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Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 15/01/2018, 16:23
da chromemax
Il clamore suscitato da questa pellicola e la bagarre sulle sue caratteristiche, che si è innescata qui ma soprattutto su facebook arrivando anche di striscio su photrio, e nella quale, mio malgrado, mi sono ritrovato a causa del test che ho fatto e pubblicato qui, mi ha spinto ad approfondire la questione.
La cosa che mi pareva strana era la grande discrepanza tra i miei risultati e le indicazioni di sviluppo fornite nel datasheet; possibile che ci fossero così grandi differenze di tempo di sviluppo e di sensibilità effettiva? Possibile che alla Ferrania nessuno abbia gettato un'occhio sui negativi che escono usando 13 minuti di sviluppo in D-76 1+1, quando io ottengo un contrasto già un pelo alto con soli 5 minuti? O sono io che sbaglio qualcosa? Eppure uso la stessa metodologia di test anche con altre pellicole ottenendo risultati in linea con quanto ottenuto da altri, ma non è così con la P30.
Appena sono riuscito a mettere le mani su un paio di rullini di P30 e a trovare un po' di tempo, ho voluto mettermi nella condizione di un semplice fotoamatore che acquista per la prima volta questa pellicola, scatta in una bella giornata di sole, scarica da internet il Processing Chart v.1.5 e sviluppa semplicemente seguendo le indicazioni. Inoltre per avere una controprova del mio sistema di test, ogni spezzone è stato preventivamente esposto, con le mie solite metodologie, con una steptablet per poter poi derivare la curva caratteristica.
Il rullino è stato suddiviso in tre spezzoni, di ogni spezzone la prima parte è stata esposta in condizioni controllate con una step tablet, quindi sempre lo stesso spezzone è stato caricato in macchina e sono stati fatti degli scatti di una scena con contrasto N+0,3 (una differenza tra Zona III e Zona VII di 4,3 stop), quindi leggermente contrastata, in modo da ottenere un unica pellicola contenenet sia la step tablet che le riprese in modo da rendere il trattamento il più possibile omogeneo.
P30_ProcessingChart_v1-5.jpg
Ho scelto due combinazioni comuni, D-76 1+1, lo stesso sviluppo usato per il mio test, e l'R09 one shot (Rodinal).
Lo spezzone sviluppato in D-76 1+1 (200ml+200ml) è stato esposto ad una sensibilità di 50 iso quindi sviluppato con una sviluppatrice Jobo in agitazione continua (rotazione 7) per 13'00" a 20°C. Allo sviluppo è seguito un bagno di arresto preparato con 15g/litro di acido citrico per 60" e poi 3 minuti di fissaggio in Ilford Hypam 1+4, quindi il lavaggio usando il metodo Ilford.
Lo spezzone sviluppato in R09 1+50 è stato esposto alla sensibilità di 80 iso e sviluppato per 14'00" con una tank Paterson tenuta a bagnomaria in una vasca termostata a 20°C agitando continuamente per i primi 30" e poi ribaltando 4 volte la tank di 180°ogni 30" di trattamento successivi. Per evitare il sovrasfruttamento dello sviluppo, sono stati usati 10ml di R09 concentrato. Arresto e fissaggio e lavaggio sono stati fatti come per il D-76.
Con l'ultimo spezzone ho usato le indicazioni risultanti del mio test e cioé sviluppo in D-76 1+1 per 4'30" (200ml+200ml) ed una sensibilità di 12iso (si, proprio 12), a 20°C con agitazione continua per il primo minuto e poi ogni 30" (stesse modalità descritte sopra). Idem come sopra per arresto, fissaggio e lavaggio.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 15/01/2018, 17:46
da chromemax
Premessa 1:
Un negativo ben esposto e ben sviluppato è quel negativo che infilato nell'ingranditore dà una buona stampa su una gradazione 2 senza nessun intervento di mascheratura o bruciatura; con queste premesse si ha la massima libertà d'azione nell'intepretare tutte le potenzialità dell'immagine registata sulla pellicola (il negativo è lo spartito, la stampa è l'esecuzione).
Usare una gradazione 0 e una serie di interventi di mascheratura/bruciatura solo per avere dettagli sulle ombre e sulle luci è segno che qualcosa è andato storto nell'esposizione e nel trattamento e con quel negativo ci sarà poco da "interpretare", dato che l'80% del potenziale del materiale da stampa me lo sono giocato per mettere una toppa agli errori fatti a monte.

Premessa 2:
Anche se qualcuno storcerà il naso, sono fermamente convinto che la pellicola debba essere stampata; per evitare di urtare le sensibilità altrui evito di esprimermi sul procedimento ibrido, ribadendo il fatto che a saper fare un flusso di lavoro completamente digitale straccia quasi tutto l'analogico che c'è in giro, di brutto. Questo per dire che nel mio orizzonte la possbilità di scannerizzare i negativi della P30 non esiste proprio e questa è la premessa di base sulla valutazione della pellicola.

Risultati:
Come prima cosa le curve caratteristiche (tié :D )
curve.png
Le indicazioni di trattamento date nel datasheet sono più adatte a delle diapositive che a dei negativi destinati alla stampa (!!!)
Il Rodinal, per l'ennesima volta, si rivela per quello che è, uno sviluppo che si mangia sensibilità (non usare per i tiraggi!), la sua curva è spostata molto sulla destra e il lungo tratto piatto prima del piede dimostra che non solo non arriva a 80 iso manco morto, ma che forse non arriva neanche a 40!
Il D-76 1+1 sfrutta molto meglio la sensibilità e con 13 minuti di sviluppo si hanno degli onesti 50 iso, ma con un gradiente di contrasto pazzesco, che riportato sul sistema zonale è circa un N+3 (cioé va bene per fotografare una scena di contrasto talmente basso che lo differenza tra Zona III e Zona VII è di solo 1 stop, anzichè 4 come dovrebbe esssere una scena di contasto normale)
Bisogna usare una sensibilità di 12 iso per compensare il mancato annerimento causato della riduzione di sviluppo per portare il contrasto ad un livello normale, come il test precedente aveva confermato.

I negativi:
negativi.png
Il negativo ottenuto dal D-76 per 13 minuti ha un buon dettaglio nelle ombre, segno che la sensibilità di 50 iso è quella giusta, ma il contrasto è molto alto (notare quanto è nero il muro a sx, le "alteluci" della foto)

Il negativo ottenuto dal R09 a 80 iso ha delle ombre senza dettagli, la sensibilità non è quella dichiarata, inoltre il contrasto e sempre molto alto.

L'ultimo negativo (D-76 1+1 EI=12iso) ha una quantità giusta di dettagli in ombra, segno di una buona esposizione, come il primo negativo, ma ha un contrasto decisamente più "fotografico" per un negativo in BN.


Stampe:
Le scannerizzazioni sono state regolate nelle curve per farle somigliare il più possibile alle stampe.
Tutte le stampe sono state fatte su carta politenata Fomaspeed Variant 311, sviluppata in Ag+ D-max 1+9 per 1'30" a 18,5°C usando un ingranditore con testa a colori (luce diffusa) e senza nessun interventi.
E' stata mantenuta costante la densità delle alteluci (muro bianco a sx), come è prassi nella stampa (esposizione sulle luci e filtro di contrasto sulle ombre)
D-76 1+1 13'00&quot; EI=50 Stampa gradazione 2.<br />Sul negativo sono presenti dettagli in ombra ma sulla stampa le parti scure completamente nere sono indice di una carta troppo contrastata per il negativo.
D-76 1+1 13'00" EI=50 Stampa gradazione 2.
Sul negativo sono presenti dettagli in ombra ma sulla stampa le parti scure completamente nere sono indice di una carta troppo contrastata per il negativo.
D-76 1+1 13'00&quot; EI=50 Stampa gradazione 00 (170Y).<br />Usando la gradazione di carta più morbida i dettagli presenti sul negativo sono usciti fuori ma il contasto locale è talmente basso che le foglie sono impastate e smorte.
D-76 1+1 13'00" EI=50 Stampa gradazione 00 (170Y).
Usando la gradazione di carta più morbida i dettagli presenti sul negativo sono usciti fuori ma il contasto locale è talmente basso che le foglie sono impastate e smorte.
R09 1+50 14'00&quot; EI=80 Stampa gradazione 2.<br />Le ombre sono completamente nere sia perché non c'è dettaglio sul negativo a causa della sottoesposizione, sia perché il negativo è troppo contrastato per la gradazione della carta.
R09 1+50 14'00" EI=80 Stampa gradazione 2.
Le ombre sono completamente nere sia perché non c'è dettaglio sul negativo a causa della sottoesposizione, sia perché il negativo è troppo contrastato per la gradazione della carta.
R09 1+50 14'00&quot; EI=80 Stampa gradazione 00 (170Y).<br />Nel tentativo di far uscire le ombre si è usata la carta di gradazione più morbida, ma per non perdere nulla di quel poco che c'è sul negativo i neri sono slavati e la stampa è grigia e piatta.
R09 1+50 14'00" EI=80 Stampa gradazione 00 (170Y).
Nel tentativo di far uscire le ombre si è usata la carta di gradazione più morbida, ma per non perdere nulla di quel poco che c'è sul negativo i neri sono slavati e la stampa è grigia e piatta.
D-76 1+1 4'30&quot; EI=12 Stampa gradazione 2 .<br />Con la gradazione normale sono presenti sia i dettagli nelle luci che nelle ombre, la stampa è equilibrata ed ha un buon contrasto; tecnicamente un ottimo punto di partenza per impostare una stampa espressiva fine-art.
D-76 1+1 4'30" EI=12 Stampa gradazione 2 .
Con la gradazione normale sono presenti sia i dettagli nelle luci che nelle ombre, la stampa è equilibrata ed ha un buon contrasto; tecnicamente un ottimo punto di partenza per impostare una stampa espressiva fine-art.
Conclusioni:
Un'immagine vale più di mille parole, mi sono riconsolato del fatto che la mia procedura di test ha ricevuto un'ulteriore conferma. Forse le indicazioni fornite sul datasheet (almeno per queste accoppiate) permettono di ottenere un buon risultato usando lo scanner (vedi Premessa 2) oppure un "qualcosa che si vede" su carta fotografica, se si vuole stampare sul serio è meglio fare dei buoni test.
Ribadisco il mio giudizio generale su questa pellicola, mi piace e continuerò ad usarla, soprattutto d'estate ( :ymdevil: ). Ribadisco anche che la pellicola dà risultati più che buoni esposta a 25 iso (ha il piede lunghissimo) e magari un pelo in più di sviluppo, se si prende come riferiemento la 1 come gradazione normale (ingranditore a diffusione, coi condensatori si potrebbe cominciare a tribolare in stampa).
Poi, per quanto mi riguarda, il resto sono chiacchiere anzi, giusto per far inorridire gli ipocriti beneducati, sonore fregnacce ;/)
=)) =)) =))

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 15/01/2018, 18:59
da -Sandro-
Un doveroso inchino a cotanta sapienza.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 15/01/2018, 20:10
da ammazzafotoni
Questi sono i fatti, questa la materia solida e vivente della fotografia, che parla da sola e non mente e per cavar la quale ci vuole umiltà e studio!
Purtroppo la "gente" spesso campa di fuffa, aspetto esteriore (non delle foto, ma del marketing!), fenomeni, ondate sociali produttrici di "figaggine", e la fotografia ovviamente non ne è esclusa.
Ho assistito anche io di persona alla *triste scena*, alla melliflua, sperticata lode, in "un famoso negozio di Milano" (no, non quello, ecco, sì, quell'altro...), della "nuova pellicola", spettacolare!, grana INESISTENTE!, il nuovo standard! e, per finire, ottima con lo scanner!...

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 15/01/2018, 20:39
da gioffry
Chapeau maestro!
Letto tutto d’un fiato. Non c’è null’altro da aggiungere!

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 15/01/2018, 21:27
da F994
Beh, non c'è molto da aggiungere, grande Diego! Impegno ammirevole :)

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 15/01/2018, 21:42
da Ivan
Grazie! Ogni altra parola è superflua


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Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 16/01/2018, 10:11
da flottero
sulla pagina instagram della P30 ci sono una miriade di esempi, la maggior parte con contrasti esagerati ed ombre senza particolari,
ho provato a chiedere a qualcuno come ha lavorato, i pochi che mi hanno risposto parlano di 80 ISO,
ma nessuno dico nessuno mi ha risposto a proposito dello sviluppo, evidentemente se lo sono fatto sviluppare...
e poi scansionare i negativi, non credo che abbiano scandito stampe. Il tutto conferma quanto esposto da chromemax a cui
va un grosso complimento per l'impegno messo.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 16/01/2018, 10:26
da -Sandro-
Non ti risponde nessuno perché quelle robe sono tutte figlie di photoshop. Gente seria come il nostro Diego ce n'è assai poca.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 16/01/2018, 10:31
da flottero
ne ero certo... in più ci sono software che "simulano" gli effetti delle pellicole sulle foto digitali

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 16/01/2018, 11:10
da Lollipop
Senza voler passare da cortigiano, devo dire che questi test sensitometrici sono molto belli e utili sempre, anche per l'ibridazione (non voletemene ma questo tengo e questo faccio).
Dal grafico, così a naso, lo sviluppo D-76 1+1 a 50 iso sarebbe ottimo per la duplicazione.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 16/01/2018, 11:41
da anonimo_0001
flottero ha scritto:sulla pagina instagram della P30 ci sono una miriade di esempi, la maggior parte con contrasti esagerati ed ombre senza particolari,
ho provato a chiedere a qualcuno come ha lavorato, i pochi che mi hanno risposto parlano di 80 ISO,
ma nessuno dico nessuno mi ha risposto a proposito dello sviluppo, evidentemente se lo sono fatto sviluppare...
e poi scansionare i negativi, non credo che abbiano scandito stampe. Il tutto conferma quanto esposto da chromemax a cui
va un grosso complimento per l'impegno messo.
Perché uno che si fa sviluppare una pellicola ha meno dignità di altri?
Senza contare che in giro, all'estero, le discussioni ci sono state ma ho visto anche tante buone fotografie, tutto l'opposto di quello che capita in Italia.
Ben vengano i test, però poi bisognerebbe anche farle le fotografie.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 16/01/2018, 11:52
da flottero
beh io me le faccio sviluppare... in quanto non sono attrezzato, e quel che ho sperimentato risale a 20 anni fa,
ma siccome non mi va di sprecare soldi, vorrei sapere con cosa faccio le fotografie... e come le devo fare, poi
sapere cosa dire a chi mi svilupperà i film.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 16/01/2018, 12:32
da anonimo_0001
flottero ha scritto:beh io me le faccio sviluppare... in quanto non sono attrezzato, e quel che ho sperimentato risale a 20 anni fa,
ma siccome non mi va di sprecare soldi, vorrei sapere con cosa faccio le fotografie... e come le devo fare, poi
sapere cosa dire a chi mi svilupperà i film.
Infatti non c'è nulla di male!
Spero che questa crociata contro FilmFerrania finisca in fretta e spero che prima o poi arrivino le negative colore.

Riguardo il digitale è vero che esistono programmi che simulano (senza virgolette) la resa di alcune pellicole, di alcune carte (tutto in base a vari sviluppi) ma non penso che sia stato creato qualcosa per le P30, pellicole ancora in fase sperimentale.
Inoltre non è cattiva cosa che una pellicola sia ottimizzata per la scansione, ora si lavora così e sarebbero dei fessi a Ferrania se non ci pensassero.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 16/01/2018, 12:56
da vngncl61 II°
NNNN_AAAA ha scritto: Inoltre non è cattiva cosa che una pellicola sia ottimizzata per la scansione, ora si lavora così e sarebbero dei fessi a Ferrania se non ci pensassero.
Chi lavora così e cosa ne viene fuori sopratutto? Cosa c@zzo vuol dire "ottimizzata per la scansione", che quelli come me, che trattano la pellicola nella catena analogica, se lo predono intercooler?

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 16/01/2018, 13:05
da dispe
Bel lavoro Diego, c’è sempre da imparare.

Alessio


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Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 16/01/2018, 13:18
da chromemax
NNNN_AAAA ha scritto:
Ben vengano i test, però poi bisognerebbe anche farle le fotografie.
Ma se le l'afflato creativo, che la frase "bisogna anche farle le fotografie" sottintende, viene poi castrato dall'insufficienza tecnica della forma di espressione che si fa? In fotografia, ma in ogni arte espressiva, i limiti espressivi li pone il fattore tecnologico; se non si conoscono questi limti, se, per ignoranza (e anche una punta di presunzione, permittimi) non si è in grado di disegnare il quadro di riferimento della forma, come è possibile dispiegarne all'interno le potenzialità della sostanza?
Per avere la mia previsualizzazione del soggetto in forma di stampa fotografica all'argento su carta baritata devo conoscere i limiti tecnici della pellicola, dello sviluppo e della carta da stampa, altrimenti è lomografia (senza contare che i sessanta e passa euri de "la trilogia di Ansel Adams" diventano soldi buttati)
:)) :)) :)) :))

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 16/01/2018, 13:35
da chromemax
NNNN_AAAA ha scritto:Spero che questa crociata contro FilmFerrania finisca in fretta e spero che prima o poi arrivino le negative colore.
Forse stai fraintendendo di brutto, di quale crociata stai parlando?
Qui ho parlato solo di numeri e parametri oggettivi, misurabili e riproducibili, anche da te se na hai voglia. A me la P30 piace e piace per quello che è nei fatti e non per quello che in maniera approssimativa dicono gli altri.
Dire che la terra è sferica non è fare un crociata contro Tolomeo, sia chiaro!
NNNN_AAAA ha scritto:Inoltre non è cattiva cosa che una pellicola sia ottimizzata per la scansione, ora si lavora così e sarebbero dei fessi a Ferrania se non ci pensassero.
Che una pellicola fatta con la ricetta originale degli anni '50 sia, nel 2018, ottimizzata per la scansione è perlomeno singolare.
Ora non "si lavora così" manco per niente, il procedimento ibrido è un nonsenso e, per evitare linguaggi che potrebbero essere considerati offensivi mi fermo qui, ma anche se fosse, a farlo bene il procedimento ibrido non implica affatto approssimazione, anzi richiede studio, competenza, prove e test

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 16/01/2018, 14:21
da lamanorbu
Ora vi svelo una ricetta segreta per rendere ogni pellicola "ottimizzata per la scansione": esponetela a sensibilità nominale (quella scritta sulla scatola) e sviluppatela da bugiardino. Vi troverete fra le mani un bel negativo semi-trasparente, proprio come piace al vostro scanner (al di là dell'ironia, è davvero così; garantisco perché al momento non ho possibilità di stampare e pensavo di sfruttare la scansione per avere un'idea di cosa ci sia pila di negativi che sto accumulando... e tutti i bei negativi che mi fanno pensare "wow, questo si stampa che è una meraviglia" - dettaglio in ombra ben presente e alte-luci domate - escono un pastone dallo scanner).
Ognuno è libero di fare fotografie come gli pare (anche con una macchina digitale :D), ma condivido con voi questo insegnamento che personalmente mi ha cambiato punto di vista riguardo a molte cose: la tecnica è lo strumento che permette di esprimere la creatività.
Chiusa parentesi, lavoro sublime @chromemax!

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 16/01/2018, 14:27
da Lollipop
lamanorbu ha scritto:Ora vi svelo una ricetta segreta per rendere ogni pellicola "ottimizzata per la scansione": esponetela a sensibilità nominale (quella scritta sulla scatola) e sviluppatela da bugiardino. Vi troverete fra le mani un bel negativo semi-trasparente, proprio come piace al vostro scanner
Io all'inizio l'ho fatto e per mia esperienza non è mai così :). Tanto che ho messo a punto sviluppi dedicati alla digitalizzazione (solo quella perché ahimé non stampo) per mezzo della duplicazione.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 16/01/2018, 14:42
da Lollipop
Chiarisco la cosa: a me piacerebbe un monte stampare proprio perché non l'ho mai fatto (per mia natura sono curioso e provo sempre a capire come funzionano le cose), però non ci trovo nulla di male nell'ibrido.
Questa è solo la mia opinione e chi la pensa diversamente, come Chromemax, è liberissimo di farlo.
Non ci trovo nulla di male perché da l'opportunità di tenere vivi degli apparecchi fantastici e con un sacco di fascino, oltre che godere, almeno per metà, della magia della chimica.
Digitalizzo perchè non posso fare altro ma se potessi altro continuerei comunque a farlo in parte, con processi ottimizzati a riguardo e senza "turarmi il naso".

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 16/01/2018, 15:07
da flottero
beh, anch'io digitalizzo ma per poter mettere le mie foto nel mio sito, per tutto il resto c'è master... Sandro :))

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 16/01/2018, 16:01
da anonimo_0001
chromemax ha scritto:
NNNN_AAAA ha scritto:Spero che questa crociata contro FilmFerrania finisca in fretta e spero che prima o poi arrivino le negative colore.
Forse stai fraintendendo di brutto, di quale crociata stai parlando?
Qui ho parlato solo di numeri e parametri oggettivi, misurabili e riproducibili, anche da te se na hai voglia. A me la P30 piace e piace per quello che è nei fatti e non per quello che in maniera approssimativa dicono gli altri.
Dire che la terra è sferica non è fare un crociata contro Tolomeo, sia chiaro!
NNNN_AAAA ha scritto:Inoltre non è cattiva cosa che una pellicola sia ottimizzata per la scansione, ora si lavora così e sarebbero dei fessi a Ferrania se non ci pensassero.
Che una pellicola fatta con la ricetta originale degli anni '50 sia, nel 2018, ottimizzata per la scansione è perlomeno singolare.
Ora non "si lavora così" manco per niente, il procedimento ibrido è un nonsenso e, per evitare linguaggi che potrebbero essere considerati offensivi mi fermo qui, ma anche se fosse, a farlo bene il procedimento ibrido non implica affatto approssimazione, anzi richiede studio, competenza, prove e test
Personalmente ne ho letto qualcosa qua come altrove. Parlo dell'azienda non della pellicola. Da che pulpito francamente nemmeno mi interessa ma sono uno di quelli che presume di aver capito che mettere a dieta uno stabilimento obsoleto in grado di produrre milioni di pellicole e farlo diventare efficiente sui pochi numeri non è come girare la chiave nel quadro della nostra automobile.

Ora si lavora proprio così, il fatto che non lo faccia tu non vuol dire che tutti seguano il tuo esempio. Ciò non vuol dire che sia sparito chi per arrivare ad un file (che sia per una rivista, un catalogo, qualsiasi cosa necessiti di essere stampato) parte da una stampa in camera oscura. E non ho mai detto che procedimento ibrido significa approssimazione.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 16/01/2018, 16:03
da anonimo_0001
vngncl61 II° ha scritto:
NNNN_AAAA ha scritto: Inoltre non è cattiva cosa che una pellicola sia ottimizzata per la scansione, ora si lavora così e sarebbero dei fessi a Ferrania se non ci pensassero.
Chi lavora così e cosa ne viene fuori sopratutto? Cosa c@zzo vuol dire "ottimizzata per la scansione", che quelli come me, che trattano la pellicola nella catena analogica, se lo predono intercooler?
Certamente. Ma non sono cose che decidi tu o decido io.
Parlo di mondo lavorativo non dell'amatore che ha piacere di stampare le sue fotografie in camera oscura.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 16/01/2018, 16:09
da anonimo_0001
lamanorbu ha scritto:Ora vi svelo una ricetta segreta per rendere ogni pellicola "ottimizzata per la scansione": esponetela a sensibilità nominale (quella scritta sulla scatola) e sviluppatela da bugiardino. Vi troverete fra le mani un bel negativo semi-trasparente, proprio come piace al vostro scanner (al di là dell'ironia, è davvero così; garantisco perché al momento non ho possibilità di stampare e pensavo di sfruttare la scansione per avere un'idea di cosa ci sia pila di negativi che sto accumulando... e tutti i bei negativi che mi fanno pensare "wow, questo si stampa che è una meraviglia" - dettaglio in ombra ben presente e alte-luci domate - escono un pastone dallo scanner).
Ognuno è libero di fare fotografie come gli pare (anche con una macchina digitale :D), ma condivido con voi questo insegnamento che personalmente mi ha cambiato punto di vista riguardo a molte cose: la tecnica è lo strumento che permette di esprimere la creatività.
Chiusa parentesi, lavoro sublime @chromemax!
Cercano personale in Ferrania, ma anche Kodak, Fujifilm, Ilford. Affrettati.
;)

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 16/01/2018, 16:16
da anonimo_0001
Lollipop ha scritto:Chiarisco la cosa: a me piacerebbe un monte stampare proprio perché non l'ho mai fatto (per mia natura sono curioso e provo sempre a capire come funzionano le cose), però non ci trovo nulla di male nell'ibrido.
Questa è solo la mia opinione e chi la pensa diversamente, come Chromemax, è liberissimo di farlo.
Non ci trovo nulla di male perché da l'opportunità di tenere vivi degli apparecchi fantastici e con un sacco di fascino, oltre che godere, almeno per metà, della magia della chimica.
Digitalizzo perchè non posso fare altro ma se potessi altro continuerei comunque a farlo in parte, con processi ottimizzati a riguardo e senza "turarmi il naso".
Cercati il numero della rivista Fantom con una riproduzione offset delle fotografie di Massimo Vitali (grande formato 20x25, pellicola Portra 160, scansione a tamburo fatta da Castorscan e file ottimizzati per la stampa offset e per la stampa Lightjet). E questo è solo un esempio.
Ripeto, la lavorazione ibrida non l'ho inventata io e non la voglio io, le cose bene o male vanno avanti.
E le pellicole Portra ora sono ottimizzate per la scansione.

Poi c'è chi come Guido Guidi preferisce la stampa a contatto da ingranditore. Sacrosanto.
Ma non è questo il punto.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 16/01/2018, 16:43
da anonimo_0001
flottero ha scritto:beh, anch'io digitalizzo ma per poter mettere le mie foto nel mio sito, per tutto il resto c'è master... Sandro :))
Tutto quello che si vede online è digitalizzato, tutto quello che si vede su libri e riviste è digitalizzato ma gli esperti dicono che no, non si lavora così.
Molto spesso per motivi economici (anche il tempo richiede dispendio economico) si parte dal negativo. Ma gli esperti rispondono come sopra.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 16/01/2018, 17:10
da chromemax
NNNN_AAAA ha scritto:Ora si lavora proprio così, il fatto che non lo faccia tu non vuol dire che tutti seguano il tuo esempio. Ciò non vuol dire che sia sparito chi per arrivare ad un file (che sia per una rivista, un catalogo, qualsiasi cosa necessiti di essere stampato) parte da una stampa in camera oscura.
Mi sa che hai le idee confuse, il procedimento ibrido non è roba che usano i professionisti, semplicemente perché questi non hanno tempo da perdere o un rischio inutile da accollarsi. Se lo fanno è per "vezzo" non certo per motivi tecnici (che poi vendano il vezzo a chi ci capisce poco ci sta tutto).
Se ti serve un file (ma anche se ti serve una stampa fine-art da quello che ho visto ultimamente) si lavora meglio, più velocemente e con risultati migliori col digitale, il resto sono "fanfalucche",
NNNN_AAAA ha scritto:E non ho mai detto che procedimento ibrido significa approssimazione.
No, ma hai fatto intendere che tutto sommato tuttto sto fare i test è abbastanza inutile se si usa lo scanner.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 16/01/2018, 17:14
da chromemax
NNNN_AAAA ha scritto:Molto spesso per motivi economici (anche il tempo richiede dispendio economico) si parte dal negativo.
Si usa la pellicola per motivi economici perché fa risparmiare tempo? Ma dici sul serio o trolleggi?
NNNN_AAAA ha scritto:Ma gli esperti rispondono come sopra.
Questa mi fai la cortesia di spiegarmela, grazie.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 16/01/2018, 18:08
da ilmioalias
Non entro nella discussione, non sono un tecnico e manco un crociato.
chromemax ha scritto: Ora non "si lavora così" manco per niente, il procedimento ibrido è un nonsenso e, per evitare linguaggi che potrebbero essere considerati offensivi mi fermo qui, ma anche se fosse, a farlo bene il procedimento ibrido non implica affatto approssimazione, anzi richiede studio, competenza, prove e test
Le foto della mostra di Mitch Epstein a foto industria sono negativi scansionati (tra l'altro lui fa prima un sopralluogo - più immagino - con la macchina digitale), le foto della mostra Fink on Wharol a spazio damiani erano negativi scansionati, Alex Majoli fotografava e scansionava (ora a quanto ho capito è passato completamente al digitale), le foto di Paolo Pellegrin per la mostra Congo sono negativi panoramici scansionati e immagino gli esempi possano essere molteplici; scrivo solo i primi che mi vengono in mente, anche perché, è una mia colpa, poco mi interessa di tutti i passaggi di come un'opera d'arte sia stata prodotta.
Quindi il procedimento ibrido potrebbe essere un non senso, e penso la tua sia anche una posizione ragionevole, però penso anche che in molti ambienti si lavori così.

i miei due centesimi.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 16/01/2018, 18:11
da anonimo_0001
chromemax ha scritto:
NNNN_AAAA ha scritto:Ora si lavora proprio così, il fatto che non lo faccia tu non vuol dire che tutti seguano il tuo esempio. Ciò non vuol dire che sia sparito chi per arrivare ad un file (che sia per una rivista, un catalogo, qualsiasi cosa necessiti di essere stampato) parte da una stampa in camera oscura.
Mi sa che hai le idee confuse, il procedimento ibrido non è roba che usano i professionisti, semplicemente perché questi non hanno tempo da perdere o un rischio inutile da accollarsi. Se lo fanno è per "vezzo" non certo per motivi tecnici (che poi vendano il vezzo a chi ci capisce poco ci sta tutto).
Se ti serve un file (ma anche se ti serve una stampa fine-art da quello che ho visto ultimamente) si lavora meglio, più velocemente e con risultati migliori col digitale, il resto sono "fanfalucche",
NNNN_AAAA ha scritto:E non ho mai detto che procedimento ibrido significa approssimazione.
No, ma hai fatto intendere che tutto sommato tuttto sto fare i test è abbastanza inutile se si usa lo scanner.
Ti rispondo e poi la chiudo qua.
Esistono professionisti, per esempio nel mondo della moda, che scattano ancora a pellicola. Ti potrà sembrare strano ma è così. Dai provini a contatto o ingranditi scelgono cosa pubblicare e poi si rivolgono a chi sa usare un Imacon o uno scanner a tamburo e producono un file (da negativo o diapositiva) da consegnare al cliente. Te lo dico perché qualcuno è un amico e so benissimo come lavora. Non si tratta di risultati migliori in "termini numerici" ma di pasta che la pellicola ha e il digitale no. E il punto non è il vezzo. Che non ho mai tirato in ballo in questa discussione. Ma per fortuna, anche se passa attraverso uno scanner, una foto a pellicola ha sempre una resa abbastanza inconfondibile.

Non ho fatto intendere un bel nulla. Ho solo detto che le pellicole ora sono ottimizzate per la scansione.

Ora non so chi tu sia, dove viva ecc. Però o menti sapendo di mentire o sei una persona pochissimo curiosa. Informati meglio e vedrai che la ragione non sta per nulla dalla tua parte. E non perché lo dico io.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 16/01/2018, 18:17
da anonimo_0001
ilmioalias ha scritto:Non entro nella discussione, non sono un tecnico e manco un crociato.
chromemax ha scritto: Ora non "si lavora così" manco per niente, il procedimento ibrido è un nonsenso e, per evitare linguaggi che potrebbero essere considerati offensivi mi fermo qui, ma anche se fosse, a farlo bene il procedimento ibrido non implica affatto approssimazione, anzi richiede studio, competenza, prove e test
Le foto della mostra di Mitch Epstein a foto industria sono negativi scansionati (tra l'altro lui fa prima un sopralluogo - più immagino - con la macchina digitale), le foto della mostra Fink on Wharol a spazio damiani erano negativi scansionati, Alex Majoli fotografava e scansionava (ora a quanto ho capito è passato completamente al digitale), le foto di Paolo Pellegrin per la mostra Congo sono negativi panoramici scansionati e immagino gli esempi possano essere molteplici; scrivo solo i primi che mi vengono in mente, anche perché, è una mia colpa, poco mi interessa di tutti i passaggi di come un'opera d'arte sia stata prodotta.
Quindi il procedimento ibrido potrebbe essere un non senso, e penso la tua sia anche una posizione ragionevole, però penso anche che in molti ambienti si lavori così.

i miei due centesimi.
Ma guarda io potrei farti mille nomi in ambiti diversi. Ma vorrei che chi parla senza sapere studiasse un pochino (e non sei tu). Io non so nulla di procedimenti di sviluppo e stampa e non me ne vergogno. Però evito di parlare tanto per dire qualcosa.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 16/01/2018, 18:24
da anonimo_0001
chromemax ha scritto:
NNNN_AAAA ha scritto:Molto spesso per motivi economici (anche il tempo richiede dispendio economico) si parte dal negativo.
Si usa la pellicola per motivi economici perché fa risparmiare tempo? Ma dici sul serio o trolleggi?
NNNN_AAAA ha scritto:Ma gli esperti rispondono come sopra.
Questa mi fai la cortesia di spiegarmela, grazie.
Fare l'editing di 12 fotogrammi medio formato è molto più veloce che farlo di 500 scatti in digitale. E ripeto, non sono cose che dico io, informati meglio prima di dire cose che secondo me non conosci. E leggi quello che ho scritto sopra.
Gli esempi non li metto nemmeno perché poi passiamo ad argomenti tipo: ha sottoesposto! Ha sovraesposto! Ha tagliato un piede! Orrore!
Non vengo a sindacare sui tuoi test, tanto di cappello sia chiaro, non ci capisco nulla. Proprio per quello sto zitto.

Potrà essere fonte di grande dispiacere per te ma il processo ibrido è vivo e vegeto, che tu ci creda o no. Tutto questo perché ho detto che le pellicole sono ottimizzate per la scansione, roba da matti! Non mi chiamo Kodak di cognome e nemmeno Fujifilm.

Buona continuazione!

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 16/01/2018, 18:32
da graic
Sempre queste lunghe estenuanti discussioni sull'ibrido e/o sullo scansionamento "Che noia, che barba, che barba, che noia!"

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 16/01/2018, 19:23
da chromemax
Io l'aveo detto in premessa che non volevo entrarci....
Quelli che fanno mostre sono una minoranza di una minoranza e non fanno testo in un analisi del mondo della fotografia professionale, perché non sono un campione significativo proprio a livello di numeri.

@NNNN_AAAA per favore finiscila qua, la perla della PP su 12 scatti anziché 500 (uno shooting di 12 scatti, ma chi, ma dove, ma quando!!!!) dà il metro di valutazione di tutto il resto che hai scritto, insinuazioni comprese.
La P30 non è ottimizzata per la scansione altrimenti Baldini me lo avrebbe detto dato che ci ho chiacchierato un'ora e mezza.
Chiunque è libero di fare quello che vuole coi propri negativi.
Io rimango dell'opinione che usare un procedimento ibrido nella produzione di qualità (non condivisione, web, ecc) sia una cosa senza senso e i risultati qualitativi di quello che si può ottenere dallo "sviluppo" di un ottimo un raw digitale stanno lì a darmi ragione.
E mo' basta sull'ibrido.
Grazie.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 16/01/2018, 20:16
da vngncl61 II°
chromemax ha scritto: (uno shooting di 12 scatti, ma chi, ma dove, ma quando!!!!)
Come, non lo sai?, tutti quelli che fanno calendari, Pirelli compreso, 1 scatto per mese, alcuni di scatti ne fanno 6, mettono 2 mesi per pagina. :D
Io non sono moderatore, pertanto non ho l'obbligo d'esser moderato nello scrivere, il processo ibrido è come le bistecche di soia, la birra analcolica o i profilattici al profumo di fragola, na cagata pazzesca!!!!

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 16/01/2018, 21:59
da user20190605
Un ragionamento perché dal negativo b/n o colori, si scannerizza nei file di altissima risoluzione:
- per il post-editing del file, nella maniera come post-editing delle foto digitali. Si possono rimuovere, spostare oggetti e soggetti, oltre alle operazioni di ritocco classico. Perché un fotografo che scatta in digitale e nel post-editing sposta, toglie, potrebbe essere accusato di falso (parlo di reportage). Mentre, dopo la conversione nei file e dopo il post-editing, i negativi possono anche sparire di vista. I soggetti sono quelli che sono e chi potrebbe rilevare che sono stati rimossi?

Un metodo pulito e senza tracce.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 16/01/2018, 22:46
da Lollipop
Scordisk ha scritto:Un ragionamento perché dal negativo b/n o colori, si scannerizza nei file di altissima risoluzione:
- per il post-editing del file, nella maniera come post-editing delle foto digitali. Si possono rimuovere, spostare oggetti e soggetti, oltre alle operazioni di ritocco classico. Perché un fotografo che scatta in digitale e nel post-editing sposta, toglie, potrebbe essere accusato di falso (parlo di reportage). Mentre, dopo la conversione nei file e dopo il post-editing, i negativi possono anche sparire di vista. I soggetti sono quelli che sono e chi potrebbe rilevare che sono stati rimossi?

Un metodo pulito e senza tracce.
Oddio, la discussione si è piuttosto accesa e pertanto ho quasi timore a intervenire, però spostare soggetti e oggetti in PP non è cosa così semplice: ci vuole già un buon manico non alla portata di tutti. Le operazioni di ritocco, come fare le foglie arancione e il cielo rosso/azzurro, come in voga su un noto forum, sono invece più semplici.
Io capisco chi asserisce che l’ibrido è, tecnicamente parlando, un non-sense: fare e rimanere tutto nel dominio digitale è più semplice e pratico (magari ancora meglio con un paio di preset o art filter) mentre il full-analogico è gioia e dolore, il calice amaro da bere fino in fondo, dove ci vuole gavetta e competenza.
Esiste però un mondo di mezzo, una terra di nessuno, di appassionati (che per lo più posso immaginare tali e nei quali c’è pure il sottoscritto) che subiscono il fascino di macchine e processi “antichi” pure in un regime di pochezza di mezzi e capacità.
Nella sfera della passione, del puro piacere di dedicarsi a qualcosa, il razionale del sensato vacilla e perde di importanza o anche solo di priorità. C’e poi da considerare che molti (di sicuro il sottoscritto) tornano all’analogico, seppur nella forma ibrida, perché non trovano nel digitale riscontro a proprie aspettative.
Io ad esempio, prima di tornare dopo vent’anni a caricare rulli, ho fatto tutto il percorso nell’euforia bulemica del digitale: più pixel, più contrasto, più sharpening, più Iso, meno rumore, più saturazione e crop abbestia. Oggi mi trovo ad ammirare la meravigliosa seppur discreta plasticità di un planar 3.5 o di un elmar 2.8 su una rozza Foma 400. Insomma: faccio click e sono felice, duplico e non faccio male a nessuno.
Come ho scritto più volte, mi piacerebbe un mondo stampare ma oggi, quando tirò fuori dallo scatolone quelle che mia moglie chiama “ampolle”, e già non butta bene, mi devo sapere accontentare della duplicazione.
Cerco di farlo al meglio, nel rispetto di una cosa preziosa, il negativo, più “mia” di quanto sia mai stato un file nativamente digitale.
Non posso però non rimanere affascinato nel leggere di processi ed esperienze legate alla stampa analogica e capisco chi vuole preservarla nella sua integrità.
Non ci vedo “furbismo” nella via dell’ibrido ma solo dell’evidente praticità nella condivisione ma soprattutto necessità fatta virtù in mancanza di uno spazio privato dove imporre una no-fly zone a moglie e figli.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 16/01/2018, 23:10
da Tomash
Non vedo l'ora di mettere le mani su questa Ferrania P30.
Ho la Leica IIIf che scalpita.
25iso sì sì sì.
Poi scansiono i negativi, guardo le foto migliori e le stampo alla vecchia.
Chi è che la vende ora ?

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 17/01/2018, 0:11
da user20190605
Lollipop ha scritto: Esiste però un mondo di mezzo, una terra di nessuno, di appassionati (che per lo più posso immaginare tali e nei quali c’è pure il sottoscritto) che subiscono il fascino di macchine e processi “antichi” pure in un regime di pochezza di mezzi e capacità.
Pienamente capisco e non mi è strano il ragionamento, o il metodo. Perché anch'io uso scanner per 11 mesi all'anno fino al mese di raccolta dei frutti migliori analogici.

Condivido e accetto tutti approcci, ma volevo essere un po' acuto nei confronti degli foto-artisti di alta classe, che passano i loro negativi o le dia nei scanners a 10.000 DPI, di cui i file permettono tantissime elaborazioni, molte di più di quanto uno sviluppatore da negativo sulla carta o cibachrome, possa mai creare con propri pochi mezzi. O "permettono e tollerano" le scannerizzazioni, perché è alla moda o è shic o facilita i lavoro dei grafici...

Tutta la fotografia non si divide sulla analogica, la digitale o la ibrida. Avevo intenzione soltanto di indicare che certe manipolazioni tecniche non producono delle foto né vere, ne verosimili, ma false.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 17/01/2018, 7:08
da Lollipop
Tutta la fotografia non si divide sulla analogica, la digitale o la ibrida. Avevo intenzione soltanto di indicare che certe manipolazioni tecniche non producono delle foto né vere, ne verosimili, ma false.
Interessante. Oggi il confine tra vero, verosimile e palesemente falso è labile e, a mio avviso, di poco o nessuno interesse ai più.
A pensarci bene anche anche un jpeg sfornato dalla macchina o dal pc è un falso. Anzi, il jpeg non è manco un’immagine ma il prodotto di un algoritmo. Il raw è un’immagine (latente), il tiff è un’immagine, il jpeg no.
Pure il bianco e nero di un sensore Bayer è un falso, l’unico vero b&n digitale è quello della monochrom.
Scordisk ha scritto: Condivido e accetto tutti approcci, ma volevo essere un po' acuto nei confronti degli foto-artisti di alta classe, che passano i loro negativi o le dia nei scanners a 10.000 DPI, di cui i file permettono tantissime elaborazioni, molte di più di quanto uno sviluppatore da negativo sulla carta o cibachrome, possa mai creare con propri pochi mezzi. O "permettono e tollerano" le scannerizzazioni, perché è alla moda o è shic o facilita i lavoro dei grafici...
Sicuramente Photoshop, a saperci fare, permette delle lavorazioni incredibili e dei falsi talmente falsi da sembrare veri. La questione però a mio avviso è, passami il termine pomposo, “sociologica”: le foto devono catturare subito, perché dopo pochi secondi ne passa un’altra. I “poveri” PRO, cioè quelli che vivono di foto, hanno un bel daffare per mantenere i propri scatti competitivi in un mondo accelerato e che consuma tutto e subito. Pertanto sono “giustificati” perché con quel lavoro ci mangiano e le foto le devono vendere. Se il mercato chiede un determinato prodotto devono darglielo.
Piuttosto sono i fotoamatori, come il sottoscritto, che non hanno alibi, scusanti e spesso manco il manico. :)

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 17/01/2018, 9:48
da anonimo_0001
vngncl61 II° ha scritto:
chromemax ha scritto: (uno shooting di 12 scatti, ma chi, ma dove, ma quando!!!!)
Come, non lo sai?, tutti quelli che fanno calendari, Pirelli compreso, 1 scatto per mese, alcuni di scatti ne fanno 6, mettono 2 mesi per pagina. :D
Io non sono moderatore, pertanto non ho l'obbligo d'esser moderato nello scrivere, il processo ibrido è come le bistecche di soia, la birra analcolica o i profilattici al profumo di fragola, na cagata pazzesca!!!!
Ho la grandissima impressione che se tu andassi da Mario Govino (uno a caso) e guardassi le sue stampe (ibride, e lo sai perché te l'ho detto io ora) non noteresti nessuna differenza.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 17/01/2018, 10:02
da anonimo_0001
Scordisk ha scritto:
Lollipop ha scritto: Esiste però un mondo di mezzo, una terra di nessuno, di appassionati (che per lo più posso immaginare tali e nei quali c’è pure il sottoscritto) che subiscono il fascino di macchine e processi “antichi” pure in un regime di pochezza di mezzi e capacità.
Pienamente capisco e non mi è strano il ragionamento, o il metodo. Perché anch'io uso scanner per 11 mesi all'anno fino al mese di raccolta dei frutti migliori analogici.

Condivido e accetto tutti approcci, ma volevo essere un po' acuto nei confronti degli foto-artisti di alta classe, che passano i loro negativi o le dia nei scanners a 10.000 DPI, di cui i file permettono tantissime elaborazioni, molte di più di quanto uno sviluppatore da negativo sulla carta o cibachrome, possa mai creare con propri pochi mezzi. O "permettono e tollerano" le scannerizzazioni, perché è alla moda o è shic o facilita i lavoro dei grafici...

Tutta la fotografia non si divide sulla analogica, la digitale o la ibrida. Avevo intenzione soltanto di indicare che certe manipolazioni tecniche non producono delle foto né vere, ne verosimili, ma false.
Nell'ambito di cui parlavo io ieri, con buona pace di burloni e ignoranti, si usa la pellicola per il suo sapore, la sua resa, perché necessita di meno postproduzione rispetto ad un file prodotto da una fotocamera digitale. Perché si scatta molto meno e meglio e quindi si ha meno lavoro dopo.
Potete continuare a prendermi per il culo quanto volete ma la realtà è quella e ne parlo con cognizione di causa perché la seguo e ci sono molto vicino.
Non si tratta di permettere o tollerare, di moda o di essere chic. Da quello che leggo e vedo non capiterà mai ma se qualcuno vi chiedesse delle fotografie per una rivista o un catalogo anche nella vostra ostinazione di portare la stampa fatta in camera oscura il photoeditor o il grafico vi chiederanno sempre un file o lo produrranno dalle vostre stampe o dai vostri negativi. Un tempo si partiva sempre da stampe fatte in camera oscura, tranne che per le diapositive, ora il passaggio può essere saltato. Che male c'è? Vi fa schifo? Sapreste riconoscere un processo dall'inizio alla fine? Mi sembra di sentire quelli che si vantano di riconoscere la resa Leica solo guardando un negativo.

Inoltre la fotografia non rappresenta mai la realtà, ma solo una sua interpretazione da parte del limitato punto di vista del fotografo. Ancora con sta storia che la fotografia mostra la realtà? Per piacere! Ovvio che il McCurry che fa spostare i pali al suo assistente falsifica, ma falsifica quella porzione di mondo che è racchiuso nel suo rettangolo 24x36 mm.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 17/01/2018, 10:28
da Elmar Lang
Tomash ha scritto:Non vedo l'ora di mettere le mani su questa Ferrania P30.
(...) Chi è che la vende ora ?
Nell'altra discussione, è riportato il link a PFG con la lista aggiornata a fine 2017, dei rivenditori forniti di P30: http://www.puntofoto.it/public/news/101.pdf

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 17/01/2018, 10:57
da user20190605
chromemax ha scritto:Premessa 1:
Premessa 2:
Risultati:
Il negativo ottenuto dal D-76 per 13 minuti ha un buon dettaglio nelle ombre, segno che la sensibilità di 50 iso è quella giusta, ma il contrasto è molto alto (notare quanto è nero il muro a sx, le "alteluci" della foto)
1.
Esempio:
EI 50 ISO
D-76 1+1
13 minuti a 20° C
Rotazione continua
Domanda: perché "rotazione continua" che sovrasviluppa, e se non sovrasviluppa, almeno aumenta il contrasto?

2.
Esempio:
EI 12 ISO
D-76 1+1
4,30 minuti 20° C
Agitazione ogni 30 sec. -
Forse avresti dovuto con rotazione continua e il contrasto sarebbe stato più alto, ovvero, non solo il contrasto.

Cosa voglio dire?

Risposta:


Anziché 80 ISO nominali, seguendo questo metodo che usavi al mio n.1. di sopra, cioè EI 50 ISO con D-76 1+1 - con uno sviluppo come questo:
EI 50 ISO
D-76 1+1
16-17 minuti a 20° C
CORREZIONE tempi sviluppo: qui mi correggo. Ora, guardando nel bugiardino Ferrania in PDF, andiamo a mettere 20-22 minuti per questo, e non 16-17 - e abbiamo perfettamente creato una modifica del tempo di sviluppo NEL BUGIARDINO UFFICIALE. Perché no?

Inversione ogni 30 sec


avresti potuto ottenere il risultato che segue quella frequente scoperta in questo Forum, la scoperta seguente:
- che HP5 non è di 400 ISO, ma di 250
- che TRI-x non è di 400 ISO, ma di 320 o di 250
- che FOMA 100, 200, 400, ha sempre 2/3 di stop in meno
- e cosi via.

Mia conclusione:
La differenza fra 50 ISO ottimizzati per un'ingrandimento da conoscitori, con i toni migliori possibili, e quelli 80 ISO nominali della Ferrania P30, corrisponde sempre a quel pizzico che noi conoscitori diamo: alla differenza di incirca 2/3 dello stop per addolcimento delle curve.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 17/01/2018, 12:33
da vngncl61 II°
NNNN_AAAA ha scritto:Ho la grandissima impressione che se tu andassi da Mario Govino (uno a caso) e guardassi le sue stampe (ibride, e lo sai perché te l'ho detto io ora) non noteresti nessuna differenza.
La mia non è una impressione, ma una certezza, assoluta, tu non hai mai visto una stampa analogica degna di tale nome, altrimenti staresti zitto e quieto, invece di sparare cazzate a raffica.
Inoltre, il sig. Govino, non credo abbia scansionato con il Reflecta o l'Epson che usano gli ibridisti, perché stampe tratte da scansioni con tali accrocchi non meritano di esser viste, e non solo ad una mostra.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 17/01/2018, 12:59
da anonimo_0001
vngncl61 II° ha scritto:
NNNN_AAAA ha scritto:Ho la grandissima impressione che se tu andassi da Mario Govino (uno a caso) e guardassi le sue stampe (ibride, e lo sai perché te l'ho detto io ora) non noteresti nessuna differenza.
La mia non è una impressione, ma una certezza, assoluta, tu non hai mai visto una stampa analogica degna di tale nome, altrimenti staresti zitto e quieto, invece di sparare cazzate a raffica.
Inoltre, il sig. Govino, non credo abbia scansionato con il Reflecta o l'Epson che usano gli ibridisti, perché stampe tratte da scansioni con tali accrocchi non meritano di esser viste, e non solo ad una mostra.
Gli ibridisti, i comunisti, i nazisti.
Infatti si usano gli Hasselblad o i DaiNippon, i Tango della Heidelberg, ecc.
Comunque ti invito ad andare a Milano a visitare il laboratorio di Mario Govino (che quasi mi vergogno a nominare in un post pieno di chiusura ed ignoranza come questo), un mago della stampa a colori da ingranditore ora passato allo scanner e al plotter e toccare con mano. E' quella la sua specialità, sembrano stampate con l'ingranditore.
Se invece passi da Berlino visita CastorScan.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 17/01/2018, 13:36
da lamanorbu
NNNN_AAAA ha scritto:[...] sembrano stampate con l'ingranditore.
Beh, ammetti che qui ti sei fregato da solo :D
Direi che è ora di smetterla di inquinare questo topic con la noiosissima diatriba ibrido vs analogico puro.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 17/01/2018, 15:00
da graic
ma perchè non vanno sul sul forum "fotografia Ibrida"????????? :wall:

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 17/01/2018, 15:11
da Elmar Lang
Esiste?

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 17/01/2018, 15:13
da Lollipop
graic ha scritto:ma perchè non vanno sul sul forum "fotografia Ibrida"????????? :wall:
La questione non è ibrido non ibrido, perchè credo che se io ibrido a te importi come conoscere la marca dello shampoo che usa il tuo vicino di casa.
Il fatto è un altro: NNNN_AAAA vuol fare casino e ha pure il tempo di farlo.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 17/01/2018, 15:14
da graic
Elmar Lang ha scritto:Esiste?
Lo inventano

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 17/01/2018, 15:28
da elettrico
tralasciando il discorso ibrido/non ibrido, vorrei lasciare un piccolo pensiero da semplice fruitore della fotografia.

il test di @chromemax (che è stato, chiaro, semplice ma soprattutto esaustivo), mi ha confermato un po' tutto quello che già sospettavo sulla P30.
e cioè una pellicola di non facile trattamento, che deve essere usata con debite attenzioni per ottenere buoni risultati.
personalmente non mi piace: va diametralmente opposta a quelli che sono i miei gusti anche se non è escluso che possa fare qualche rullo di prova anche se non è proprio a buon mercato...

ciononostante mi sento in dovere di fare un grande in bocca al lupo a chi dal nulla sta rimettendo in piedi una fabbrica come Ferrania: visti i tempi e gli ingenti investimenti non sono che da ammirare.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 17/01/2018, 15:36
da anonimo_0001
lamanorbu ha scritto:
NNNN_AAAA ha scritto:[...] sembrano stampate con l'ingranditore.
Beh, ammetti che qui ti sei fregato da solo :D
Direi che è ora di smetterla di inquinare questo topic con la noiosissima diatriba ibrido vs analogico puro.
Davvero? Sono curioso.
Perché dato che gli ibridisti partoriscono schifezze a prescindere, il fatto che sembrino stampate da un otticista/chimicista/cameraoscurista vuol dire che anche il secondo le partorisce.
L'inquinamento è nato da una mia affermazione che (basterebbe levarsi i paraocchi) è basata su fatti reali e tangibili. Non solo non si verifica quello che sto dicendo ma si fanno battutine idiote.
Sono il primo a preferire il procedimento completamente ottico e chimico, ma nel mondo del lavoro, che è quello che conta, non funziona così.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 17/01/2018, 15:38
da anonimo_0001
Lollipop ha scritto:
graic ha scritto:ma perchè non vanno sul sul forum "fotografia Ibrida"????????? :wall:
La questione non è ibrido non ibrido, perchè credo che se io ibrido a te importi come conoscere la marca dello shampoo che usa il tuo vicino di casa.
Il fatto è un altro: NNNN_AAAA vuol fare casino e ha pure il tempo di farlo.
Io casino?
Sto solo dicendo che esistono altre vie (da anni ormai) e che se non le conoscete è un problema (grosso) vostro.
O qua siete talmente avanti da produrre file senza passare per le scansioni?
Non mi pare proprio.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 17/01/2018, 16:36
da negativo
Ho letto molto su questa pellicola ma non ho avuto modo di acquistarla e provarla. La cosa che mi ha colpito è che si tratta di una riedizione di una pellicola ad uso cinematografico, quindi dedicata a trattamento invertibile. Ho capito bene? E' noto che simili pellicole presentano caratteristiche differenti rispetto alle cosidette emulsioni tradizionali, in primis un contrasto accentuato con tutto ciò che comporta, se poi si aggiunge che la sensibilità mediamente va ridotta di 2/3 e il prezzo a rullino è assai superiore ad altre pellicole quotate e affidabili......Mi fido dei test effettuati da Chromemax e da altre persone competenti su altri forum, quello che mi fa specie è che questi dovrebbero essere fatti PRIMA dall'azienda che produce la pellicola in modo di poter dare indicazioni ottimali sul trattamento per non fare brancolare il cliente nel buio, poi va da se che ognuno può introdurre le varianti in base ai suoi gusti. Io non riesco ad immaginarmi una Kodak o Ilford che al lancio di una nuova pellicola agiscano in questo modo. C'è molta approssimazione e quindi poca serietà attorno a tutto questo e i primi ad essere danneggiati non saranno tanto i potenziali acquirenti ma l'azienda stessa e di questo mi spiace perché vorrei tanto che un glorioso marchio italiano proponesse qualcosa di valido in questo settore.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 17/01/2018, 16:45
da isos1977
NNNN_AAAA ha scritto: Sto solo dicendo che esistono altre vie (da anni ormai) e che se non le conoscete è un problema (grosso) vostro.
O qua siete talmente avanti da produrre file senza passare per le scansioni?
Non mi pare proprio.
Secondo me c'è un equivoco di fondo. Nessuno dice che non si possa arrivare a una buona stampa con processo ibrido. Solo che per avere una stampa di qualità uguale a quella che si ottiene con attrezzatura analogica da 100€ bisogna spendere qualche migliaio di euro in scanner e software. E questi scanner e software bisogna pure saperli usare molto bene. A questo punto, se l'output deve essere un file, è più efficiente un processo completamente digitale.

Che poi ci sia un ampio mercato per i processi ibridi è assodato. Più o meno tutti i vecchi laboratori di stampa si sono dotati di strumenti per processi ibridi.

Le motivazioni che spingono a tentare questi processi ibridi sono tante... però mi pare che sia comunemente accettato che un processo ibrido non da risultati superiori a uno analogico. Semmai risultati comparabili, ma a fronte di investimenti e capacità che non sono proprio alla portata di tutti.

P.S. veramente un peccato che un così bel post di Diego, sia andato in vacca....

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 17/01/2018, 16:54
da lamanorbu
Tornando all'argomento di partenza, per chi volesse approfondire ho trovato questo test della P30 (in fondo all'articolo sono linkati altri 5 o 6 test della stessa pellicola).

http://remorseblog.blogspot.it/2017/09/ ... -test.html

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 17/01/2018, 17:05
da negativo
Non ero a conoscenza dei risultati posati sul sito che hai segnalato ma di fatto affermano ciò che ho visto su altri siti, anche se qualcuno con Xtol, non ricordo con quale diluizione, abbia ottenuto risultai più "decenti". Posso sbagliarmi, ma da ciò che vedo questa pellicola si avvicina più alle caratteristiche all'ortocromatico piuttosto che al pancromatico.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 17/01/2018, 17:21
da anonimo_0001
negativo ha scritto:Ho letto molto su questa pellicola ma non ho avuto modo di acquistarla e provarla. La cosa che mi ha colpito è che si tratta di una riedizione di una pellicola ad uso cinematografico, quindi dedicata a trattamento invertibile. Ho capito bene? E' noto che simili pellicole presentano caratteristiche differenti rispetto alle cosidette emulsioni tradizionali, in primis un contrasto accentuato con tutto ciò che comporta, se poi si aggiunge che la sensibilità mediamente va ridotta di 2/3 e il prezzo a rullino è assai superiore ad altre pellicole quotate e affidabili......Mi fido dei test effettuati da Chromemax e da altre persone competenti su altri forum, quello che mi fa specie è che questi dovrebbero essere fatti PRIMA dall'azienda che produce la pellicola in modo di poter dare indicazioni ottimali sul trattamento per non fare brancolare il cliente nel buio, poi va da se che ognuno può introdurre le varianti in base ai suoi gusti. Io non riesco ad immaginarmi una Kodak o Ilford che al lancio di una nuova pellicola agiscano in questo modo. C'è molta approssimazione e quindi poca serietà attorno a tutto questo e i primi ad essere danneggiati non saranno tanto i potenziali acquirenti ma l'azienda stessa e di questo mi spiace perché vorrei tanto che un glorioso marchio italiano proponesse qualcosa di valido in questo settore.
Il cinema si fa in negativo e poi si stampa su positivo...
Sul prezzo (che è basato anche sulle quantità prodotte e se ne è già discusso penso un po' ovunque, 10.000 pezzi costano di più di 1.000.000 al dettaglio e ho paura che nessuno di voi si sia preso la briga di vedere la grandezza - e la capacità di produzione - dell'ex impianto Ferrania, messo a dieta per ovvi motivi) si può anche avere ragione. Ma come detto proprio da Chromemax si spendevano 2,50 Euro a scatto per le prime Impossible (l'ho fatto anche io e ora mi trovo 8 rettangolini bianco lattiginoso senza immagini) e nella speranza che FilmFerrania risolva tutti i problemi di questa pellicola, io gli darei fiducia.
Io ho buttato via un pacco di Delta 3200 dato che al riavvolgimento la pellicola si staccava regolarmente dal rocchetto (10 rullini). Un prodotto molto più collaudato e fatto da una azienda più grande. Gli errori possono capitare a tutti.
Ad ogni modo tutte queste critiche mi hanno fatto venire voglia di provarla.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 17/01/2018, 17:44
da chromemax
Scordisk ha scritto: 1.
Esempio:
EI 50 ISO
D-76 1+1
13 minuti a 20° C
Rotazione continua
Domanda: perché "rotazione continua" che sovrasviluppa, e se non sovrasviluppa, almeno aumenta il contrasto?
Perché così è riportato sulla Processing Chart v.1.5 della Ferrania, pubblicata sul primo post di questo thread.
Il fine del test era quello di capire perché io dovevo usare impostazioni "fuori linea" rispetto a quanto suggerito dal fabbricante per cui mi sono affidato scrupolosamente alle istruzioni fornite.
Scordisk ha scritto: Mia conclusione:
La differenza fra 50 ISO ottimizzati per un'ingrandimento da conoscitori, con i toni migliori possibili, e quelli 80 ISO nominali della Ferrania P30, corrisponde sempre a quel pizzico che noi conoscitori diamo: alla differenza di incirca 2/3 dello stop per addolcimento delle curve.
Con questa pellicola siamo un po' troppo lontani da "quel pizzico che noi conoscitori diamo".
L'ho scritto sul primo test che ho fatto (link all'inizio del thread), l'ho ripetuto qui, lo dissi al tempo della presentazione (video del mio faccione sul sito di gioffry), la P30 si usa benissimo --per la stampa con l'inigranditore-- anche a 25 iso, anche un po' di più se si fotografano scene di contrasto non troppo alto e si prende come gradazione normale una gradazione un po' morbida, e questo perché ha un piede lunghissimo per cui i dettagli in ombra perdono poco contrasto (rimangono ancora abbastanza leggibili) anche se si sottoespone un po'.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 17/01/2018, 17:45
da chromemax
lamanorbu ha scritto:Tornando all'argomento di partenza, per chi volesse approfondire ho trovato questo test della P30 (in fondo all'articolo sono linkati altri 5 o 6 test della stessa pellicola).

http://remorseblog.blogspot.it/2017/09/ ... -test.html
Wow il sito di Gioffry è oramai un riferimento internazionale :)) :)) :))
Vai Francesco che devi fare la versione in inglese!! :))

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 17/01/2018, 18:37
da Walter
........ ma guarda come vanno le cose: un povero cristo si sbatte per fare delle prove, le condivide e il tutto va a zoccole nel solito azzuffarsi pellicola-camera oscura-file-digitale. Ma che c'entra tutta questa pippa con le prove di sviluppo della P30!!!!!! Che c'entra!!!! Bah!!!!!


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Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 17/01/2018, 18:43
da negativo
NNNN_AAAA, Il cinema si fa su pellicola negativa e poi non si stampa (?) su positivo , si fa il trattamento di inversione ottenendone un positivo per la proiezione. Certo gli errori capitano a tutti, anche se le aziende più note che da oltre mezzo secolo hanno prodotto milioni di pellicole pur avendo avuto qualche errore sono sempre state riconosciute come affidabili sotto l'aspetto della qualità. Per concludere io sarei disposto a pagare un prezzo più elevato se la pellicola in questione, secondo le mie aspettative, lo varrebbe, ma al momento non è così, è poi sarei curioso di sapere cosa dovrebbe avere in più questa rispetto alle altre, nessuno l'ha ancora detto o spiegato. Aspetto fiducioso e lo dico senza ironia.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 17/01/2018, 18:46
da chromemax
elettrico ha scritto: ciononostante mi sento in dovere di fare un grande in bocca al lupo a chi dal nulla sta rimettendo in piedi una fabbrica come Ferrania: visti i tempi e gli ingenti investimenti non sono che da ammirare.
I miei test non hanno "secondi fini", non sono un attacco alla Ferrania, anch'io sono convinto che coi tempi che corrono per la fotografia a pellicola un attore in più è sempre il benvenuto. Hanno rilasciato un prodotto per me valido e lo vendono al prezzo che ritengono giusto, ognuno poi è libero di aquistarla o meno.
Il fine del primo test è stata la curiosità (del resto non ho fatto altro che applicare il mio modus operandi, cosa che faccio con molte delle pellicole che uso), quello del secondo test è stato avere una conferma rispetto anche ad accuse anti-ferrania.
Se usata a modo la P30 fa immagini tecnicamente belle, al netto delle capacità del fotografo.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 17/01/2018, 18:49
da chromemax
@negativo la pellicola cinemtografica negativa (sia a colori che BN) viene "stampata" su pellicola positiva e il procedimento si chiama proprio stampa che, nel colore almeno, prevede anche filtrature di correzione cromatica, esattamente come nella stampa fotografica.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 17/01/2018, 18:49
da chromemax
Ragazzi per favore torniamo in topic, grazie.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 17/01/2018, 19:10
da vngncl61 II°
NNNN_AAAA ha scritto:Ad ogni modo tutte queste critiche mi hanno fatto venire voglia di provarla.
Fammi capire, manco l'hai mai provata, però scrivi che è "ottimizzata per la scansione"? Su quali basi lo hai deciso, a sentimento, o basandoti sugli oroscopi?
Per affermare che, le stampe a pigmento, da scansione, sono indistinguibili da quelle analogiche, hai usato lo stesso metodo, o vai per sentito dire?

Il tuo problema non è l'essere ignorante, lo siamo tutti, ma elevare la tua ignoranza a dogma, sei incapace di distinguere una stampa digitale, da scansione, da una analogica, e stabilisci che nessuno sia in grado di farlo, usi o ti piace, non si è capito, il metodo ibrido e affermi che così lavorano tutti, tutti chi?

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 17/01/2018, 19:22
da anonimo_0001
vngncl61 II° ha scritto:
NNNN_AAAA ha scritto:Ad ogni modo tutte queste critiche mi hanno fatto venire voglia di provarla.
Fammi capire, manco l'hai mai provata, però scrivi che è "ottimizzata per la scansione"? Su quali basi lo hai deciso, a sentimento, o basandoti sugli oroscopi?
Per affermare che, le stampe a pigmento, da scansione, sono indistinguibili da quelle analogiche, hai usato lo stesso metodo, o vai per sentito dire?

Il tuo problema non è l'essere ignorante, lo siamo tutti, ma elevare la tua ignoranza a dogma, sei incapace di distinguere una stampa digitale, da scansione, da una analogica, e stabilisci che nessuno sia in grado di farlo, usi o ti piace, non si è capito, il metodo ibrido e affermi che così lavorano tutti, tutti chi?
Scusa ma tu probabilmente non sai leggere.
E scusa ma non so come quotare un messaggio in questo.
Ecco chi parla di scansione:

Re: Ferrania P30 test... ancora
Messaggioda ammazzafotoni » 15/01/2018, 20:10

Questi sono i fatti, questa la materia solida e vivente della fotografia, che parla da sola e non mente e per cavar la quale ci vuole umiltà e studio!
Purtroppo la "gente" spesso campa di fuffa, aspetto esteriore (non delle foto, ma del marketing!), fenomeni, ondate sociali produttrici di "figaggine", e la fotografia ovviamente non ne è esclusa.
Ho assistito anche io di persona alla *triste scena*, alla melliflua, sperticata lode, in "un famoso negozio di Milano" (no, non quello, ecco, sì, quell'altro...), della "nuova pellicola", spettacolare!, grana INESISTENTE!, il nuovo standard! e, per finire, ottima con lo scanner!...


Io ho scritto invece questo:
Re: Ferrania P30 test... ancora
Messaggioda NNNN_AAAA » ieri, 12:32

flottero ha scritto:
beh io me le faccio sviluppare... in quanto non sono attrezzato, e quel che ho sperimentato risale a 20 anni fa,
ma siccome non mi va di sprecare soldi, vorrei sapere con cosa faccio le fotografie... e come le devo fare, poi
sapere cosa dire a chi mi svilupperà i film.


Infatti non c'è nulla di male!
Spero che questa crociata contro FilmFerrania finisca in fretta e spero che prima o poi arrivino le negative colore.

Riguardo il digitale è vero che esistono programmi che simulano (senza virgolette) la resa di alcune pellicole, di alcune carte (tutto in base a vari sviluppi) ma non penso che sia stato creato qualcosa per le P30, pellicole ancora in fase sperimentale.
Inoltre non è cattiva cosa che una pellicola sia ottimizzata per la scansione, ora si lavora così e sarebbero dei fessi a Ferrania se non ci pensassero.


Inoltre II si scrive senza ° e rabbrividisco nel pensare che se c'è un II vuol dire che c'è anche un I. E se non ho letto male sei anche ingegnere?
Sono uno di quelli che detesta il blaterare della sinistra radical chic sull'analfabetismo funzionale, ma leggendoti direi che hanno ragione da vendere.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 17/01/2018, 19:35
da anonimo_0001
Detto questo ho scritto all'amministratore di cancellare il mio account. Pur con un semplice diploma di liceo artistico penso di saper ancora leggere e scrivere in maniera corretta a differenza tua e di tanti altri qua sopra.
Buon proseguimento a tutti.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 17/01/2018, 20:08
da lucsax
Scusate, chiedo venia a tutti, soprattutto a chi tiro in mezzo, ma non resisto :-)
https://youtu.be/6f5zhkLHanU
(Minuto 10).
(W la C.O.)

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 17/01/2018, 22:02
da negativo
Chromemax ha scritto : " la pellicola cinematografica negativa (sia a colori che BN) viene "stampata" su pellicola positiva e il procedimento si chiama proprio stampa che, nel colore almeno, prevede anche filtrature di correzione cromatica, esattamente come nella stampa fotografica." Io ho sempre pensato, e dalla tua precisazione deduco erroneamente, che la pellicola cinematografica utilizzata in fase di ripresa ( colori o B/N) fosse una pellicola negativa che poi attraverso un processo di inversione o E6 veniva trasformata in positivo e successivamente riprodotta in più copie stampandola, e invece scopro che non è così, ma come avviene questo processo? Se qualcuno ha qualche link sull'argomento sono interessato a visionarlo.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 17/01/2018, 22:46
da chromemax
Sicuramente Simone (YuZa DFAAS) è più aggiornato di me e potrà darti qualche riferimento ma, come in fotografia, esiste la negativa e l'invertibile. Con l'invertibile hai subito un film pronto per la proiezione, veniva usata soprattutto per le news quando gli apparati di videoregistrazione non esistevano ancora o erano troppo ingombranti (per es. la famosa scena col cameo di Coppola in Apocalypse Now o la scena interviste di "full metal jacket": tutte le immagini per i tg degli anni '60-'70 erano girate in pellicola) e bisognava avere materiale pronto il prima possibile. All'occorenza il girato invertibile poteva essere duplicato passando per internegativo e quindi stampato in più copie. Non saprei dirti se l'invertibile viene ancora prodotta in formato 16mm o 35mm, di sicuro tornerà presto il super8 con la nuova Ektachrome :)
La negativa invece è tutt'ora molto diffusa ed usata, un esempio "fotogafico" è la Cinestill; si ottiene un negativo colore molto simile a quello fotografico, che può essere poi stampato su pellicola positiva per la visione. In realtà oggi come oggi se si gira ancora in pellicola poi si digitalizza per montaggio, correzione colore, postproduzione, ecc, e infine si "stampa(va)" attraverso laserscan su pellicola positiva o si manda direttamente il file alla videoproiettore del cinema. Questo in soldoni e in maniera molto grossolana.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 17/01/2018, 23:18
da negativo
Ti ringrazio della precisazione, anche se in un mio precedente intervento ci tenevo solo a precisare che la pellicola P30 è nata come pellicola cinematografica perciò dedicata al trattamento invertibile con tutto ciò che comporta una simile emulsione quando la si vuole trattare come un comune negativo, e da ciò che vedo i risultati non si allontanano molto da questa mia osservazione.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 17/01/2018, 23:30
da YuZa DFAAS
Diego è stato più che esaustivo.
Il sistema classico è negativo--> interpositivo (montaggi lavorazioni)--> internegativo--> positivo da proiezione.
Tutti questi passaggi sono principalmente per toccare il meno possibile l'originale di ripresa, se si fosse fatto il positivo diretto per le migliaia di copie distribuite sarebbe stato un disastro.
Dopo la sperimentazione con il cineon (kodak anni 90) sono nati dei sistemi di scannerizzazione e stampa con laser della pellicola, quindi dal 1999 circa al 2005 circa il processo non è più analogico totale ma è "ibrido". L'invertibile era usata per le news e la pubblicità fino a inizio/metà anni '80 per la velocità di processo, e anche perché mi sembra che i telecinema deo tempi non facessero l'inversione ( non ricordo bene).

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Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 17/01/2018, 23:56
da chromemax
negativo ha scritto:Ti ringrazio della precisazione, anche se in un mio precedente intervento ci tenevo solo a precisare che la pellicola P30 è nata come pellicola cinematografica perciò dedicata al trattamento invertibile con tutto ciò che comporta una simile emulsione quando la si vuole trattare come un comune negativo, e da ciò che vedo i risultati non si allontanano molto da questa mia osservazione
Per quanto ne so la P30 cinematografica (Baldini ha specificato che in Ferrania hanno 4 ricette diverse di P30), quella "mitica" (ho messo le virgolette...) è la negativa usata in ripresa, non la positiva usata per le proiezioni. Per quanto ne so le negative cinematografiche avevano ed hanno un contrasto basso, come è giusto che sia (per la Kodak double-x 5222/7222, ancora in produzione, il gamma di riferimento è 0.65)

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 18/01/2018, 0:02
da user20190605
chromemax ha scritto:[ Per quanto ne so le negative cinematografiche avevano ed hanno un contrasto basso, come è giusto che sia (per la Kodak double-x 5222/7222, ancora in produzione, il gamma di riferimento è 0.65)
Double -x, Four-X, grandissime pellicole anche per uso fotografico, con tonalità estesissima, due meraviglie.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 18/01/2018, 0:23
da SEVENTH SON
YuZa DFAAS ha scritto:Diego è stato più che esaustivo.
Il sistema classico è negativo--> interpositivo (montaggi lavorazioni)--> internegativo--> positivo da proiezione.
Tutti questi passaggi sono principalmente per toccare il meno possibile l'originale di ripresa, se si fosse fatto il positivo diretto per le migliaia di copie distribuite sarebbe stato un disastro.
Dopo la sperimentazione con il cineon (kodak anni 90) sono nati dei sistemi di scannerizzazione e stampa con laser della pellicola, quindi dal 1999 circa al 2005 circa il processo non è più analogico totale ma è "ibrido". L'invertibile era usata per le news e la pubblicità fino a inizio/metà anni '80 per la velocità di processo, e anche perché mi sembra che i telecinema deo tempi non facessero l'inversione ( non ricordo bene).

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Consiglio a tutti questo video ARRI Archive Technologies per capire questa ibridazione

buona visione & maman

https://youtu.be/GzbTSKLs7-c

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 18/01/2018, 9:05
da flottero
scusate; un domanda da ignorante (nel senso che ignora): la P30 potrebbe essere sottoposta ad un processo di inversione ?
Cioè ottenerne una diapositiva ? Forse si potrebbe capire se è vero che è nata coma diapositiva... come qualcuno afferma.
Siete autorizzati ad insultarmi se ho scritto sciocchezze. :))

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 18/01/2018, 9:21
da gioffry
santi numi @flottero, ma quale sciocchezza! alla presentazione di Milano io ho visto uno spezzone di pellicola invertita dal Maurone di Agenzia Luce.
Veramente N o t e v o l e
IMG_3668.JPG
IMG_3662.JPG
Quindi ho cominciato a lavorarci su. Dopo 15 (diconsi quindici) prove di inversione con 15 (diconsi quindici) spezzoni di pellicole esposte in maniera diversa e trattate con tutte le ricette che io, Ghedina e Anchell conosciamo (consentitemi questa esagerata licenza poetica), non sono riuscito a raggiungere la qualità di quello spezzone che ho visto a Milano. Per i miei pronipoti, ho archiviato tutte le prove sotto telaietto, documentando ogni esposizione e ogni ricetta.
IMG_5129.jpg
Per riassumere:
1) invertita è bellissima
2) ma ha una DENSITA' PAUROSA
3) io sono un pivello dell'inversione e dunque non sono riuscito a trovare un modo per aggredire tale densità (in realtà ho un'ultima prova da fare, aggiungendo solvente al primo sviluppo, ma ho terminato le pellicole)
4) quindi invertire questa pellicola non è alla portata di tutti (non è semplice come una FP4 o una Superpan)

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 18/01/2018, 9:29
da flottero
ti va di condividere la ricetta ? Se riuscissi a ricominciare a sviluppare il BN (per il colore c'è sempre Sandro :) )
magari quando produrranno la lab-box di ars-imago

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 18/01/2018, 9:32
da herma
Non voglio alimentare la discussione sul processo ibrido ma a me tutto questo ha solo fatto venir voglia di vedere un file scansionato a tamburo insomma qualcosa di più degli scanner pseudopro a cui possiamo arrivare noi amatori. Per pura curiosità, sperando di non essere OT, se volessi avere un file digitale degno di questo nome ottenuto da un mio negativo a chi ci si dovrebbe rivolgere? Anche il laboratorio fine-art della mia città, che dicono essere molto valido, scansione con un epson v700

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 18/01/2018, 9:40
da gioffry
flottero ha scritto:ti va di condividere la ricetta ? Se riuscissi a ricominciare a sviluppare il BN (per il colore c'è sempre Sandro :) )
magari quando produrranno la lab-box di ars-imago
no, per ora non voglio condividere la ricetta, anche perchè non fornisce buoni risultati con P30 esposta ad un valore iso superiore a 25

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 18/01/2018, 10:02
da -Sandro-
Quando il contrasto è così elevato l'aggiunta di solfito al primo sviluppo impedisce di ottenere densità ottimali ed anche se abbassa moderatamente il contrasto per contro non permette di raggiungere la dmax pari a 3-3.20 (che è il minimo sindacale per una buona proiezione) . La via è un'altra, ma non desidero parlarne, sappi solo che il processo ha cinque variabili che influenzano il risultato, ognuna per un aspetto determinato. Sono anni che lavoro sulle diapositive in bianco e nero e le sperimentazioni per arrivare ad un buon risultato costano tantissimo. Ho recentemente trattato una scala 120 scaduta da otto anni con risultati splendidi. Prima o poi invertirò anche questa rumenta savonese.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 18/01/2018, 10:03
da Elmar Lang
Tanti anni fa, su Fotografare fu proposto un procedimento di inversione, utilizzando la pellicola Agfa Copex Pan Rapid, esponendola a 25 Asa. Allora abitavo a Venezia (parliamo dei primissimi '80) ed a Mestre acquistai una pizza di quella pellicola. I risultati furono entusiasmanti. Ricordo che si utilizzava uno sviluppo Ilford e poi era necessaria una parte del kit di inversione Ornano (che immagino fosse secondo una ricetta Ghedina, visto che aveva la sigla "ghe").
Dovrò cercare in uno dei vecchi quaderni, dove trascritti il tutto...

Chissà che possa essere adattato anche alla P30?

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 18/01/2018, 10:31
da -Sandro-
Il vecchio sistema Ghedina, funziona, ma è da calibrare su ogni singola pellicola con prove estenuanti: basta la disuniformità tra lotti di produzione per mandare a pallino i risultati.

il sistema Bellini funziona molto meglio perché riduce le variabili, ma la velatura chimica non funziona quasi mai bene, e richiede la riesposizione, che è un'altra variabile che si aggiunge al processo. Non si può riesporre in spirale, nemmeno in quella trasparente; il 135 viene discreto, il 120 orrendamente macchiato. La pellicola va tolta dalla spirale ed illuminata -uniformemente- a bagno nell'acqua, con tutto ciò che questo comporta.

Non tutte le pellicole sono adatte all'inversione, ad esempio la PanF darebbe risultati entusiasmanti, ma rimane sempre orrendamente irregolare nelle zone più dense, la stessa Ilford diramò un comunicato che ne sconsigliava l'inversione.
Nell'inversione c'è una lunga parte sperimentale, anzi lunghissima, a cui è impossibile sottrarsi. Al confronto la determinazione della sensibilità effettiva di una pellicola negativa è una passeggiata nel parco.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 18/01/2018, 10:41
da photo8x10
herma ha scritto:Non voglio alimentare la discussione sul processo ibrido ma a me tutto questo ha solo fatto venir voglia di vedere un file scansionato a tamburo insomma qualcosa di più degli scanner pseudopro a cui possiamo arrivare noi amatori. Per pura curiosità, sperando di non essere OT, se volessi avere un file digitale degno di questo nome ottenuto da un mio negativo a chi ci si dovrebbe rivolgere? Anche il laboratorio fine-art della mia città, che dicono essere molto valido, scansione con un epson v700
Se vuoi delle scansioni degne secondo me Castoscan è uno dei migliori, ma in giro ci sono ottimi laboratori con scanner a tamburo. Io per le scansioni del mio libro, mi sono affidato a lui per la scansione a tamburo di negativi formato 8x10" e 8x20"(anche perchè è uno dei pochi che può scansionare negativi fino al 20x24"). Io faccio scansioni dei miei negativi con un Cezanne piano, che da ottime scansioni, ma quelle a tamburo sono senza ombra di dubbio superiori.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 18/01/2018, 11:57
da herma
photo8x10 ha scritto:Se vuoi delle scansioni degne secondo me Castoscan è uno dei migliori...
Castoscan di Milano? Grazie

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 18/01/2018, 12:22
da photo8x10
herma ha scritto:
photo8x10 ha scritto:Se vuoi delle scansioni degne secondo me Castoscan è uno dei migliori...
Castoscan di Milano? Grazie
Si Milano, anche se comunque ultimamente è a Berlino... ma comunque se lo contatti è molto disponibile..

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 18/01/2018, 13:17
da gioffry
-Sandro- ha scritto:Quando il contrasto è così elevato l'aggiunta di solfito al primo sviluppo impedisce di ottenere densità ottimali ed anche se abbassa moderatamente il contrasto per contro non permette di raggiungere la dmax pari a 3-3.20 (che è il minimo sindacale per una buona proiezione) . La via è un'altra, ma non desidero parlarne, sappi solo che il processo ha cinque variabili che influenzano il risultato, ognuna per un aspetto determinato. Sono anni che lavoro sulle diapositive in bianco e nero e le sperimentazioni per arrivare ad un buon risultato costano tantissimo. Ho recentemente trattato una scala 120 scaduta da otto anni con risultati splendidi. Prima o poi invertirò anche questa rumenta savonese.
Ci sono una o due delle tue "cinque variabili" che io non potrò mai analizzare poichè non sono nelle condizioni di poter utilizzare reagenti che sono particolarmente pericolosi se non trattati nel modo giusto e con idonea strumentazione (un esempio calzante: acido solforico). Può farlo un laboratorio professionale, io sono un appassionato della domenica. Pertanto ho effettuato i test analizzando le variabili che invece posso controllare con i miei strumenti. Ho ottenuto risultati spettacolari con tutte le pellicole che ho voluto invertire ed in particolare PANF, FP4, APX100, SUPERPAN, RPX25, RPX100, ADOX SCALA 160, TMAX 100 (chiaramente modificando per ciascuna alcune variabili) ma la P30 mi ha fatto impazzire. Ora sinceramente ho mollato (con la scusa di aver finito le pellicole). Chissà più avanti...
-Sandro- ha scritto:il sistema Bellini funziona molto meglio perché riduce le variabili, ma la velatura chimica non funziona quasi mai bene, e richiede la riesposizione, che è un'altra variabile che si aggiunge al processo. Non si può riesporre in spirale, nemmeno in quella trasparente; il 135 viene discreto, il 120 orrendamente macchiato. La pellicola va tolta dalla spirale ed illuminata -uniformemente- a bagno nell'acqua, con tutto ciò che questo comporta.
P30 invertita con Bellini sia CON che SENZA velatura chimica mi ha dato risultati peggiori dei test fatti con i miei prodotti.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 18/01/2018, 21:45
da colonial
Kodak Four-X? Questa proprio mi interessa, non la conoscevo, di che tipo di pellicola si tratta?
Io uso normalmente la 5222 Double-X ed ovviamente la Tri-X.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 19/01/2018, 22:26
da jimijimblues
@chromemax anche se non ho le competenze per capire il tutto, apprezzo e trovo sempre utili questi post e insegnamenti.

Grazie per il lavoro svolto e pubblicato.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 04/02/2018, 10:14
da flottero
non per rinfocolare polemiche, ma sul sito della ferrania ci sono alcune novità, che mi sembra il caso di tener d'occhio:
1) sembra partita la produzione del formato 120
2) prevedono di produrre la pellicola a colori quest'anno (????)
3) hanno aperto lo shop online per USA e UK (??), a breve anche per EU.
lascio tutto in dubbio perché il loro inglese non mi sembra oxfordiano, ed un po' di dubbi lo lascia.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 04/02/2018, 10:48
da -Sandro-
In realtà leggo che dopo l'estate partiranno i test sulla diapositiva. E' tutt'altra cosa che metterla in produzione. La kodak sta testando la ektachrome da molti mesi e dovrebbe partire in produzione quest'estate. Ma è kodak, non ferrania. Magari qualcuno si aspetta pure che la diapositiva costerà poco e che sia di qualità.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 04/02/2018, 11:10
da flottero
Infatti ho riempito il post di ??????

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 08/02/2018, 11:46
da emmeffepi
flottero ha scritto:1) sembra partita la produzione del formato 120
se vero ecco che potrei anche provarla...

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 04/06/2020, 12:06
da dany.1967
Ottimo report ed ammirevole competenza. Complimenti!

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 15/06/2020, 17:44
da paolo
Bellissimo lavoro!
ho letto da qualche parte nel forum che hai fatto altri test di altre pellicole, come li posso trovare?
ho provato a fare una ricerca in alto a destra ma escono una montagna di risultati.....

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 15/06/2020, 20:14
da chromemax
paolo ha scritto:
15/06/2020, 17:44
ho letto da qualche parte nel forum che hai fatto altri test di altre pellicole, come li posso trovare?
Bergger 400

Multigrade V

Acros 100 vs Acros 100 II

Ferrania P30 alfa
Ferrania P30 alfa bis
Ferrania P30 New

Formato del negativo e qualità di stampa

Agitazione e prebagno di Sandro Presta

Questi quelli che mi ricordo, poi c'è il blog.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 16/06/2020, 7:39
da paolo
grazie!!

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 16/06/2020, 7:43
da Lollipop
chromemax ha scritto:
15/06/2020, 20:14
paolo ha scritto:
15/06/2020, 17:44
ho letto da qualche parte nel forum che hai fatto altri test di altre pellicole, come li posso trovare?
Bergger 400

Multigrade V

Acros 100 vs Acros 100 II

Ferrania P30 alfa
Ferrania P30 alfa bis
Ferrania P30 New

Formato del negativo e qualità di stampa

Agitazione e prebagno di Sandro Presta

Questi quelli che mi ricordo, poi c'è il blog.
Perché mi ricordo un tuo test con la Retropan 320 Soft?

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 16/06/2020, 10:01
da chromemax
Ah, giusto dovrebbe esserci anche quello

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 16/06/2020, 10:20
da Lollipop
chromemax ha scritto:
16/06/2020, 10:01
Ah, giusto dovrebbe esserci anche quello
Ma dove? :)
L’ho cercato qualche giorno fa senza successo.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 11/08/2020, 19:07
da ScattoRumoroso
gioffry ha scritto:
18/01/2018, 9:21
Dopo 15 (diconsi quindici) prove di inversione con 15 (diconsi quindici) spezzoni di pellicole esposte in maniera diversa e trattate con tutte le ricette che io, Ghedina e Anchell conosciamo (consentitemi questa esagerata licenza poetica), non sono riuscito a raggiungere la qualità di quello spezzone che ho visto a Milano. Per i miei pronipoti, ho archiviato tutte le prove sotto telaietto, documentando ogni esposizione e ogni ricetta.
Per riassumere:
1) invertita è bellissima
2) ma ha una DENSITA' PAUROSA
3) io sono un pivello dell'inversione e dunque non sono riuscito a trovare un modo per aggredire tale densità (in realtà ho un'ultima prova da fare, aggiungendo solvente al primo sviluppo, ma ho terminato le pellicole)
4) quindi invertire questa pellicola non è alla portata di tutti (non è semplice come una FP4 o una Superpan)
Per caso nel frattempo hai trovato la chiave di volta? Ho in macchina una P30 e mi piacerebbe averla in diapositiva!

Grazie

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 12/08/2020, 7:49
da -Sandro-
Non è una pellicola adatta all'inversione, da evitare accuratamente. Il contrasto in inversione si controlla con l'esposizione. Dovresti esporla a 4-6 asa. Il che la rende inutile ANCHE come diapositiva.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 12/08/2020, 10:25
da Elmar Lang
Purtroppo, non potei essere presente alla presentazione milanese fatta presso PFG, ma mi fu riferito che erano stati portati anche degli esempi di inversione eseguiti mi pare da un laboratorio di Trieste e che il risultato era notevole.

Poiché a quell'evento era presente anche Diego, forse lui potrebbe illuminarci in merito...

A presto,

Enzo

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 12/08/2020, 13:54
da -Sandro-
Tutto si può fare caro Enzo. Ma se per ottenere una diapositiva decente dalla P30 devi esporla tre 4 e 6 asa, ne cade l'uso pratico, che la rende inadatta. Ci sono alternative molto migliori ad un prezzo MOLTO più basso (adox scala 160, rollei superpan 200). E prive di difetti occasionali, che dato il prezzo elevato di vendita sono assolutamente inaccettabili. La ditta di Trieste è l'Agenzia Luce, laboratorio rinomato e di lunga esperienza, che merita il massimo del rispetto, furono loro, oramai 15 anni orsono, a farmi innamorare delle diapositive in bianco e nero.
Riassumendo: devi esporla con valori che rendono obbligatorio il cavalletto. Lo sviluppo in inversione è costoso, molto più che una diapositiva a colori perché lo si fa ad hoc. Ed hai la concreta possibilità di beccare rulli fallati perché hanno ancora le macchine sporche.
Onestamente, ne vale la pena? (e lasciamo perdere l'astratto amor patrio, totalmente fuori luogo)

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 12/08/2020, 14:28
da Marco Leoncino II°
-Sandro- ha scritto:
12/08/2020, 13:54
(e lasciamo perdere l'astratto amor patrio, totalmente fuori luogo)
in questo periodo, poi...

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 22/04/2024, 22:10
da Antonio C.
Trovo questa discussione solo ora, l’avessi vista prima non avrei mai provato ad usare questa pellicola. Ma ormai l’ho fatto, esposta a 80ISO. Pensavo di seguire la ricetta ufficiale Ferrania x D-76, per poi scansionare i negativi. Suggerimenti?

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 22/04/2024, 22:40
da lleo
Anche io leggo solo ora. Non so cosa sia accaduto in Ferrania, se abbiano fatto il passo più lungo della gamba, se si siano buttati, o altro.
Certo è che la storia d'italia è fatta su stime fatte a caso, lavori protratti all'infinito, costi con aumenti esponenziali, ecc.
Aspettavo le dia a colori, ma credo che non arriveranno mai. Leggo in giro che la gente o è imbestialita, quelli che hanno dato la grana subito, o disillusa.
Certo è che alla Ferrania si sono sputtanati non poco. Costruirsi una credibilità la vedo difficile.
Peccato perchè la Ferrania era una delle pellicole mitiche con Fuji e Kodak: i famosi blu, verdi e gialli.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 23/04/2024, 18:44
da Elmar Lang
Alla Fiera di Castel San Giovanni, presso lo stand di PFG, era disponibile -tra altre marche- tutta la gamma di film prodotti da Ferrania.

Felix Bielser e Gerardo Bonomo erano a disposizione di tutti, per fornire spiegazioni, dati, tabelle, ecc.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 23/04/2024, 18:56
da chromemax
lleo ha scritto:
22/04/2024, 22:40
Anche io leggo solo ora. Non so cosa sia accaduto in Ferrania, se abbiano fatto il passo più lungo della gamba, se si siano buttati, o altro.
Certo è che la storia d'italia è fatta su stime fatte a caso, lavori protratti all'infinito, costi con aumenti esponenziali, ecc.
Aspettavo le dia a colori, ma credo che non arriveranno mai. Leggo in giro che la gente o è imbestialita, quelli che hanno dato la grana subito, o disillusa.
Certo è che alla Ferrania si sono sputtanati non poco. Costruirsi una credibilità la vedo difficile.
Peccato perchè la Ferrania era una delle pellicole mitiche con Fuji e Kodak: i famosi blu, verdi e gialli.
Però la nuova P33 è una pellicola davvero ottima, a mio parere anche superiore alla FP4+
Mi dicono che anche la P30 è stata migliorata, appena posso la provo.

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 23/04/2024, 22:58
da Principale secondo
chromemax ha scritto:
23/04/2024, 18:56

Però la nuova P33 è una pellicola davvero ottima, a mio parere anche superiore alla FP4+
Beh... detta da te, questa affermazione è davvero importante. :-o

Re: Ferrania P30 test... ancora

Inviato: 23/04/2024, 23:53
da chromemax
Principale secondo ha scritto:
23/04/2024, 22:58
chromemax ha scritto:
23/04/2024, 18:56

Però la nuova P33 è una pellicola davvero ottima, a mio parere anche superiore alla FP4+
Beh... detta da te, questa affermazione è davvero importante. :-o
ferrania-p33-il-riscatto-t27726.html