....in Groenlandia con gli Inuit
Pierpaolo
http://www.nadir.it/tecnica/COLORINORD/ghisetti.htm
Vario Elmar 80-200 in Groenlandia
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Re: Vario Elmar 80-200 in Groenlandia
Ciao, intanto complimenti per lo stile misto narrativo/fotografico, di taglio antropologico (mi pare), è una tecnica poco usata, che ho tentato di praticare anche io e mi piace.
Anche queste sono diapositive? Che pellicola hai usato?
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stampatore
www.laboratoriofresia.it
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Re: Vario Elmar 80-200 in Groenlandia
Bravo Pierpalo! Che giro hai fatto?
Bellissima la Groenlandia, ho l'enorme rimpianto di esserci andato in una fase di assenza di scimmia fotografica e ho quindi prodotto foto di scarsa qualità e nessuna analogica
Bellissima la Groenlandia, ho l'enorme rimpianto di esserci andato in una fase di assenza di scimmia fotografica e ho quindi prodotto foto di scarsa qualità e nessuna analogica
Andrea - le mie foto analogiche sul digitalissimo Flickr
A fare a gara a fare i puri, troverai sempre uno più puro... che ti epura.
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Re: Vario Elmar 80-200 in Groenlandia
le foto sono state realizzate con Velvia 100 e Rollei 200 per il b/n vedi l'altro articolo con lo zoom 21-35mm
http://www.nadir.it/ob-fot/LEICA_21-35/ ... landia.htm
e poi scansionate da uno scanner professionale
il viaggio si è svolto, con partenza da Copenaghen mia moglie e ill sottoscritto da soli, una parte a terra alla Disko Bay con escursioni in barca tra i ghiacci, i villaggi Inuit e a piedi poi con un viaggio di 5 giorni con traghetto di linea che ha disceso la costa occidentale, con numerose fermate presso posti talvolta incredibili per il loro isolamento. Si dormiva e mangiava a bordo con la popolazione locale che si spostava lungo la costa. Occorre considerare che la Groenlandia è grande 2.100.000 km quadri, ovvero 7 volte l'Italia, tanto per apprezzare le dimensioni. Sia all'andata che al ritorno abbiamo sorvolato l'Islandis, ovvero il colossale ghiacciaio centrale, che meriterebbe un articolo a parte. Veramente spaventoso, anche per uno come me che frequenta ghiacciai da una vita, ma quelli delle Alpi sono semplici giocattoli al confronto: tanto per dare un'idea alla Disko Bay (la fabbrica degli Icebergs) scende dal ghiacciaio principale una lingua lunga 50 km, quando il Grande ghiacciaio di Alech, nell'lOberland Bernese, il più lungo delle Alpi, raggiunge i 24 KM! Solo in Patagania dallo Ielo Continental, si vedono ghiacciai simili, naturalmente al di fuori dell'Antartide.
Un'esperienza naturalistica forte, molto commovente quella umana degli Inuit, una popolazione che è vissuta sempre nel silenzio e che scompare gradualmente nel silenzio-
Pierpaolo
http://www.nadir.it/ob-fot/LEICA_21-35/ ... landia.htm
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il viaggio si è svolto, con partenza da Copenaghen mia moglie e ill sottoscritto da soli, una parte a terra alla Disko Bay con escursioni in barca tra i ghiacci, i villaggi Inuit e a piedi poi con un viaggio di 5 giorni con traghetto di linea che ha disceso la costa occidentale, con numerose fermate presso posti talvolta incredibili per il loro isolamento. Si dormiva e mangiava a bordo con la popolazione locale che si spostava lungo la costa. Occorre considerare che la Groenlandia è grande 2.100.000 km quadri, ovvero 7 volte l'Italia, tanto per apprezzare le dimensioni. Sia all'andata che al ritorno abbiamo sorvolato l'Islandis, ovvero il colossale ghiacciaio centrale, che meriterebbe un articolo a parte. Veramente spaventoso, anche per uno come me che frequenta ghiacciai da una vita, ma quelli delle Alpi sono semplici giocattoli al confronto: tanto per dare un'idea alla Disko Bay (la fabbrica degli Icebergs) scende dal ghiacciaio principale una lingua lunga 50 km, quando il Grande ghiacciaio di Alech, nell'lOberland Bernese, il più lungo delle Alpi, raggiunge i 24 KM! Solo in Patagania dallo Ielo Continental, si vedono ghiacciai simili, naturalmente al di fuori dell'Antartide.
Un'esperienza naturalistica forte, molto commovente quella umana degli Inuit, una popolazione che è vissuta sempre nel silenzio e che scompare gradualmente nel silenzio-
Pierpaolo
Re: Vario Elmar 80-200 in Groenlandia
Mi permetto un piccolo OT per segnalare un romanzo di Hans Ruesch il "Paese dalle ombre lunghe". Uno di quei romanzi che non si dimenticano...
Cit. Wikipedia
"Il libro racconta la vita di una famiglia di cacciatori Inuit attraverso due generazioni, ed il drammatico passaggio da antichissime tradizioni e modi di vivere perfettamente adattati alle durissime condizioni dell’ambiente glaciale alle conseguenze dell’incontro con l’uomo bianco, con le sue tecnologie spiazzanti e la sua fede, ingiunta agli Eschimesi senza il minimo senso critico né di rispetto per le loro tradizioni. L’impatto su quel popolo sarà devastante. Anche se i loro usi possono essere per noi ripugnanti o crudeli (mangiare carne putrefatta, divorare ogni parte delle prede, scambiarsi le mogli, uccidere i neonati impossibili da nutrire, lasciarsi morire quando si diventa di peso per la comunità), sono in realtà perfettamente adatti al terribile clima artico e "sostenibili". L’arrivo della nostra “civiltà” creerà invece più problemi, per loro incomprensibili, che soluzioni."
Cit. Wikipedia
"Il libro racconta la vita di una famiglia di cacciatori Inuit attraverso due generazioni, ed il drammatico passaggio da antichissime tradizioni e modi di vivere perfettamente adattati alle durissime condizioni dell’ambiente glaciale alle conseguenze dell’incontro con l’uomo bianco, con le sue tecnologie spiazzanti e la sua fede, ingiunta agli Eschimesi senza il minimo senso critico né di rispetto per le loro tradizioni. L’impatto su quel popolo sarà devastante. Anche se i loro usi possono essere per noi ripugnanti o crudeli (mangiare carne putrefatta, divorare ogni parte delle prede, scambiarsi le mogli, uccidere i neonati impossibili da nutrire, lasciarsi morire quando si diventa di peso per la comunità), sono in realtà perfettamente adatti al terribile clima artico e "sostenibili". L’arrivo della nostra “civiltà” creerà invece più problemi, per loro incomprensibili, che soluzioni."
Re: Vario Elmar 80-200 in Groenlandia
interessante.
rientrando in ambito fotografico se vi interessa approfondire visivamente la consocenza di quel popolo e di quegli umori al di là di pessimismi coloniali e per il riscaldamento globale vi suggerisco di cercarvi un libro di Ragnar Axelsson che presumo Pierpaolo conosca.
grandi scatti, corposissime immagini.
rientrando in ambito fotografico se vi interessa approfondire visivamente la consocenza di quel popolo e di quegli umori al di là di pessimismi coloniali e per il riscaldamento globale vi suggerisco di cercarvi un libro di Ragnar Axelsson che presumo Pierpaolo conosca.
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- claudiamoroni
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Re: Vario Elmar 80-200 in Groenlandia
Articolo interessante e foto bellissime come al solito. Hai per caso scattato anche qualche ritratto?
Ringrazio Pacher e Bafman per gli ulteriori spunti all'approfondimento, grazie ragazzi
Ringrazio Pacher e Bafman per gli ulteriori spunti all'approfondimento, grazie ragazzi
"All animals are equal but some animals are more equal than others" George Orwell
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Re: Vario Elmar 80-200 in Groenlandia
Ecco, pensa che nel museo di Ilulissat ho visto delle mappe del ghiacciaio da cui si evince che il medesimo si stia espandendo e non ritirando, alla faccia del pessimismo di cui sopra ;)bafman ha scritto: pessimismi coloniali e per il riscaldamento globale
Grazie per la segnalazione!vi suggerisco di cercarvi un libro di Ragnar Axelsson
Andrea - le mie foto analogiche sul digitalissimo Flickr
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Re: Vario Elmar 80-200 in Groenlandia
naturalmente ho anche scattato diversi ritratti, sia singoli che in gruppo, e magari ne farò un altro articolo, il prossimo dovrebbe essere sullo Yemen, poi uno su MCCullin in Vietnam e forse dopo ancora gli Inuit
Pierpaolo
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Ragnar Axelsson è sicuramente un fotografo super specializzato sull'Artico ed essendo nordico forse si è adattato più faclimente alla comprensione fotografica di quel mondo inafferrabile che è l'Artico, poi consiglio anche per chi non ci vuole andare 'Sogni Artici' di Barry Lopez, libro fondamentale che ho riletto durante il viaggio in traghetto. Leggerlo a casa è un conto ma rileggerlo mentre dal finestrino scorrono i ghiacciai sul mare ti fa compenetrare nel libro e nell'ambiente.
Pierpaolo
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Ragnar Axelsson è sicuramente un fotografo super specializzato sull'Artico ed essendo nordico forse si è adattato più faclimente alla comprensione fotografica di quel mondo inafferrabile che è l'Artico, poi consiglio anche per chi non ci vuole andare 'Sogni Artici' di Barry Lopez, libro fondamentale che ho riletto durante il viaggio in traghetto. Leggerlo a casa è un conto ma rileggerlo mentre dal finestrino scorrono i ghiacciai sul mare ti fa compenetrare nel libro e nell'ambiente.
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