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Zone System, for dummies.
Inviato: 14/03/2021, 14:26
da Silverprint
Capitolo I - introduzione
Ogni volta che qualcuno si incuriosisce del S.Z. e scrive un post pubblico in qualche gruppo (questo è escluso, ovviamente, grazie
@admin ) viene sommerso da una marea di cavolate scritte da gente che non sa di cosa parla.
Quei pochi che conoscono l'argomento provano a fare un sano debunking (sbugiardare le bugie), ma vengono ugualmente sommersi, oltre che dalle cavolate, anche da attacchi più o meno velati.
Insomma non se ne può parlare serenamente in maniera didattica, ed è un peccato. Come ho scritto altrove il Sistema Zonale ha 3 problemi: quelli che ne parlano per sentito dire; quelli che hanno letto qualcosa in proposito; quelli che credono di averlo capito. Tirando le somme problema diventa uno: quello che costoro si sentono irresistibilmente attratti dal disquisire in proposito. Triste l'inevitabile analisi dei tempi che corrono... parla chi non sa, fa comunella con altri come lui, si allea per combattere chi ne sa qualcosa.
Un po' di colpa ce l'ha anche il povero Ansel Adams, perché in effetti i suoi testi sono piuttosto difficili da capire. Insomma forse, didatticamente, non sono molto efficaci.
Va be'... scusate lo sfogo. Le difficoltà mi stimolano per cui ora faccio un post per parlare un poco del Sistema Zonale.
Cominciamo col diradare un po' la nebbia ristabilendo un po' la verità dei fatti, che in giro se ne sente e legge di ogni!
Cos'è il Sistema Zonale?
È un insieme articolato di test sull'intera catena fotografica (esposizione, sviluppo e stampa) che ha lo scopo di consentire la "pre-visualizzazione". La pre-visualizazione è la possibilità di conoscere e
determinare, cioè progettare con molta precisione il risultato fotografico finale, in termini di toni e contrasto, di una ripresa partendo dalla sola lettura esposimetrica della scena.
Cosa non è:
Non è un modo per fare foto simili a quelle di Ansel Adams. Assolutamente no. Niente di più lontano dal vero.
Il Sistema è neutro. È uno strumento per piegare la tecnica sulla soggettività di ognuno.
Non è un modo per esporre correttamente. Nel senso che non è solo quello, quello è solo il punto di partenza e rappresenta una minima parte del tutto. Ma spingendosi oltre, il Sistema Zonale è talmente tagliato sulla visione personale di ognuno che il termine stesso "esposizione corretta" assume un significato molto diverso da quello che viene comunemente inteso, cioè qualcosa di tecnicamente, oggettivamente determinabile. Esposizione corretta nel S.Z. diventa l'esposizione migliore al fine del risultato che ci si prefigge. Cioè una cosa che può essere anche molto diversa dal "tecnicamente corretto".
È, come dicono molti, una cosa adatta solo alle pellicole in lastre di grande formato perché consentono lo sviluppo diverso di ognuna, mentre non si può usare con le pellicole in rullo?
Ovviamente non è vero. La pellicola reagisce sempre nello stesso modo alle variazioni di esposizione e sviluppo, indipendentemente dalla sua misura. È più pratico con le lastre? Forse, ma in realtà dipende solo da come si scatta. Ma più che altro questo errore dipende dal fatto che Adams lo usava principalmente così, ma lui ragionava ad immagini singole, chi ragiona su serie o progetti userà proprio un altro approccio al Sistema Zonale.
Per i curiosi, la cosa è leggibile, seppur tra le righe, anche nei testi di AA, quando per es sviluppa in un certo modo per il "sapore che da", e non tanto per le densità che otterrebbe sul negativo (ne trovate vari esempi ne "La Stampa", il terzo dei suoi più famosi volumi).
Più semplicemente basta allargare un po' il ragionamento e invece di pensare alle singole inquadrature, pensare alla "situazione luce" di un determinato luogo, momento. Per esempio, passeggiata street photography cielo terso, ombre nette. Credete che occorrano variazioni di sviluppo e esposizione per ogni scatto?
È una cosa che con i materiali moderni non funziona. Falso, le pellicole reagiscono sempre nello stesso modo. E una cosa che con le carte Multi Grade non serve. Falso, il contrasto si regolava anche prima.
Casomai in proposito di questi due ultimi falsi luoghi comuni servono altre considerazioni. Le carte MG sono più contrastate di quelle in uso ai tempi di AA (IsoR medio del grado 2, ora intorno ai 100, allora 120), per cui i negativi normali sono oggi più morbidi di un tempo, cosa che può mettere in difficoltà alcune pellicole nel caso serva un sottosviluppo deciso e che in generale costringe a fare più attenzione alle variazioni di sensibilità effettiva.
Le carte MG hanno rivoluzionato il modo in cui si stampa: si possono utilizzare contrasti diversi su una stessa immagine. Ma la regolazione del contrasto in stampa ha comunque i suoi limiti, sia tecnici che estetici, per cui, anche volendoci concedere meno precisione vista la possibilità di regolare il contrasto in maniera continua, rimane comunque necessario e utile avere negativi che consentano una stampa diretta molto vicina alla previsualizzazione con un contrasto medio.
Dei luoghi comuni, uno è vero: il Sistema Zonale è complicato. Basta pensare che molti, anche dopo anni di pratica, non riescono nemmeno ad esporre in maniera tecnicamente accettabile... ma questa forse è solo pigrizia mentale. In ogni caso richiede già conoscenze pregresse solide, grande manualità e sicurezza nello sviluppo e nella stampa e sufficiente elasticità mentale per gettare nel cestino quasi tutto quello che si crede di sapere.
Il Sistema Zonale è utile a tutti? Assolutamente no. Risponde alle esigenze di qualcuno.
Il Sistema Zonale è necessario? Assolutamente no.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 14/03/2021, 14:42
da Mandelbrot
Ciao Andrea,
molto molto utile.
Ti incoraggio a trovare il tempo per continuare con gli altri capitoli.
Grazie.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 14/03/2021, 14:43
da Silverprint
Capitolo II - partiamo da ZERO
Dopo l'introduzione del post precedente iniziamo ad approcciare il SZ in pratica, ma facciamolo proprio dal punto Zero, tralasciamo per ora Ansel Adams e concentriamoci sul nostro scopo primario: la previsualizzazione.
Di cosa non possiamo assolutamente fare a meno? Di un esposimetro spot. Perché? Perché è l'unico che ci consente di misurare la luce riflessa dalle varie parti di una scena. Dobbiamo renderci conto che non è possibile pre-visualizzare, cioè mettere in relazione le luminosità misurate con la loro resa in stampa se, in partenza, non possiamo misurarle.
Digressione (potete saltare il paragrafo). Gli esperti mi diranno che esiste il sistema BTZS (Beyond The Zone System, trovate il sito googlando) che fa il Sistema Zonale con l'esposimetro a luce incidente. La risposta è un secco, netto, non funziona. Precisando: quello proposto da BTZS è un modo per avere esposizioni corrette tecnicamente, valutare approssimativamente il contrasto e regolare lo sviluppo, in pratica il vecchio "esporre per le ombre e sviluppare per le luci". Ok. molto meglio che niente, ma il Sistema Zonale ha un altro scopo, lo abbiamo detto, a noi interessa la pre-visualizzazione, di esporre "correttamente" in senso tecnico ce ne infischiamo. Siamo già oltre, su un altro livello di consapevolezza. Fine della digressione.
Tornando al discorso principale, ogni scena fotografica è composta da una variazione di luminosità, ci sono parti chiare, parti scure, parti di toni medi in misura e intensità variabile, chiaramente questa variazione di luminosità diventerà anche una variazione di esposizione; variazione che costituisce l'immagine.
Noi quindi dobbiamo inventare un test ripetibile che ci permetta di mettere in relazione la variazione della luce che arriva alla pellicola e la sua resa sulla stampa.
Vi passo la palla, proponetelo voi (chi sa si astenga, qui ancora non parliamo di Adams).
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 14/03/2021, 14:44
da mska59
Bene, bene, comincia proprio bene, non vedo l’ora di leggere le prossime puntate
Inviato dal mio iPad utilizzando Tapatalk
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 14/03/2021, 15:04
da Giuseppe Pan
"chi sa fare fa, chi non sa fare insegna"
Io ancora devo capire come usare l'esposimetro spot che ho comprato

Interessante discussione, spero che si faccia luce sulla questione, ho visto alcuni video sul tubo ma non ci ho capito na fava

sarò gnucco io ma alla fine non dicono niente
Vai Andrea, aspetto le prossime puntate

Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 14/03/2021, 15:09
da Silverprint
Ciao Giuseppe Pan. Sicuramente questo aspetto si chiarirà.
Ora tocca a voi però. Dovete inventare il test.

Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 14/03/2021, 19:01
da lanterna
Io ci provo visto che credo di averlo capito in teoria ma non ci metterei la mano sul fuoco
Tu ci chiedi collegare la resa a stampa a una misurazione dell'esposizione della scena, ovvero di descrivere l'annerimento della carta al variare della luce incidente sulla pellicola. Parto dai concetti primitivi per evitare fughe in avanti.
Dall'esperienza in camera oscura possiamo dire che l'annerimento dipende in qualche modo dalla luce controllata tramite coppia tempo/diaframma dell'ingranditore, dalla coppia tempo di sviluppo carta/"energia" dello sviluppo carta e dalla densità del negativo. Visto che è un modello giocattolo possiamo dire che è proporzionale alle due coppie (più luce o più sviluppo portano più nero) e inversamente proporzionale alla densità del negativo (negativo nero positivo chiaro).
Dall'esperienza sappiamo che il negativo si comporta in ripresa in modo analogo alla carta: il suo annerimento è proporzionale alla luce che lo colpisce e allo sviluppo che subisce.
Mettendolo in formula posso dire che l'annerimento è uguale a (luce ingranditore * energia sviluppo carta * tempo di sviluppo)/(luce scena * energia sviluppo negativo * tempo sviluppo negativo).
Da questo posso vedere come se voglio collegare in maniera coerente l'annerimento della carta con la luce della scena misurata sono costretto a bloccare tutti gli altri fattori, ovvero lo sviluppo della carta, del negativo e la luce proiettata dell'ingranditore (tempo e diaframma).
Una volta fissato tutto resta un'ultimo nodo: come produrre i negativi da stampare associati alle misure della luce. L'esposimetro non mi restituisce cd/m^2 ma un valore EV (per fortuna) a cui lui, nel segreto delle sue stanze, associa una quantità di luce incidente sul negativo costante che non conosco e che in fondo non mi interessa: l'importante è vedere come questa quantità scelta dall'esposimetro renda su carta. Misurando un tono qualunque — sia un nevaio o un pozzo — ed esponendo pedissequamente secondo le indicazioni dell'esposimetro a stampa otterrò sempre lo stesso tono (rimanendo ovviamente fissati tutti i parametri sopra).
Questo comportamento più essere sfruttato in modo più utile sovraesponendo o sottoesponendo deliberatamente rispetto alle indicazioni, ottenendo una scala di toni più o meno scuri che godono della stessa qualità: qualsiasi sia la luce della scena, se questi toni saranno esposti in modo uguale relativamente alla misura dell'esposimetro (eg. esposimetro+1EV) restituiranno toni uguali in stampa.
Posso quindi procedere a stampare una serie di negativi esposti con questo criterio (-3,-2, -1, uguale all'indicazione dell'esposimetro, +1, +2, +3 eccetera) per ritrovarmi con una serie di stampe campione dal bianco al nero che so avere un tono riconducibile alla misurazione dell'esposimetro corrispondente.
Non so se sia una spiegazione valida e anzi, sono sicuro dei suoi limiti del mondo reale per l'uso sbarazzino della linearità. Credo però sia centrata di principio e in ogni caso almeno non tocca la questione spinosa della sensibilità ed é totalmente priva di grigio medio

Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 14/03/2021, 19:16
da Silverprint
Ottimo. Ragionamento molto farraginoso, ma risposta corretta.
La spiegazione semplice è che più si espone, più si annerisce dopo lo sviluppo, questo vale sempre. A noi interessa collegare esposizione in ripresa e resa in stampa. Pertanto, per evitare altre variabili, fisseremo i parametri di stampa e anche quelli di sviluppo del negativo. Potremmo farlo anche in maniera completamente arbitraria e l'esperimento rimarrebbe valido. Ma forse è meglio ipotizzare delle condizioni di lavoro che possano essere utili, più in generale.
Dunque ci serve un negativo con una variazione nota di esposizione, aggiungo anche con un intervallo grande. Siamo d'accordo.
Ma a questo punto devi anche proporci come fissare i parametri di stampa e anche di esposizione e sviluppo del negativo.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 14/03/2021, 21:59
da lanterna
Silverprint ha scritto: ↑14/03/2021, 19:16
Potremmo farlo anche in maniera completamente arbitraria e l'esperimento rimarrebbe valido.
Quella era proprio l'idea: minima quantità di ipotesi e partire da zero. Rileggendomi è venuta un po' più pesante del previsto ma è divertente partire a descrivere il tutto dalle fondamenta.
Silverprint ha scritto: ↑14/03/2021, 19:16
Ma a questo punto devi anche proporci come fissare i parametri di stampa e anche di esposizione e sviluppo del negativo.
Per calarsi nella pratica serve, credo, rinunciare a una delle ipotesi del modellino sopra generico: nel mondo reale né la carta né la pellicola sono lineari, ovvero non è sempre vero che al doppio dell'esposizione equivale il doppio dell'annerimento. Per le parti più dense è intuitivo: a un certo punto la superficie non ha più sali d'argento da far reagire. Per quelle meno dense serve un po' più di scienza in più e va oltre le intenzioni della domenica sera

La conseguenza che ci interessa è che, tornando al fotogramma generico esposto secondo l'indicazione dell'esposimetro, avrò un intorno di stop intorno a quel valore in cui il comportamento lineare funziona abbastanza bene. Al di sopra e al di sotto di queste ho degli intervalli in cui i grigi nella stampa si "appiattiscono" verso il bianco o il nero, o in altri termini non sono più in grado di modulare il contrasto ovvero risolvere le differenze di luminosità. In altri termini la gamma dinamica di una stampa è finita (non posso riprodurre un contrasto infinito su un pezzo di carta) e agli estremi tonali c'è meno separazione dei grigi stampati a parità di differenza di esposizione (piede e spalla per gli amici).
Voglio quindi una serie di negativi con l'esposizione centrata in modo tale da sfruttare al meglio questo comportamento
per le mie intenzioni: voglio capire quanti stop ho sopra e sotto rispetto al valore suggerito dall'esposimetro prima che sia percettibile questa compressione e quanti prima di raggiungere il bianco carta e l'annerimento totale. Le mie intenzioni in quanto tali queste informazioni le sfruttano liberamente: se voglio scattare una silouhette sceglierò un tono vicino al nero da associare a un incarnato pallido a piacere.
Come criterio per i parametri di stampa a questo punto penso che sia necessario solo mettersi in condizioni comode, ovvero fare in modo che i negativi esposti e sviluppati in modo tale da soddisfare la condizioni di essere più o meno centrati nel delta lineare si stampino con tempi intorno al mezzo minuto.
Il grosso limite del ragionamento fino ad adesso è che con lo sviluppo ed esposizione carta e sviluppo negativo fissati la stampa ha uno scarto tra il tono più scuro e il tono più chiaro riproducibile fisso. Poniamo per esempio che in una determinata situazione voglia rendere il prato con un determinato grigio scuro e una nuvola con un grigio chiaro. Se nella mia scaletta dei toni campione sono separati da tre stop mentre le misurazioni esposimetriche mi dicono che sono separati da cinque con gli strumenti a mia disposizione fino ad adesso non posso fare nulla: se prenderò come riferimento il prato la nuvola scapperà in alto e viceversa.
Per superare questa limitazione, ovvero per affiancare al controllo dell'esposizione del negativo anche quello del contrasto, devo "sbloccare" un'altra variabile: lo sviluppo del negativo. Questo si comporta in modo tale per cui la scelta del riferimento tra prato e nuvola
non è equivalente.
Prima di andare avanti però aspetto rettifiche

Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 14/03/2021, 22:06
da Merambolin
La mia esperienza per quanto riguarda la stampa è pari a 0 in pratica però voglio provare. Vi chiedo scusa in anticipo.
Probabilmente non è esatto come ragionamento, ma mi viene da dire che da qualche parte bisogna pur iniziare e senza una pellicola e un rivelatore non posso far partire l'esperimento, quindi per prima cosa sceglierei questi due elementi in base alle mie esigenze.
Fatto ciò devo imparare a conoscere quello che sto usando. Mi serve un valore base da dove partire quindi intanto scatterei la pellicola considerando come "effettiva" la sensibilità consigliata/indicata dal produttore ( dicesi "nominale" che l'80% delle volte nel bianco e nero non coincide con quella reale) ed allo stesso modo utilizzerei i tempi consigliati come riferimento.
Ma cosa imprimo sui fotogrammi? Il soggetto non può cambiare ogni volta altrimenti perderebbe la sua validità, quindi sceglierei un soggetto da ritrarre che si trovi sempre nelle stesse condizioni di luce e su cui poi applicherei il +N; -N di cui parlavamo sopra.
Sviluppo la pellicola ed ottengo risultati diversi. Certo, posso trarre alcune considerazioni anche solo dalla vista del negativo se magari ho un minimo di esperienza riuscendo ad escludere quanto meno i valori estremi (l'ultra sovra- e l'ultra sotto-) avvicinandomi di più all'effettiva sensibilità della pellicola, ma di sicuro non sono sufficienti.
Ora qui la mia esperienza diretta si ferma, in quanto non possiedo densitometro o C.O dove poter stampare, ma se proprio dovessi continuare penso che farei così:
Procederei alla stampa utilizzando filtro di contrasto il più neutrale possibile ( se non mi sbaglio dovrebbe essere quello di grado 2) e allo stesso modo cercherei di tenere tutte le altre variabili legate alla stampa ad un valore il più "standard" possibile, così da evitare fluttuazioni eccessive nei risultati.
In base a ciò che ottengo inizio a farmi un'idea.
Quale tra queste stampe è più vicina a ciò che voglio ottenere? Ciò che avevo "previsualizzato"?
I parametri di stampa sono rimasti invariati per ognuna di esse quindi cosa posso variare? Esposizione e sviluppo del negativo. ok. Proviamo a cambiare uno di questi due fattori.
E ricomincerei il processo.
Una volta trovata un'accoppiata esposizione/sviluppo soddisfacente inizierei a variare i valori di stampa per rifinire il più possibile il risultato finale
Così descritto mi sembra un processo molto poco efficiente a livello di tempo e risorse ma con le conoscenze in mio possesso è l'unico che, a livello logico, mi permetta di riportare il risultato a casa
P.S
@Silverprint , ho tremendamente bisogno di uno dei tuoi corsi...
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 14/03/2021, 22:35
da Silverprint
Per rimanere al mio invito a
rimanere al livello Zero l
'avete fatta davvero infinitamente più complicata del necessario!!
Adesso è importante procedere per piccoli passi, una cosa alla volta e soprattutto concentrarsi solo sullo stretto necessario, avete davvero messo troppa carne al fuoco. Keep it simple!
Quel miscuglio di conoscenze che avete, neanche troppo sbagliate in verità, vi porta comunque a NON vedere chiaramente il vostro obiettivo semplice: ora ci serve
solo e null'altro che un modo per ottenere la pre-visualizzazione.
Per farla breve, adesso non ci interessano variazioni di sviluppo, sensibilità effettiva ed altro, ci serve solo di mettere in relazione variazione di esposizione e variazione di tono in stampa.
In qualche modo avete comunque detto quasi tutto quello che ci serve, manca solo qualche pezzetto, lo metto tra parentesi.
Ricapitolando:
- ci serve un negativo con un amplio range di esposizione (definire quanto amplio).
- lo esporremo alla sensibilità dichiarata del fabbricante. OK, va bene, per lo scopo che abbiamo ora quanto sia realmente sensibili è irrilevante.
- lo svilupperemo col tempo da bugiardino. Va bene anche questo, anche il contrasto che otteniamo al momento non ci interessa.
- Stamperemo su un contrasto medio. Ok va bene per ora, poi ne riparliamo, però.
- In stampa cercheremo un tempo comodo, cosa sempre giusta. (ma con quale criterio esporremo?)
- fotograferemo... (cosa fotografiamo?)
Dai ancora un po' di sforzo, il primo per dimenticare tutto e concentrasi solo su quello che ora ci serve e ce la facciamo!

Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 14/03/2021, 22:59
da lanterna
Silverprint ha scritto: ↑14/03/2021, 22:35
- ci serve un negativo con un amplio range di esposizione (definire quanto amplio).
[...]
- In stampa cercheremo un tempo comodo, cosa sempre giusta. (ma con quale criterio esporremo?)
- fotograferemo... (cosa fotografiamo?)
Dai ancora un po' di sforzo, il primo per dimenticare tutto e concentrasi solo su quello che ora ci serve e ce la facciamo!
Rispondo alla parentesi
- Quanto ampio? A priori e scatola chiusa amplissimo, un rullo da 24 pose a passi di uno stop diviso equamente tanto per avere tanto margine. A posteriori avendo come riferimento un negativo esposto secondo le indicazioni dell'esposimetro direi di scartare tutti i fotogrammi indistinguibili dalla pellicola non esposta in sottoesposizione e tutti quelli scuri indistinguibili tra loro in sovraesposizione. Molto occhiometrico, però.
- Con quale criterio esporremo non saprei a dire il vero. A logica direi che è bene partire da un estremo, quindi da un fotogramma chiarissimo o scurissimo identificato come sopra. Ma non saprei quale dei due: voglio stampare il più denso con un esposizione che lasci la carta bianca tipo test per le luci inattiniche e usare quella per tutte le altre?
- Fotograferemo un muro lasciatoci in prestito dall'amico digitalista che deve verificare con le crepe tutti i suoi 64 megapixel
Qualcosa di abbastanza uniforme per non fare i salti mortali per vedere in stampa il tono puntato dallo spot.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 14/03/2021, 23:08
da Silverprint
Ok per amplissimo. Propongo da -6 a +10. Dovremmo starci dentro anche se fossimo partiti davvero col piede sbagliato.
Non ci siamo invece per quanto riguarda il metodo di esposizione in stampa. Di estremo ce ne serve solo uno. Quale rimane invariante?
Ok, abbiamo trovato il soggetto, un muro, o qualunque altra cosa uniforme va bene.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 14/03/2021, 23:16
da lanterna
Beh immagino che la pellicola trasparente possa anche metterla in rodinal puro per un'ora e resti trasparente. Al massimo un po' morbida nel senso strutturale

Quindi voglio che si stampi nero e vado avanti con il tempo che è servito anche con le altre stampe.
Però in tutto questo non ti ho ancora ringraziato per darmi corda nei tentativi. Grazie davvero
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 14/03/2021, 23:20
da Mandelbrot
Silverprint ha scritto:Ok per amplissimo. Propongo da -6 a +10. Dovremmo starci dentro anche se fossimo partiti davvero col piede sbagliato.
Non ci siamo invece per quanto riguarda il metodo di esposizione in stampa. Di estremo ce ne serve solo uno. Quale rimane invariante?
Ok, abbiamo trovato il soggetto, un muro, o qualunque altra cosa uniforme va bene.
Il tempo lo scelgo in funzione dell'ottenimento del massimo nero stampando la pellicola non esposta.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 14/03/2021, 23:24
da Silverprint
Perfetto ci siamo. Unica precisazione, sulla stampa il nero deve avere la possibilità di esserci, ovviamente, ma mettiamo il caso che mi servano 20" per avere in nero su una parte trasparente, se di secondi gliene do 30" sempre nero rimane...
Quindi dovrò dare il tempo più breve che mi da il nero, dove il negativo non è esposto.
Quindi alla fine faremo così:
- Impostiamo la macchina allo box speed, quello dichiarato.
- Fotografiamo una superficie uniforme esponendo da -6 a +10.
- Sviluppiamo come da bugiardino.
- Stampiamo su grado 2, il contrasto intermedio.
- In stampa esponiamo tutti i fotogrammi per il tempo più breve che ci da il nero in corrispondenza di una parte non esposta.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 14/03/2021, 23:31
da Silverprint
Dicevamo che il nostro scopo è la previsualizzazione, per il momento solo questo niente altro, e cercavamo un test semplice della catena (esposizione-sviluppo-stampa) che ce lo consentisse. Con un po' di fatica ne abbiamo trovato uno che può funzionare.
In questo primo momento non ci importa quale sia il negativo, la sua sensibilità reale (usiamo pure quella dichiarata) né se lo sviluppo che abbiamo fatto sia "giusto", facciamo pure quello del bugiardino; ripeto: a noi ora interessa solo previsualizzare.
Cosa fa un test del genere? Simula un negativo reale.
In ogni fotografia ci sono variazioni di luminosità. In questo test invece di una variazione abbastanza continua, come in una fotografia, abbiamo 17 gradini, distanti uno stop, sparsi su più fotogrammi, ma se li stampiamo tutti nello stesso modo, oppure insieme con un ingranditore per grande formato, otteniamo la simulazione di uno scatto di una scena con 17 stop di gamma dinamica esposta "al centro", come se fosse stata esposta in luce incidente una superficie grigio medio. Il nostro tono centrale è infatti lo "Zero" dell'esposimetro e nello scatto centrale ciò che abbiamo fotografato, la nostra superficie uniforme, dovrebbe essere resa in stampa come un tono grigio medio. Probabilmente non sarà così, ma non è un problema, perché a noi interessa vedere cosa viene fuori veramente, non cosa si suppone dovrebbe. Chiaro?
Poi, cosa molto importante, abbiamo imposto due condizioni: usare il grado 2 e esporre col tempo più breve che dia D-max su B+V. (in realtà sarebbe la procedura standard, ma siccome nessuno ci obbliga a fare così e siccome non è detto che standard ci piaccia, come minimo, queste scelte le discutiamo).
Parentesi glossario: D-max è il nero più nero che un materiale sensibile produce, cioè la sua Densità Massima; B+V sta per Base + Velo, la base è la densità del supporto che non è mai totalmente trasparente e siccome sviluppando si annerisce sempre anche un pochino di argento non esposto si forma una piccola densità (cioè annerimento) aggiuntiva che chiamiamo velo. In un negativo sviluppato B+V si trova dove il negativo non è stato esposto, in coda ed in testa, per es.
Ora ragioniamo un po' sulle due imposizioni che diamo a questo test: un certo contrasto, una certa esposizione sono condizioni necessarie, ma perché esporre col tempo minimo che da D-Max su B+V e perché usare il grado 2? La questione è in effetti opinabile.
Usare il grado 2 significa fare il test con un contrasto medio, e quindi darci il massimo delle possibilità di correzione in stampa. Se facciamo le prove sul 2, ma poi magari scattiamo in condizioni diverse da quelle del test, abbiamo margine per aggiustare 3 gradi di contrasto sia da un lato che dall'altro: dallo 00 al 5.
Ma in effetti nessuno ci obbliga a farlo, anzi è interessantissimo andare a vedere in pratica quale è il grado reale di correzione possibile variando il contrasto, ovvero stampare il nostro rullo test anche con gli altri gradi di contrasto e vedere cosa viene fuori. (è anche un bel modo per visualizzare la variazione di contrasto in stampa).
Esporre per il tempo più breve che dia D-max su B+V. Questa è una questione più delicata. Facendo così siamo sicuri di utilizzare tutta la gamma dinamica disponibile, lato sottoesposizione. Ovvero sfruttiamo al massimo la sensibilità della pellicola, sembra cosa buona... ma non è detto che lo sia. Non è necessariamente la scelta migliore per due motivi: la resa dei toni più scuri potrebbe risultare un po' "impastata" e impone una limitazione agli interventi in stampa.
La resa dei toni più scuri potrebbe risultare un po' impastata perché dove la pellicola riceve meno esposizione vi è una riduzione di contrasto locale (il contrasto locale è la capacità di differenziare toni simili) e c'è anche un altra riduzione di contrasto locale vicino all'annerimento massimo della carta.
Avremo una limitazione delle possibilità di intervento in stampa perché se esporremo le nostre immagini al minimo, sia in ripresa che in stampa, non sarà possibile fare mascherature, pena la sparizione del nero dove si maschera. Pensateci, è possibile mascherare solo se stiamo in effetti sovra-esponendo la stampa, ma, in generale, possiamo sovraesporre in stampa solo quando anche il negativo è sovraesposto (cioè esposto più del minimo necessario), naturalmente se consideriamo bruciatura solo tutto quanto viene aggiunto alla esposizione minima necessaria.
Tornando al punto fare il test così va bene, e sono anche le condizioni standard in cui normalmente si fa, MA è importante sapere sia quanto possiamo correggere variando il contrasto in stampa, sia che nella pratica spesso sarà opportuno sovraesporre un poco i negativi.
Che risultati darà un test fatto così? Con esposizione fatta sulla sensibilità dichiarata e tempo di sviluppo da bugiardino? Io lo so, voi fatelo.
Ma osservate la cosa fondamentale, questo test vi consente di previsualizzare potrete sapere come verrà la fotografia solo misurando la scena in vari punti. Le possibilità di intervento creativo sono ancora limitate alla sola variazione del contrasto in stampa e sensibilità e tempi standard producono condizioni un po' limitanti, ma potrete esporre in base alla resa che desiderate dei toni scuri, saprete anche il margine di correzione che vi da la variazione di contrasto in stampa. Sembra poca cosa, ma in realtà è già molto di più di quello che normalmente si fa.
Per fare questo test occorrono 2-3 giorni, un rullo, un centinaio di fogli di carta (se provate tutti i gradi di contrasto), la carta va bene anche piccina (10x15).
Del Sistema Zonale di Adams non abbiamo ancora parlato, ma abbiamo messo quei puntelli necessari a farlo senza cadere in confusione

Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 15/03/2021, 0:10
da Merambolin
Attenderò risposte dagli altri e viaggerò con la logica e la fantasia :'(
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 15/03/2021, 0:16
da Silverprint
Ma dai, provaci. È abbastanza semplice e molto utile.
Quello degli altri non è utile in pratica per te, lo sarà solo per chi lo fa perché sarà fatto coi loro prodotti e soprattutto nella loro catena.
L'utilità per tutti è la dimostrazione che la teoria funziona ed è applicabile... ma questo già dovresti saperlo.
Insomma quelli a cui la cosa interessa devono farsi i test per conto loro.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 15/03/2021, 0:47
da ometto
Ops! Andrea mi sono accorto che mentre scrivevo, la conversazione era andata avanti e avevi già dato precise informazioni.
Provo lo stesso (cosi' sento il vostro parere

) a proporre il test che generalmente faccio io da diversi anni per provare una pellicola e/o per ricalibrare periodicamente il mio flusso di lavoro (sviluppo negativo e stampa con ingranditore) senza entrare completamente nel sistema zonale e senza usare una scala di grigi da riprodurre.
In una giornata serena da metà mattina a metà pomeriggio mi posiziono in una zona in ombra. Come soggetto da fotografare non uso cartoncino grigio Kodak ma un telo di juta di grandezza non inferiore ad 1 metro quadrato. Le dimensioni minime suggerite servono a riempire completamente il mirino della fotocamera restando ad una certa distanza. Questo consente di raggiungere la perfetta messa a fuoco con una estensione minima dell'obiettivo e quindi senza il calo di luminosità dovuto all'estensione delle lenti dell'obiettivo. Come soggetto da fotografare, comunque, potrebbe andare bene anche un muro quasi bianco purché abbia una certa testure, ovviamente posizionato a nord e che dovrà restare sempre in ombra per tutto il tempo nel quale si farà il test di esposizione. Sarà poi l'esposimetro della nostra fotocamera, o uno separato a renderlo grigio al 18%. E’ molto importante che Il soggetto da fotografare sia sistemato in ombra aperta e dovrà essere illuminato uniformemente. Bisogna assicurarsi, inoltre, che la luce non cambi durante il test di esposizione. La precisione e la razionalità con la quale si effettuano queste operazioni determina la bontà dei risultati. A tal proposito è opportuno che anche la fotocamera che useremo per fare questo test abbia tempi di scatto precisi.
-Posiziono la fotocamera sul treppiede e inquadro la maggiore superficie possibile del Telo o del muro.
-Metto a fuoco sulla testura del soggetto
-Imposto sulla fotocamera la sensibilita nominale della pellicola (con l’esperienza ci si rende conto che le cose si semplificano non poco impostando metà del valore Iso)
-Misuro la luminanza del soggetto con l'esposimetro della fotocamera e regolo la coppia tempo diaframma senza alcuna compensazione, impostando come tempo 1/30. Quindi il diaframma ottenuto con il tempo 1/30 mi darà un negativo che in stampa corrisponderà al grigio medio anche se il soggetto non lo è!
-Il valore di diaframma così ottenuto dovrà rimanere fisso per tutto il test.
-A questo punto faccio una serie di scatti cambiando solo il tempo partendo da 1/1000 di secondo fino a 1 sec.
In questo modo si otterranno 11 scatti dove l'esposizione aumenta ogni volta di uno stop.
Con questo valore di diaframma il tempo più lento sarà di un secondo e il tempo più veloce sarà di un millesimo di secondo. Questo range di tempi, permetterà l'utilizzo di praticamente tutte le fotocamere 35 mm meccaniche. Per alcune fotocamere medio formato con otturatore centrale non sarà disponibile il tempo di scatto 1/1000 sec neccessario per sottoesporre - 5 stop. In questo caso si chiuderà il diaframma di un valore per il solo fotogramma -5 stop.
Trovo questo metodo molto preciso (se i tempi di scatto della fotocamera sono tarati) perché il diaframma rimane fisso e non potrà essre causa di errore e poi, non adottando tempi più lunghi di un secondo, non si entra nel difetto di non reciprocità della pellicola.
Una volta eseguita questa serie di scatti sviluppo la pellicola che sarà poi pronta per essere stampata.
Stampo x primo il fotogramma -5 stop con il tempo ottenuto da un provino a scalare che mi consenta un tempo di stampa tale da ottenere il nero massimo indistinguibile dal nero ottenuto con un tempo maggiore su una carta esposta con il filtro medio ( 2 )
Adotto questo tempo di stampa per tutti gli altri fotogrammi. Ottengo quindi 11 stampe che (se abbiamo fatto tutto giusto in primis lo sviluppo) mi dovranno dare il nero massimo e il bianco massimo spaziando con un range di 11 stop. Questo sarà il tempo minimo di stampa.
La previsualizzazione in ripresa farà dunque i conti con questa realtà.
In ripresa con un esposimetro spot (ma può andar bene, anche se scomodo, quello interno della fotocamera se si misura solo la parte dell’inquadratura che interessa avvicinandosi e/o montando un obiettivo tele).
Poi si ragiona su le varie luminanze della scena valutandole in stop per capire come verranno riprodotte in stampa.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 15/03/2021, 1:16
da Silverprint
Grazie Ometto.
Di solito 1/1000 non è mai tale, neanche 1/500, spesso sono più lunghi. Insomma l'otturatore non è più preciso del diaframma fuori dai tempi intermedi. Sul fotogramma -5 potresti avere della densità utile, ti può dare un po' di margine (sovraesponi un pochino), ma cambierebbe da pellicola a pellicola. Mi pare più utile, in fase di test, fare lo scalare solo su B+V.
In questo caso sono piccolezza irrilevanti. Ci interessa una prima previsulizzazione.
Anche quanti stop vengano fuori ci interessa fino ad un certo punto, o la sensibilità, etc.
Non vorrei aggiungere "orpelli" al discorso per un bel pezzo ed andare avanti senza tante nozioni e nomenclature per quanto possibile.
Questo nella consapevolezza che il SZ diventa difficile quando c'é troppa carne al fuoco e anche per avere la libertà di rigirarlo un po' evidenziando tutte le scelte che possono essere fatte altrimenti.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 15/03/2021, 1:28
da ometto
Certo, son d'accordo. Volevo evidenziare come sia importante la razzionalità e la precisione della prima fase, quella dell'esposizione per la buona riuscita del test. Un errore, una disattenzione inconsapevole in questa fase comprometterebbero anche la stampa.Poi, se uno è poco esperto, diventa complicato venirne a capo.

Grazie.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 15/03/2021, 7:20
da Mandelbrot
Ciao
Domanda sull'operatività.
Per fare il test immagino sia importante utilizzare esattamente la strumentazione che si userà: macchina+obiettivo+esposimetro+etc.
All'aumentare del formato però aumenta la difficoltà operativa e il costo. Tralasciando per un momento il costo, esporre in 4x5" implica poi che non riesca a sviluppare tutti i negativi insieme.
Ci sono indicazioni in questo senso oppure cercherò di fare attenzione con i vari sviluppi che siano il più possibile congruenti?
Grazie
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 15/03/2021, 9:16
da Silverprint
In 4x5 costa meno che in 35, basta una lastra su cui farai una sorta di provino scalare, utilizzando il volet.
C'è un modo particolare per farlo... vediamo se indovini.
In medio formato 120 col 6x4,5 siamo a posto (perdere 1 o 2 gradini non è una tragedia), sul 6x6 occorrerà ridurre gli scatti o usare due rulli. Etc
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 15/03/2021, 9:20
da Mandelbrot
Ahhhhh come fare il provino con la stampa?
Tolgo tutto il volet ed espongo con una certa coppia tempo diaframma.
Mantenendo la stessa coppia ed inserisco per un pezzettino il volet e riscatto? E così via?
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 15/03/2021, 9:24
da Silverprint
@Mandelbrot Quasi.
Fai attenzione che ogni gradino deve avere uno stop più di quello prima, se tieni la stessa esposizione ti vengono bene i primi due gradini, ma quello dopo sale di 1/2 stop, quello dopo ancora di 1/4, quello dopo di 1/8 etc. Per cui dopo il secondo scatto devi correggere

. Fatti una simulazione cartacea.
Nella pratica farai dei segni sul volet per sapere quanto lo dovrai spostare.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 15/03/2021, 9:30
da Mandelbrot
Capito
Provo
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 15/03/2021, 10:22
da lanterna
@Silverprint ti faccio anche io una domanda di ordine pratico un po' a lato che mi trascino da quando ho provato a seguire le tue indicazioni per lo sviluppo fattoriale: il D-Max della carta. Facendo un provino a scalare sulla carta senza negativo con tante belle striscette a un certo punto non riesco più a distinguerle e quella è la densità massima. Però guardando il foglio in controluce per vedere se lo sviluppo fosse uniforme a fattori bassi quello che pareva un blocco uniforme diventava una serie di strisce distinguibili: il riferimento deve essere quello in condizioni di visione normale o la d-max in senso stretto che riesco a vedere meglio in controluce?
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 15/03/2021, 10:31
da Silverprint
Quella che vedi in condizioni di visione normale, a meno che tu intenda montare le stampe su un lightbox.
Evitate luci inutilmente potenti, si valuta tutto in luce confortevole per la visione, quella con cui si guarderebbe, con piacere, un libro illustrato.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 15/03/2021, 11:25
da Merambolin
Silverprint ha scritto:Ma dai, provaci. È abbastanza semplice e molto utile.
Quello degli altri non è utile in pratica per te, lo sarà solo per chi lo fa perché sarà fatto coi loro prodotti e soprattutto nella loro catena.
L'utilità per tutti è la dimostrazione che la teoria funziona ed è applicabile... ma questo già dovresti saperlo.
Insomma quelli a cui la cosa interessa devono farsi i test per conto loro.
Non posso farlo perché non posso stampare

però. Intanto magari mi preparo il rullo per quando avrò modo, cosí magari mi avvantaggio
Inviato dal mio Mi A2 Lite utilizzando Tapatalk
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 15/03/2021, 16:30
da Mandelbrot
Silverprint ha scritto: ↑15/03/2021, 9:24
@Mandelbrot Quasi.
... Fatti una simulazione cartacea.
Nella pratica farai dei segni sul volet per sapere quanto lo dovrai spostare.
Schemino esemplificativo ...
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 15/03/2021, 16:43
da Silverprint
Non mi torna, o forse non capisco la tabella.
Parti col volet già alla prima tacca, che base + velo ti serve, ed esponi a -6 stop
Chiudi una tacca ed esponi sempre a -6 stop
Da li in avanti aumenti di uno stop per ogni tacca.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 15/03/2021, 16:57
da Mandelbrot
Silverprint ha scritto: ↑15/03/2021, 16:43
Non mi torna, o forse non capisco la tabella.
Parti col volet già alla prima tacca, che base + velo ti serve, ed esponi a -6 stop
Chiudi una tacca ed esponi sempre a -6 stop
Da li in avanti aumenti di uno stop per ogni tacca.
ho corretto la tabella.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 15/03/2021, 17:38
da Mandelbrot
Mandelbrot ha scritto: ↑15/03/2021, 16:57
Silverprint ha scritto: ↑15/03/2021, 16:43
Non mi torna, o forse non capisco la tabella.
Parti col volet già alla prima tacca, che base + velo ti serve, ed esponi a -6 stop
Chiudi una tacca ed esponi sempre a -6 stop
Da li in avanti aumenti di uno stop per ogni tacca.
ho corretto la tabella.
che è ancora sbagliata dalla strisciolina 7 in poi :-)
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 17/03/2021, 17:10
da maxpina
Silverprint ha scritto: ↑15/03/2021, 16:43
Parti col volet già alla prima tacca, che base + velo ti serve, ed esponi a -6 stop
Chiudi una tacca ed esponi sempre a -6 stop
Da li in avanti aumenti di uno stop per ogni tacca.
Scusa
@Silverprint io ho provato a fare il test Sviluppo con la lastrina e le 13 tacchette , quello che non ho ben chiaro è la tua "parti col volet già alla prima tacca, cioè lascio una tacca (la prima) senza esporla, quella sarà la base+ velo vero ? Io normalmente faccio così:
Posiziono una lastra di polistirolo bianco con trama appeso al muro, poi faccio la misura con il seconik L778 molto da vicino impostato alla sensibilità effettiva della pellicola, che ho trovato facendo il test, poi calcolo - 4 stop dalla misura per avere la zona I e + 5 stop per avere la zona X me li scrivo su un foglio e poi faccio calare la prima tacchetta in modo tale da avere una striscia non esposta e inizio con le esposizioni cme da mia tabella ( +1 stop per esposizione cerco di agire possibilmente sul diaframma mantenendo il più possibile il tempo fisso proprio per un discorso di costanza nell'otturatore.
Procedo correttamente o no ?
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 17/03/2021, 17:52
da Silverprint
Se non fai le prime due esposizioni uguali, salti la zona II e passi dalla I alla III.
Però per ora in questa discussione non abbiamo ancora introdotto il Sistema Zonale, siamo ancora alla pre-visualizzazione.
Quindi con i termini noti a tutti i partecipanti della discussione, per fare una scala sulla lastra con variazione costante di 1 stop, ovvero col raddoppio dell'esposizione ad ogni "tacca", occorre procedere così.
Si scopre quasi tutta la lastra, lasciano un pezzettino non esposto per avere B+V (base + velo), e si espone sul valore minimo desiderato (noi abbiamo ipotizzato qui -5 sotto la lettura). Poi si copre un altro pezzettino di lastra e si espone una seconda volta a quel valore. A questo punto abbiamo esposto due strisce, una il doppio dell'altra. Dobbiamo fare un'altra striscia il cui valore sia somma delle due precedenti, quindi copriamo un'altra tacca e scattiamo con 1 stop in più. E via discorrendo dando uno stop in più ad ogni tacca successiva, fino a finire l'intervallo che desideriamo.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 17/03/2021, 18:48
da maxpina
Silverprint ha scritto: ↑17/03/2021, 17:52
Se non fai le prime due esposizioni uguali, salti la zona II e passi dalla I alla III.
Però per ora in questa discussione non abbiamo ancora introdotto il Sistema Zonale, siamo ancora alla pre-visualizzazione.
Quindi
con i termini noti a tutti i partecipanti della discussione, per fare una scala sulla lastra con variazione costante di 1 stop, ovvero col raddoppio dell'esposizione ad ogni "tacca", occorre procedere così.
Si scopre quasi tutta la lastra, lasciano un pezzettino non esposto per avere B+V (base + velo), e si espone sul valore minimo desiderato (noi abbiamo ipotizzato qui -5 sotto la lettura). Poi si copre un altro pezzettino di lastra e
si espone una seconda volta a quel valore. A questo punto abbiamo esposto due strisce, una il doppio dell'altra. Dobbiamo fare un'altra striscia il cui valore sia somma delle due precedenti, quindi copriamo un'altra tacca e scattiamo con 1 stop in più. E via discorrendo dando uno stop in più ad ogni tacca successiva, fino a finire l'intervallo che desideriamo.
Grazie ! ora mi è chiaro
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 19/03/2021, 10:52
da Mandelbrot
Compiti fatti.
Pellicopla FP4+ sviluppata in HC110 1+63 a 20°C
Fatto quattro sviluppi a 6, 7:30, 9 e 11. minuti
Carta Ilford MGRC Multigrade RC Pearl New
Sviluppata in Ilford Multigrade
Prima striscia B+V poi -5, -4, e così via
Ciao
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 19/03/2021, 12:16
da Silverprint
Lavoro eccellente @Mandelbrot .
Ti sei anche messo parecchio avanti introducendo le variazioni di sviluppo. Quelle per il momento le teniamo da parte, però.
Ti invito a fare un ulteriore test di stampa, sulla lastra con lo sviluppo medio, e cioè stamparla anche sugli altri gradi di contrasto, avendo cura di ricalcolare l'esposizione in modo da ritrovare sempre il tempo minimo che dia nero (D-Max) in corrispondenza di base più velo (B+V).
Scrivi direttamente sulle stampe con un pennarello quello che fai, così sarà più semplice condividere e per te trovare e paragonare le varie cose.
Ti faccio notare che già queste prove ti permettono la pre-visualizzazione. Puoi cioè misurare varie parti di una scena e sapere già che tono avranno su una stampa rispetto ad un tono base su cui avrai preso l'esposizione.
E ne approfitto per introdurre le tre operazioni fondamentali e cioè: lettura, piazzamento e verifica di dove cadono gli altri toni.
La lettura è l'atto di leggere le varie parti di una scena e prendere nota dei valori di esposizione relativi.
Porre o piazzare è l'atto con cui decidi che un tono debba venire reso in una certa maniera, normalmente lo si fa sui toni più scuri. Una volta che hai posto i toni scuri, cioè deciso quanto variare l'esposizione rispetto alla lettura per farli venire come piacciono a te, potrai verificare dove "cadranno" gli altri toni e immaginare la resa sulla stampa, in base alla stampa dei vari livelli di esposizione che hai appena fatto.
Questo è un modo nuovo di ragionare rispetto all'esposizione e potrebbe non essere chiaro, è un salto logico, ma è uno dei punti fondamentali e va capito bene.
Ho in mente di fare un mini video esplicativo in proposito, ma intanto provate.
**** ****
Bisogna anche aggiungere un'altra cosa. Dalle foto non si capisce molto, le puoi fare meglio, ma in ogni caso poi ognuno di noi le vedrebbe sul suo monitor in maniera un po' diversa, e anche una foto fatta magistralmente avrebbe dei problemi nel riproporre esattamente proprio quei toni lì, non fosse altro perché noi la vediamo retroilluminata su uno schermo mentre la stampa la si guarda in luce riflessa. Quindi dobbiamo risolvere un problema, cioè trovare un modo per descrivere le caratteristiche dei toni che hai ottenuto che sia abbastanza universale e facilmente paragonabile alle prove che faranno gli altri.
Attendo le vostre proposte in proposito!
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 19/03/2021, 13:39
da Mandelbrot
Nel pomeriggio provo a fare questa ulteriore prova e cercherò di fare foto migliori.
Per il tuo quesito quello che noto è che c'è sempre una strisciolina che è sempre nera o sempre completamente bianca. Quella bianca cambia strisciolina in base al tipo di test fatto. Quindi si potrebbe prendere quella come riferimento?
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 19/03/2021, 13:45
da Silverprint
Giusto, l'inizio è quello.
Abbiamo sempre una striscia con D-Max e una con d-min, cioè una "nera" e una bianca. Questi sono i limiti della gamma dinamica della luce riflessa dalla carta. E naturalmente, anche se diversi in termini assoluti se cambiamo carta da stampa, ce li avremo sempre.
Però non basta, abbiamo anche altri toni che possiamo definire in maniera abbastanza universale. Dai ancora un piccolo sforzo!
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 19/03/2021, 14:20
da Mandelbrot
Le striscioline dove si vede qualcosa in modo chiaro e definito?
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 19/03/2021, 16:33
da 28zero
Penso che i toni più facili da individuare siano i -2 e +2 che hanno i dettagli ben leggibili, forse anche i -3 e +3 ma io ho fatto un po' fatica a riconoscerli con soggetti piuttosto uniformi.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 19/03/2021, 17:34
da Mandelbrot
Ho preso lo sviluppo intermedio e stampato alle varie filtrature ricalcolando il tempo per i nero.
Sulla qualità delle foto non riesco a fare di meglio.
Ho un vecchio telefono e il mio è caduto nell'acqua e la fotocamera è andata.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 19/03/2021, 17:57
da Silverprint
Ottimo, molto bene.
Vanno bene anche le foto, per il nostro scopo s'intende.
Con questa operazione hai esteso le possibilità di previsualizzazione anche alla variazione di contrasto in stampa, e come vedi tale variazione è molto grande! Puoi quindi anche ragionare su quanto puoi variare le cose in stampa, anche senza mettere ancora in conto la variazione di sviluppo sul negativo.
A questo punto ti invito a provare a mettere in pratica, esposimetro alla mano, lettura, piazzamento e previsualizzazione, anche mettendo in conto di poter variare il contrasto.
Tornando a come descrivere in maniera universale il risultato. Abbiamo identificato due punti fermi D-Max e d-min, ma dobbiamo andare oltre. Le tue foto hanno una trama visibile e regolare e possiamo pensare di utilizzare questa caratteristica.
Partendo dagli estremi della gamma tonale ed andando verso il centro, oltre al cambio di tono possiamo osservare che cambia anche la visibilità della trama. Questa comincerà ad essere visibile bene, senza perdita di informazioni solo ad un certo punto, mentre avvicinandosi al bianco o al nero, la visibilità si perde. Possiamo quindi individuare almeno altri due toni, forse 4 (dipende un po' dal livello di esposizione, considerando che la variazione di uno stop intero tra un gradino e l'altro è un po' grossolana) identificabili per una caratteristica saliente: il mantenimento, o meno della piena informazione, vale a dire che esistono due toni, uno verso il chiaro ed uno verso lo scuro oltre i quali l'informazione comincia a perdersi e due che saranno invece il più chiaro ed il più scuro in cui l'informazione è mantenuta intatta. Possiamo anche, forse (dipende come sopra), identificare anche altri due toni, uno chiarissimo, in cui non vi è informazione, ma non è ancora bianco e similmente uno scurissimo in cui non vi è informazione, pur non essendo ancora completamente nero.
A questo punto DEVI farci una bella tabella indicando il livello di esposizione in cui trovi i toni che hanno queste caratteristiche:
Nero - D-max
Quasi nero
Tono più scuro con la trama accennata, ma non ben visibile
Tono più scuro con la trama perfettamente visibile
Tono più chiaro con la trama perfettamente visibile
Tono più chiaro con la trama non perfettamente visibile
Tono più chiaro senza informazione, ma non ancora bianco
Bianco - d-min
Come dicevo sopra non è detto che sia possibile identificare sempre questi toni, dipende un po' dalle condizioni e dal contrasto, ma il
gran pregio di una descrizione simile è che è condivisibile, e chiaramente comprensibile.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 19/03/2021, 18:25
da Mandelbrot
Ad occhio ...
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 19/03/2021, 19:28
da critto
Scusate, siccome l'argomento è interessante mi intrometto; vorrei capire bene il passaggio della stampa
Faccio uno scalare sul fotogramma centrale con contrasto 2,
Identifico il nero come è stato spiegato che sarà a un certo tempo t,
Con quel tempo t stampo tutti i fotogrammi.
Spero di averci capito qualcosa.
Ma volendo ha senso stampare tutti i fotogrammi su un foglio 20x30 o 30x40 una fetta per fotogramma o è meglio su fogli separati?
Grazie
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 19/03/2021, 19:58
da Silverprint
Esatto @critto
È un punto importante. Se stampo tutti i fotogrammi nello stesso modo ottengo una simulazione di un unico negativo con quella variazione di luminosità.
E infatti con un ingranditore di grande formato sarebbe possibile stamparli tutti insieme, oppure si può fare impressionando una unica lastra e poi stampare come ha fatto Mandelbrot.
Puoi stamparli anche su un unico foglio anche con un ingranditore di piccolo formato, ma devi spostare la carta ogni volta al punto giusto e anche evitare che prenda luce (anche poca). Insomma mi pare complicato, si fa prima a farne tante piccole.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 19/03/2021, 20:02
da Silverprint
@Mandelbrot Che sono quei numeri romani?

Toglili subito.
E poi vorrei vederla rispetto alla variazione di contrasto in stampa. Le variazioni di sviluppo le vediamo dopo.
Io voglio solo sapere a che livello di esposizione corrispondono + - x stop rispetto alla lettura.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 19/03/2021, 20:09
da Mandelbrot
Silverprint ha scritto:[mention]Mandelbrot[/mention] Che sono quei numeri romani?

Toglili subito.
E poi vorrei vederla rispetto alla variazione di contrasto in stampa. Le variazioni di sviluppo le vediamo dopo.
Io voglio solo sapere a che livello di esposizione corrispondono + - x stop rispetto alla lettura.
Provvedo subito

Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 19/03/2021, 21:28
da Mandelbrot
Eccola.
Valutazione ad occhio.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 19/03/2021, 21:47
da Silverprint
E a occhio devi valutare, le stampe le guardi con qualcosa di diverso?
Sembra una stupidaggine, ma ricordiamoci che c'è chi vorrebbe guardarle col densitometro
@Mandelbrot Benissimo.
Ora attendiamo che ti raggiunga qualcun altro. Nel frattempo ti puoi divertire a vedere cosa succede variando il contrasto con i rulli sviluppati di più e di meno e preparare le tabelle.
Controlla bene la resa dei toni scuri, la tabella mi pare troppo precisa.

Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 20/03/2021, 19:35
da Mandelbrot
Guardando il risultato delle varie prove, entro certi limiti, uno porterebbe tenere come riferimento un certo tempo di sviluppo pellicola, esempio quello medio di cui si parlava sopra, e poi variare il contrasto con i filtri invece di tenere sempre fisso il contrasto "neutro" e variare lo sviluppo.
Facendo queste prove si scopre che lavorando su sviluppo e contrasto si ampliano notevolmente le possibilità di variazione dei toni.
È una conclusione sbagliata?
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 21/03/2021, 1:55
da Silverprint
No, certamente.
L'idea è proprio quella di dotarsi delle più amplie possibilità e combinazioni
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 21/03/2021, 3:31
da gabriele_v
Salve,
una domanda: si è detto di utilizzare il filtro n. 2 per stampare i vari fotogrammi/tonalità; se dovessi/volessi stampare a contatto, essendo la stampa a contatto più contrastata, devo usare il n. 1 di base, per avere lo stesso risultato?
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 21/03/2021, 12:45
da zone-seven
seguo ... cribbio già 8 pagine
Io mi trovo comodo col GF iniziare con lo scattare con la massima esposizione possibile zona XIV e fino lasciare l'ultimo pezzo inesposto.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 21/03/2021, 21:21
da Tamagio
Ciao,
io sto seguendo. Oggi finalmente sono riusciuto a sviluppare le lastre.
la prossima settimana inizierò con le stampe...non correte troppo
Grazie
Giovanni
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 21/03/2021, 23:52
da Silverprint
Di carne al fuoco ne abbiamo messa già tanta. E sono felice che il gruppo di sperimentatori cresca.
Mi pare giusto ora attendere un po' così chi sta un po' indietro si mette al passo e per chiarire eventuali punti oscuri di quanto detto finora.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 22/03/2021, 2:44
da Dart
Seguo anch'io

Ho stampato per ora a 30M, 50M e 90M.
Una domanda : è plausibile che abbia DMax a 26" a 30M, a 22" a 50M e a 24" a 90M ? Pensavo che aumentando il contrasto il tempo sarebbe diminuito, ma forse inserendo di più il filtro si "mangia" un pò di luce? E' anche vero che a volte con la carta opaca la valutazione non mi pare semplicissima
Comunque sono riuscito anche ad arrivare a +11 con un altro rullo ( ovviamente trattato come il precedente ), conto di stamparlo a breve.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 22/03/2021, 10:58
da maxpina
Mandelbrot ha scritto: ↑15/03/2021, 16:30
Silverprint ha scritto: ↑15/03/2021, 9:24
@Mandelbrot Quasi.
... Fatti una simulazione cartacea.
Nella pratica farai dei segni sul volet per sapere quanto lo dovrai spostare.
Schemino esemplificativo ...
Chiedo scusa se torno un pò indietro con il post, ma sono uno dei ritardatari nel ragionamento, volevo chiedere a
@Mandelbrot se questa tabella è quella già corretta con le considerazioni di
@Silverprint ? Il mio metodo era leggermente differente, vorrei allinearmi a questo metodo.
Grazie
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 22/03/2021, 11:25
da Silverprint
gabriele_v ha scritto: ↑21/03/2021, 3:31
... si è detto di utilizzare il filtro n. 2 per stampare i vari fotogrammi/tonalità; se dovessi/volessi stampare a contatto, essendo la stampa a contatto più contrastata, devo usare il n. 1 di base, per avere lo stesso risultato?
Non proprio, il contrasto è più alto, vero, ma la cosa più rilevante è che cambiano i toni, anche aggiustando il contrasto una stampa a contatto rimane rimane diversa da una fatta per proiezione. Puoi renderle più somiglianti aggiungendo anche la prevelatura e bilanciando riduzione di contrasto e intensità della prevelatura, ma proprio uguali-uguali non le farai...
Quindi ritornando al punto, puoi vedere se quelle differenze per te sono tollerabili, oppure decidere prima come stampare. In ogni caso io non farei i test in un modo, per poi stampare in un altro.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 22/03/2021, 11:34
da maxpina
Mi pare di aver capito che la tabella è stata modificata come da consigli di Silverprint, bastava leggere sotto nelle note
Scusate....
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 22/03/2021, 15:06
da gabriele_v
Silverprint ha scritto: ↑22/03/2021, 11:25
gabriele_v ha scritto: ↑21/03/2021, 3:31
... si è detto di utilizzare il filtro n. 2 per stampare i vari fotogrammi/tonalità; se dovessi/volessi stampare a contatto, essendo la stampa a contatto più contrastata, devo usare il n. 1 di base, per avere lo stesso risultato?
Non proprio, il contrasto è più alto, vero, ma la cosa più rilevante è che cambiano i toni, anche aggiustando il contrasto una stampa a contatto rimane rimane diversa da una fatta per proiezione. Puoi renderle più somiglianti aggiungendo anche la prevelatura e bilanciando riduzione di contrasto e intensità della prevelatura, ma proprio uguali-uguali non le farai...
Quindi ritornando al punto, puoi vedere se quelle differenze per te sono tollerabili, oppure decidere prima come stampare. In ogni caso io non farei i test in un modo, per poi stampare in un altro.
Sì, infatti mi riferivo non solo ai test, ma a tutta la catena della stampa a contatto. Comprendo infatti che fare i test stampando a contatto fornisce dati per stampe a contatto, mentre per avere dati per stampare a proiezione devo fare test proiettando.
Se i toni (stampando a contatto) sono di mio gradimento, posso continuare a seguire quanto è stato scritto e quanto seguiterà, considerando sempre un grado di contrasto in meno?
Grazie della risposta
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 22/03/2021, 19:24
da maxpina
Scusa @Silverprint ho un dubbio, controllando la tabella pubblicata da @Mandelbrot ho riflettuto e c'è qualcosa che non mi torna, ci sono dei salti che non corrispondono a degli aumenti di uno stop, ti propongo anche il mio calcolo fatto sulla falsa riga della tabella, in confronto con quella fatta da Mandelbrot, mi perdo qualcosa o no ?
Grazie
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 22/03/2021, 19:36
da Mandelbrot
maxpina ha scritto: ↑22/03/2021, 19:24
Scusa @Silverprint ho un dubbio, controllando la tabella pubblicata da @Mandelbrot ho riflettuto e c'è qualcosa che non mi torna, ci sono dei salti che non corrispondono a degli aumenti di uno stop, ti propongo anche il mio calcolo fatto sulla falsa riga della tabella, in confronto con quella fatta da Mandelbrot, mi perdo qualcosa o no ?
Grazie
Ciao
infatti avevo scritto che la tabella risultava ancora errata ma non sono riuscito a cambiarla nel sistema.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 23/03/2021, 13:21
da Mandelbrot
Qualche passo in avanti variando le filtrare anche su altri tempi di sviluppo.
Ciao
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 23/03/2021, 16:24
da Experience
Salve,
Vi seguo leggendovi perche' le prove non le posso attualmente fare, trovandomi in Italia.
Discussione coinvolgente, grazie @Silverprint
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 26/03/2021, 1:41
da 28zero
Ho appena finito di stampare. Quando provo a fare i test mi prende sempre una certa ansia di sbagliare che... mi fa sbagliare. Comunque non mi sembra sia andata malissimo. Agfa apx 400 esposta a 160 perché la uso così e mi son dimenticato di dover cambiare gli iso, inoltre ho scattato come per trovare la SE, quindi -4,-3,-2,-1,0,+1,+2,+3,+4,+5,+6. Gradazione 2. La prima stampa in alto è b+v, -3 ha dettagli non distinguibili, -2 ha dettagli leggibili ma +6 ha dettagli non distinguibili. Mi sa che ho sviluppato poco.
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Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 26/03/2021, 14:23
da Silverprint
@28zero
Bene. Mi fa piacere che arrivino un po' di altri test. Ottimo davvero.
Sviluppato, tanto o poco rispetto a cosa? Non lo possiamo ancora dire perché
non abbiamo ancora inventato uno standard!
Fate attenzione che è una cosa importante: a noi ora interessa poter previsualizzare, cioè vedere, toccare con mano, come si comportano i materiali in una simulazione di scatto, in modo da sapere prima dello scatto e solo basandosi sulle letture esposimetriche, come verranno resi i toni della nostra foto.
Ora prova anche le stampe sugli altri contrasti, rifacendo sempre lo scalare in modo da utilizzare il tempo minimo che dia D-max su B+V.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 26/03/2021, 14:25
da Silverprint
Quando avremo un altro po' di test fatti andremo avanti coi ragionamenti. Nel frattempo... mettevi in pari!

Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 26/03/2021, 15:17
da zone-seven
Silverprint ha scritto: ↑26/03/2021, 14:25
Quando avremo un altro po' di test fatti andremo avanti coi ragionamenti. Nel frattempo... mettevi in pari!
questo weekend ci lavoro !!!
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 26/03/2021, 22:27
da gabriele_v
Buonasera,
chiedo scusa, ma sono rimasto al calcolo delle varie esposizioni da dare alla singola lastra grande formato per formare le varie strisce; non perché non mi fidi di quelle tabelle ben fatte che avete creato, ma perché vorrrei cercare di capire veramente il concetto. Forse ho condotto dei ragionamenti che mi hanno fatto confondere, tuttavia ho pensato di ragionare in termini di unità di esposizione.
Se ogni striscia deve essere uno stop di differenza dall'altra, quindi significa che ciascuna riceve il doppio della luce rispetto alla precedente.
Ad esclusione della striscia b+v che non riceve luce, la striscia subito dopo l'abbiamo posta a -6 stop dalla lettura; se considero la luce che arriva alla pellicola con la coppia tempo-diaframma che corrisponde a -6 stop come 1 unità di esposizione, allora la striscia a -5 stop deve ricevere 2 unità di esposizione, quella a -4 stop ne deve ricevere 4, perché è il doppio della precedente, quella a -3 stop deve riceverne 8, e così via.
Il ragionamento è corretto o completamente sbagliato?
Grazie, complimenti... continuerò a seguire
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 26/03/2021, 22:55
da Federico Pari
Silverprint ha scritto: ↑26/03/2021, 14:25
Quando avremo un altro po' di test fatti andremo avanti coi ragionamenti. Nel frattempo... mettevi in pari!
Al massimo tollero un affiancamento
Seguo, in attesa di arrivare ai regoli zonali mi leggo tutto per bene

Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 26/03/2021, 23:06
da Silverprint
@gabriele_v
È giusto il ragionamento.
Prima striscia, niente B+V
Seconda striscia una unità a tutto il resto,
Copro un'altra striscia e do nuovamente una unità. E siamo a 0; 1; 2.
A questo punto sulla striscia successiva devo aggiungere, due unità, quindi aprirò di uno stop e ottengo: 0; 1; 2; 4
Nella striscia successiva devo arrivare a 8 unità, quattro già ci sono e quindi apro di un altro stop, due rispetto alla prima esposizione etc. etc etc fino a finire lo spazio.
In pratica le prime due strisce sono uguali, dopo si apre di uno stop ogni striscia.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 27/03/2021, 15:08
da gabriele_v
Silverprint ha scritto: ↑26/03/2021, 23:06
@gabriele_v
È giusto il ragionamento.
Prima striscia, niente B+V
Seconda striscia una unità a tutto il resto,
Copro un'altra striscia e do nuovamente una unità. E siamo a 0; 1; 2.
A questo punto sulla striscia successiva devo aggiungere, due unità, quindi aprirò di uno stop e ottengo: 0; 1; 2; 4
Nella striscia successiva devo arrivare a 8 unità, quattro già ci sono e quindi apro di un altro stop, due rispetto alla prima esposizione etc. etc etc fino a finire lo spazio.
In pratica le prime due strisce sono uguali, dopo si apre di uno stop ogni striscia.
Perfetto, grazie
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 28/03/2021, 22:30
da Tamagio
Ciao,
ecco il risultato del mio primo test ( purtroppo la foto con il telefono non è il massimo ).
Ho esposto 3 pellicole con la medisima scalatura, questa è la prima sviluppata in HC 110 1+47 per 6 minuti a 20°
Grazie
Giovanni
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 29/03/2021, 12:24
da zone-seven
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 29/03/2021, 13:07
da Mandelbrot
@Silverprint
Dai Andrea dacci qualche input in più per andare avanti :-)
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 29/03/2021, 15:20
da Silverprint
Uno solo, che poi altrimenti ci sarebbe troppa carne al fuoco. Dopo di questo dovrete aspettare un poco perché mi servirà il tempo di mettere ordine a tutte le vostre cose e aprire nuovi argomenti.
Da fare ancora c'è la verifica di come si comporta la nostra coppia pellicola rivelatore quando non facciamo D-max su B+V.
Quello è ovviamente il limite inferiore dell'esposizione in stampa, ma siccome possiamo sovra-esporre senza fare danni, si va a vedere cosa succede.
Quindi vi invito a stampare, almeno sui gradi intermedi (1-2-3), in modo da avere D-max 2, 4 e 6 stop sopra il primo gradino che non è più nero.
Esempio: quasi nero a -3, faccio lo scalare per il tempo minimo che mi dia D-max a -1 ; +1 e +2. Questo ci serve a vedere come cambia la resa tonale dei toni scuri fuori dal piede e ci potrebbe far vedere se ad un certo punto la pellicola satura, ovvero arriva la spalla. Ci da anche la misura di quanto possiamo bruciare e mascherare. ;)
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 29/03/2021, 15:32
da Mandelbrot
Utilizzo la stessa lastra che ho usato per i precedenti lavori vero?
Grazie
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 29/03/2021, 15:36
da Silverprint
Certo
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 29/03/2021, 15:41
da Silverprint
@Tamagio.
Bene, quasi. C'è qualche incongruenza sui tempi di esposizione (anche alla vista). Questi dovrebbero calare al crescere del contrasto fino al grado 3. In questa prima fase di stampe bisogna fare abbastanza attenzione nel determinare il tempo minimo che dia nero su B+V. Ti serve una precisione sullo scalare di circa 1/10 di stop, anche meno (1/20 circa) sul 4 e 5, quindi se serve è meglio chiudere il diaframma e usare tempi più lunghi.
Due post sopra ci sono i nuovi compiti.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 29/03/2021, 16:37
da Tamagio
@Silverprint
Grazie!
Diciamo che ho fatto molta fatica a determinare la D-max, ed evidemtemente non ci sono riuscito
a questo punto conviene rifare tutti i provini con un diaframma più chiuso, corretto?
Grazie
Giovanni
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 29/03/2021, 18:08
da Silverprint
@Tamagio Corretto
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 31/03/2021, 14:59
da Mandelbrot
Ho iniziato il lavoro ma mi sa che ho un problema dovuto alla mancanza di pianificazione iniziale
Avevo fatto esposizioni per -5 ... 0 ... +6 e per uno sviluppo di 9min con luce bianca e per D-Max su B+V il bianco puro lo vedo nella striscia +4.
Facendo il Nero a -1 mi viene quanto in foto allegato e quindi vado oltre la scala (la striscia di carta bianca è quella coperta dalla lama del marginatore).
Cosa faccio? Devo fare una esposizione nuova con più striscioline? Oppure utilizzo un'altra lastra che avevo sviluppato a 11min?
Grazie
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 31/03/2021, 19:26
da Mandelbrot
Ho fatto qualche passo in avanti ma ovviamente mi manca la parte delle striscioline dense.
Ho fatto alcune prove con nero su -2, -1 e 0 e le ho messe a confronto.
Contrasto luce bianca.
Non so se ho sbagliato qualcosa ma mentre nei neri mi sembrano toni allineati sulle luci la striscia esposta per il nero su B+V sembra avere una ampiezza tonale più contenuta, cioè raggiunge prima il bianco.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 05/04/2021, 8:00
da Mandelbrot
Ciao a tutti,
Ho provato ad esporre una lastra con -5; +10 stop e sviluppata con il mio tempo medio di riferimento e se ho capito bene l'utimo step in cui non si evidenzia la spalla è quella per cui il nero è a -1.
Questo lo deduco perché oltre quella strisciolina facendo il nero si allungano le zone grigie nelle alte luci.
In questo caso quindi dovrei avere un margine di 4 stop di sovraesposizione.
Spero di aver dedotto bene.
Ciao

Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 12/04/2021, 22:03
da Tamagio
Ciao,
ho rifatto tutto.
Ho esposto altri negativi aumentando le striscioline, 16 ( nei precedenti ne avevo fatte solo 12 ).
Ecco il risultato.
FP4 esposta a 50 iso, sviluppata in HC110 1+47 per 7 minuti.
Grazie
Giovanni
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 27/05/2021, 14:39
da Mandelbrot
Ciao a tutti, con la chiusura delle scuole mi sposterò nella casa di campagna dove ho la camera oscura e posso proseguire il lavoro iniziato su questo interessante sistema.
Pensate si possa riprendere il filo della discussione?
Grazie
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 27/05/2021, 21:33
da maxpina
Io sarei ben contento si riprendesse ....
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 27/05/2021, 21:41
da Giuseppe Pan
Io devo rileggere tutto daccapo, sono duro a capire
Ma se continuate sono ben contento di leggere il seguito.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 03/06/2021, 14:41
da lucinio
Buongiorno,
sono nuovo del Forum , ma sono stato subito attirato da questa interessante discussione. Non è che abbia capito bene tutto, ma insomma..cerco di seguire.
Vorrei chiedere se chi utilizza le pellicole piane potrebbe usare - invece della tecnica descritta di esposizione progressiva della pellicola - una scala graduata trasparente a densità crescenti, tipo quelle che una volta fabbricava anche Kodak e che invece adesso fa la ditta americana Stoeffer (o qualcosa del genere). E se sì, come si deve procedere , cosa si deve fotografare e come interpretare correttamente i risultati? Forse chiedo troppo, ma ci provo. Grazie comunque.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 28/06/2021, 7:51
da Mandelbrot
Ciao
Questa settimana ho fatto quattro scatti cercando di applicare quanto imparato finora.
I fotogrammi 1,2 e 3 sono dello stesso soggetto. Ho voluto mettere la parte in basso scura in -1 mentre le nuvole in +2.
La 1 e 2 sono fatte con polarizzatore mentre la 3 polarizzatore + filtro 23A.
Il fotogramma 1 per un errore di distrazione è sottoesposto di 1 stop rispetto a quanto avessi voluto.
Pellicola FP4+ sviluppata a 20°C con HC110 1+63 per 9min.
I filtri li ho compensati con 1.2 stop ciascuno.
Il fotogramma 4 ha Pola+23A ed è stato sviluppato per 11 min.
Mi viene quasi il dubbio che avrei dovuto sovraesporre ancora un pochino.
Appena posso stampo.
Ciao
Mario
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Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 28/06/2021, 11:37
da chromemax
Viste così sembrano tutte e tre sottoesposte e anche di un bel po'
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 28/06/2021, 12:14
da Mandelbrot
Come temevo.
L'utilizzo dei filtri complica la cosa.
Inviato dal mio M2101K6G utilizzando Tapatalk
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 28/06/2021, 13:38
da tykos
senza sapere che filtri sono: il polarizzatore a memoria di solito va 1.5-2 stop, e il primo 23a che viene fuori su google
https://tiffen.com/products/red-23a-screw-in-filter fa 2 stop pure lui.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 28/06/2021, 18:04
da chromemax
La compensazione dell'esposizione dei filtri in BN è un po' più complicata del semplice assorbimento; oltre alla sensibilità spettrale della pellicola utililzzata, c'è da prendere in considerazione anche il colore delle luce riflessa
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 28/06/2021, 18:13
da Andrea67c
A volte le montagne, soprattutto se riprese da lontano, si scuriscono molto, usando il filtro rosso. Possono diventare una silhouette. Mi pare che sia successo anche a me molti anni fa, e avevo cominciato ad usare con molta parsimonia il filtro rosso, ossia solo dove la venatura della roccia è protagonista, quindi da vicino. Da lontano mi limitavo al filtro arancio. Ma è tantissimo che non uso filtri, ricordo poco e potrei dire delle cazzate.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 29/06/2021, 0:53
da chromemax
A proposito dei filtri:
Questa è un paesaggio lunare, non c'è atmosfera per cui l'unica fonte di luce è il sole.
Questo invece è un paesaggio terrestre, c'è l'atmosfera e ci sono due sorgenti di luce, la luce primaria, il sole, più la luce di schiarita data dalla diffusione dovuta all'atmosfera, che rende più chiare e leggibili lre ombre. La luce di schiarita, per la massima parte data dal cielo, è dello stesso colore di quest'ultimo, azzurra, per cui i filtri non solo agiscono sui colori della scena ma anche su tutta la luce di schiarita data dal cielo. Il filtro rosso assorbe il blu, quindi non solo il cielo diventa più scuro ma con esso anche tutte le ombre che sono rischiarate dalla luce, azzurra, che proviene dalla volta atmosferica, con un risultato simile a questo:
Questo è il motivo per cui la semplice correzione dell'esposizione dovuta alla densità del filtro non è condizione sufficiente per raggiungere una buona esposizione, ma deve subentrare anche l'esperienza e, a volte, pure un pizzico di fortuna.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 29/06/2021, 2:18
da .ila.
Perdona la mia ignoranza ma non ho mai usato filtri (per il momento). Se la lettura avviene nella macchina non è già "corretta"? O per via della sfalsatura della luce di schiarita l'esposimetro viene ingannato dalle ombre cambiate e/o poco leggibili?
Inviato dal mio ZX80 con Tapatalk
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 29/06/2021, 7:32
da Mandelbrot
Grazie Diego @chromemax per la spiegazione.
La questione è effettivamente complicata e richiede conoscenza ed esperienza.
Quindi per ottenere un effetto in cui cielo si scurisce e quindi le nuvole risaltano senza alterare le ombre si potrebbe usare un No 12 Deep Yellow Minus blue?
Grazie
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Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 29/06/2021, 9:35
da Pierpaolo B
La luce delle ombre contiene sempre azzurro. E' impossibile salvarla con filtri giallo/rossi. Per esperienza direi che in genere la luce in obra prende il "colore" di ciò che ha sopra. Solitamente in campo aperto prende il colore del cielo, nei boschi, l'ombra è verde e al mare "dipende".
Tendenzialmente quello chiamato giallo/verde (non ricordo il numero) è quello che nelle ombre salva capra e cavoli ma ha un effetto sui toni che a me fa schifo.....quasi come il verde.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 29/06/2021, 9:56
da effegi61
Perdona la mia ignoranza ma non ho mai usato filtri (per il momento). Se la lettura avviene nella macchina non è già "corretta"? O per via della sfalsatura della luce di schiarita l'esposimetro viene ingannato dalle ombre cambiate e/o poco leggibili?
Tu prova a fare una misura esposimetrica con la macchina su un soggetto qualsiasi e poi prova a fare la stessa lettura inserendo un filtro, ad esempio il rosso R25A, che da bugiardino toglie 3 stop, vedrai che, a seconda della macchina che usi, la correzione che di propone la macchina sarà di 1,5/ 2,5 stop, ma mai 3. Per cui personalmente calcolo l'esposizione senza filtri e poi se devo inserirli apro di tanti stop come indicato dal bugiardino, non di quanti me ne indica l'esposimetro. Credo che il motivo sia che le fotocellule sono tarate per luce bianca e non per luce rossa o verde.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 29/06/2021, 10:44
da Mandelbrot
impressionando ha scritto: ↑29/06/2021, 9:35
Tendenzialmente quello chiamato giallo/verde (non ricordo il numero) è
Il giallo-verde dovrebbe essere il numero 11.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 29/06/2021, 12:40
da chromemax
Ribadisco il concetto, espresso anche da Impressionando, non basta calcolare la densità ottica del filtro, entrano in gioco anche la sensibilità spettrale della pellicola, come anche quella della cellula dell'esposimetro, e il maggior attore è il colore della luce, ma soprattutto viene stravolto il rapporto tonale. Più il colore del fltro si allontana dalla parte centrale dello spettro maggiore il suo impatto sulla distribuzione tonale per cui diventa necessario saper previsualizzare l'effetto del filtro e valutare di conseguenza come verranno restituite le ombre, i mezzi toni e le luci. Su questa previsualizzazione le misure fornite dall'esposimetro diventano relative e vanno ponderate con l'esperienza. Quando si usano i filtri è più sicuro fare un po' di braketing
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 29/06/2021, 13:46
da kiodo
Se ne era parlato anche qui, forse potrà interessare:
https://r.tapatalk.com/shareLink/topic? ... source=app
Inviato dal mio SM-G973F utilizzando Tapatalk
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 29/06/2021, 15:17
da Elmar Lang
Sull'uso dei filtri, Kodak pubblicò uno splendido fascicolo, caratterizzato da estrema chiarezza. Anche l'editrice di Cesco Ciapanna, pubblicò un buon manuale sull'uso dei filtri... ecc. ecc.
Lambiccarsi il cervello con paturnie di improbabili previsualizzazioni (per quanto interessante argomento di teoretica ed ermeneutica), credo, anzi temo, distolga dal punto principale: scattare fotografie.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 29/06/2021, 15:37
da Pierpaolo B
Elmar Lang ha scritto: ↑29/06/2021, 15:17
Lambiccarsi il cervello con paturnie di improbabili previsualizzazioni (per quanto interessante argomento di teoretica ed ermeneutica), credo, anzi temo, distolga dal punto principale: scattare fotografie.
In buona sostanza il filtro da scegliere per una determinata situazione dipende dalla digestione o dal risultato degli esami del sangue? L'andare oltre entra nell'ambito delle paturnie?
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 29/06/2021, 16:48
da Andrea67c
chromemax ha scritto: ↑29/06/2021, 12:40
Ribadisco il concetto, espresso anche da Impressionando, non basta calcolare la densità ottica del filtro, entrano in gioco anche la sensibilità spettrale della pellicola, come anche quella della cellula dell'esposimetro, e il maggior attore è il colore della luce, ma soprattutto viene stravolto il rapporto tonale. Più il colore del fltro si allontana dalla parte centrale dello spettro maggiore il suo impatto sulla distribuzione tonale per cui diventa necessario saper previsualizzare l'effetto del filtro e valutare di conseguenza come verranno restituite le ombre, i mezzi toni e le luci. Su questa previsualizzazione le misure fornite dall'esposimetro diventano relative e vanno ponderate con l'esperienza. Quando si usano i filtri è più sicuro fare un po' di braketing
END QUOTE DIEGO
Quello che dice Diego è quello che trovo più utile sapere, per chi mette su i filtri la prima volta, parlo per ricordi. Soprattutto sottolinerei lo stravolgimento dei valori tonali: usiamo il filtro per quello, quindi non sarà così semplice come aprire 3 diaframmi in più, anche se obiettivamente funziona abbastanza! L'impegno vero è immaginare quale foto può uscirne alla fine.
Penserei anche a una fase di apprendimento col 35 mm a mano libera, senza curarsi della PDC, e del cavalletto, facendo bracketing con filtro, senza filtro, o confrontando due filtri. Così si scatta in velocità, con tanti colpi in canna, si ha tempo di prendere appunti sulle caratteristiche della scena, non si aspetta di montare tutto solo se il paesaggio è bello, ecc... Ci sono comportamenti poco strategici, perché si vuole subito la bella foto, che tornando indietro non adotterei più.
Poi, si rielaborano gli appunti alla luce del primo provino scalare in CO, senza la pretesa di ricavarne una foto accettabile. Perché, quel poco sul filtro arancio, alla fine, l'ho imparato proprio all'ingranditore! Cioè, si impara se quella accoppiata filtro/esposizione era adeguata alla scena.
Chi è bravo col digitale può anche immaginare un flusso di lavoro con scatti preventivi e conseguenti considerazioni sul campo, usando i filtri in vetro montati sulla dslr. Per quanto, non mi fiderei mai di un sensore digitale, se vado ad impressionare un negativo. Troppo diversi.
A.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 29/06/2021, 17:41
da chromemax
Elmar Lang ha scritto: ↑29/06/2021, 15:17
Lambiccarsi il cervello con paturnie di improbabili previsualizzazioni (per quanto interessante argomento di teoretica ed ermeneutica), credo, anzi temo, distolga dal punto principale: scattare fotografie.
Per mettere su un filtro e scattare fotografie non serve neanche scrivere un post qui; se si è trovato il tempo e si è sentita la necessità di scrivere e condividere un dubbio, una richiesta, una curiosità, quello che ti pare, è perché, forse, si è curiosi oppure si vuole fare un passetto in più e acquisire un minimo di consapevolezza su quello che avviene ;)
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 30/06/2021, 13:33
da Mandelbrot
Mandelbrot ha scritto:Ciao
Questa settimana ho fatto quattro scatti cercando di applicare quanto imparato finora.
I fotogrammi 1,2 e 3 sono dello stesso soggetto. Ho voluto mettere la parte in basso scura in -1 mentre le nuvole in +2.
La 1 e 2 sono fatte con polarizzatore mentre la 3 polarizzatore + filtro 23A.
Il fotogramma 1 per un errore di distrazione è sottoesposto di 1 stop rispetto a quanto avessi voluto.
Pellicola FP4+ sviluppata a 20°C con HC110 1+63 per 9min.
I filtri li ho compensati con 1.2 stop ciascuno.
Il fotogramma 4 ha Pola+23A ed è stato sviluppato per 11 min.
Mi viene quasi il dubbio che avrei dovuto sovraesporre ancora un pochino.
Appena posso stampo.
Ciao
Mario
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Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 01/07/2021, 18:11
da Federico Pari
Elmar Lang ha scritto: ↑29/06/2021, 15:17
Lambiccarsi il cervello con paturnie di improbabili previsualizzazioni (per quanto interessante argomento di teoretica ed ermeneutica), credo, anzi temo, distolga dal punto principale: scattare fotografie.
Ma ancora con 'sta prosopopea dello "scattare fotografie" sempre proposta come se "imparare come si fa" fosse in antitesi col "fare"?

Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 01/07/2021, 20:42
da Andrea67c
Federico Pari ha scritto: ↑01/07/2021, 18:11
Elmar Lang ha scritto: ↑29/06/2021, 15:17
Lambiccarsi il cervello con paturnie di improbabili previsualizzazioni (per quanto interessante argomento di teoretica ed ermeneutica), credo, anzi temo, distolga dal punto principale: scattare fotografie.
Ma ancora con 'sta prosopopea dello "scattare fotografie" sempre proposta come se "imparare come si fa" fosse in antitesi col "fare"?
Eh... ci sono alcune attività che ci hanno fatto credere che sono facili. E noi, fessi, ci crediamo. Nel caso della fotografia, è stato detto più volte, ad un certo punto si è voluto venderla a tutti, ben prima del diggitale. Col greco o col violino non è stato così. Sai che bello uno che dice: eddai, cos'è tutti 'sti verbi al liceo classico? Leggiti Platone, su! Oppure: che stai a fare sempre scale? Prenditi i Capricci, mettili sul leggío e suonali, su!
Dev'essere l'inghippo della parola "scattare".... e dopo che hai scattato...?
Sarebbe da crepare dalle risate, a vederci con gli occhi degli altri, se non fosse che 30-40 anni fa ci siamo fatti due maroni come due mongolfiere a vedere in alcune serate da amici centinaia di diapositive tutte immancabilmente idiote, a volte addirittura doppie, perché "questa l'ho scattata per sicurezza", ché abbiamo capito cosa intendo.
Ok, dài, esagero, qui nessuno è a quel livello, ma questi esempi e paragoni, magari eccessivi, io li vedo tuttavia attinenti alla questione.
Col max buonumore possibile,
Ciao!
A.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 01/07/2021, 21:03
da Lollipop
Mandelbrot ha scritto: ↑30/06/2021, 13:33
Mandelbrot ha scritto:Ciao
Questa settimana ho fatto quattro scatti cercando di applicare quanto imparato finora.
I fotogrammi 1,2 e 3 sono dello stesso soggetto. Ho voluto mettere la parte in basso scura in -1 mentre le nuvole in +2.
La 1 e 2 sono fatte con polarizzatore mentre la 3 polarizzatore + filtro 23A.
Il fotogramma 1 per un errore di distrazione è sottoesposto di 1 stop rispetto a quanto avessi voluto.
Pellicola FP4+ sviluppata a 20°C con HC110 1+63 per 9min.
I filtri li ho compensati con 1.2 stop ciascuno.
Il fotogramma 4 ha Pola+23A ed è stato sviluppato per 11 min.
Mi viene quasi il dubbio che avrei dovuto sovraesporre ancora un pochino.
Appena posso stampo.
Ciao
Mario
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Stampa del fotogramma 2
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Beh, alla fine sei riuscito a stamparla. Bravo!
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 01/07/2021, 21:04
da Lollipop
Federico Pari ha scritto: ↑01/07/2021, 18:11
Elmar Lang ha scritto: ↑29/06/2021, 15:17
Lambiccarsi il cervello con paturnie di improbabili previsualizzazioni (per quanto interessante argomento di teoretica ed ermeneutica), credo, anzi temo, distolga dal punto principale: scattare fotografie.
Ma ancora con 'sta prosopopea dello "scattare fotografie" sempre proposta come se "imparare come si fa" fosse in antitesi col "fare"?
Standing ovation (ovvero il dono della sintesi).
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 05/07/2021, 14:15
da tykos
dunque, vorrei mettermi anche io a fare qualche test con il 4x5.
Visto però che userei il d76 (in una delle sue tante versioni, per ora accontentiamoci) e che 250ml di stock mi fanno 4 lastre, cosa è più significativo fare:
- 4 lastre esposte uguali con tempi di sviluppo diversi (in questo caso userei ISO di targa o a sentimento, diciamo. Con una foma 100 cosa si potrebbe usare per partire?]
- 4 lastre con ISO diversi e sviluppo uguale
- 2 ISO e 2 sviluppi, così facendo però avrei un po' meno dati da incrociare, mi sa che ne servirebbero 8
?
Il problema maggiore, più che il materiale, è il tempo: non avendo la camera oscura in casa scattare e sviluppare un set di provini mi perdo una settimana almeno, e per la stampa almeno un'altra.
Idee?
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 05/07/2021, 17:10
da gabriele_v
tykos ha scritto: ↑05/07/2021, 14:15
dunque, vorrei mettermi anche io a fare qualche test con il 4x5.
Visto però che userei il d76 (in una delle sue tante versioni, per ora accontentiamoci) e che 250ml di stock mi fanno 4 lastre, cosa è più significativo fare:
- 4 lastre esposte uguali con tempi di sviluppo diversi (in questo caso userei ISO di targa o a sentimento, diciamo. Con una foma 100 cosa si potrebbe usare per partire?]
- 4 lastre con ISO diversi e sviluppo uguale
- 2 ISO e 2 sviluppi, così facendo però avrei un po' meno dati da incrociare, mi sa che ne servirebbero 8
?
Il problema maggiore, più che il materiale, è il tempo: non avendo la camera oscura in casa scattare e sviluppare un set di provini mi perdo una settimana almeno, e per la stampa almeno un'altra.
Idee?
Secondo me 4 Indici di Esposizione diversi, stesso sviluppo.
Per la Fomapan 100 puoi usare ISO 80, 64, 50, 40 magari.
Però giusto per iniziare a cercare la Sensibilità Effettiva, credo che poi ne debba fare altre per trovare i tempi di sviluppo
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 05/07/2021, 17:19
da Mandelbrot
tykos ha scritto: ↑05/07/2021, 14:15
dunque, vorrei mettermi anche io a fare qualche test con il 4x5.
Visto però che userei il d76 (in una delle sue tante versioni, per ora accontentiamoci) e che 250ml di stock mi fanno 4 lastre, cosa è più significativo fare:
- 4 lastre esposte uguali con tempi di sviluppo diversi (in questo caso userei ISO di targa o a sentimento, diciamo. Con una foma 100 cosa si potrebbe usare per partire?]
- 4 lastre con ISO diversi e sviluppo uguale
- 2 ISO e 2 sviluppi, così facendo però avrei un po' meno dati da incrociare, mi sa che ne servirebbero 8
?
Il problema maggiore, più che il materiale, è il tempo: non avendo la camera oscura in casa scattare e sviluppare un set di provini mi perdo una settimana almeno, e per la stampa almeno un'altra.
Idee?
Nella mia limitatissima esperienza quando ho cercato scorciatoie ho sempre fatto confusione e ho dovuto rifare tutto.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 05/07/2021, 17:21
da gabriele_v
Io ho una domanda (derivante dalla mia scarsa esperienza) che tento di esporre.
Si è detto di fare questi test finalizzati a trovare Sensibilità Effettiva e tempi di sviluppo relativamente alla propria catena esposizione-sviluppo-stampa.
Considerando per esempio di aver fatto ed ultimato tutti i test con una carta più aperta sui toni scuri (Foma per esempio, a quanto ho capito leggendo qui sul forum), passare poi ad una carta che invece è più chiusa sui toni scuri e più aperta nei chiari (Ilford per esempio, sempre a quanto ho capito, e sempre per fare esempio e tanto per dire, non per indicare un caso specifico), può far sì che la Sensibilità Effettiva registrata all'inizio sia troppo alta (in termini di ISO), oppure il differente comportamento della carta non è così tanto estremo da portare a questo?
(L'unica variabile che sto ponendo è la carta)
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 05/07/2021, 17:28
da Mandelbrot
gabriele_v ha scritto: ↑05/07/2021, 17:21
Si è detto di fare questi test per trovare Sensibilità Effettiva e tempi di sviluppo per la propria catena esposizione-sviluppo-stampa.
Non mi sembra che la nascita di questo post avesse questo obiettivo diretto ...
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 05/07/2021, 17:30
da gabriele_v
Mandelbrot ha scritto: ↑05/07/2021, 17:28
gabriele_v ha scritto: ↑05/07/2021, 17:21
Si è detto di fare questi test per trovare Sensibilità Effettiva e tempi di sviluppo per la propria catena esposizione-sviluppo-stampa.
Non mi sembra che la nascita di questo post avesse questo obiettivo diretto ...
Non intendevo questo, mi sono espresso male.
Intendo dire fare questi test
finalizzati a trovare la Sensibilità Effettiva.
Ora correggo
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 06/07/2021, 8:52
da tykos
Mandelbrot ha scritto: ↑05/07/2021, 17:19
Nella mia limitatissima esperienza quando ho cercato scorciatoie ho sempre fatto confusione e ho dovuto rifare tutto.
infatti poi ho fatto due ragionamenti in più e concluso che:
- prima faccio qualche prova per la sensibilità con 4 lastre
- poi con quella sensibilità ne faccio altre 4 con vari sviluppi e torno qui sopra

Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 10/07/2021, 15:01
da Elmar Lang
Cosa volete che vi dica, nel mio scritto era evidente un po' di educata ironia. Colpa mia se non è stata còlta.
Poi, altrove, leggiamo critiche espresse con "schiettezza" e magari le troviamo pure costruttive.
Questione di sfumature, in effetti, come quelle che otteniamo con un sapiente e studiato uso dei filtri.
Buon sabato,
Enzo (E. L.)
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 23/10/2021, 10:44
da Mandelbrot
Ciao volendo continuare ad approfondire il tema ho trovato su questo libro "Black & White: landscape photogaraphy - Collet, in appendice questi libri consigliati per il sistema zonale.
Sono buoni?
1. Jones, Chris. The Practical Zone System: A Simple Guide to Photographic Control, 2nd Edition. Focal Press, 1994
2. Woods, John Charles. The Zone System Craftbook: A Comprehensive Guide to the Zone System of Exposure and Development. Brown and Benchmark, 1993
3. Davis, Phil. Beyond the Zone System, 3rd Edition. Focal Press, 1988
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 24/10/2021, 14:58
da Elmar Lang
Il primo volume tra quelli che hai citato, lo potrai trovare online in pdf, anche in edizione più recente rispetto alla 2a. E' un manuale piuttosto noto nel mondo anglosassone, fatto a mio parere molto bene.
Gli altri, non li conosco.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 24/10/2021, 19:06
da -Sandro-
L'autore del terzo libro è stato citato giusto oggi.
Vale la pena di vedere.
topic24224.html
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 23/11/2021, 15:08
da Valerio81
Salve a tutti. Riprendo questo post in quanto anche io mi sono cimentato nei test e volevo condividere con voi per ricevere pareri in merito.
(
@Silverprint avevo già fatto un test che ho pubblicato sulla pagina facebook di corsifotoanalogica e che mi avevi già commentato, ma non l'avevo portato a termine, così l'ho ricominciato da capo e ampliato).
Ho esposto, su due rulli Tmax400, una serie di scatti da -6 a +10.
Ho sviluppato i due negativi entrambi in D76 1+1 a 20°con 2 tempi diversi:
- pellicola 1: 6'30"
- pellicola 2: 8'30"
Ho stampato ciascun negativo su carta Ilford MGV sviluppata con Neutol NE 1+7 a 22° alle gradazioni 0/1/2/3/4/5.
Per fare prima ho stampato per contatto usando come tempo di esposizione il tempo Tmin che mi da la Dmax su fotogrammi non esposti, quindi sulla b+v, per ciascuna gradazione (ho usato gli stessi tempi per entrabe le pellicole):
- GR.0 34 "
- GR.1 20"
- GR.2 14"
- GR.3 12"
- GR.4 12"
- GR.5 12"
So che forse ho sbagliato proprio nel fare le stampe per contatto, ma vorrei farvi vedere il risultato, e mi riprometto di fare dei test di confronto per proiezione. Nel precedente test mi ero confortato perché avevo trovato accettabile corrispondenza tra le tonalità ottenute per proiezione e per contatto, ma era altra pellicola (tri x) e altra carta (foma).
Quello che non mi torna è che in tutti i provini il fotogramma che ho indicato con 0 a pennarello (che è quello esposto come da indicazione dell'esposimetro, quindi non sovraesposto e non sottoesposto) è sempre scurissimo, nero pieno; ovvero il fotogramma reso all'incirca come grigio medio si trova, invece, sempre nel fotogramma sovraesposto a +2, +3 o anche +4.
Cosa ho combinato? Errore solo nella stampa?
Di seguito le foto ai provini, su ciascuno sono appuntate le caratteristiche.
Serie provini 6'30":

- 6'30" GR 0

- 6'30" GR 1

- 6'30" GR 2

- 6'30" GR 3

- 6'30" GR 4

- 6'30" GR 5
Serie provini 8'30":

- 8'30" GR 0

- 8'30" GR 1

- 8'30" GR 2

- 8'30" GR 3

- 8'30" GR 4

- 8'30" GR 5
Grazie a chi vorrà dedicare un passaggio.
Valerio
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 23/11/2021, 16:17
da zone-seven
Valerio81 ha scritto: ↑23/11/2021, 15:08
Salve a tutti. Riprendo questo post in quanto anche io mi sono cimentato nei test e volevo condividere con voi per ricevere pareri in merito.
(@Silverprint avevo già fatto un test che ho pubblicato sulla pagina facebook di corsifotoanalogica e che mi avevi già commentato, ma non l'avevo portato a termine, così l'ho ricominciato da capo e ampliato).
Quello che non mi torna è che in tutti i provini il fotogramma con esposizione 0 è sempre scurissimo, nero pieno; ovvero il fotogramma reso all'incirca come grigio medio si trova sempre nel fotogramma esposto a +2, +3 o anche +4.
Cosa ho combinato? Errore solo nella stampa?
Di seguito le foto ai provini, su ciascuno sono appuntate le caratteristiche.
Grazie a chi vorrà dedicare un passaggio.
Valerio
Ammetto che non ci ho capito molto di quello che hai scritto ... però ...
il fatto che il fotogramma 0 non cambi (se per fotogramma 0 intendi la zona 0 ovvero 5 stop in meno della media) dovrebbe essere normale, in quanto la zona 0 è un nero pieno. Quello che ti dovrebbe inizare a cambiare, variando il contrasto della carta è la zona 3 e la 4 (alla bisogna anche la 2) che all'aumentare del contrasto dovrebbero apparire sempre più nere.
Dipende però anche da cosa hai fotografato cioè da quanto è contrastata la trama che sei andato a fotografare al fine di poterla poterla distinguere, iedntificare (o anche no, dipende dal nero)
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 23/11/2021, 16:33
da Valerio81
zone-seven ha scritto: ↑23/11/2021, 16:17
Valerio81 ha scritto: ↑23/11/2021, 15:08
Salve a tutti. Riprendo questo post in quanto anche io mi sono cimentato nei test e volevo condividere con voi per ricevere pareri in merito.
(@Silverprint avevo già fatto un test che ho pubblicato sulla pagina facebook di corsifotoanalogica e che mi avevi già commentato, ma non l'avevo portato a termine, così l'ho ricominciato da capo e ampliato).
Quello che non mi torna è che in tutti i provini il fotogramma con esposizione 0 è sempre scurissimo, nero pieno; ovvero il fotogramma reso all'incirca come grigio medio si trova sempre nel fotogramma esposto a +2, +3 o anche +4.
Cosa ho combinato? Errore solo nella stampa?
Di seguito le foto ai provini, su ciascuno sono appuntate le caratteristiche.
Grazie a chi vorrà dedicare un passaggio.
Valerio
Ammetto che non ci ho capito molto di quello che hai scritto ... però ...
il fatto che il fotogramma 0 non cambi (se per fotogramma 0 intendi la zona 0 ovvero 5 stop in meno della media) dovrebbe essere normale, in quanto la zona 0 è un nero pieno. Quello che ti dovrebbe inizare a cambiare, variando il contrasto della carta è la zona 3 e la 4 (alla bisogna anche la 2) che all'aumentare del contrasto dovrebbero apparire sempre più nere.
Dipende però anche da cosa hai fotografato cioè da quanto è contrastata la trama che sei andato a fotografare al fine di poterla poterla distinguere, iedntificare (o anche no, dipende dal nero)
Grazie, vuol dire che non avevo scritto chiaramente e sono andato a modificare il mio post dove spiego questo.
Il fotogramma che indico con 0 non è la zona 0 di a.a. ma è il fotogramma che ho scattato seguendo le indicazioni dell'esposimetro, non sovraesposto ne sottoesposto. Quindi me lo sarei aspettato circa come grigio medio (al netto delle variazioni di sviluppo e grado di stampa). Mi sembra sempre troppo lontano.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 23/11/2021, 16:38
da Andrea67c
Non so se il mio intervento è a tono...
La tua esposizione 0 è ciò che ti ha detto l'esposimetro in fase di ripresa. A quale sensibilità era stato impostato? Detta in altro modo, cosa puoi dire della SE della tua catena? Se non hai un valore di SE è grossolano esporre a step di 1EV. C'entra solo parzialmente col tuo ragionevole dubbio, ma te lo chiedo lo stesso, per orientarmi nel tuo test.
Per il problema contatto-proiezione, pur non essendo io un "contattista": hai per caso trovato il Tmin per proiezione e poi l'hai usato tal quale per contatto?
Ciao!
A.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 23/11/2021, 16:53
da Valerio81
Andrea67c ha scritto: ↑23/11/2021, 16:38
Non so se il mio intervento è a tono...
La tua esposizione 0 è ciò che ti ha detto l'esposimetro in fase di ripresa. A quale sensibilità era stato impostato? Detta in altro modo, cosa puoi dire della SE della tua catena? Se non hai un valore di SE è grossolano esporre a step di 1EV. C'entra solo parzialmente col tuo ragionevole dubbio, ma te lo chiedo lo stesso, per orientarmi nel tuo test.
Per il problema contatto-proiezione, pur non essendo io un "contattista": hai per caso trovato il Tmin per proiezione e poi l'hai usato tal quale per contatto?
Ciao!
A.
Ciao,
Ho usato iso200, che è quello che normalmente imposto usando Tmax400, ma ho riscontrato in stampa che non è sbagliata di tanto, perché stampando fotogrammi al Tmin Dmax ottengo stampe esposte correttamente. Di certo non sbagliate di 2,3 o 4 stop. Non ho fatto test per la s.e. della mia catena.
Per queste stampe a contatto ovviamente ho usato un tempo Tmin Dmax trovato col negativo a contatto, non proiettato. Stessa altezza, stesso diaframma stesso fattore di sviluppo...
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 23/11/2021, 16:57
da Andrea67c
Allora ho gli stessi dubbi tuoi.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 23/11/2021, 17:06
da zone-seven
Valerio81 ha scritto: ↑23/11/2021, 16:33
Grazie, vuol dire che non avevo scritto chiaramente e sono andato a modificare il mio post dove spiego questo.
Il fotogramma che indico con 0 non è la zona 0 di a.a. ma è il fotogramma che ho scattato seguendo le indicazioni dell'esposimetro, non sovraesposto ne sottoesposto. Quindi me lo sarei aspettato circa come grigio medio (al netto delle variazioni di sviluppo e grado di stampa). Mi sembra sempre troppo lontano.
Tutto più chiaro ... ed in tal caso toccherà aspettare l'intervento di
@Silverprint
Alla fine si parlava appunto di previsualizzazione...il resto verrebbe dopo ma non so se è arrivato ... se però torni indietro di qualche pagina, vedrai che che non sei l'unico a non aver ottenuto il grigio medio scattando con "impostazione 0" anzi tutt'altro.
Però nei tuoi test non vedo la trama fotografata e non so quanto possa essere significativo in relazione a questo test.
post220948.html#p220948
Andrea67c ha scritto: ↑23/11/2021, 16:38
Non so se il mio intervento è a tono...
La tua esposizione 0 è ciò che ti ha detto l'esposimetro in fase di ripresa. A quale sensibilità era stato impostato? Detta in altro modo, cosa puoi dire della SE della tua catena? Se non hai un valore di SE è grossolano esporre a step di 1EV. C'entra solo parzialmente col tuo ragionevole dubbio, ma te lo chiedo lo stesso, per orientarmi nel tuo test.
Per il problema contatto-proiezione, pur non essendo io un "contattista": hai per caso trovato il Tmin per proiezione e poi l'hai usato tal quale per contatto?
Ciao!
A.
La sensibilità effettiva, mi pare che al momento non è stata trattata, però è stato sfiorato l'argomento dei filtri.

Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 23/11/2021, 17:14
da Andrea67c
Gli errori possono essere i più diversi. Federico ha scoperto da un test simile di avere la fotocamera da riparare! Poiché il problema è costante su tutte le tue prove, la cosa più semplice è pensare che hai esposto male in modo sistematico, quindi una distrazione nelle coppie tempo diaframma o una impostazione sbagliata dell'esposimetro.
Dovresti comunque separare il dubbio, ossia prima di accusare la stampa verificare il negativo. Se hai già fatto questi test sai bene a memoria come sono grosso modo le densità di un negativo correttamente esposto -4, -3, -2. Se queste sono plausibili, magari controllale con un esposimetro spot al 1/10 di EV. Allora se è tutto più o meno ok, l'errore è nella fase di stampa, non ci piove.
Ciao!
A.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 23/11/2021, 17:26
da Andrea67c
zone-seven ha scritto: ↑23/11/2021, 17:06
La sensibilità effettiva, mi pare che al momento non è stata trattata, però è stato sfiorato l'argomento dei filtri.
Enzo, sapendo che non sei uno che se le lega al dito, presumo che la vuoi mettere in caciara.
Non ti farò da spalla, dato che non fumo, e anche con l'alcol ci vado sempre più piano, data l'età che avanza.
;)
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 23/11/2021, 18:58
da Valerio81
Aggiornamento:
Ho stampato alcuni fotogrammi adiacenti per proiezione per paragonarli a quelli stampati per contatto. Ho scelto il caso del negativo sviluppato per 8'30" e stampato su grado 2.
Ho trovato il Tmin Dmax sulla b+v e poi ho stampato col tempo trovato 6 fotogrammi da +1 a +6.
Ecco la foto:
Con le linee sovraimpresse ho messo in relazione i fotogrammi equivalenti. Alla vista non sembrerebbe esserci differenza nei toni ottenuti, mentre ad una misura con esposimetro spot quelli proiettati risultano più chiari di uno stop. Il pannello su cui sono poggiati i provini è proprio il soggetto usato per gli scatti. Non mi lascia perplesso lo stop di differenza tra i due metodi di stampa, quanto la lontananza del tono rispetto al risultato atteso...
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 23/11/2021, 19:15
da zone-seven
Valerio81 ha scritto: ↑23/11/2021, 18:58
Aggiornamento:
Ho stampato alcuni fotogrammi adiacenti per proiezione per paragonarli a quelli stampati per contatto. Ho scelto il caso del negativo sviluppato per 8'30" e stampato su grado 2.
Ho trovato il Tmin Dmax sulla b+v e poi ho stampato col tempo trovato 6 fotogrammi da +1 a +6.
Ecco la foto:
PSX_20211123_185015.jpg
Con le linee sovraimpresse ho messo in relazione i fotogrammi equivalenti. Alla vista non sembrerebbe esserci differenza nei toni ottenuti, mentre ad una misura con esposimetro spot quelli proiettati risultano più chiari di uno stop. Il pannello su cui sono poggiati i provini è proprio il soggetto usato per gli scatti. Non mi lascia perplesso lo stop di differenza tra i due metodi di stampa, quanto la lontananza del tono rispetto al risultato atteso...
Dipende da che ti aspettavi ...
alla fin fine, con il +1 ( ed anche altri) adesso sai che tono aspettarti quando fai +1 rispetto all'indicazione dell'esposimetro esponendo alla sensibilità che hai usato e sviluppato per 8':30" e poi stampato col neutol ecc ecc.
Non mi vorrei sbagliare ma credo l'intento del 3D fosse proprio questo, la previsualizzazione.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 23/11/2021, 19:16
da Andrea67c
Guarda che non sei lontano. La foto a monitor non ci dice tanto, ma i toni sono vicini a quelli di uno sviluppo N-1, forse N-2. Sviluppa di più e vedrai che si sposta tutto verso i toni più alti!
Piuttosto, hai fotografato un oggetto non grigio, ossia la tavoletta che hai usato per appoggiare negativi e stampe per questa foto. Ti consiglio di fare i test fotografando cose non colorate, ossia bianche.
Ciao!
A.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 23/11/2021, 19:19
da zone-seven
Andrea67c ha scritto: ↑23/11/2021, 17:26
Enzo, sapendo che non sei uno che se le lega al dito, presumo che la vuoi mettere in caciara.
Non ti farò da spalla, dato che non fumo, e anche con l'alcol ci vado sempre più piano, data l'età che avanza.
;)
non ci provare.... non mando in caciare niente, è un thread serio questo e l'argomento filtri è stato sfiorato per davvero tra l'altro sono state dette cose interessanti ... peccato poteva essere uno spunto per te, e per tutti gli altri ma sei bravo e non ti servono .
ti chiedo scusa.
PS: si si ... si capisce che non bevi, non fumi non dici parolacce ... in pratica una persona seria. mica come me.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 23/11/2021, 20:04
da Andrea67c
zone-seven ha scritto: ↑23/11/2021, 19:19
non ci provare.... non mando in caciare niente, è un thread serio questo e l'argomento filtri è stato sfiorato per davvero tra l'altro sono state dette cose interessanti ... peccato poteva essere uno spunto per te, e per tutti gli altri ma sei bravo e non ti servono .
ti chiedo scusa.
PS: si si ... si capisce che non bevi, non fumi non dici parolacce ... in pratica una persona seria. mica come me.
Se parli dei filtri di contrasto per le carte a contrasto variabile, sono tutt'altro che bravo. Inizio ad innervosirmi già quando devo usare contrasto 1 o 3,5 , proprio perché non sono bravo. Forse è per quello che mi sono fissato con le procedure sul negativo. Perché spero invano di levarmi di dosso le difficoltà della stampa.
Ho bisogno di un corso di stampa da uno serio, questa è la verità, purtroppo il sabato lavoro e devo trovare una soluzione.
Quindi se hai cose interessanti da dire sulla previsualizzazione dei diversi gradi di contrasto della carta da stampa, difficilmente troverai orecchie più aperte delle mie.
Per la serietà. Non fumo, mangio e bevo più di una persona normale, dico parolacce anche quando non dovrei.
Inoltre faccio mia la citazione di Chopin, il musicista romantico genio tra i geni. "Chi non ride mai non è una persona seria".
Ciao!
A.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 23/11/2021, 21:10
da Dart
Valerio81 ha scritto:Aggiornamento:
Ho stampato alcuni fotogrammi adiacenti per proiezione per paragonarli a quelli stampati per contatto. Ho scelto il caso del negativo sviluppato per 8'30" e stampato su grado 2.
Ho trovato il Tmin Dmax sulla b+v e poi ho stampato col tempo trovato 6 fotogrammi da +1 a +6.
Ecco la foto:
PSX_20211123_185015.jpg
Con le linee sovraimpresse ho messo in relazione i fotogrammi equivalenti. Alla vista non sembrerebbe esserci differenza nei toni ottenuti, mentre ad una misura con esposimetro spot quelli proiettati risultano più chiari di uno stop. Il pannello su cui sono poggiati i provini è proprio il soggetto usato per gli scatti. Non mi lascia perplesso lo stop di differenza tra i due metodi di stampa, quanto la lontananza del tono rispetto al risultato atteso...
Una differenza tra la stampa a contatto e la stampa per proiezione c’è sempre, è normale.
Se, come hai detto, la tua esposizione 0 è quella relativa alla lettura dell’esposimetro, non mi pare un risultato strano.
Aggiungo ( ma magari l’hai fatto ) che per non avere dubbi, si dovrebbe controllare il tempo di Dmax ottenuto a provino ben asciutto
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Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 23/11/2021, 21:34
da Valerio81
Io sono portato a pensare che c'è qualcosa di sbagliato perché nel precedente test con tri x le cose mi tornavano molto meglio: il fotogramma 0 non era mai nero, ma sempre di un grigio molto simile al 18%. Grazie dei vostri consigli, domani spero di riuscire a fare qualche altra striscia di confronto a campione.
Comunque spero sempre in un parere anche da parte di @Silverprint!
Zone System, for dummies.
Inviato: 23/11/2021, 21:36
da Dart
Valerio81 ha scritto:Io sono portato a pensare che c'è qualcosa di sbagliato perché nel precedente test con tri x le cose mi tornavano molto meglio: il fotogramma 0 non era mai nero, ma sempre di un grigio molto simile al 18%. Grazie dei vostri consigli, domani spero di riuscire a fare qualche altra striscia di confronto a campione.
Comunque spero sempre in un parere anche da parte di [mention]Silverprint[/mention]!
Ma il fotogramma 0 non è nero neanche qui. O mi sono perso qualcosa?
In ogni caso anche quella esposizione, quella che tu chiamo 0, cambia a seconda del rivelatore, del tempo del tempo di sviluppo etc. Non è un parametro fisso
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Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 23/11/2021, 22:25
da Valerio81
Dart ha scritto: ↑23/11/2021, 21:36
Valerio81 ha scritto:Io sono portato a pensare che c'è qualcosa di sbagliato perché nel precedente test con tri x le cose mi tornavano molto meglio: il fotogramma 0 non era mai nero, ma sempre di un grigio molto simile al 18%. Grazie dei vostri consigli, domani spero di riuscire a fare qualche altra striscia di confronto a campione.
Comunque spero sempre in un parere anche da parte di @Silverprint!
Ma il fotogramma 0 non è nero neanche qui. O mi sono perso qualcosa?
In ogni caso anche quella esposizione, quella che tu chiamo 0, cambia a seconda del rivelatore, del tempo del tempo di sviluppo etc. Non è un parametro fisso
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Beh è quasi nero. Rimetto qui sotto la foto del provino per proiezione perché forse non era chiaro che andasse dal +1 al +6. Quindi il ft0 si vede solo sul provino per contatto. Su tutti i provini a contatto ho scritto su ciascun fotogramma l'esposizione con cui è stato scattato; forse si vede meglio se apri ciascuna immagine per vederla grande: vedrai che il ft0 è sempre nero o quasi ( certo varia un po' con lo sviluppo e il grado di stampa come giustamente notavi tu).
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 23/11/2021, 23:10
da Dart
Valerio81 ha scritto:Dart ha scritto: ↑23/11/2021, 21:36
Valerio81 ha scritto:Io sono portato a pensare che c'è qualcosa di sbagliato perché nel precedente test con tri x le cose mi tornavano molto meglio: il fotogramma 0 non era mai nero, ma sempre di un grigio molto simile al 18%. Grazie dei vostri consigli, domani spero di riuscire a fare qualche altra striscia di confronto a campione.
Comunque spero sempre in un parere anche da parte di @Silverprint!
Ma il fotogramma 0 non è nero neanche qui. O mi sono perso qualcosa?
In ogni caso anche quella esposizione, quella che tu chiamo 0, cambia a seconda del rivelatore, del tempo del tempo di sviluppo etc. Non è un parametro fisso
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Beh è quasi nero. Rimetto qui sotto la foto del provino per proiezione perché forse non era chiaro che andasse dal +1 al +6. Quindi il ft0 si vede solo sul provino per contatto. Su tutti i provini a contatto ho scritto su ciascun fotogramma l'esposizione con cui è stato scattato; forse si vede meglio se apri ciascuna immagine per vederla grande: vedrai che il ft0 è sempre nero o quasi ( certo varia un po' con lo sviluppo e il grado di stampa come giustamente notavi tu).
PSX_20211123_220106.jpg
Allora qualcosa non torna davvero, avevo capito male io, scusami. Da qualche parte c’è un errore poiché è impossibile che un fotogramma scattato come da lettura dell’esposimetro, impostato a 200iso con una TMax 400 dia un come risultato un fotogramma nero o quasi nero.
Ma i tempi do esposizione e relativi diaframmi te li ricordi ( oppure li hai segnati )?
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Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 24/11/2021, 6:45
da Andrea67c
Ma perché non posti una foto in trasparenza del negativo, almeno saremo più sicuri su come l'hai esposto.
Ciao!
A.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 24/11/2021, 8:21
da zone-seven
Sicuramente lo sai e ne hai tenuto conto, ma il nero, in stampa, dipende molto dal tempo di sviluppo della stampa, contrariamente al negativo.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 24/11/2021, 9:13
da Valerio81
Buongiorno,
@Dart la serie usata è questa:
Ma non credo sua qui il punto, dipende dalla luce xhe investiva il pannello. L'ho fatto con due luci regolabili usando un livello di illuminazione da -6 a 0 ed uno più alto da +1 a +10.
@Andrea67c queste sono le foto dei negativi, ho segnato su ogni fotogramma che esposizione hanno ricevuto:
@zone-seven ne ho tenuto conto usando appunto il tempo minimo che da la dmax.
Zone System, for dummies.
Inviato: 24/11/2021, 10:03
da Dart
Valerio81 ha scritto:Buongiorno,
[mention]Dart[/mention] la serie usata è questa:
PSX_20211124_090501.jpg
Ma non credo sua qui il punto, dipende dalla luce xhe investiva il pannello. L'ho fatto con due luci regolabili usando un livello di illuminazione da -6 a 0 ed uno più alto da +1 a +10.
[mention]Andrea67c[/mention] queste sono le foto dei negativi, ho segnato su ogni fotogramma che esposizione hanno ricevuto:
PSX_20211124_085118.jpg
[mention]zone-seven[/mention] ne ho tenuto conto usando appunto il tempo minimo che da la dmax.
Il problema potrebbe essere allora nella luce artificiale e nella regolazione ( sono dimmerabili? ), ci sta che abbia sballato un po’.
C’è anche un piccolo errore in sovraesposizione tra -1 e 0 in quanto l’apertura per 0 doveva essere f2 e non 1.7, se non mi sfugge altro e se ho capito come hai operato.
L’errore poi si ripete a +5 e nelle successive.
Sarebbe opportuno fare il test in luce naturale, poi eventualmente verificare la corrispondenza tra luce naturale ed una eventuale luce artificiale.
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Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 24/11/2021, 10:39
da Valerio81
Dart ha scritto: ↑24/11/2021, 10:03
Valerio81 ha scritto:Buongiorno,
@Dart la serie usata è questa:
PSX_20211124_090501.jpg
Ma non credo sua qui il punto, dipende dalla luce xhe investiva il pannello. L'ho fatto con due luci regolabili usando un livello di illuminazione da -6 a 0 ed uno più alto da +1 a +10.
@Andrea67c queste sono le foto dei negativi, ho segnato su ogni fotogramma che esposizione hanno ricevuto:
PSX_20211124_085118.jpg
@zone-seven ne ho tenuto conto usando appunto il tempo minimo che da la dmax.
Il problema potrebbe essere allora nella luce artificiale e nella regolazione ( sono dimmerabili? ), ci sta che abbia sballato un po’.
C’è anche un piccolo errore in sovraesposizione tra -1 e 0 in quanto l’apertura per 0 doveva essere f2 e non 1.7, se non mi sfugge altro e se ho capito come hai operato.
L’errore poi si ripete a +5 e nelle successive.
Sarebbe opportuno fare il test in luce naturale, poi eventualmente verificare la corrispondenza tra luce naturale ed una eventuale luce artificiale.
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Hai ragione sono un pirla! I miei obiettivi riportano tutti 1.7-2.8-4 etc... Non mi ero mai accorto che in realtà lì c'è un salto di uno stop e mezzo! Grazie. Comunque l'esposizione con le luci dimmerabili l'ho presa su 1.7 ed 1/125 con l'esposimetro ad 1/10 di stop ci sono stato molto attento. Quindi da 0 a +4 è tutto coerente. Ho preferito fare con luci dimmerabili perché in luce ambiente non riesco a fare la serie senza andare su tempi troppo lenti o corti; ho voluto evitare la non reciprocità, ma alla fine ho introdotto un mezzo stop di errore per via del 1,7....
Ora sto rivalutando il tempo minimo Dmax, probabilmente ho esagerato: rivedendo il provino ben asciutto potrei usare 10 secondi anziché 14 usati per questi provini. Ho ripensato a quando hai scritto di valutare il provino ben asciutto. Lo sono a andato a ripescare dal secchio...

Oggi è ben asciutto ed in effetti sembra che ho esagerato del 40%, mica poco. Oggi o stanotte ripeto vediamo che esce fuori.
Comunque ho preso il mio vecchio negativo test della trix esposto allo stesso identico modo: le densità dei fotogrammi sono molto simili, anche misurate con lo spot siano entro i decimi di stop di differenza tra fotogrammi rispettivi. Penso che il problema grosso l'ho introdotto in stampa. Spero.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 24/11/2021, 10:41
da zone-seven
Quale luce artificiale ? Tieni presente che la sensibilità spettrale cambia radicalmente in luce artificiale a meno che non sia opportunamente tarata per luce diurna.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 24/11/2021, 11:36
da Dart
Valerio81 ha scritto: ↑24/11/2021, 10:39
Dart ha scritto: ↑24/11/2021, 10:03
Valerio81 ha scritto:Buongiorno,
@Dart la serie usata è questa:
PSX_20211124_090501.jpg
Ma non credo sua qui il punto, dipende dalla luce xhe investiva il pannello. L'ho fatto con due luci regolabili usando un livello di illuminazione da -6 a 0 ed uno più alto da +1 a +10.
@Andrea67c queste sono le foto dei negativi, ho segnato su ogni fotogramma che esposizione hanno ricevuto:
PSX_20211124_085118.jpg
@zone-seven ne ho tenuto conto usando appunto il tempo minimo che da la dmax.
Il problema potrebbe essere allora nella luce artificiale e nella regolazione ( sono dimmerabili? ), ci sta che abbia sballato un po’.
C’è anche un piccolo errore in sovraesposizione tra -1 e 0 in quanto l’apertura per 0 doveva essere f2 e non 1.7, se non mi sfugge altro e se ho capito come hai operato.
L’errore poi si ripete a +5 e nelle successive.
Sarebbe opportuno fare il test in luce naturale, poi eventualmente verificare la corrispondenza tra luce naturale ed una eventuale luce artificiale.
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Hai ragione sono un pirla! I miei obiettivi riportano tutti 1.7-2.8-4 etc... Non mi ero mai accorto che in realtà lì c'è un salto di uno stop e mezzo! Grazie. Comunque l'esposizione con le luci dimmerabili l'ho presa su 1.7 ed 1/125 con l'esposimetro ad 1/10 di stop ci sono stato molto attento. Quindi da 0 a +4 è tutto coerente. Ho preferito fare con luci dimmerabili perché in luce ambiente non riesco a fare la serie senza andare su tempi troppo lenti o corti; ho voluto evitare la non reciprocità, ma alla fine ho introdotto un mezzo stop di errore per via del 1,7....
Ora sto rivalutando il tempo minimo Dmax, probabilmente ho esagerato: rivedendo il provino ben asciutto potrei usare 10 secondi anziché 14 usati per questi provini. Ho ripensato a quando hai scritto di valutare il provino ben asciutto. Lo sono a andato a ripescare dal secchio...

Oggi è ben asciutto ed in effetti sembra che ho esagerato del 40%, mica poco. Oggi o stanotte ripeto vediamo che esce fuori.
Comunque ho preso il mio vecchio negativo test della trix esposto allo stesso identico modo: le densità dei fotogrammi sono molto simili, anche misurate con lo spot siano entro i decimi di stop di differenza tra fotogrammi rispettivi. Penso che il problema grosso l'ho introdotto in stampa. Spero.
In realtà solo da +1 a +4 sarebbero coerenti in quanto solo quelli procedono a passi di uno stop e sono stati esposti con la stessa luce

Le differenze tra luce naturale e luce artificiale possono essere modeste o notevoli a seconda delle lampade usate. Personalmente ti consiglierei di ripetere il test in luce naturale e verificare, magari anche solo 11 esposizioni da -5 a +5 evitando di usare tempi troppo brevi o troppo veloci.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 24/11/2021, 12:05
da Valerio81
Ci sto ragionando di nuovo; ho fatto due "zeri" con le luci:
1) da 0 a -6: regolato luci a f1,7 ed 1/125, poi ho chiuso a f2.8-f4...introducendo subito il famoso errore di mezzo stop
2) da 0 a +10: regolato le luci su f11 e 1/60, poi ho aperto a f8-f5.6, non ho introdotto l'errore di cui sopra.
L'unico errore è nello "zero" della regolazione luci, ma ho l'esposimetro al decimo di stop.
Gli errori che ho introdotto con f1,7 anziché f2 sono ora noti, sono degli offset di cui poter tenere conto anche in previsualizzazione volendo. Basterebbe che io ci scriva su -1.5/-2.5... anziché -1/-2...
Sicuramente lo rifarò come suggerisci, ma ora approfondisco questi, vorrei trovare il bandolo della matassa prima di rifarlo.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 26/11/2021, 0:14
da Valerio81
Aggiornamento.
Ho ripetuto i provini. Ora ci dovremmo essere, il problema (ci avevi azzeccato
@Dart) era nella valutazione del Tmin che da la Dmax. Avevo sbagliato in eccesso, e di molto. Ora mi sembra tutto piùcoerente. Stavolta non ho stampato per contatto, ma ho ingrandito i singoli fotogrammi, per fugare ogni dubbio.
Ho provinato entrambi i rulli sviluppati per 6'30" e per 8'30", dal grado 0 al grado 5 (saltando le mezze gradazioni). Quindi ho 6+6 provini. Su ciascuno dei quali si va da esposizione - 5,5 a +10,5 (il perché di questa stranezza è nei precedenti post, per ora non mi sembra sia un grosso problema). Altra cosa che qualcuno ha notato è che probabilmente ho scelto un pannello con trama troppo accentuata, e questo secondo me abbassa un po' i toni.
Comunque qui sotto una panoramica di tutti i provini insieme: le righe sono i tempi di sviluppo, le colonne le gradazioni in stampa.
Di seguito i singoli provini:
Ora i toni sono vicini a quelli che mi aspettavo, forse risultano sempre un po' più scuri per colpa della trama.
Ora mi sembra che non mi rimane che provare a previsualizzare...voi che ne pensate?
Vi ringrazio perché sono stati utilissimi i vostri commenti!
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 26/11/2021, 0:56
da Andrea67c
Ora è tutto chiaro. C'è anche un errore nella serie delle coppie. Se 0 è 125 f2 (a parte la caxxatina dell'1,7) , allora +1 dovrebbe essere 60 f2, non 60 f8. È tipico confondersi le prime volte.
Non ho letto tutto il thread per capire cosa veramente sarebbe da correggere.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 26/11/2021, 6:46
da Valerio81
@Andrea67c in realtà lì non c'è errore perché spiegavo qualche post indietro che ho modulato le lampade dimmerabili da -6 a 0 e poi le ho alzate per ripartire da +1 a +10 altrimenti non ho range di coppie buone da -6 a +10 con un solo livello di esposizione. Fatto con precisione del 1/10 di stop.
Re: Zone System, for dummies.
Inviato: 26/11/2021, 7:04
da Andrea67c
Capito, scusa la mia lettura frettolosa. Però, lasciami dire che se fai i test così personalizzati introduci un sacco di variabili dove già c'è ne sono molte di suo. Per il cartoncino, non parlavo della trama, intendevo dire che è colorato anziché bianco/grigio e questo è pure un elemento in più da evitare.
Ciao!
A.