Analogica.it

HDR a parte, sottinteso, per quanto riguarda il digitale

mmh... si e no, si può fare anche in analogico:
https://www.maskingkits.com/maskingexamples.htm
ed esagerando, si può avere lo stesso, a mio avviso inguardabile risultato, che si può ottenere in digitale.

L' HDR quale che sia il mezzo tecnico con cui si realizza è come il maquillage su una ragazza già molto bella di suo, se percepisci che c'è vuol dire che è eccessivo. Se ti sembra bella al naturale (e ti sembra abbia forse solo un filino sottile di eyeliner) il make up artist è stato bravo.

effegi61 ha scritto: ↑

03/11/2025, 18:52

HDR a parte, sottinteso, per quanto riguarda il digitale

mmh... si e no, si può fare anche in analogico:
https://www.maskingkits.com/maskingexamples.htm
ed esagerando, si può avere lo stesso, a mio avviso inguardabile risultato, che si può ottenere in digitale.

Ma sai che non ho capito in cosa consiste il masking kit che il tipo vende?
O è un manuale di tecniche varie?

Ibicus ha scritto: ↑

03/11/2025, 19:36

effegi61 ha scritto: ↑

03/11/2025, 18:52

HDR a parte, sottinteso, per quanto riguarda il digitale

mmh... si e no, si può fare anche in analogico:
https://www.maskingkits.com/maskingexamples.htm
ed esagerando, si può avere lo stesso, a mio avviso inguardabile risultato, che si può ottenere in digitale.

Ma sai che non ho capito in cosa consiste il masking kit che il tipo vende?
O è un manuale di tecniche varie?

Dovrebbe essere il supporto che permette di mettere a registro i negativi e le maschere, compreso di punzonatrice, un pezzetto di diffusore, eccetera, più il manualetto.
Il problema maggiore è che non esistono più le pellicole per fare quel lavoro: in usa si trova la arista ortho-litho, ma qua da noi mi sa niente, solo le ortho ilford che costano una fucilata. (O a fare i poveracci approssimativi anche la xray, anche quella di trova a pochi centesimi in usa ma da noi niente)

Stiamo andando clamorosamente OT, quindi in breve:
sostanzialmente si, lui ti fornisce un manuale e qualche accessorio che ti consente di costruirti la messa a registro; ma si può farne anche a meno, in rete trovi numerosi articoli e video, con un po' di manualità ti fai la messa a registro; c'era anche un articolo esaudiente dello stesso Radeka, ma non lo trovo più, probabilmente "ritirato" da quando ha pubblicato il manuale.
I materiali: di sicuro da ARS-IMAGO hanno le 4x5" Bergger lith, da Puntofoto forse ancora le Wephota lith.

Ciao a tutti, visto che l'argomento era OT rispetto al thread, ma meritevole di discussione, ho separato gli ultimi post.
Possiamo continuare qui la discussione.

Rakeka è intessante, mi piacerebbe avere più informazioni sul suo libro, per es.

se ve lo siete persi forse qui c'è qualche info utile
messa-a-registro-dei-negativi-t23137.html

effegi61 ha scritto: ↑

04/11/2025, 7:49

Stiamo andando clamorosamente OT, quindi in breve:
sostanzialmente si, lui ti fornisce un manuale e qualche accessorio che ti consente di costruirti la messa a registro; ma si può farne anche a meno, in rete trovi numerosi articoli e video, con un po' di manualità ti fai la messa a registro; c'era anche un articolo esaudiente dello stesso Radeka, ma non lo trovo più, probabilmente "ritirato" da quando ha pubblicato il manuale.
I materiali: di sicuro da ARS-IMAGO hanno le 4x5" Bergger lith, da Puntofoto forse ancora le Wephota lith.

ars imago non elenca più le bergger (ma ha pieno stock di carte, unico negozio in europa. boh?).
PFG invece sembra avere sia bergger che wephota, che costano comunque 2€ al foglio in 4x5. A quel punto le foma ortho costano qualcosa in meno, ma pochi cent al foglio (ma probabilmente hanno più grana essendo 400iso? e la grana in una maschera conta qualcosa? chissà).
Mai fatto una maschera e mi mancano alcuni passaggi, però immagino che per una "semplice" unsharp mask ti ci vogliano una decina di euro solo di queste pellicole per arrivare in fondo, tralasciando la carta.
Le arista ortho litho di B&H, per dire, costano 40cent al foglio: con quelle si può affrontare lo studio senza che passi la voglia...

Curiosità: link appena trovato con qualche rimando forse interessante: https://www.largeformatphotography.info/unsharp/ l'ho letto una riga ogni trenta ma mi pare che introduca un bel po' di misure e prove per standardizzare la creazione delle maschere.

C'è anche da ARS-IMAGO, come spesso succede cercare sul suo catalogo è una piccola caccia al tesoro.
https://www.ars-imago.com/shop/category ... pporti-621
Sto preparando un PDF dell'articolo che citavo sopra, in rete non si trova più, io l'ho stampato in ufficio il 9/6/2000!
Non mi rimane altro che fotografare col telefonino le stampe, purtroppo le foto non si vedono un granchè, bisogna fare un atto di fede, ma gli scritti mi sembrano esaustivi.

non riesco a caricare qui, mi sono creato un account su drive, se magari qualcuno mi dice se funziona grazie
https://drive.google.com/file/d/1U9C-ly ... sp=sharing

effegi61 ha scritto: ↑

04/11/2025, 10:45

non riesco a caricare qui, mi sono creato un account su drive, se magari qualcuno mi dice se funziona grazie
https://drive.google.com/file/d/1U9C-ly ... sp=sharing

Visto e scaricato. grazie

bellissimo.
Devo ancora leggere, ma mi chiedo quanto abbia senso lo sbattimento infinito delle maschere di contrasto con le carte a gradazione variabile: probabilmente una maschera può essere più precisa? boh.

Esatto, le carte a contrasto variabile sono un sistema molto valido per intervenire su zone grandi medie ed anche piccole (con un po' di pazienza) di una stampa. Con la maschera di contrasto puoi intervenire simultaneamente su tutto, anche su parti piccolissime, estremizzando, su tutti i sassi di un torrente o su tutte le foglie di un albero, impensabile con le carte a contrasto variabile e necessaria bruciatura e/o mascheratura. Il grado di sbattimento è giustificato nella esatta misura in cui tu credi in quella stampa.

@tykos

Con la unsharp mask si possono fare cose diverse.
Lavorando altrimenti su una immagine a registro si può mettere tutta la lavorazione di una stampa lì e poi fare molte copie uguali senza grande sbattimento, a parte quello iniziale (che non è poco).
Certe tecniche sono molto usate da alcuni fotografi americani che fanno grandi tirature. Se poi abbia senso fare tutto per una decina di copie o giù di lì è da valutarsi.
Sono comunque tecniche e possibilità interessanti.

quello mi è chiaro, dal punto di vista puramente tecnico (=controlli che fornisce una maschera e non una VC) invece sarei curioso di sapere se le possibilità sono diverse o no.
Questo giusto perché molta letteratura risente ancora della disponibilità dei materiali di cinquant'anni fa e a volte è difficile sfrondare cosa è retaggio di quel mondo e cosa no.
(poi mi incuriosirebbe tantissimo provarle, ma tra i soldi necessari e soprattutto il tempo passa subito la voglia. per non parlare del fatto che un sistema di registro in USA se hai fortuna lo trovi anche, qua da noi immagino fosse già complicato quando era "essenziale")

Silverprint ha scritto: ↑

04/11/2025, 7:57

Ciao a tutti, visto che l'argomento era OT rispetto al thread, ma meritevole di discussione, ho separato gli ultimi post

Ah, chiedo scusa, ho tirato io il sasso… ;-) quando hai citato la dinamica del digitale mi e' tornato alla mente uno scatto di qualche anno fa, molto problematico, risolto combinando piu' immagini per estrarre dettagli sia in ombra che in luce.

D'altronde come dare torto a effegi e Valerio, per come viene solitamente usata l'HDR. La prima volta che lo vedi dici "va' che bell'effetto" ma poi capisci che e' quasi sempre per portare all'estremo toni e contrasti generando colori psichedelici.

Nel thread precedente si parlava anche di misurare sia sulle ombre che sulle luci, ed e' proprio quello che si fa -in digitale- per avere uno scatto in basso ed uno in alto da mischiare col software.

Ma torniamo all'analogico: ho visto i documenti proposti, molto interessanti, direi "intriganti".
Difficilmente applicabili sul 35mm.... ma poi, va bene recuperare dettagli nelle zone estreme, ma quanto si puo' pensare di estendere con le maschere contrasto la gamma dinamica di una pellicola? Quanti stop utili fra nero e bianco oggi si potrebbero guadagnare? Qualcuno si e' fatto una stima?

La creazione di queste maschere ti fa recuperare dettaglio che pero' deve essere presente, anche se non o poco visibile.
Quando hai intervalli stop di due cifre nella stessa scena la questione si fa problematica, considerando che la pellicola sul digitale guadagna sulle alteluci si da' attenzione alle ombre, e qui siamo tutti d'accordo. Ma se poi le luci contengono dettagli che non riesci piu' ad estrarre perché in controluce spariscono?

Vorrei capire se lo sbattimento alla fine vale la candela… vedo altri commenti piu' o meno con gli stessi dubbi.
Perché l'alternativa e' fare 2 o piu' scatti in pellicola da combinare in digitale dopo scansione. (mammamia che cosa ho detto…) :-)

Ah, io non stampo piu' da un po', e a breve non posso riprendere… ma il verme una volta che ce l'hai e li' ;-)

Nicola

pocoafuoco ha scritto: ↑

05/11/2025, 15:18

ma poi, va bene recuperare dettagli nelle zone estreme, ma quanto si puo' pensare di estendere con le maschere contrasto la gamma dinamica di una pellicola? Quanti stop utili fra nero e bianco oggi si potrebbero guadagnare? Qualcuno si e' fatto una stima?

il problema però non è mica la pellicola: se guardi il primo grafico qui ilford-fp-4-135-in-kodak-d-76-1-1-t26067.html , che se non sbaglio è fatto su un intervallo di esposizione di 10 stop, la pellicola (una "banale" fp4, nulla di ultra tecnologicissimo) sta ancora bella dritta senza la minima spalla in vista.
Il problema è riuscire a mettere su carta quello che c'è nella pellicola.

@pocoafuoco
Dato che con le pellicole di recente concezione si possono fare cose estreme (la gamma dinamica è davvero estesissima) non è tanto una questione di contrasto globale, ma di contrasto locale.
In pratica è mettere contrasto locale dove serve, e ridurlo dove non serve, con le carte MG si fa molto, ma non tutto e queste altre tecniche possono servire.