Sviluppo fattoriale, domande.
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Re: Sviluppo fattoriale, domande.
Buongiorno!
Scrivo l'epilogo di questa serie di esperimenti notturni.
Ho cercato finalmente Fmax: 12 strisce esposte da zero al tempo minimo per Dmax (20 gradini), fattori che vanno da X3 a X14. Da quello che mi aveva scritto Silverprint ho pensato di non andare oltre, dato che per la MG IV c'era da aspettarsi un fattore massimo abbastanza vicino a quello minimo. Tanto è stato. Per fattori minori la differenza è evidente sia nei toni chiari che, soprattutto, per quelli scuri; mentre per fattori da X6 in poi le differenze le noto solo nella resa delle ombre profonde, solo se metto una striscia di fattore basso tra le ultime due di fattore alto, e sotto una luce decisa. Ho fatto giorni fa delle prove per fattori molto molto maggiori a 14 e, come detto nel primo messaggio, ho notato un miglioramento della separazione tonale delle ombre profonde (fattori prossimi a X20), mentre un peggioramento della consistenza della struttura dei toni medio-chiari (lievi striature). Deduco che il fattore massimo X9 sia quello giusto.
Da bugiardino, il tempo di sviluppo su Multigrade 1+14 è circa 90 secondi a 20°C, vedo che stando ai risultati di ieri, potrebbero venir fuori tempi di sviluppo medio molto molto più elevati, è normale?
Domanda: se ho Fmin X5 e Fmax X9, posso prendere per buono un fattore medio di sviluppo pari a 7? Sono risultati attendibili? Posso cominciare a stampare tranquillo?
Grazie di nuovo per la pazienza e grazie a Silverprint per i preziosi consigli.
Scrivo l'epilogo di questa serie di esperimenti notturni.
Ho cercato finalmente Fmax: 12 strisce esposte da zero al tempo minimo per Dmax (20 gradini), fattori che vanno da X3 a X14. Da quello che mi aveva scritto Silverprint ho pensato di non andare oltre, dato che per la MG IV c'era da aspettarsi un fattore massimo abbastanza vicino a quello minimo. Tanto è stato. Per fattori minori la differenza è evidente sia nei toni chiari che, soprattutto, per quelli scuri; mentre per fattori da X6 in poi le differenze le noto solo nella resa delle ombre profonde, solo se metto una striscia di fattore basso tra le ultime due di fattore alto, e sotto una luce decisa. Ho fatto giorni fa delle prove per fattori molto molto maggiori a 14 e, come detto nel primo messaggio, ho notato un miglioramento della separazione tonale delle ombre profonde (fattori prossimi a X20), mentre un peggioramento della consistenza della struttura dei toni medio-chiari (lievi striature). Deduco che il fattore massimo X9 sia quello giusto.
Da bugiardino, il tempo di sviluppo su Multigrade 1+14 è circa 90 secondi a 20°C, vedo che stando ai risultati di ieri, potrebbero venir fuori tempi di sviluppo medio molto molto più elevati, è normale?
Domanda: se ho Fmin X5 e Fmax X9, posso prendere per buono un fattore medio di sviluppo pari a 7? Sono risultati attendibili? Posso cominciare a stampare tranquillo?
Grazie di nuovo per la pazienza e grazie a Silverprint per i preziosi consigli.
Nico
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Re: Sviluppo fattoriale, domande.
Ciao F-max corrisponde allo sviluppo completo e a prima che appaiano (se appaiono) macchie da sovra-sviluppo. Insomma il punto limite oltre il quale nulla accade alla carta (se non eventuali problemi).
Quindi se noti anche leggeri cambiamenti oltre i 14x, F-max non è certo 9x. Io con la MG-IV, nelle mie condizioni, coi miei rivelatori (a data concentrazione e temperatura), etc. non riesco ad ottenere una D-max sufficientemente elevata con fattori bassi. Per cui ho tutto spostato verso i fattori più alti, con poche variazioni significative.
Riguardo a f-min, la procedura che hai fatto sembra corretta, la differenza rispetto a quello che ho trovato io è in D-max che tu ottieni bella densa, cioè abbastanza "nera" (o così sembra) anche con fattori bassi.
Insomma può darsi che con quel rivelatore, a quella temperatura e concentrazione la carta sia più "normale" ovvero con un ampio range di fattori utilizzabili. Può anche essere che abbiano cambiato qualcosa nella IV rc dopo l'introduzione della MG Classic. Io le prove sulla Rc le ho fatte molto tempo addietro e non la uso di frequente.
Quindi se noti anche leggeri cambiamenti oltre i 14x, F-max non è certo 9x. Io con la MG-IV, nelle mie condizioni, coi miei rivelatori (a data concentrazione e temperatura), etc. non riesco ad ottenere una D-max sufficientemente elevata con fattori bassi. Per cui ho tutto spostato verso i fattori più alti, con poche variazioni significative.
Riguardo a f-min, la procedura che hai fatto sembra corretta, la differenza rispetto a quello che ho trovato io è in D-max che tu ottieni bella densa, cioè abbastanza "nera" (o così sembra) anche con fattori bassi.
Insomma può darsi che con quel rivelatore, a quella temperatura e concentrazione la carta sia più "normale" ovvero con un ampio range di fattori utilizzabili. Può anche essere che abbiano cambiato qualcosa nella IV rc dopo l'introduzione della MG Classic. Io le prove sulla Rc le ho fatte molto tempo addietro e non la uso di frequente.
Re: Sviluppo fattoriale, domande.
Va bene, perfezionerò qualche dettaglio nella ricerca di Fmax, sicuramente allora va ben oltre il fattore X9. Ho già un'idea dopo aver sbirciato i provini della penultima volta.
Probabilmente anche su Dmax avrò cannato qualcosa; magari il metodo che ho usato è buono, ma starato! Dopo diverse prove mi viene però bella nera con fattore X5...
Comunque ora so tutto quel che c'è da fare, anche con le carte a venire, e ti ringrazio!
Scusa il ritardo della risposta, ero fuori casa.
Grazie di tutto! A presto!
Nicola
Probabilmente anche su Dmax avrò cannato qualcosa; magari il metodo che ho usato è buono, ma starato! Dopo diverse prove mi viene però bella nera con fattore X5...
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Scusa il ritardo della risposta, ero fuori casa.
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Re: Sviluppo fattoriale, domande.
Infatti. La procedura è quella, va bene sempre e su tutti i materiali. ;)
- Alessio SBAMMM
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Re: Sviluppo fattoriale, domande.
Perdonatemi se la mia domanda è banale o poco precisa, ma ho iniziato a stampare in camera oscura da pochissimo.
Ho scoperto pochi giorni fa il sistema fattoriale, ma non ho ben capirlo come adoperarlo.
Una volta appurato il tempo di comparsa devo moltiplicarlo per un valore X, se ho ben capito; ma come deve essere questo valore affinché mi dia una stampa corretta?
Ho scoperto pochi giorni fa il sistema fattoriale, ma non ho ben capirlo come adoperarlo.
Una volta appurato il tempo di comparsa devo moltiplicarlo per un valore X, se ho ben capito; ma come deve essere questo valore affinché mi dia una stampa corretta?
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Re: Sviluppo fattoriale, domande.
Ciao!
Il fattore va determinato sperimentalmente.
Qui trovi descritta la procedura: http://www.analogica.it/procedura-di-te ... st%20carta
Il fattore va determinato sperimentalmente.
Qui trovi descritta la procedura: http://www.analogica.it/procedura-di-te ... st%20carta
- Alessio SBAMMM
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Re: Sviluppo fattoriale, domande.
@silverprint non so che dirti!!
Ti adoro!!
Sei preziosissimo, ci tenevo a dirtelo, sia per la pazienza che hai, sia per il tuo modo chiaro e semplice di spiegare le cose anche alle persone che di pazienza non ne hanno!
Ora mi metterò di buona lena e farò questo test per la carta per poi fare anche quello citato nel 3d biblico (non appena mi arriverà il rivelatore
) un giorno mi cimenterô anche su quello per la sensibilità effettiva!
Che dire!
Grazie grazie!!
Ti adoro!!
Sei preziosissimo, ci tenevo a dirtelo, sia per la pazienza che hai, sia per il tuo modo chiaro e semplice di spiegare le cose anche alle persone che di pazienza non ne hanno!
Ora mi metterò di buona lena e farò questo test per la carta per poi fare anche quello citato nel 3d biblico (non appena mi arriverà il rivelatore
Che dire!
Grazie grazie!!
Re: Sviluppo fattoriale, domande.
Scrivo qui per non creare un nuovo post... Io ho capito il concetto di sviluppo fattoriale ma mi è sorto un dubbio prevalentemente "di concetto". Poniamo che dopo i vari provini scalari determino tempo di esposizione e contrasto per un determinato fotogramma, per essere concreti ipotizziamo (a caso) 20 sec di esposizione (e1) con contrasto 2 con un diaframma X. Inserisco la carta esposta nel rivelatore ottenendo un tempo di comparsa di 10 sec (tc1), ipotizziamo che l'accoppiata carta-rivelatore abbia un fattore x10, la carta rimane nel rivelatore per 100 sec. Mantenendo le stesse condizioni di temperatura, diluzione etc. decido che il medesimo fotogramma di cui sopra lo voglia esporre per 15 sec (e2) e non più 20, manteniamo sempre lo stesso diaframma, contrasto etc. La domanda che volevo porvi è: la seconda stampa (CHE SARA' PER FORZA DI COSE DIVERSA DALLA PRIMA), avendo ricevuto meno energia dal momento che il tempo di esposizione è diminuito, non dovrebbe avere un tempo di comparsa (tc2) maggiore di tc1? In tal caso lo sviluppo fattoriale non rischia di "compensare" la variazione che io invece ho voluto attuare mediante una esposizione più blanda? Se il tempo di comparsa tc2 diventa 15 sec (invece che 10 come prima) e lo moltiplico per il fattore x10 la carta sta nel rivelatore per 150 sec, un valore maggiore rispetto alla prima stampa.
Ora detta in soldoni: se io espongo un fotogramma con meno luce questo mi compare dopo quando è a mollo nello sviluppo; ma se moltiplico tutto per lo stesso fattore il maggior tempo di sviluppo non mi compensa il fatto che l'abbia esposto per meno tempo?
Io so benissimo che sto sbagliando da qualche parte di concetto, qualcuno potrebbe essere così gentile da aiutarmi? GRAZIE!
Ora detta in soldoni: se io espongo un fotogramma con meno luce questo mi compare dopo quando è a mollo nello sviluppo; ma se moltiplico tutto per lo stesso fattore il maggior tempo di sviluppo non mi compensa il fatto che l'abbia esposto per meno tempo?
Io so benissimo che sto sbagliando da qualche parte di concetto, qualcuno potrebbe essere così gentile da aiutarmi? GRAZIE!
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Re: Sviluppo fattoriale, domande.
Basta che provi, e ti togli il dubbio.