Ferrania P-30 (new) -Test-
Inviato: 01/12/2019, 23:11
Dopo quasi due anni di assenza dopo l'uscita della versione alfa, la Ferrania ha ricominciato a distribuire nuovi lotti della sua pellicola P-30, per adesso solo piccoli quantitativi e solo a venditori selezionati.
Sin dall'apertura della campagna per la raccolta fondi, la faccenda Ferrania è stata abbastanza "divisiva" e all'uscita della P-30 alfa una parte del web dedicato alla fotografia analogica è stato protagonista di polemiche al calor bianco nelle quali mi sono indirettamente trovato coinvolto anche io per il test sensitoemtrico che avevo fatto, pubblicato come documento pdf qui sul forum e che può essere scaricato qui:
Test Ferrania P-30 alfa
A seguito delle polemiche, che sono arrivate di striscio fino su apug (ora photrio), ho difeso i risultati ottenuti nel mio test, ottenendo una prova di validità indiretta, in questo post:
ferrania-p30-test-ancora-t16869.html
Qualche settimana prima della distribuizione della nuova P-30 ho avuto la possbilità di poter testare in anteprima un paio di rullini di pre-produzione e tutto il cappello scritto sopra si è reso necessario perché la nuova P-30 è sostanzialmente la stessa pellicola della versione alfa per cui rimando ai due link sopra per le curve caratteristiche e le curve contrasto/sviluppo; non avrebbe avuto senso ripostare un test sostanzialmente identico a quello già fatto. A dimostrazione publico qui sotto due curve caratteristiche per lo stesso tempo di sviluppo (8 minuti) E' abbastanza evidente che l'inviluppo della curva è sostanzialmente identico tranne una leggera divergenza nella parte alta della curva forse causata da tolleranze nella procedura di test o da lotti differenti di prodotto.
Ho colto l'occasione di questa nuova prova per trovare conferma di alcune caratteristiche della Ferrania P-30 che a suo tempo furono aspramente criticate, come ad esempio la scarsa sensibilità al rosso di questa pellicola: Da questa immagine test si vede come la pellicola sia affetta da alcuni difetti di fabbricazione dato che la pellicola era un campione di pre-produzione, ma da un'occhiata al color checker si nota come i colori caldi --giallo, arancio e rosso-- sono riprodotti con tonalità di grigio piuttosto scure. Si consideri che la scatola dietro i cartelli su cui poggia la testa è di un bel colore arancione acceso.
Non avevo uno scatto di un color checker fatto con un'altra pellicola ma ne ho preso uno dal web, una Tri-X e, con le debite cautele di un confronto poco ortodosso, le differenze sono lampanti.
Sensibilità
La sensibiità effettiva di questa pellicola è stato l'argomento che ha generato più polemiche in assoluto. Lo ribadisco anche in questa sede, i risultati dei miei test non sono, non vogliono essere e non possono essere sostitutivi di quelli dei fabbricanti, essi sono il frutto della calibrazione dei materiali per la mia catena di lavoro; dai risultati dei miei test ottengo negativi ben bilanciati e facili da stampare, punto, per cui è assai probabile che in catene diverse o in un sistema ibrido si possano ottenere buoni risultati con altri parametri di esposizione e sviluppo.
Detto questo, per me, la sensibilità di questa pellicola è ancora bassa, molto bassa (come la alfa) e la bassa sensibilità si porta appresso anche un contrasto alto, molto alto che deve essere controllato con un attento sviluppo.
Ma anche senza fare i test, basta mettere la pellicola nell'ingranditore e mettere l'occhio al focometro per rendersi conto che la grana quasi inesistente della Ferrania P-30 è incompatibile con la sensibilità dichiarata: Da queste immagini riprese dall'oculare del focometro si "vede" (mi scuso per la qualità) che la grana della P-30 ha una dimensione paragonabile a quella della T-Max 100 ma essendo una 80 iso a tecnologia classica la grana avrebbe dovuto essere ben più presente.
Aprofittando di uno sparuto giorno di sole ho scattato qualche fotografia: Il contrasto tendenzialmente alto di alcuni scatti, in una giornata di sole con ombre piuttosto chiuse, l'ingranditore con l'illuminazione a condensatori e la nuovisima carta Ilford Multigrade V dal piede ripido, sono il combinato disposto peggiore per questa pellicola dalle alteluci nervose e infatt anche su monitor è visibile una certa compressione tonale.
Sicuramente un ingranditore a luce diffusa aiuta nella stampa a mantenere in riga le alteluci della P-30 e se l'unica opzione sono i condensatori allora una carta dal piede più lungo e/o una adeguata prevelatura possono rivelarsi degli importanti alleati.
Le conclusioni sulla Ferrania P-30 new riamangono quindi le stesse della versione alfa ai cui test e alle cui considerazioni rimando attraverso i link riportati sopra.
Sin dall'apertura della campagna per la raccolta fondi, la faccenda Ferrania è stata abbastanza "divisiva" e all'uscita della P-30 alfa una parte del web dedicato alla fotografia analogica è stato protagonista di polemiche al calor bianco nelle quali mi sono indirettamente trovato coinvolto anche io per il test sensitoemtrico che avevo fatto, pubblicato come documento pdf qui sul forum e che può essere scaricato qui:
Test Ferrania P-30 alfa
A seguito delle polemiche, che sono arrivate di striscio fino su apug (ora photrio), ho difeso i risultati ottenuti nel mio test, ottenendo una prova di validità indiretta, in questo post:
ferrania-p30-test-ancora-t16869.html
Qualche settimana prima della distribuizione della nuova P-30 ho avuto la possbilità di poter testare in anteprima un paio di rullini di pre-produzione e tutto il cappello scritto sopra si è reso necessario perché la nuova P-30 è sostanzialmente la stessa pellicola della versione alfa per cui rimando ai due link sopra per le curve caratteristiche e le curve contrasto/sviluppo; non avrebbe avuto senso ripostare un test sostanzialmente identico a quello già fatto. A dimostrazione publico qui sotto due curve caratteristiche per lo stesso tempo di sviluppo (8 minuti) E' abbastanza evidente che l'inviluppo della curva è sostanzialmente identico tranne una leggera divergenza nella parte alta della curva forse causata da tolleranze nella procedura di test o da lotti differenti di prodotto.
Ho colto l'occasione di questa nuova prova per trovare conferma di alcune caratteristiche della Ferrania P-30 che a suo tempo furono aspramente criticate, come ad esempio la scarsa sensibilità al rosso di questa pellicola: Da questa immagine test si vede come la pellicola sia affetta da alcuni difetti di fabbricazione dato che la pellicola era un campione di pre-produzione, ma da un'occhiata al color checker si nota come i colori caldi --giallo, arancio e rosso-- sono riprodotti con tonalità di grigio piuttosto scure. Si consideri che la scatola dietro i cartelli su cui poggia la testa è di un bel colore arancione acceso.
Non avevo uno scatto di un color checker fatto con un'altra pellicola ma ne ho preso uno dal web, una Tri-X e, con le debite cautele di un confronto poco ortodosso, le differenze sono lampanti.
Sensibilità
La sensibiità effettiva di questa pellicola è stato l'argomento che ha generato più polemiche in assoluto. Lo ribadisco anche in questa sede, i risultati dei miei test non sono, non vogliono essere e non possono essere sostitutivi di quelli dei fabbricanti, essi sono il frutto della calibrazione dei materiali per la mia catena di lavoro; dai risultati dei miei test ottengo negativi ben bilanciati e facili da stampare, punto, per cui è assai probabile che in catene diverse o in un sistema ibrido si possano ottenere buoni risultati con altri parametri di esposizione e sviluppo.
Detto questo, per me, la sensibilità di questa pellicola è ancora bassa, molto bassa (come la alfa) e la bassa sensibilità si porta appresso anche un contrasto alto, molto alto che deve essere controllato con un attento sviluppo.
Ma anche senza fare i test, basta mettere la pellicola nell'ingranditore e mettere l'occhio al focometro per rendersi conto che la grana quasi inesistente della Ferrania P-30 è incompatibile con la sensibilità dichiarata: Da queste immagini riprese dall'oculare del focometro si "vede" (mi scuso per la qualità) che la grana della P-30 ha una dimensione paragonabile a quella della T-Max 100 ma essendo una 80 iso a tecnologia classica la grana avrebbe dovuto essere ben più presente.
Aprofittando di uno sparuto giorno di sole ho scattato qualche fotografia: Il contrasto tendenzialmente alto di alcuni scatti, in una giornata di sole con ombre piuttosto chiuse, l'ingranditore con l'illuminazione a condensatori e la nuovisima carta Ilford Multigrade V dal piede ripido, sono il combinato disposto peggiore per questa pellicola dalle alteluci nervose e infatt anche su monitor è visibile una certa compressione tonale.
Sicuramente un ingranditore a luce diffusa aiuta nella stampa a mantenere in riga le alteluci della P-30 e se l'unica opzione sono i condensatori allora una carta dal piede più lungo e/o una adeguata prevelatura possono rivelarsi degli importanti alleati.
Le conclusioni sulla Ferrania P-30 new riamangono quindi le stesse della versione alfa ai cui test e alle cui considerazioni rimando attraverso i link riportati sopra.