Appena ho letto la tua nota, ieri, ho pensato: quì dentro c'è un mondo e queste righe sono un collo di bottiglia.
Continuo a crederlo perchè ora sono molto più chiare le tue intenzioni, almeno per me.
E' vero! un'immagine non può essere completamente trasparente e viceversa. Condivido in pieno il tuo pensiero.
Ora però non voglio dissacrare questo concetto di trasparenze e opacità, ma secondo me la questione è molto più semplice di come è posta.
Una foto non può essere completamente trasparente, nè completamente opaca, in quanto fotografia.
Essa prevede un soggetto e prevede di fotografarlo; l'uno non esclude l'altro: il primo può surclassare il secondo e viceversa, ma non eliminarlo.
Come fai a fare un'analisi sulla mente di chi guarda (ti serve l'Ipsos

). Vuoi fissare dei parametri per aiutarli, una sorta di aiuto alla lettura di una fotografia? trasparenza/opacità ...mmm..
Tant'è che trasparente per quanto si vuole ma comunque è diversa la percezione, e il bianco e nero?! (il bianco e nero è opacità?.. opacizzazione opa..op..ops... me sto a incartà porcocane!)
Un formato ampio potrebbe essere un incentivo ad "eliminare" il mezzo fotografico, il pubblico entra nell'opera e, se si avvicina a sufficienza, si eliminano anche i confini fisici, i margini.
Una composizione semplice, naturale, può essere d'aiuto; una stampa coerente, eccetera...
Però ancora un pò fatico, e sono convinto sia un mio limite.
Mi sembra un concetto... troppo semplice, ecco.
Non vorrei acquistasse importanza solo se ricollegato ad altro (Barthes eccetera) perchè a quel punctum (

).. boh!
Ti lascio con un boh.. però ci penso perchè indubbiamente è interessantissimo.
A febbraio vengo alla mostra con una felpa con su scritto bello grosso DDS, così vai a colpo sicuro con arco e frecce
