Io lo confrontai personalmente con calma col 24/3,5 SMC Pentax K che usavo, nell'ipotesi (mi era capitata una grande occasione, ma solo in blocco) di acquistare una 137 MD veramente immacolata con 25/2,8, 50/1,4, 135/2,8 tutti Zeiss, e trovai molto buono e "plastico" il Planar 1,4 (ma inferiore in modo "percettibile se lo andavi a cercare" al SMC Pentax 55/1,8), veramente proprio eccellente il Sonnar 135/2,8 che non faceva rimpiangere assolutamente il SMC Pentax K 135/2,5 anzi come microcontrasto fino a 5,6 forse lo superava pure, modesto il 25 che mi fece pensare "tutto qui?".
Per dover chiudere a 8 per avere una immagine in ordine bastava molto meno, anche un buon Sigma... non mi serviva che si facesse riferimento a Carletto nostro, tantopiù che io avevo pure uno zio di nome Carlo e quindi ero già sistemato...
Il 25
nulla di che, e una spaziatura sempre lievemente variabile - di poco, ma sempre - fra i fotogrammi causata dalla fotocamera mi fecero abbandonare l'ipotesi. Siccome in 35 mm essenzialmente scattavo dia, con una spaziatura imperfetta rischiavo dispiaceri in sede di montaggio "automatico con supervisione manuale" da parte del laboratorio di Ianni o Graphicolor, che con Autenticolor erano il mio riferimento per l'E6. Scappai a gambe levate da quel corpo macchina.
Una risolvenza quanto possibile elevata su tutto il campo erano
essenziali per me, per il tipo di lavoro che facevo - il 35 mm era solo per particolari e macrofotografie
(ed anche per ciò che fotografavo per diletto in realtà: quando viaggiavo un po' soffrivo del formato miniatura, e compensavo con Kodachrome 25, 65 e poi Velvia 50 o Provia F 100). Le dia dei viaggi le proiettavo su schermo 2x2 col Colorplan 90 su un Agfacolor 250AV, che a mia memoria resta il più bel proiettore insieme ai Carousel non recenti.