Ti rispondo e poi la chiudo qua.chromemax ha scritto:Mi sa che hai le idee confuse, il procedimento ibrido non è roba che usano i professionisti, semplicemente perché questi non hanno tempo da perdere o un rischio inutile da accollarsi. Se lo fanno è per "vezzo" non certo per motivi tecnici (che poi vendano il vezzo a chi ci capisce poco ci sta tutto).NNNN_AAAA ha scritto:Ora si lavora proprio così, il fatto che non lo faccia tu non vuol dire che tutti seguano il tuo esempio. Ciò non vuol dire che sia sparito chi per arrivare ad un file (che sia per una rivista, un catalogo, qualsiasi cosa necessiti di essere stampato) parte da una stampa in camera oscura.
Se ti serve un file (ma anche se ti serve una stampa fine-art da quello che ho visto ultimamente) si lavora meglio, più velocemente e con risultati migliori col digitale, il resto sono "fanfalucche",No, ma hai fatto intendere che tutto sommato tuttto sto fare i test è abbastanza inutile se si usa lo scanner.NNNN_AAAA ha scritto:E non ho mai detto che procedimento ibrido significa approssimazione.
Esistono professionisti, per esempio nel mondo della moda, che scattano ancora a pellicola. Ti potrà sembrare strano ma è così. Dai provini a contatto o ingranditi scelgono cosa pubblicare e poi si rivolgono a chi sa usare un Imacon o uno scanner a tamburo e producono un file (da negativo o diapositiva) da consegnare al cliente. Te lo dico perché qualcuno è un amico e so benissimo come lavora. Non si tratta di risultati migliori in "termini numerici" ma di pasta che la pellicola ha e il digitale no. E il punto non è il vezzo. Che non ho mai tirato in ballo in questa discussione. Ma per fortuna, anche se passa attraverso uno scanner, una foto a pellicola ha sempre una resa abbastanza inconfondibile.
Non ho fatto intendere un bel nulla. Ho solo detto che le pellicole ora sono ottimizzate per la scansione.
Ora non so chi tu sia, dove viva ecc. Però o menti sapendo di mentire o sei una persona pochissimo curiosa. Informati meglio e vedrai che la ragione non sta per nulla dalla tua parte. E non perché lo dico io.