ebbene si,ne ho trovate qualche rullo e se tutto và bene vado a Parigi
consigli?dritte?pieghe?
penso la userò a 800 iso,che rivelatore usare?
A Parigi con le Fuji Neopan 1600
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Re: A Parigi con le Fuji Neopan 1600
Che c..o!
Speriamo sia stata ben tenuta (le pellicole di alta sensibilità sono a rischio).
Secondo me (e non solo) è stata la migliore pellicola di alta sensibilità mai prodotta, grana netta e non esagerata ottima gamma tonale vivace ed estesa, non difficile da stampare se non tirata. Il velo era molto basso e la separazione nei toni bassi ottima.
Al laboratorio la trattavamo col Microphen, la grana risultante era simile a quella della tri-x (di allora) rendendo possibile fare lavori mischiando le due pellicole. In Microphen la sensibilità effettiva per contrasti normali valeva circa 640 iso.
Speriamo sia stata ben tenuta (le pellicole di alta sensibilità sono a rischio).
Secondo me (e non solo) è stata la migliore pellicola di alta sensibilità mai prodotta, grana netta e non esagerata ottima gamma tonale vivace ed estesa, non difficile da stampare se non tirata. Il velo era molto basso e la separazione nei toni bassi ottima.
Al laboratorio la trattavamo col Microphen, la grana risultante era simile a quella della tri-x (di allora) rendendo possibile fare lavori mischiando le due pellicole. In Microphen la sensibilità effettiva per contrasti normali valeva circa 640 iso.
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Re: A Parigi con le Fuji Neopan 1600
quindi,consigli di esporla a 640 iso?
per contrastarla maggiormente bisogna alzare o abbassare gli iso?
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Re: A Parigi con le Fuji Neopan 1600
Non esattamente. Consiglio di esporla a 640 iso se si espone per le ombre in modalità spot.maxnumero1 ha scritto:quindi, consigli di esporla a 640 iso?
Altrimenti dipende da come si usa l'esposimetro e dal contrasto della scena...
Gli iso non c'entrano nulla col contrasto, proprio niente niente!maxnumero1 ha scritto:Per contrastarla maggiormente bisogna alzare o abbassare gli iso?
Per aumentare il contrasto della pellicola, ovvero ridurre la latitudine di posa (è lo stesso) bisogna aumentare il tempo di sviluppo.
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Re: A Parigi con le Fuji Neopan 1600
riesci a spiegarti meglio sull'esposizione?
p.s.comunque vada sono molto contento di averle acquistate
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Re: A Parigi con le Fuji Neopan 1600
Devi essere contentissimo di averle trovate! Io lo sarei...
Hai provato a leggere il lungo thread "lezioni di fotografia" http://www.analogica.it/rivelatore-tri- ... t3018.html ?
Tutta la "filosofia" e la tecnica dell'esposizione può essere riassunta in due modalità principali, l'esposizione per le ombre usando la Sensibilità Effettiva (S.E.), e l'esposizione sui toni medi usando l'Indice di Esposizione (E.I.).
Sono due modalità operative sostanzialmente diverse, anche se naturalmente alla fine l'esposizione giusta DEVE essere la stessa.
Esporre sui toni medi è più comune ed empirico. È forse più immediato e semplice (io non sono d'accordo, ma non faccio testo), ma porta con se un "errore intrinseco": all'aumentare del contrasto della scena il sistema produce sotto-esposizione. È cosa nota, infatti in controluce, per esempio, si suggerisce di aumentare l'esposizione di vari stop rispetto a quanto suggerisce l'esposimetro o cambiare gli iso, etc. Altri errori di sotto-esposizione si producono quando si misura una scena molto chiara (neve per es.).
Per rimediare all'errore intrinseco del metodo di misura ci vuole occhio ed esperienza e tutta la lunga serie di trucchetti e regolette che già conosci. La prima e più antica regoletta è di fotografare col sole alle spalle, situazione che nel 99% dei casi produce appunto basso contrasto ed evita l'errore dell'esposimetro, ma che, ovviamente, è castrante e quasi sempre poco interessante fotograficamente.
Un sistema per liberarsi dell'errore intrinseco è quello di cambiare approccio, esporre per le ombre e non considerare più i toni medi come riferimento. Ma è necessario l'uso dell'esposimetro spot, l'uso della sensibilità effettiva (possibilmente misurata nella propria catena) e saper interpretare le letture esposimetriche (è abbastanza semplice in verità).
In pratica vanno misurate le parti più scure della scena inquadrata che a loro volta andranno (sotto)esposte del giusto grado, come linea guida vale:
-3 stop rispetto alla lettura produce un tono scurissimo (quasi nero) con appena visibili le forme dell'oggetto inquadrato.
-2 stop rispetto alla lettura produce un tono scurissimo, ma con il dettaglio pienamente visibile. È il tono più scuro che da piena visibilità e per questo viene considerato il tono di riferimento su cui calcolare l'esposizione nella maggior parte dei casi.
-1 stop rispetto alla lettura produce un grigio piuttosto scuro, adatto a riprodurre con piena dinamica e dettaglio oggetti scuri, ma non scurissimi in ombra aperta.
In breve no, non credo...maxnumero1 ha scritto:Riesci a spiegarti meglio sull'esposizione?
Hai provato a leggere il lungo thread "lezioni di fotografia" http://www.analogica.it/rivelatore-tri- ... t3018.html ?
Tutta la "filosofia" e la tecnica dell'esposizione può essere riassunta in due modalità principali, l'esposizione per le ombre usando la Sensibilità Effettiva (S.E.), e l'esposizione sui toni medi usando l'Indice di Esposizione (E.I.).
Sono due modalità operative sostanzialmente diverse, anche se naturalmente alla fine l'esposizione giusta DEVE essere la stessa.
Esporre sui toni medi è più comune ed empirico. È forse più immediato e semplice (io non sono d'accordo, ma non faccio testo), ma porta con se un "errore intrinseco": all'aumentare del contrasto della scena il sistema produce sotto-esposizione. È cosa nota, infatti in controluce, per esempio, si suggerisce di aumentare l'esposizione di vari stop rispetto a quanto suggerisce l'esposimetro o cambiare gli iso, etc. Altri errori di sotto-esposizione si producono quando si misura una scena molto chiara (neve per es.).
Per rimediare all'errore intrinseco del metodo di misura ci vuole occhio ed esperienza e tutta la lunga serie di trucchetti e regolette che già conosci. La prima e più antica regoletta è di fotografare col sole alle spalle, situazione che nel 99% dei casi produce appunto basso contrasto ed evita l'errore dell'esposimetro, ma che, ovviamente, è castrante e quasi sempre poco interessante fotograficamente.
Un sistema per liberarsi dell'errore intrinseco è quello di cambiare approccio, esporre per le ombre e non considerare più i toni medi come riferimento. Ma è necessario l'uso dell'esposimetro spot, l'uso della sensibilità effettiva (possibilmente misurata nella propria catena) e saper interpretare le letture esposimetriche (è abbastanza semplice in verità).
In pratica vanno misurate le parti più scure della scena inquadrata che a loro volta andranno (sotto)esposte del giusto grado, come linea guida vale:
-3 stop rispetto alla lettura produce un tono scurissimo (quasi nero) con appena visibili le forme dell'oggetto inquadrato.
-2 stop rispetto alla lettura produce un tono scurissimo, ma con il dettaglio pienamente visibile. È il tono più scuro che da piena visibilità e per questo viene considerato il tono di riferimento su cui calcolare l'esposizione nella maggior parte dei casi.
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Re: A Parigi con le Fuji Neopan 1600
Silverprint ha scritto:Devi essere contentissimo di averle trovate! Io lo sarei...
In breve no, non credo...maxnumero1 ha scritto:Riesci a spiegarti meglio sull'esposizione?
-Cut-
Invece mi sembra un ottimo riassunto, considerando che oramai il post "lezioni di fotografia" credo di averlo letto millemila volte
il -2 stop sarebbe la zona III se non mi sono perso qualche pezzo per strada o sbaglio ?
Salvatore
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Re: A Parigi con le Fuji Neopan 1600
Giusto, -2 stop è la Zona III.
Volevo evitare di mettere in mezzo pure il sistema zonale.... ahahahha!
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Re: A Parigi con le Fuji Neopan 1600
Domanda da neofita che poi è quello che sono:
Un amico di flickr americano,mi ha consigliato di usare il rodinal come rivelatore,
Fino a quanto posso arrivare come iso,usando questo rivelatore,senza rovinare le foto?
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Fino a quanto posso arrivare come iso,usando questo rivelatore,senza rovinare le foto?
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Re: A Parigi con le Fuji Neopan 1600
Il Rodinal è un rivelatore che non sfrutta a fondo la sensibilità e non è adatto ai tiraggi, di solito si ha una perdita di sensibilità effettiva di circa 1/2 stop... Per altro tende a produrre una grana molto netta e vistosa per cui di solito viene sconsigliato sulle pellicole di alta sensibilità.
Sulle T-grain inoltre se lo sviluppo viene prolungato si produce una curva un po' sellata, cioè toni medi più scuri dell'ordinario ed alte luci invece più chiare, che è esattamente il contrario di ciò che si cerca da un rivelatore adatto al tiraggio...
Sulle T-grain inoltre se lo sviluppo viene prolungato si produce una curva un po' sellata, cioè toni medi più scuri dell'ordinario ed alte luci invece più chiare, che è esattamente il contrario di ciò che si cerca da un rivelatore adatto al tiraggio...
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