Come si esegue il test della Sensibilità' effettiva del negativo ?
Moderatori: chromemax, Silverprint
Come si esegue il test della Sensibilità' effettiva del negativo ?
Salve a tutti, qualcuno di voi e' in grado di spiegarmi la procedura per conoscere la sensibilità' effettiva di una pellicola ?grazie
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Re: Come si esegue il test della Sensibilità' effettiva del negativo ?
Io sono tra i fissati del forum per quanto riguarda la SE, vengo da un miniflame con gli amici Paolo ed Enzo, e altre volte lunghe discussioni con l'amico Lorenzo.
Quindi provo a risponderti. Anzi, ti anticipo una cosa che io stesso ho riconsiderato dopo le fruttuose discussioni con Lorenzo sul tema: la SE, oltre ad essere diversa (praticamente sempre minore) di quella ISO scritta sulla confezione, non è un dato fisso. Dipende in misura diversa, oltre che ovviamente dalla pellicola, dai seguenti fattori in ordine di importanza:
1. Da quanto a lungo sviluppi il negativo, a parità di sviluppo chimico usato.
2. Da quale sviluppo chimico utilizzi
3. Da quale carta di stampa usi (ma alcuni non tengono conto di questo fattore)
Ci sono sostanzialmente due procedure, che io conosco, per determinare la SE.
Prima procedura.
La prima che ho conosciuto è quella divulgata da Ansel Adams. Per misurare la SE come suggerisce AA, una possibile procedura è la seguente. Si regola l'esposimentro alla ISO dichiarata del produttore. Si predispone una superficie uniformemente illuminata (io uso un asciugamano e mi metto in terrazza). Si misura questa superficie con l'esposimetro. Si imposta una coppia tempo diaframma 4 stop più chiusa di quello che dice l'esposimetro. Questo sarebbe sufficiente se la SE fosse effettivamente quella dichiarata dal produttore. Siccome non è così, si fanno almeno altri 6 scatti in sequenza aprendo ogni volta il diaframma di 1/3 di stop (il che equivale a spostare l'esposimentro ogni volta su una SE 1/3 più bassa). Fine delle riprese.
Si sviluppa il film con un certo rivelatore, per un certo tempo. Si misura con un densitometro la trasparenza del film sviluppato, dapprima in una parte del film non esposta (l'inizio della coda, ad es), la quale è quasi trasparente. Poi si misura la densità dei 6 fotogrammi che appariranno via via più densi. Il fotogramma che ha una densità 0,10 più alta della densità della parte non esposta ti dirà qual è la SE di quella pellicola con quello sviluppo con quel tempo di sviluppo. Se ad esempio sulla confezione è scritto 200ISO e il terzo fotogramma esposto è quello con 0,10 sopra la cosiddetta base + velo, allora la SE è 125.
Ciò che ti ho detto è una base procedurale che in realtà nessuno adotta perché presenta diverse difficoltà (aprire a passi di 1/3di stop, avere a disposizione un densitometro), e spreco di pellicola (puoi star certo che se il produttore dichiara 200iso, la SE oscillerà attorno ai 100). Inoltre, visto che il tutto è noioso, si cerca di condensare il test di SE con i test di sviluppo. Quindi, maggiori dettagli pratici li trovi nel post Lezioni di fotografia. Dove tuttavia si insiste sul secondo metodo (secondo me molto più efficace) per misurare la SE.
Seconda procedura.
L'esposizione del negativo è uguale, lo sviluppo pure, cambia la "misurazione" del negativo che non è più fatta col densitometro (quindi serve un attrezzo in meno), ma è una valutazione a occhio dei risultati di stampa. Serve l'ingranditore e tutto il resto che si usa per la stampa. Se sei uno che scansiona, non puoi usare questa procedura. Se sei uno che stampa, trovi tutto scritto in Lezioni di fotografia, oppure chiedi ancora e possiamo completare la spiegazione.
Ciao!
A.
Quindi provo a risponderti. Anzi, ti anticipo una cosa che io stesso ho riconsiderato dopo le fruttuose discussioni con Lorenzo sul tema: la SE, oltre ad essere diversa (praticamente sempre minore) di quella ISO scritta sulla confezione, non è un dato fisso. Dipende in misura diversa, oltre che ovviamente dalla pellicola, dai seguenti fattori in ordine di importanza:
1. Da quanto a lungo sviluppi il negativo, a parità di sviluppo chimico usato.
2. Da quale sviluppo chimico utilizzi
3. Da quale carta di stampa usi (ma alcuni non tengono conto di questo fattore)
Ci sono sostanzialmente due procedure, che io conosco, per determinare la SE.
Prima procedura.
La prima che ho conosciuto è quella divulgata da Ansel Adams. Per misurare la SE come suggerisce AA, una possibile procedura è la seguente. Si regola l'esposimentro alla ISO dichiarata del produttore. Si predispone una superficie uniformemente illuminata (io uso un asciugamano e mi metto in terrazza). Si misura questa superficie con l'esposimetro. Si imposta una coppia tempo diaframma 4 stop più chiusa di quello che dice l'esposimetro. Questo sarebbe sufficiente se la SE fosse effettivamente quella dichiarata dal produttore. Siccome non è così, si fanno almeno altri 6 scatti in sequenza aprendo ogni volta il diaframma di 1/3 di stop (il che equivale a spostare l'esposimentro ogni volta su una SE 1/3 più bassa). Fine delle riprese.
Si sviluppa il film con un certo rivelatore, per un certo tempo. Si misura con un densitometro la trasparenza del film sviluppato, dapprima in una parte del film non esposta (l'inizio della coda, ad es), la quale è quasi trasparente. Poi si misura la densità dei 6 fotogrammi che appariranno via via più densi. Il fotogramma che ha una densità 0,10 più alta della densità della parte non esposta ti dirà qual è la SE di quella pellicola con quello sviluppo con quel tempo di sviluppo. Se ad esempio sulla confezione è scritto 200ISO e il terzo fotogramma esposto è quello con 0,10 sopra la cosiddetta base + velo, allora la SE è 125.
Ciò che ti ho detto è una base procedurale che in realtà nessuno adotta perché presenta diverse difficoltà (aprire a passi di 1/3di stop, avere a disposizione un densitometro), e spreco di pellicola (puoi star certo che se il produttore dichiara 200iso, la SE oscillerà attorno ai 100). Inoltre, visto che il tutto è noioso, si cerca di condensare il test di SE con i test di sviluppo. Quindi, maggiori dettagli pratici li trovi nel post Lezioni di fotografia. Dove tuttavia si insiste sul secondo metodo (secondo me molto più efficace) per misurare la SE.
Seconda procedura.
L'esposizione del negativo è uguale, lo sviluppo pure, cambia la "misurazione" del negativo che non è più fatta col densitometro (quindi serve un attrezzo in meno), ma è una valutazione a occhio dei risultati di stampa. Serve l'ingranditore e tutto il resto che si usa per la stampa. Se sei uno che scansiona, non puoi usare questa procedura. Se sei uno che stampa, trovi tutto scritto in Lezioni di fotografia, oppure chiedi ancora e possiamo completare la spiegazione.
Ciao!
A.
Re: Come si esegue il test della Sensibilità' effettiva del negativo ?
grazie per le semplici informazioni che mi hai dato.
la prima misurazione per il test della SE la faccio con l'esposimetro della fotocamera?
Alcuni poi parlano di utilizzare un esposimetro spot al posto di utilizzare il densimetro,,sai tu come fare ?
la prima misurazione per il test della SE la faccio con l'esposimetro della fotocamera?
Alcuni poi parlano di utilizzare un esposimetro spot al posto di utilizzare il densimetro,,sai tu come fare ?
Re: Come si esegue il test della Sensibilità' effettiva del negativo ?
Sì, lo uso regolarmente anch'io. Anche se solo per sfizio. Anche lì, se ti dicessi quante prove ho fatto, ti metteresti le mani nei capelli. Ti consiglio di guardare il video di Marco Annaratone. Vai nel suo canale youtube e scorri tutte le sue puntate, ce n'è una dedicata all'uso dello spotmeter come densitometro. Oppure, se ti piace spulciare nel forum, cerca le due parole chiave esposimetro densitometro.
Ciao!
A.
Ciao!
A.
Re: Come si esegue il test della Sensibilità' effettiva del negativo ?
Se hai uno spotmeter, usa quello, per esporre il negativo, sarai MOLTO più preciso.
Ciao!
A.
Ciao!
A.
Re: Come si esegue il test della Sensibilità' effettiva del negativo ?
https://www.youtube.com/watch?v=3dNChhjAwAA
Link di Marco Annaratore come utilizzare un esposimetro spot al posto di un densimetro
Link di Marco Annaratore come utilizzare un esposimetro spot al posto di un densimetro
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Re: Come si esegue il test della Sensibilità' effettiva del negativo ?
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Re: Come si esegue il test della Sensibilità' effettiva del negativo ?
Magari è vero che uno spotmeter di qualità mediamente è più affidabile di un'esposimetro entro contenuto in una macchina fotografica, ma non dimentichiamoci che un test deve replicare e rendere prevedibile il comportamento dell'attrezzatura su campo.
Se su campo usiamo un esposimetro diverso da quello che abbiamo usato per fare i test, dovremmo essere in grado di conoscere i suoi errori rispetto al sistema che ho usato per fare i test (e poterli così correggere).
Altrimenti meglio fare i test con la stessa attrezzatura che poi userò su campo.
Detto in altri termini: se ritieni che i risultati che otterrai in fase di test saranno molto più precisi, ripetibile ed affidabili usando lo spotmeter, ottimo, ma in tal caso sarebbe saggio usarlo anche su campo.
Detto ancora in altri termini: sto testando una pellicola 135, che ho intenzione di usare per un importante viaggio all'estero, e so già durante il viaggio che mi affiderò all'esposimetro interno della mia macchina fotografica: in tal caso meglio fare i test con l'esposimetro interno.
Re: Come si esegue il test della Sensibilità' effettiva del negativo ?
Basta confrontare i due esposimetri.
Dopodiché gli spotmeter per lo più sono sensibili al decimo di stop. Quelli interni al mezzo stop o nemmeno quello. Mezzo stop di sensibilità dell'attrezzo significa che puoi sbagliare la tua valutazione esposimetrica della superficie da fotografare, in partenza, di un quarto di stop. Un otturatore normalmente tarato e hai già per la SE una incertezza in partenza di un terzo di stop. Non è un buon punto di partenza. Di fatto, finito l'esperimento, sarai costretto in ogni caso, per sicurezza, a sovraesporre di un terzo di stop per regola, quando fotograferai normalmente. Se l'errore durante il test era stato (non lo saprai mai) anche solo di un terzo di stop dalla parte che si somma al tuo terzo di stop di precauzione, stai di fatto usando il film a due terzi di stop in meno delle sue possibilità. A questo punto, per un utilizzo del genere, tanto vale chiedere a chi ha già fatto il test cosa gli è venuto fuori. Si risparmia tempo.
Ciao!
A.
Dopodiché gli spotmeter per lo più sono sensibili al decimo di stop. Quelli interni al mezzo stop o nemmeno quello. Mezzo stop di sensibilità dell'attrezzo significa che puoi sbagliare la tua valutazione esposimetrica della superficie da fotografare, in partenza, di un quarto di stop. Un otturatore normalmente tarato e hai già per la SE una incertezza in partenza di un terzo di stop. Non è un buon punto di partenza. Di fatto, finito l'esperimento, sarai costretto in ogni caso, per sicurezza, a sovraesporre di un terzo di stop per regola, quando fotograferai normalmente. Se l'errore durante il test era stato (non lo saprai mai) anche solo di un terzo di stop dalla parte che si somma al tuo terzo di stop di precauzione, stai di fatto usando il film a due terzi di stop in meno delle sue possibilità. A questo punto, per un utilizzo del genere, tanto vale chiedere a chi ha già fatto il test cosa gli è venuto fuori. Si risparmia tempo.
Ciao!
A.
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