo stesso, visto che la città, a differenza di altri agglomerati piatti, grazie alla sua orografia spesso genera temporali affascinanti, ventosi e maestosi, soprattutto sul mare.
Ah, cosa più importante: abbuffati di pizza e dolci.