Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Discussioni su pellicole, carta e chimica per la fotografia in bianco e nero

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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Messaggio da Silverprint »

.Leo. ha scritto:Quindi ora bisogna capire come intervenire sul negativo per correggere gli o/errori che ritroviamo in stampa..
Esposizione e sviluppo!
Esattissimo! :) Ti ringrazio per l'attenzione con cui segui il filo, nonostante i miei sforzi non so quanto risulti comprensibile :-s .

Una prima serie di indicazioni è giá venuta fuori e riguarda lo sviluppo con tre casi possibili:

1) Sovra-sviluppo.
Il sovra-sviluppo produce un negativo dal contrasto eccessivo e per corregegre è necessario stampare con contrasto basso (o intervenire con bruciature od altro sui toni chiari). Quando si accoppia però ad una sotto-esposizione il contrasto risultante potrebbe anche essere normale, il caso specifico si distingue (è sotto-esposto) per il dettaglio insufficiente nei toni scuri e/o l'assenza contemporanea di un "nero" adeguato. Naturalmente se lo stesso negativo avesse ricevuto una esposizione adeguata il contrasto risultante sarebbe più elevato del normale.

2) Sotto-sviluppo.

Il sotto-sviluppo produce un negativo dal contrasto troppo basso. Se si accoppia ad una sovra-esposizione il contrasto risultante potrebbe anche essere normale, ma i toni scuri dell'immagne non avrebbero abbastanza "peso". Se è blando non è un errore grave. È in ogni modo preferibile un leggero sotto-sviluppo ad un leggero sovra-sviluppo, per cui in caso di dubbio meglio sviluppare un po' di meno che un po' di più.

3) Sviluppo adeguato. Il negativo si stampa bene sul grado 2.

Per regolare lo sviluppo dobbiamo intervenire sulla sua energia, riducendola od aumentandola alla bisogna. Tra le varie opzioni è quasi sempre preferibile intervenire sul tempo.

Intervenire sulla temperatura, nel range tollerato (18-24° C) è particolarmente rognoso (provate a sviluppare a 18°C in piena estate :)) ), spesso non da margine sufficiente e a volte produce anche risultati strani poiché non tutti i componenti del rivelatore cambiano la loro attivitá nello stesso modo al variare della temperatura.
Intervenire sulla diluizione produce variazioni di aspetto dell'immagine più marcate del cambio del tempo, come aumento eccessivo della grana all'aumentare della concentrazione, o effetti di compensazione inattesi alle alte diluizioni, può cambiare anche l'effetto bordo, etc.
Variare l'agitazione non da margine di manovra sufficiente e produce una variazione di densitá maggiormente localizzata nelle sole alte luci; variare l'agitazione è un controllo fine, di rifinitura.

Però, però... il negativo una volta fatto mica si può aggiustare! X(
Giusta lamentela! :(

E poi non che è che ci siano tante alternative allo "sbaglia e impara"... e visto che a sbagliare si sbaglia comunque, mi pare una buona idea quella d'essere in condizione d'imparare dagli errori! :D


Qual'é quindi la soluzione? La soluzione è nell'esperienza. Bisogna imparare a valutare il contasto della scena e per approssimazioni successive avvicinarsi allo sviluppo ideale.

Comunque un tempo di sviluppo abbastanza centrato e una esposizione corretta risolvono veramente la maggioranza delle situazioni possibili.
Quindi inizialmente è sufficiente concetrarsi sull'esposizione che è il fattore più determinante e cercare un tempo di sviluppo che sia un buon compromesso, vale a dire un tempo di sviluppo che consenta di stampare la stragrande maggioranza delle immagini tra i gradi 1 e 3. Funziona già molto bene dato che di solito i problemi le carte li danno per gradi ancora più bassi e più alti.

Una volta trovato un tempo di sviluppo abbastanza centrato, se si desidera di più si può cercare un tempo di sviluppo adatto alle situazioni di contrasto molto elevato ed uno per le situazioni di contrasto molto basso. A quel punto sarete davvero molto avanti ed i risultati saranno abbstanza stupefacenti ;) .

E quindi visto che, come già detto in precedenza, esporre per le ombre è necessario e sviluppare per le luci "solo" molto consigliabile, d'ora in avanti ci concentremo sull'esposizione... (-|


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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Messaggio da chromemax »

Anche la HP-5 anche se in maniera molto accentuata ha questa tendenza
Ho fatto un refuso nel mio post sopra, intendevo dire:"Anche la HP-5 anche se in maniera meno accentuata ha questa tendenza"

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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Messaggio da Silverprint »

:D Non me ne ero proprio acorto! Mi pareva talmente chiaro che avevo letto come se tu avessi scritto bene! :))

A proposito... Non sempre gli "errori" sono errori ed un intermezzo con immagine ci sta bene. Un famossimo fotografo, Helmut Newton, usava con l'HP-5 uno sviluppo compensatore, dandoci giù anche pesante (sovra-sviluppo) per avvicinare la spalla, ovvero produrla appositamente a livelli di esposizione non particolarmente elevati, proprio per NON avere modulazione dei toni chiari ed ottenere su chiarissimi incarnati un effetto "gessoso". C'è anche della sovra-esposizione, sia per tenere le luci ben sulla spalla, sia per avere (una volta sovra-esposta la stampa) neri super brillanti, ma modulati. Quel po' di sovra-esposizione consente anche la libertà di fare delle mascherature sui "neri" senza che essi, per via della riduzione dell'esposizione, neri non siano più.

Qui: http://www.sessionmagazine.com/img/artw ... otos05.jpg

E un esempio all'opposto, il "White Oak Dance Project" fotografato da Annie Leibovitz

Qui (non è un granché, l'originale invece spacca): http://www.iphotocentral.com/Photos/and ... L-1578.jpg

Per avere gran morbidezza e neri molto aperti, quasi assenti, oltre ad una leggera sovra-esposizione è stato creato apposta un velo dicroico. La pellicola è l'FP-4, sviluppata in Rodinal, per creare il velo dicroico non è stato usato il bagno d'arresto sostituito da un unico risciacquo.
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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Messaggio da .Leo. »

Esattissimo! :) Ti ringrazio per l'attenzione con cui segui il filo, nonostante i miei sforzi non so quanto risulti comprensibile :-s .
Vai tranquillo! per quanto mi riguarda è chiarissimo, con un approccio diretto e pratico.. fossero tutti così chiari!
Io quello che hai scritto fino ad ora lo metterei stampato sulla porta di ogni CO.. da ripetere come un mantra fino a quando non sogni di essere una porta! :) ..ci sono arrivato a testate, mi rendo conto che possa rimanere difficile, ma anche facilmente verificabile una volta letto e metabolizzato!
Posso garantire che non è facile da trovare in giro.. i professionisti/artisti della CO tendono a tenersele per se certe "chicche".. provato con mano!!Non posso che ringraziare..
Quello che dici nell'ultimo post, per me, è vera libidine! .. guardare una foto famosa e sentire come tecnicamente sono arrivati a quel risultato.. come quello che hai detto su Titarenko!
Non voglio fare dello zerbinismo, non è assolutamente nel mio stile, anzi.. ma metto in cantiere il santino di St.Silverprint da appendere sul muro dietro l'ingranditore.. :P

P.s: a proposito di Titarenko.. dai video non scatta mai piu veloce del secondo in pieno giorno senza filtri ND, PanF a 12 Asa?

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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Messaggio da Silverprint »

.Leo. ha scritto:P.s: a proposito di Titarenko.. dai video non scatta mai piu veloce del secondo in pieno giorno senza filtri ND, PanF a 12 Asa?
Questo non lo so, potrebbe anche essere anche se non credo che, negli anni, abbia usato sempre la stessa pellicola. Comunque sono diaframmi chiusissimi, spesso pin-holes anche messi davanti all'ottica. Titarenko è un maestro dei tempi lunghi!

Quelli "coi segreti" non li capisco proprio... X( Che ci faranno mai?
Il mio maestro Jim Megargee (lo stampatore di Annie Leibovitz, e tanti altri grandi), appena incontrato disse che lui non aveva tecniche "segrete" ed avrebbe risposto a qualsiasi domanda; io proseguo la tradizione! I "segreti" fanno male alla Fotografia ed alle persone (che brutta visione del mondo), chi ci fa conto è meschino e poco furbo, anche perché son segreti di pulcinella... ;)

@Loripiccolo

È tempo di "risposte" alla tua domanda da cui è venuta fuori tutta 'sta tiritera! :)
Ti sarai ormai reso conto di quanto possa essere difficile (se si è un minimo seri) suggerire un tempo di sviluppo, specialmente generico cioè non sapendo esattamente come il rullo sia stato esposto né il contrasto della scena ripresa, né tanto meno i tuoi gusti personali o gli effetti che desideri. Dare dei suggerimenti precisi (rigorosamente senza dati sul contrasto), o peggio precisissimi compresi di particolari tecniche d'agitazione (come tanti fanno, basta farsi un giro sul web :ymdevil: ) vuol proprio dire "dare i numeri"! =)) Anche perché veramente il tempo si può e deve variare (anche tanto!) se è utile o necessario.
Questo discorso è sempre valido, un tempo di sviluppo, come minimo dovrebbe essere sempre accompagnato da un Indice di Contrasto, un Gamma o altre indicazioni. Senza non ci si fa proprio un'idea di quale risultato si possa ottenere. Una pellicola come la Tri-x poi regge variazioni di tempo di sviluppo veramente estreme (a mio vedere è il suo bello).

Quale rivelatore? L'HC-110 che hai citato è un ottimo rivelatore caratterizzato da grana mediamente fine (di solito ben disegnata) e da un alta presenza di anti-velo per cui la base (le parti non esposte) è sempre molto trasparente (può aiutare ad aumentare il micro-contasto sui toni scuri), ma è una caratteristica che, spesso, non consente il pieno sfruttamento della sensibilità. Non è particolarmente compensatore e si adatta a produrre una vasta gamma di contasti diversi. Nel tuo caso l'HC-110 non lo vedo adattissimo. Perché? Perché immagino che la tua tecnica attuale, tenda a produrre negativi sotto-esposti cosa che, a sua volta, deduco dal racconto della tua T-max 400 in Rodinal "moscia" in una combinazione ed un tempo che di solito produce un contrasto alto; "moscio" che quindi non dipende da un sotto-sviluppo (a meno di strani incidenti, tipo diluizione sbagliata), ma ad una sotto-esposizione che con le conoscenze di qualche post fa hai mal letto sul negativo. Deduzione giusta o sbagliata? #:-s
Anche il Rodinal che Nicola adora con la Tri-x ed io invece mal sopporto (ma con lei lo ho usato a lungo a suo tempo ed ammetto che è fascinoso... :)) )non sfrutta molto bene la sensibilità :( .
I rivelatori "polveroni", quelli con almeno un etto di solfito di sodio da sciogliere in un litro d'acqua (D-76; X-tol, ID-11, Microphen, etc.) tendono ad essere troppo compensatori per la Tri-x e se ci sono immagini in cui la modulazione dei toni più chiari è importante sarebbero da scartare (Helmut Newton non sarebbe d'accordo! ;) ), se invece toni chiari non ce ne sono, no problem (anche se a me non piacciono mai...).
L'Agfa Studional (usato 1+30 e non 1+15) è quel che userei io (fai la tara però, mi piace e lo metterei un po' dappertutto, è il mio standard di laboratorio... :)) ): Lo Studional è un po' un rivelatore senza particolari caratterizzazioni, grana media, discreto sfruttamento della sensibilità, flessibile. Tempi? Diamo i numeri?!! :)) Per un uso generico (quello che dovrebbe dare negativi stampabili tra i gradi 1 e 3 nella maggior parte dei casi) circa 6 minuti dovrebbero andar bene (a gusto mio s'intende, quindi gamma tonale estesa e contrasto un po' morbido), 7' considerando che probabilmente c'è un po' di sotto-esposizione da "compensare"? Difficile da dirsi e come poi t'usciranno non lo posso sapere!
Un suggerimento serio? Fai un po' di prove! :)
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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Messaggio da lorypiccolo »

@Silverprint
Dopo queste tue spiegazioni ho capito perché non è possibile avere a priori un tempo di sviluppo, numero di agitazione ecc e quindi come hai detto alla fine farò molte prove! Riguardo la tmax penso che la tua deduzione sia esatta! Infatti non ci furono "incidenti" in fase di sviluppo, filò tutto liscio. Probabilmente, e ancora una volta un problema di esperienza, ho valutato il negativo dal provino, non essendo molto capace di farlo dal negativo stesso.
Per quanto riguarda il rivelatore seguirò il tuo consiglio ma penso di prenderne anche un altro, ho varie pellicole esposte nelle medesime condizioni e mi piacerebbe svilupparle con rivelatori diversi per capire queste cose "più da vicino".
Grazie ancora!
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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Messaggio da Silverprint »

lorypiccolo ha scritto:Per quanto riguarda il rivelatore seguirò il tuo consiglio, ma penso di prenderne anche un altro, ho varie pellicole esposte nelle medesime condizioni e mi piacerebbe svilupparle con rivelatori diversi per capire queste cose "più da vicino".
Grazie ancora!
Ma prego, figurati! :)

Una sola considerazione: non mettere troppe variabili al fuoco. A mio vedere è assai più importante e da migliori risultati usare bene un qualsiasi rivelatore, che usarne male decine... ;)
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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Messaggio da etrusco »

Thread da mettere in evidenza ed opportunamente scremato porrebbe diventare un ottimo tutorial per il blog.

Complimenti a tutti i ragazzi che lo hanno 'creato' ... Non solo ai mod e agli esperti che ci hanno messo i contenuti ma anche ai ragazzi che i contenuti li hanno chiesti e fatti uscire.


Etrusco.

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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Messaggio da Silverprint »

etrusco ha scritto:Complimenti... anche ai ragazzi che i contenuti li hanno chiesti e fatti uscire.
Straquoto! :D
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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Messaggio da lorypiccolo »

Ora io ho tanto da sperimentare! Ma ho ancora tanto da chiedere e da imparare! Grazie!
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