Patrick Gainer
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Re: Patrick Gainer
Non sono ancora in grado di leggere cosí bene un negativo: da cosa si capisce?
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Re: Patrick Gainer
Io ho provato una Fp4+ ad 80 iso, con la prima formula, ovvero 5g di Carbonato di Sodio, 2g di Vitamina C e 0,02g di Fenidone per litro di stock.
Ho diluio 1+1, da bugiardino Ilford avevo 9min per 50iso a 20°, 11 per 100iso, avevo scelto 9min e 30sec, ma, nonostante il bagnomaria, avevo 25° nello sviluppo, 23 nel lavabo.
Con il grafico del bugiardino ho calcolato 6min e così ho fatto.
Il risultato è in foto, credo sia esposto correttamente ma sovrasviluppato, ma chiedo ai più esperti.
Devo dire che la grana è quasi inesistente e la nitidezza, sotto la scanner, notevole.
Ho diluio 1+1, da bugiardino Ilford avevo 9min per 50iso a 20°, 11 per 100iso, avevo scelto 9min e 30sec, ma, nonostante il bagnomaria, avevo 25° nello sviluppo, 23 nel lavabo.
Con il grafico del bugiardino ho calcolato 6min e così ho fatto.
Il risultato è in foto, credo sia esposto correttamente ma sovrasviluppato, ma chiedo ai più esperti.
Devo dire che la grana è quasi inesistente e la nitidezza, sotto la scanner, notevole.
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Re: Patrick Gainer
Aggiornamento sperimentazione rivelatore.
Ho continuato a fare varie prove utilizzando questo rivelatore con accoppiate di pellicole diverse ( ma principalmente Fomapan 400),
aggiustando in parte la formulazione per rendere più semplice la sua preparazione (Parte A e Parte B)
Il processo di sviluppo funziona a dovere, c'è un po da lavorare per trovare i tempi giusti per ogni pellicola e per il modo in cui viene esposta
ma i risultati ci sono e mi sento abbastanza soddisfatto, anche se purtroppo non ho potuto verificare la validità dei negativi con la stampa
essendo per ora ancora sprovvisto di una C.O
Ho però riscontrato due problemi per me abbastanza rilevanti:
1) Partire da zero per realizzare le due parti che poi andranno miscelate al momento dell'uso richiede molto tempo.
Il borace impiega una vita a sciogliersi in acqua a temperatura ambiente. Io lo aggiungo alla soluzione B dopo aver aggiunto
la Soda Caustica già diluita che di solito è più calda per via del processo esotermico che rilascia calore quando si scioglie in acqua,
ma, data la piccola quantità utilizzata, dubito che riesca a spostare di molto la temperatura. In questo caso è preferibile usare
il carbonato di sodio per accelerare i tempi e che tra l'altro è anche più facilmente reperibile.
Per quanto riguarda la soluzione A invece c'è solo l'inghippo di pesare in maniera accurata quei 0,8g (o 1g se si preferisce per facilitare la misurazione) di Fenidone.
Per farlo io uso un bilancino digitale di quelli che si usano per la polvere da sparo. Il resto della preparazione scorre benissimo, l'ascorbato di sodio si scioglie che
è una bellezza.
2) Il problema principale per me è la durata del rivelatore.
Anche se diviso in parte A e parte B si ossida abbastanza velocemente.
L'ultimo tentativo fatto ( con cambio di formulazione) ha durato circa 1 settimana mentre in precedenza ne durava almeno 2
( sempre chiuso in bottiglie di vetro ambrato sigillate e tenute al buio).
Ho messo in conto un mio errore di preparazione che potrebbe aver sbilanciato l'equilibrio tra Fenidone e Ascorbato di Sodio
causandone la prematura ossidazione ( L'ascorbato funge anche da "agente preservante" legandosi all'ossigeno al posto del Fenidone)
che mi ha riportato al punto 1 facendomi desistere dal tentare di nuovo dato il poco tempo a disposizione in quel periodo.
Alcune possibili soluzioni sono state date dallo stesso ideatore del rivelatore:
1) È possibile aumentare il contenuto di ascorbato di sodio nella parte A per far si che duri più a lungo.
Questa opzione è stata descritta ampiamente in questo articolo https://unblinkingeye.com/Articles/Syne ... rgism.html
ma si tratta di un compromesso in quanto aumentando la presenza di vitamina C aumenta anche l'energia del rivelatore seppur in maniera
non lineare. Ciò comporta, a mio giudizio, un rivelatore meno affidabile in quanto mi resta difficile trovare un modo per capire fino a che punto
sia ancora efficace e quanto varia la differenza di energia tra il liquido appena miscelato e dopo essere trascorso un tot di tempo.
2) In quest'altro articolo https://unblinkingeye.com/Articles/Preserv/preserv.html viene suggerita una soluzione più efficace, cioè
quella di usare del Glico-propilene al posto dell'acqua nella preparazione delle due parti (A e B).
Leggendo in altri forum sembra essere una soluzione molto efficace e apprezzata rendendo il rivelatore più stabile e soprattutto più affidabile nel tempo.
Il Glico-propilene è però un materiale nocivo per le forme di vita acquatiche perché sottrae l'ossigeno presente nell'acqua.
Queste per ora sono le mie osservazioni a riguardo
Purtroppo in questo periodo non ho molto tempo da dedicare alla sperimentazione di rivelatori fatti in casi e al loro perfezionamento, motivo per il quale
sono passato all' Hydrofen Bellini ( azienda che ho scoperto essere a 20 minuti da casa mia) per i miei sviluppi.
In futuro non escludo di tornarci però, magari correggendo qualche punto nel mio procedimento e magari utilizzando materiali che snelliscano un po il tutto.
Vi chiedo scusa se ho tirato qualche "pecionata", non sono un chimico e alcuni termini potrebbero risultare errati, ma spero che questo post possa tornarvi utile
A presto
Ho continuato a fare varie prove utilizzando questo rivelatore con accoppiate di pellicole diverse ( ma principalmente Fomapan 400),
aggiustando in parte la formulazione per rendere più semplice la sua preparazione (Parte A e Parte B)
Il processo di sviluppo funziona a dovere, c'è un po da lavorare per trovare i tempi giusti per ogni pellicola e per il modo in cui viene esposta
ma i risultati ci sono e mi sento abbastanza soddisfatto, anche se purtroppo non ho potuto verificare la validità dei negativi con la stampa
essendo per ora ancora sprovvisto di una C.O

Ho però riscontrato due problemi per me abbastanza rilevanti:
1) Partire da zero per realizzare le due parti che poi andranno miscelate al momento dell'uso richiede molto tempo.
Il borace impiega una vita a sciogliersi in acqua a temperatura ambiente. Io lo aggiungo alla soluzione B dopo aver aggiunto
la Soda Caustica già diluita che di solito è più calda per via del processo esotermico che rilascia calore quando si scioglie in acqua,
ma, data la piccola quantità utilizzata, dubito che riesca a spostare di molto la temperatura. In questo caso è preferibile usare
il carbonato di sodio per accelerare i tempi e che tra l'altro è anche più facilmente reperibile.
Per quanto riguarda la soluzione A invece c'è solo l'inghippo di pesare in maniera accurata quei 0,8g (o 1g se si preferisce per facilitare la misurazione) di Fenidone.
Per farlo io uso un bilancino digitale di quelli che si usano per la polvere da sparo. Il resto della preparazione scorre benissimo, l'ascorbato di sodio si scioglie che
è una bellezza.
2) Il problema principale per me è la durata del rivelatore.
Anche se diviso in parte A e parte B si ossida abbastanza velocemente.
L'ultimo tentativo fatto ( con cambio di formulazione) ha durato circa 1 settimana mentre in precedenza ne durava almeno 2
( sempre chiuso in bottiglie di vetro ambrato sigillate e tenute al buio).
Ho messo in conto un mio errore di preparazione che potrebbe aver sbilanciato l'equilibrio tra Fenidone e Ascorbato di Sodio
causandone la prematura ossidazione ( L'ascorbato funge anche da "agente preservante" legandosi all'ossigeno al posto del Fenidone)
che mi ha riportato al punto 1 facendomi desistere dal tentare di nuovo dato il poco tempo a disposizione in quel periodo.
Alcune possibili soluzioni sono state date dallo stesso ideatore del rivelatore:
1) È possibile aumentare il contenuto di ascorbato di sodio nella parte A per far si che duri più a lungo.
Questa opzione è stata descritta ampiamente in questo articolo https://unblinkingeye.com/Articles/Syne ... rgism.html
ma si tratta di un compromesso in quanto aumentando la presenza di vitamina C aumenta anche l'energia del rivelatore seppur in maniera
non lineare. Ciò comporta, a mio giudizio, un rivelatore meno affidabile in quanto mi resta difficile trovare un modo per capire fino a che punto
sia ancora efficace e quanto varia la differenza di energia tra il liquido appena miscelato e dopo essere trascorso un tot di tempo.
2) In quest'altro articolo https://unblinkingeye.com/Articles/Preserv/preserv.html viene suggerita una soluzione più efficace, cioè
quella di usare del Glico-propilene al posto dell'acqua nella preparazione delle due parti (A e B).
Leggendo in altri forum sembra essere una soluzione molto efficace e apprezzata rendendo il rivelatore più stabile e soprattutto più affidabile nel tempo.
Il Glico-propilene è però un materiale nocivo per le forme di vita acquatiche perché sottrae l'ossigeno presente nell'acqua.
Queste per ora sono le mie osservazioni a riguardo

Purtroppo in questo periodo non ho molto tempo da dedicare alla sperimentazione di rivelatori fatti in casi e al loro perfezionamento, motivo per il quale
sono passato all' Hydrofen Bellini ( azienda che ho scoperto essere a 20 minuti da casa mia) per i miei sviluppi.
In futuro non escludo di tornarci però, magari correggendo qualche punto nel mio procedimento e magari utilizzando materiali che snelliscano un po il tutto.
Vi chiedo scusa se ho tirato qualche "pecionata", non sono un chimico e alcuni termini potrebbero risultare errati, ma spero che questo post possa tornarvi utile
A presto


