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Utilizzo uno scanner dedicato Plustek 7600 Ai e il software Vuescan versione 9.7.6.2.
In Vuescan, nella sezione "Destinazione", c'è la possibilità di ridurre la dimensione del file di uscita (nel mio caso TIFF) agendo su un cursore che va da 1 a 10. Ho provato a scansionare un negativo in scala di grigio a 16 bit alla massima risoluzione di 7200 DPI. con output in TIFF. Ebbene, nel file di uscita con il cursore della riduzione del file TIFF impostato a 1, e con la stessa massima risoluzione della scansione, mi ritrovo una dimensione di 9984x6723 pari a 128 megabite mentre se imposto il cursore di riduzione a 2 il file si riduce ad una dimensione di 5208x3968 pari a 39,4 megabite.
Non riesco a comprendere bene il meccanismo di riduzione delle dimensioni, non mi ritrovo con le dimensioni e il peso del file.
C'è qualcuno che mi può spiegare come agisce il cursore di riduzione del file? Per me è importante perché ho bisogno di avere un TIFF di uscita non così pesante (128 mega) ma più "umano" e gestibile. In pratica cosa succede quando agisco su quel cursore? Che ragionamento fa Vuescan?

La compressione del tiff è senza perdita (se lzw). Quindi in teoria non dovresti perdere nulla in qualità. Penso che l'inghippo sia in decodifica.... per elaborare un file compresso la macchina dovrà fare più lavoro quindi se hai ram avrai elaborazioni più veloci se non compresso ma lo spazio occupato ovviamente sarà molto di più.

Prendi tutto con le pinze perchè in questo ambito sono all'età della pietra.

Se cerchi sul manuale di vuescan, è spiegato che il cursore "tif quality" agisce direttamente sulla dimensione del bitmap: se imposti a "2", da ogni due pixel scansionati ne otterrai uno (nel tuo esempio si vede che c'è qualche approssimazione, ma siamo lì: da 9984 --> 5208); e il numero complessivo dei pixel registrati diventa un quarto di quelli scansionati. Geometricamente, quindi, ricavi un file simile a quello che avresti se tu avessi scansionato a 3600 dpi. Ti lascio il link del manuale, alla pagina relativa: https://www.hamrick.com/vuescan/html/vu ... ereduction

Ciò che fa il sw in questo caso è riscalare l’immagine. La compressione del tiff consiste nel ridurre le dimensioni mantenendo la stessa qualità e la stessa risoluzione.
Un po’ conme flac e wav……. Il jpg direi che è come l’mp3

Fatemi capire: il file TIFF ridotto che ottengo con il cursore impostato su riduzione 2 ha una qualità identica al file non ridotto? La scansione rimane a 7.200 DPI in ambedue i casi.
Leggo nella guida che è preferibile mantenere la massima risoluzione di scansione e impostare una riduzione anziché diminuire la risoluzione a 3.600 DPI. Ho ancora un po' di confusione.
Una curiosità: nessuno ha mai provveduto a tradurre in italiano la guida di Vuescan?

Per rispondere con precisione occorrerebbe definire cosa si intende per "qualità", con tutto ciò che questo comporta, inclusi gli aspetti soggettivi.
Oppure, come sempre, la risposta giusta è "dipende"; se un ipotetico scanner disponesse di un sistema ottico talmente raffinato da poter effettivamente leggere 7200 dpi, allora ovviamente il file ridimensionato a mezza risoluzione non conserverebbe tutte le informazioni lette durante la scansione; ma è così? il tuo scanner legge effettivamente i 7200? Puoi fare alcune prove, e comparare i risultati: se vedi differenze di qualità, allora ci sono; altrimenti no.
Tra parentesi: ma a che dimensioni pensi poi di stampare? perchè 7200 dpi sono davvero tanti, e se anche la scansione a quella risoluzione contenesse più dettagli, per vederli dovresti stampare molto, molto in grande.

Faccio mostre fotografiche, e in quel contesto capita che espongo foto di dimensioni generose, intorno a 50x70 cm, a volte di più, ma non sempre, si tratta di tre/quattro foto di queste dimensioni, le altre le espongo in 30x40 cm.

Convenzionalmente si assume che la migliore qualità di stampa digitale richiede 300 punti per ogni pollice lineare. Se stampi il lato lungo su 70cm, ossia 27,56", ottieni una stampa a 300 punti per pollice partendo da un file di 8267 pixel sul lato maggiore. Per ottemperare alla regola del 300 ppi, quindi, ti farebbe comodo la scansione a 7200dpi, non ridimensionata.
Puoi fare prove comparate scansionando a diverse risoluzioni, e a diversi ridimensionamenti, piccole zone significative del negativo.

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Lo scanner che utilizzo ha in effetti una risoluzione reale di 3600 DPI e non 7200 come dichiarata. Lo desumo dai test che sono stati fatti da esperti. Scansionando a 3600 DPI ottengo un file di dimensioni più contenute, ma la quantità di informazioni risulterà inferiore rispetto ad una scansione di 7200 DPI. O sbaglio? Il mio problema è quello di arrivare ad una stampa di dimensioni come ho descritto senza dover gestire un file di pesantezza mostruosa, mantenendo una qualità accettabile. Quale è quindi il compromesso migliore? Ecco perché avrei scelto la strada della riduzione a 2 del TIFF in uscita.

Mi cito:
"Puoi fare prove comparate scansionando a diverse risoluzioni, e a diversi ridimensionamenti, piccole zone significative del negativo."

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