Pagina 1 di 3
Manifesti pubblicitari fotografici
Inviato: 08/10/2017, 20:53
da ammazzafotoni
Ciao
Condivido col forum una curiosità che ho trovato in un esposizione di libri in strada.
Sarà un caso, ma entrambi i manifesti prendono di mira (o in giro...) i Giapponesi.
Re: Manifesti pubblicitari fotografici
Inviato: 08/10/2017, 22:18
da -Sandro-
Le tre motivazioni indicate nell'ultimo volantino sono una più agghiacciante dell'altra.
Re: Manifesti pubblicitari fotografici
Inviato: 09/10/2017, 9:41
da Elmar Lang
Salve,
lo stile di quelle pubblicità, vecchie di mezzo secolo, fa quasi tenerezza ed è nel tono caratteristico delle pubblicità un po' "urlate" di quel tempo.
Circa la scelta adottata dal m.o. Kamakura San, potranno esservi varie opinioni; certo è che grazie alle fotocamere dell'Est europeo (indipendentemente dal giudizio storico e politico che si voglia dare al sistema che dominò i paesi del ComEcon/Patto di Varsavia), tanti fotografi giovani e meno giovani, uniti dal fatto di avere le tasche abbastanza vuote, poterono acquistare fotocamere tutto sommato buone e con ottiche spesso molto buone, a prezzi abbordabili.
La Rolleiflex SL35, pur dotata di eccellenti ottiche, fu l'inizio del disastro per l'azienda di Braunschweig/Singapore.
Re: Manifesti pubblicitari fotografici
Inviato: 09/10/2017, 11:16
da franzbulg
La pubblicità Rolleiflex avrà scelto la versione nera della SL35 per cercare di camuffare il cosiddetto “pulsante della vergogna” per la misurazione esposimetrica in stop down.
E lo dico da amante di quella macchinetta dalle forme così misurate e morbide che nel mio esemplare cromato fa risaltare ancor più quel pulsantone scuro come un bitorzolo sul naso.
Re: Manifesti pubblicitari fotografici
Inviato: 09/10/2017, 12:39
da Elmar Lang
Beh dai, il "pulsante della vergogna" era assai meno visibile della vistosa leva di chiusura-diaframma/accensione-esposimetro delle pur molto buone Praktica (Pentacon-DDR) con attacco 42x1 e lettura esposimetrica TTL di tipo non "Electric".
La SL35 fu una fotocamera dalle linee assai semplici e gradevoli, ma che se non sbaglio rivelò dei punti deboli, accentuati poi nella produzione a Singapore ove i controlli qualitativi furono spesso assai carenti, nonostante i giuramenti del sin troppo dinamico Dr. Peesel (allora capo di Rollei).
Sappiamo tutti purtroppo, a fronte di progetti assai interessanti, come andò a finire l'avventura di Rollei in quegli anni.
Re: Manifesti pubblicitari fotografici
Inviato: 09/10/2017, 12:44
da franzbulg
Al pulsantone stile Rischiatutto ci ho fatto infine l’abitudine, e pure al movimento dell’esposimetro, che non è svelto e nervoso, ma scendendo ha un movimento quasi d’inchino e salendo come di sbadiglio. È chiaro adesso quanto ami questa macchina? (Made in Germany, ça va sans dire).
Re: Manifesti pubblicitari fotografici
Inviato: 12/10/2017, 16:47
da SEVENTH SON
Ho trovato uno scatolone pieno di giornali "Domenica del corriere " 1964 , vi scansiono alcuni annunci fotografici dell'epoca .
Maman a tutti
Re: Manifesti pubblicitari fotografici
Inviato: 13/10/2017, 10:21
da SEVENTH SON
Re: Manifesti pubblicitari fotografici
Inviato: 13/10/2017, 20:36
da SEVENTH SON
Re: Manifesti pubblicitari fotografici
Inviato: 13/10/2017, 21:34
da ammazzafotoni
Come funzionavano questi caricatori "rapid" senza riavvolgimento?