Fattore di non reciprocità della pellicola Fomapan 400 iso / 120, con Holga 120 - wpc (stenopeica, foro 0,3mm - f/ 133)

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zone-seven
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Re: Fattore di non reciprocità della pellicola Fomapan 400 iso / 120, con Holga 120 - wpc (stenopeica, foro 0,3mm - f/ 1

Messaggio da zone-seven »

Nuvola Bianca ha scritto:
07/09/2025, 22:18

- Sviluppo negativo (500ml)
Ilfosol3 : 1+14 /4 min e 30 sec / primo minuto agitazione 30 sec, poi 10 sec all'inizo di ogni minuto;

Risultato: il tutto molto divertente.
domanda: da dove hai preso questo tempo di sviluppo ( o, come ci sei arrivato ) ? 4 minuti a 1+14 dovrebbero (condizionale obbligatorio) essere pochi per la foma 400.


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Valerio Ricciardi
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Re: Fattore di non reciprocità della pellicola Fomapan 400 iso / 120, con Holga 120 - wpc (stenopeica, foro 0,3mm - f/ 1

Messaggio da Valerio Ricciardi »

Nuvola Bianca ha scritto:
09/09/2025, 22:11
Vorrei chiederti un consiglio, ti invierei (connessione ballerina permettendo, qui dove abito io) tre negativi della Holga, per avere una tua opinione.
Non so se ti rivolgessi a me, forse sì visto che segue un tuo messaggio, comunque @pn83 ti ha già efficacemente risposto.
A prescindere dalla vignettatura "fisiologica" in una stenopeica, la parte più esposta è - in rapporto alla sua esposizione - fortemente sovrasviluppata. La stampa di un negativo come questo è molto difficile anche mascherando, dopo la prima parte dell'esposizione in CO, con un cartoncino nero forato i bordi in modo da poter aumentare esposizione della carte verso il centro del negativo... perché il cielo irrimediabilmente bruciato oblitera molti dettagli al confine con la vegetazione.
Ma anche accorciando il tempo di sviluppo in modo acconcio, resta il fatto che la vignettatura accentua comunque troppo il divario fra alte luci ed ombre che hanno registrato qualcosa, e dalle quali in astratto uno vorrebbe poterne tirar fuori il possibile.

Probabilmente ti averebbe giovato utilizzare uno sviluppo intrinsecamente molto compensatore, che so, per citarne che io abbia usato sulle 400 ISO - un Paterson Acutol FX14 (liquido) diluito 1:10 (non di più!, nessun vantaggio), un Ornano Finissimo ST34 (ci sarà ancora venduto con altri brand? Non ho controllato, in mancanza può fare benino lo stesso lavoro il Nucleol BF200 ora sicuramente offerto da Bellini), un Kodak D23 (che è facile ed economicissimo da prepararsi da formula comprando i componenti, essendo abbastanza solvente fa perdere un po' di nitidezza ma... quale nitidezza, in una stenopeica?).
Non ho riscontri di come reagirebbe la Fomapan 400, né posso ovviamente indicarti tempi... ma non penso che dovrebbe avere reazioni strane.

Oppure altri utenti più aggiornati di me su quel che si trova oggi e sopratutto sulla Fomapan 400 che non ho mai usato sapranno consigliarti altre brodaglie validissime. Ma per me la parola d'ordine è : compensare. Tanto non puoi esaltare l'acutanza di un dettaglio fine mai inciso sul film...
"Nel visco, in cui s'avvenne / quell'augellin talora, / lascia le penne ancora, / ma torna in libertà:
poi le perdute penne / in pochi dì rinnova, / cauto divien per prova / né più tradir si fa"
. Pietro Metastasio (da La Libertà)

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Nuvola Bianca
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Re: Fattore di non reciprocità della pellicola Fomapan 400 iso / 120, con Holga 120 - wpc (stenopeica, foro 0,3mm - f/ 1

Messaggio da Nuvola Bianca »

... abbiate pazienza, sto facendo pratica con l'editor... per zone-seven


Appunto volante sullo sviluppo...<< Ilford panf plus 50 iso / idem Fomapam 400 >> ... << con modifica ilfosol3 : 1+14 / 4' : 30" >>

Appunto stampato, meno disordinato, << Fomapan 400 / 120 : Ilfosol 3 - 1+ 9 - per 8 min e 5 sec. // 1+14 - 5 m: 5 sec
temp. ambiente 24° - temp chimici 22.
Più attendibile quest'ultimo: 1 +14 - 5m e 5 sc

Perdonate la confusione

Da qui l'importanza fondamentale di prendere sempre appunti, chiari e distinti, nel momento in cui si arriva ad una conclusione. Stasera ci guardo meglio...

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Silverprint
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Re: Fattore di non reciprocità della pellicola Fomapan 400 iso / 120, con Holga 120 - wpc (stenopeica, foro 0,3mm - f/ 1

Messaggio da Silverprint »

@Nuvola Bianca

Non è detto che prendendo appunti si arrivi ad una conclusione.

Riguardo il tempo di sviluppo delle pellicole, per esempio, senza conoscenze e metodo gli appunti servono a poco.
Variare l'energia dello sviluppo (tempo, diluizione, temperatura) produce una variazione di contrasto.
Il contrasto varia anche nelle scene riprese e anche in stampa si deve regolare oltre a dipendere dal tipo di ingranditore e carta usata.
In pratica il tempo di sviluppo DEVE essere regolato sul contrasto della scena, tenendo conto di come verrà stampato dopo e dei propri gusti od esigenze. Non basta che una volta la pellicola X sia venuta bene facendo Y
Andrea Calabresi, a.k.a. Silverprint
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Nuvola Bianca
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Re: Fattore di non reciprocità della pellicola Fomapan 400 iso / 120, con Holga 120 - wpc (stenopeica, foro 0,3mm - f/ 1

Messaggio da Nuvola Bianca »

Infatti ! ...Avrei voluto fare una cosa <<normale>>, cielo coperto, poco contrasto ( sebbene avessi una Fomapan che non conoscevo), ampia veduta di un campo di patate (fotogramma 9), con quasi al centro un trattore, ecc..

Avrei voluto poco contrasto; avrei dato poca energia allo sviluppo e, in stampa, mi sarei regolato di come rendere la mia impressione di quel giorno.

Insomma fare una foto con un buon negativo (e la stampa me lo avrebbe detto), con un giusto rapporto, grado di densità e di contrasti, così come me la immaginavo (dico l'immagine, la pre-veduta...) .

Dunque: un negativo ben esposto: toni separati, dettagli delle ombre, delle alte luci ben visibili - sovraesponendo leggermente la scena, in vista della stampa.

Non sapevo bene cosa sarebbe accaduto con una pinhole, ma la cosa mi divertiva...

Durante il processo di sviluppo facevo attenzione a dare poca energia, abbreviando leggermente i tempi, dare poca concentrazione alla soluzione, al rivelatore; in breve: fare uno sviluppo << tranquillo >>, con buoni valori.

Pertanto, con la foto (l'esposizione del negativo alla luce), intendevo fare un negativo con il quale fosse stato poi agevole, facile lavorarci sopra.

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