Ferrania P30 test... ancora
Inviato: 15/01/2018, 16:23
Il clamore suscitato da questa pellicola e la bagarre sulle sue caratteristiche, che si è innescata qui ma soprattutto su facebook arrivando anche di striscio su photrio, e nella quale, mio malgrado, mi sono ritrovato a causa del test che ho fatto e pubblicato qui, mi ha spinto ad approfondire la questione.
La cosa che mi pareva strana era la grande discrepanza tra i miei risultati e le indicazioni di sviluppo fornite nel datasheet; possibile che ci fossero così grandi differenze di tempo di sviluppo e di sensibilità effettiva? Possibile che alla Ferrania nessuno abbia gettato un'occhio sui negativi che escono usando 13 minuti di sviluppo in D-76 1+1, quando io ottengo un contrasto già un pelo alto con soli 5 minuti? O sono io che sbaglio qualcosa? Eppure uso la stessa metodologia di test anche con altre pellicole ottenendo risultati in linea con quanto ottenuto da altri, ma non è così con la P30.
Appena sono riuscito a mettere le mani su un paio di rullini di P30 e a trovare un po' di tempo, ho voluto mettermi nella condizione di un semplice fotoamatore che acquista per la prima volta questa pellicola, scatta in una bella giornata di sole, scarica da internet il Processing Chart v.1.5 e sviluppa semplicemente seguendo le indicazioni. Inoltre per avere una controprova del mio sistema di test, ogni spezzone è stato preventivamente esposto, con le mie solite metodologie, con una steptablet per poter poi derivare la curva caratteristica.
Il rullino è stato suddiviso in tre spezzoni, di ogni spezzone la prima parte è stata esposta in condizioni controllate con una step tablet, quindi sempre lo stesso spezzone è stato caricato in macchina e sono stati fatti degli scatti di una scena con contrasto N+0,3 (una differenza tra Zona III e Zona VII di 4,3 stop), quindi leggermente contrastata, in modo da ottenere un unica pellicola contenenet sia la step tablet che le riprese in modo da rendere il trattamento il più possibile omogeneo. Ho scelto due combinazioni comuni, D-76 1+1, lo stesso sviluppo usato per il mio test, e l'R09 one shot (Rodinal).
Lo spezzone sviluppato in D-76 1+1 (200ml+200ml) è stato esposto ad una sensibilità di 50 iso quindi sviluppato con una sviluppatrice Jobo in agitazione continua (rotazione 7) per 13'00" a 20°C. Allo sviluppo è seguito un bagno di arresto preparato con 15g/litro di acido citrico per 60" e poi 3 minuti di fissaggio in Ilford Hypam 1+4, quindi il lavaggio usando il metodo Ilford.
Lo spezzone sviluppato in R09 1+50 è stato esposto alla sensibilità di 80 iso e sviluppato per 14'00" con una tank Paterson tenuta a bagnomaria in una vasca termostata a 20°C agitando continuamente per i primi 30" e poi ribaltando 4 volte la tank di 180°ogni 30" di trattamento successivi. Per evitare il sovrasfruttamento dello sviluppo, sono stati usati 10ml di R09 concentrato. Arresto e fissaggio e lavaggio sono stati fatti come per il D-76.
Con l'ultimo spezzone ho usato le indicazioni risultanti del mio test e cioé sviluppo in D-76 1+1 per 4'30" (200ml+200ml) ed una sensibilità di 12iso (si, proprio 12), a 20°C con agitazione continua per il primo minuto e poi ogni 30" (stesse modalità descritte sopra). Idem come sopra per arresto, fissaggio e lavaggio.
La cosa che mi pareva strana era la grande discrepanza tra i miei risultati e le indicazioni di sviluppo fornite nel datasheet; possibile che ci fossero così grandi differenze di tempo di sviluppo e di sensibilità effettiva? Possibile che alla Ferrania nessuno abbia gettato un'occhio sui negativi che escono usando 13 minuti di sviluppo in D-76 1+1, quando io ottengo un contrasto già un pelo alto con soli 5 minuti? O sono io che sbaglio qualcosa? Eppure uso la stessa metodologia di test anche con altre pellicole ottenendo risultati in linea con quanto ottenuto da altri, ma non è così con la P30.
Appena sono riuscito a mettere le mani su un paio di rullini di P30 e a trovare un po' di tempo, ho voluto mettermi nella condizione di un semplice fotoamatore che acquista per la prima volta questa pellicola, scatta in una bella giornata di sole, scarica da internet il Processing Chart v.1.5 e sviluppa semplicemente seguendo le indicazioni. Inoltre per avere una controprova del mio sistema di test, ogni spezzone è stato preventivamente esposto, con le mie solite metodologie, con una steptablet per poter poi derivare la curva caratteristica.
Il rullino è stato suddiviso in tre spezzoni, di ogni spezzone la prima parte è stata esposta in condizioni controllate con una step tablet, quindi sempre lo stesso spezzone è stato caricato in macchina e sono stati fatti degli scatti di una scena con contrasto N+0,3 (una differenza tra Zona III e Zona VII di 4,3 stop), quindi leggermente contrastata, in modo da ottenere un unica pellicola contenenet sia la step tablet che le riprese in modo da rendere il trattamento il più possibile omogeneo. Ho scelto due combinazioni comuni, D-76 1+1, lo stesso sviluppo usato per il mio test, e l'R09 one shot (Rodinal).
Lo spezzone sviluppato in D-76 1+1 (200ml+200ml) è stato esposto ad una sensibilità di 50 iso quindi sviluppato con una sviluppatrice Jobo in agitazione continua (rotazione 7) per 13'00" a 20°C. Allo sviluppo è seguito un bagno di arresto preparato con 15g/litro di acido citrico per 60" e poi 3 minuti di fissaggio in Ilford Hypam 1+4, quindi il lavaggio usando il metodo Ilford.
Lo spezzone sviluppato in R09 1+50 è stato esposto alla sensibilità di 80 iso e sviluppato per 14'00" con una tank Paterson tenuta a bagnomaria in una vasca termostata a 20°C agitando continuamente per i primi 30" e poi ribaltando 4 volte la tank di 180°ogni 30" di trattamento successivi. Per evitare il sovrasfruttamento dello sviluppo, sono stati usati 10ml di R09 concentrato. Arresto e fissaggio e lavaggio sono stati fatti come per il D-76.
Con l'ultimo spezzone ho usato le indicazioni risultanti del mio test e cioé sviluppo in D-76 1+1 per 4'30" (200ml+200ml) ed una sensibilità di 12iso (si, proprio 12), a 20°C con agitazione continua per il primo minuto e poi ogni 30" (stesse modalità descritte sopra). Idem come sopra per arresto, fissaggio e lavaggio.