Esecuzione test sensibilità pellicola
Moderatori: Silverprint, chromemax
Esecuzione test sensibilità pellicola
Ciao a tutti.
Un nuovo "problema" tanto per cambiare.
Ho eseguito un test per la sensibilità della pellicola (questo: https://blog.analogica.it/analogica-it/ ... nsitomero/ ) per una HP5+ 35mm. Avevo un rullino da 24 e ho testato solo 400 e 250 iso.
Ma forse ho sbagliato qualcosa.
Ho fatto il provino a scalare della B+v e trovata l'esposizione per il nero assoluto sulla stampa (la zona 0).
Dopodiché ho fatto prima una stampa con il fotogramma Zona 1 a 400 iso e poi zona 1 a 250 iso.
Da come ho capito io, il risultato dei due cartoncini, quello più scuro? Rivela la sensibilità effettiva della pellicola. Qui i miei dubbi. Quello da 400 è quasi nero, molto vicino alla stampa del provino a scalare che corrisponde alla zona 0. Mentre la stampa dei 250 iso è visibilmente più grigio scuro, quindi più chiaro dell'altro.
Ma da quello che ho letto, forse male, devo prendere in considerazione quello più scuro tra i due?
Tornando alla fase di scatto; ho controllato l'esposizione che fosse uguale nella zona 5 per calcolare poi gli stop per le varie zone e le due sensibilità differenti. L'esposimetro che ho usato è un Gossen Spot Meter. Il test l'ho eseguito in ombra senza variazione di luminosità inquadrando un cartoncino grigio 18%.
Lo sviluppo è un Ilford ID-11 1:1 eseguito per 8.30'. Per la stampa ho usato un Meopta Opemus 6 con filtro ilford grado 2 e la carta è una Ilford MGRC lucida.
Tra l'altro ho stampato poi tutti i fotogrammi eseguiti a 400 iso e la sfumatura di grigio la vedo fino a zona 7. La zona 8 fino a 10 sono bianco carta. Quindi se ho ben capito, con 8.30' e sensibilità 400 iso ho fatto uno sviluppo che corrisponde ad un N+1?
Grazie.
Un nuovo "problema" tanto per cambiare.
Ho eseguito un test per la sensibilità della pellicola (questo: https://blog.analogica.it/analogica-it/ ... nsitomero/ ) per una HP5+ 35mm. Avevo un rullino da 24 e ho testato solo 400 e 250 iso.
Ma forse ho sbagliato qualcosa.
Ho fatto il provino a scalare della B+v e trovata l'esposizione per il nero assoluto sulla stampa (la zona 0).
Dopodiché ho fatto prima una stampa con il fotogramma Zona 1 a 400 iso e poi zona 1 a 250 iso.
Da come ho capito io, il risultato dei due cartoncini, quello più scuro? Rivela la sensibilità effettiva della pellicola. Qui i miei dubbi. Quello da 400 è quasi nero, molto vicino alla stampa del provino a scalare che corrisponde alla zona 0. Mentre la stampa dei 250 iso è visibilmente più grigio scuro, quindi più chiaro dell'altro.
Ma da quello che ho letto, forse male, devo prendere in considerazione quello più scuro tra i due?
Tornando alla fase di scatto; ho controllato l'esposizione che fosse uguale nella zona 5 per calcolare poi gli stop per le varie zone e le due sensibilità differenti. L'esposimetro che ho usato è un Gossen Spot Meter. Il test l'ho eseguito in ombra senza variazione di luminosità inquadrando un cartoncino grigio 18%.
Lo sviluppo è un Ilford ID-11 1:1 eseguito per 8.30'. Per la stampa ho usato un Meopta Opemus 6 con filtro ilford grado 2 e la carta è una Ilford MGRC lucida.
Tra l'altro ho stampato poi tutti i fotogrammi eseguiti a 400 iso e la sfumatura di grigio la vedo fino a zona 7. La zona 8 fino a 10 sono bianco carta. Quindi se ho ben capito, con 8.30' e sensibilità 400 iso ho fatto uno sviluppo che corrisponde ad un N+1?
Grazie.


- Pierpaolo B
- superstar
- Messaggi: 9890
- Iscritto il: 28/08/2011, 11:08
- Reputation:
- Località: Reggio Emilia
Re: Esecuzione test sensibilità pellicola
Per valutare la zona 0 devi fare attenzione a non valutare la carta sovraesposta. La striscia da valutare è quella adiacente al nero "visibile" sempre stampata attraverso la coda e temporizzando l'esposizione. Ho sentito di chi valuta la prima striscia esponendola "ababbomorto". La carta sovraesposta ha un aspetto diverso che inganna.
Mi chiamo Pierpaolo.
Uso fotocamere a molla con sensore intercambiabile di dimensioni minime 6x6 cm.
Clicca qui! .....e qui, ...e anche qui!
Uso fotocamere a molla con sensore intercambiabile di dimensioni minime 6x6 cm.
Clicca qui! .....e qui, ...e anche qui!
Re: Esecuzione test sensibilità pellicola
Ah forse ho fatto un errore. Il tempo che ho valutato è quello della striscia dove inizia il nero "assoluto" della carta". La striscia prima era quasi nera e l'ho etichettata come nero non assoluto, invece dovevo prendere quella come riferimento. Ripeterò il test di stampa allora.
Ultima modifica di PaoloBW87 il 21/01/2025, 13:41, modificato 1 volta in totale.
Re: Esecuzione test sensibilità pellicola
io sinceramente vado ad occhio senza far tanti test.
Uso lo spot per calcolare la gamma dinamica della scena e scatto 3 immagini a 3 valori iso diversi (tipicamente quello nominale in giù)
Sviluppo e stampo con il grado 2 e verifico quale delle 3 stampe ha i dettagli delle ombre che mi sembrano corretti.
Così ho "calcolato" che iso dovrei usare per scene con lo stesso valore di gamma dinamica.
Uso lo spot per calcolare la gamma dinamica della scena e scatto 3 immagini a 3 valori iso diversi (tipicamente quello nominale in giù)
Sviluppo e stampo con il grado 2 e verifico quale delle 3 stampe ha i dettagli delle ombre che mi sembrano corretti.
Così ho "calcolato" che iso dovrei usare per scene con lo stesso valore di gamma dinamica.
- Pierpaolo B
- superstar
- Messaggi: 9890
- Iscritto il: 28/08/2011, 11:08
- Reputation:
- Località: Reggio Emilia
Re: Esecuzione test sensibilità pellicola
Però pappa se tu avessi fatto i test risparmieresti 2 fogli su 3 e useresti pure meno pellicola.
....in più avresti la consapevolezza di ciò che fai ;)
....in più avresti la consapevolezza di ciò che fai ;)
Mi chiamo Pierpaolo.
Uso fotocamere a molla con sensore intercambiabile di dimensioni minime 6x6 cm.
Clicca qui! .....e qui, ...e anche qui!
Uso fotocamere a molla con sensore intercambiabile di dimensioni minime 6x6 cm.
Clicca qui! .....e qui, ...e anche qui!
Re: Esecuzione test sensibilità pellicola
A me piace sprecare…Pierpaolo B ha scritto:Però pappa se tu avessi fatto i test risparmieresti 2 fogli su 3 e useresti pure meno pellicola.
....in più avresti la consapevolezza di ciò che fai ;)
Mi sembra un’affermazione un po’ troppo forte
Re: Esecuzione test sensibilità pellicola
Ho rifatto la stampa della b+v ed in effetti avevo sovraesposto la carta è sbagliato a scegliere la striscia giusta. Ma il risultato finale non è cambiato. La zona 1 del 400 iso è poco più chiara del nero assoluto mentre la zona 1 del 250 iso corrisponde alla zona 2 che ho stampato del 400 iso. Riparto facendo di nuovo la procedura con la pellicola? O prendo per buoni i 400 iso come sensibilità effettiva?
- Silverprint
- moderatore
- Messaggi: 13463
- Iscritto il: 30/08/2011, 2:12
- Reputation:
- Località: Faenza
- Contatta:
Re: Esecuzione test sensibilità pellicola
400 mi sembrano tanti, comunque se fai la zona I molto scura, forse è possibile.
Verifica anche con altre carte.
Lo sviluppo che hai fatto sembra N+2 circa (Zona IX dove sarebbe la VII), col condensatore e quel tempo è possibile.
Verifica anche con altre carte.
Lo sviluppo che hai fatto sembra N+2 circa (Zona IX dove sarebbe la VII), col condensatore e quel tempo è possibile.
Re: Esecuzione test sensibilità pellicola
Grazie della risposta. Ho a disposizione anche la foma variant 3 lucida. Provo anche con quella. In alternativa ho un rullino "già usato" che tagliai per sviluppare solo parte della pellicola. Posso usare quello restante per ripetere il test. Posso eseguire di nuovo il test all'interno con il cartoncino usando l'illuminazione della stanza? Sono lampadine LED da 5500k. (A.A. dice di non farlo all'interno con luce Tungsteno perché falsa i risultati, ma il tungsteno produce una luce molto più calda?!)
Re: Esecuzione test sensibilità pellicola
Dipende molto da come illumini i tuoi neri. Cioè, detto in altre parole, è molto possibile che tu valuti diversamente i neri e quasi neri a seconda tel tuo occhio, della luce che usi per guardare le stampe (il fattore più importante), se le racletti oppure no (vanno raclettate!). Insomma è chiaramente una valutazione che ha del soggettivo. Dipende anche da quanti test hai già fatto. Io valuto i miei test ora in modo diverso da quando ho cominciato a farli qualche anno fa. Insomma, i test si impara a farli anch'essi, affinando la propria tecnica.
Le procedure che hai descritto sembrano corrette, sia per l'esposizione che per il resto. Unico appunto, secondo me importante. Non esporre un grigio oltretutto liscio e uniforme. Esponi un telo bianco, tipo asciugamano o tela da pittore a trama ben visibile. La valutazione, delle stampe va fatta anche e soprattutto sulla percezione della trama, più che sulla densita di nero.
La Hp5 è la pellicola in un certo senso più strana che ho testato. Con queste procedure in ID11 1+1, anche a me vengono SE molto alte (250-320), ma poi di fatto è meglio pensare la Hp5 con una SE più bassa, ossia esporla generosamente. Questo perché è una pellicola che comunque "ha più spazio di lavoro ad esposizioni alte". A differenza ad esempio di Foma e Kentmere che richiedono di stare più attaccati alla SE, perché altrimenti le luci in stampa perdono brillantezza. Insomma, è una gran pellicola, quando esposta generosamente. Per questo costa un poco di più.
Quelle sopra sono tutte considerazioni che si vanno affinando con la pratica attenta e ragionata, come stai facendo.
Ultima considerazione. Le carte ilford sono più difficili da testare delle foma, proprio perché sembra che arrivino al bianco con grande velocità, anzi, non sembra, è proprio così. Poi però in fase di stampa si recuperano tutte le alte luci, abbassando il filtro di contrasto o addirittura prevelando.
Se sei all'inizio della tua curva di apprendimento sui test, prova a farli anche su carta foma (politenata lucida, per cominciare). Anzi, ti consiglio proprio di tenere le tue pellicole di test appena sviluppate e di rifare i test con la foma 311. Vedrai quanta differenza! È un'esperienza, quella di testare la stessa striscia di fotogrammi su carte diverse, che ti insegnerà molto sulle tecniche analogiche di BN e che ti svincolerà dal procedere per sentito dire. Insomma, diventi sicuramente più padrone di ciò che fai.
Insisti, secondo me sei sulla strada giusta.
Le procedure che hai descritto sembrano corrette, sia per l'esposizione che per il resto. Unico appunto, secondo me importante. Non esporre un grigio oltretutto liscio e uniforme. Esponi un telo bianco, tipo asciugamano o tela da pittore a trama ben visibile. La valutazione, delle stampe va fatta anche e soprattutto sulla percezione della trama, più che sulla densita di nero.
La Hp5 è la pellicola in un certo senso più strana che ho testato. Con queste procedure in ID11 1+1, anche a me vengono SE molto alte (250-320), ma poi di fatto è meglio pensare la Hp5 con una SE più bassa, ossia esporla generosamente. Questo perché è una pellicola che comunque "ha più spazio di lavoro ad esposizioni alte". A differenza ad esempio di Foma e Kentmere che richiedono di stare più attaccati alla SE, perché altrimenti le luci in stampa perdono brillantezza. Insomma, è una gran pellicola, quando esposta generosamente. Per questo costa un poco di più.
Quelle sopra sono tutte considerazioni che si vanno affinando con la pratica attenta e ragionata, come stai facendo.
Ultima considerazione. Le carte ilford sono più difficili da testare delle foma, proprio perché sembra che arrivino al bianco con grande velocità, anzi, non sembra, è proprio così. Poi però in fase di stampa si recuperano tutte le alte luci, abbassando il filtro di contrasto o addirittura prevelando.
Se sei all'inizio della tua curva di apprendimento sui test, prova a farli anche su carta foma (politenata lucida, per cominciare). Anzi, ti consiglio proprio di tenere le tue pellicole di test appena sviluppate e di rifare i test con la foma 311. Vedrai quanta differenza! È un'esperienza, quella di testare la stessa striscia di fotogrammi su carte diverse, che ti insegnerà molto sulle tecniche analogiche di BN e che ti svincolerà dal procedere per sentito dire. Insomma, diventi sicuramente più padrone di ciò che fai.
Insisti, secondo me sei sulla strada giusta.

